00 09/11/2017 12:52
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:105027210=gizidda, 16/07/2010 01.10]Una premessa: il sumero non é standardizzato, é abbastana difficile da imparare e da tradurre. Il motivo é che un buon 50% dei lemmi hanno significati che son di attribuzione dubbia e comunque non universalmente accettati. Ma la difficoltà vera e propria sta nell' imparare le parti grammaticali, non nei lemmi.
Per tradurre, una volta imparata la grammatica, si usano i lexicon (se si deve tradurre dal traslitterato) e le tabelle dei segni (se si parte dal cuneiforme vero e proprio).
Per tradurre gli 8 testi (di varie lunghezze) che compaiono nel mio libro ho impiegato circa 2 mes, che non é poco, anzi...
Non credete che per scrivere un libro sia segno di perfetta conoscenza della lingua... é un test. Ho confrontato la traduzione del primo testo che ho scelto (son circa 120 righe) con una ufficiale, e circa il 90% corrispondeva, al netto dei diversi significati che uno stesso termine può avere. Ovviamente confrontando con quella ufficiale, ho potuto vedere che magari alcunei termini andavano usati in modo più figurativo, con quel dato significato (es: io traducevo con 'Humul non portava le mani davanti' e quella ufficiale diceva 'Non riusciva a stendere le braccia' ) e ne ho fatto tesoro... Poi ho sottoposto il secondo testo a una persona più esperta, e andava quasi interamente bene... allora ho continuato...

Il problema maggiore, poi, sta nella 'resa' poetica e nei 'tempi'. Il sumero non ha tempi verbali, quando tuleddi mu.un.dug non puoi sapere se vuol dire 'ha fatto' o 'sta facendo' a meno che non ci sia un avverbio di tempo tipo 'ieri' o una espressione che definisce quando avviene l' azione (es: quando il cielo ancora non era separato - letteralmente é : "cielo separazione esiste (essere presente) non quando" ma tu capisci che é un riferimento al passato e traduci al passato)

Gli strumenti essenziali sono dunque avere i testi scritti con gli ordinali giusti e la corretta separazione dei lemmi (es: en.lil2 e non enlil), uno o due Lexicon (io uso quello di Foxvog e quello di Halloran) e un buon testo di grammatica (io uso quello di Foxvog principalmente).

E poi costantemente verificare i tuoi tentativi con testi ufficiali (il catalogo online ETCSL ne contiene circa 400).

Per il cuneiforme la cosa é più lunga, devi procurare una sign list molto completa, io uso quella online di Enenuru e il file di guida del sumerian official font standardizzato ANSI, che contiene 388 segni.

EDIT:

aggiungo che non fa mai male avere una sorta di 'manabile di frasi fatte' perchè spesso alcuni termini, usati assieme, hano un significato diverso dal significato che viene traducendo i singoli termini.

Tieni conto di una cosa, per farti capire come è l' ambiente delle traduzioni sumere: prendi lo stesso testo (magari poco conosciuto) dallo a 3 traduttori diversi, e poi confronta il risultato... troverai non pochi punti in cui le traduzioni diferiscono a volte anche sostanzialment. Un esempio... Foxvog traduce gishzida con 'muro laterale' , Jacobsen con 'giusto albero' perchè :
gish = albero - legno - muro di legno
zi(d) = giusto - corretto - destra
da = tenere, stare, essere di lato, lato

Insomma è unterno al loto, e non sai mai se hai tradotto bene.. diciamo che se hai rispettato il grosso dello 'standard' e ciò che scrivi ha senso compiuto, va bene...
[/QUOTE][/POSTQUOTE]
Ciao,
forse puoi aiutarmi a capire una cosa. Scusa se la domanda ti può sembrare stupida..per cosa stanno quei numerini che si trovano accanto ad alcune lettere nella translitterazione nel nostro alfabeto di alcune parole sumeriche/accadiche ecc..? Grazie mille per la risposta.