26/06/2010 09:38
Ecco la storia della mia conversione:
Io ho ricevuto la fede da Dio grazie a un amico di famiglia che ha fatto sicuramente da strumento del Signore.
Nel 2000, dopo la morte di mio zio, sono tornato dopo otto anni nel paese natale di mio padre e ho rivisto il nostro vicino di casa, amico d'infanzia di mio padre e della nostra famiglia. Abbiamo iniziato a frequentarci assiduamente.
Lui fino ai tempi dell'università era un ragazzo come tutti gli altri, vivace e simpatico, comico e intrattenitore. Poi si è manifestato in lui un disturbo psichico che lo ha portato a vivere in maniera ritirata.
Nel 2000 lo rivedo praticamente barbone in casa propria. Io, però, nonostante fossi lontano dalla fede (però non ero avverso alla fede), gli ho sempre voluto bene e l'ho accolto in casa mia come un fratello, gli ho dato da mangiare e l'ho coccolato col sorriso, due battute e la musica.
Ho cenato a casa sua, si, in mezzo al sudiciume più assurdo, fra montagne di buste e spazzatura d'ogni tipo.
Però, il Signore, in mezzo a quel sudiciume e alla follia ha impresso la luce del suo Spirito, che mi ha parlato ed è entrata dentro di me, rinnovandomi.
Lui aveva sempre la radio accesa su Radio Maria, 24 ore su 24. Io andavo da lui ed era un continuo fra preghiere, commenti e catechesi. A me la cosa non dava fastidio, mamma tiene spesso accesa la radio sulla stessa frequenza, ero abituato. Però Lui mi parlava sempre di Gesù Cristo, della fede, dei doni dello Spirito Santo, di Medjugorje, delle Scritture. Lui mi ha fatto pregare, mi ha fatto leggere il Vangelo, è lui che mi ha insegnato che cosa è una preghiera comunitaria...
Insomma, Dio ha usato lui come Suo strumento, per la mia salvezza.
E si, perché che cosa è successo?
Tutto è cominciato da un'idea. Mi dice di voler realizzare in una sua proprietà un progetto: creare una struttura di accoglienza, dotata di dormitori, sale per preghiera e anche radio per diffondere servizi di informazione religiosa e preghiera (aveva aperto una radio in gioventù, aveva ancora gli apparati di trasmissione).
Io mi mobilito nel 2000, ero ancora lontano dalla fede e già il Signore mi "faceva lavorare", già ero Suo strumento all'opera.
Scrivo al Vaticano, alle diocesi e al movimento di Rinnovamento nello Spirito. Niente da fare: le diocesi e il movimento mi dicono che sono impegnati in altri progetti e non possono far fronte ad un restauro delle strutture anche se l'inizativa è lodevole e generosa, poiché gratuita! Proprio così.
Torno nella mia città, compro il libro:"Cristo Gesù è vivo" di Tardif, consigliatomi e per un anno non lo leggo e non succede nulla. Dopo un anno ho rivissuto la stessa situazione di prima e non so cosa è successo ma una notte, mentre pregavo spontaneamente enl silenzio della mia stanza, mi sono sentito come un fortissimo ardore interno, un senso di gioia profonda, di quiete piena, la gioia di una riscoperta. Mi sentivo pieno di una gioia immensa, incredibile. Era la mia Pentecoste, lo Spirito di Dio mi risvegliava la fede sopita, infusami nei sacramenti e ora accesa come per una nuova fase della mia vita. Da quel momento la mia vita è cambiata: ho buttato tanti libri del mio passato oscuro e dopo qualche anno mi sono fatto consigliare da diversi religiosi che mi hanno istruito e indirizzato meglio nella fede, valorizzando la confessione, la preghiera del rosario, l'adorazione eucaristica e così via. Ora vivo un'esperienza profonda in un gruppo di amici credenti, spesso preghiamo il rosario e andiamo in chiesa. Io diffondo la mia testimonianza anche ai miei alunni, non mi vergogno a farlo, anzi!
Oggi mi sento diverso, cambiato. Le difficoltà restano ma le affronto meglio: so chi le manda e perché, so quale verità regge il creato, la mia fede è cristocentrica e trinitaria, non mi sento solo e mi abbandono in Dio. Sto cercando di fare grandi rinunce...per amore di Gesù.
Da un anno è maturato anche l'amore mariano e mi definisco devoto della Madonna Incoronata. Pratico la preghiera quotidiana del rosario, anche con amici.
Per un paio di volte ho pensato alla vita vocazionale ma poi non è subentrata quella scelta, forse Dio mi vuole come testimone laico fra la gente: io voglio maturare la mia fede con l'approfondimento, la preghiera, la condivisione. Credo molto nell'amore di Dio e verso Dio.
Un domani, chissà se il Signore sceglierà di farmi vivere una strada ancora più radicale nella fede. Per ora sono felice così perché confido in Cristo, sento la sua presenza, il suo aiuto.
So che c'è un Dio da qualche parte che ci ama e a Lui solo mi voglio conformare, secondo la Parola trasmessa dal suo Figlio.
Viva Gesù e viva Maria!