Questa volta realizzeremo una piastra scaldante da utilizzare nella nostra incubatrice ( o sotto una miniteca , ma non solo , chi ci vieta di poterne fare la fonte di riscaldamento dal basso per la germinazione di sementi “ostiche” o per la radicazione di talee ? ) ; perderemo un'oretta del nostro preziosissimo tempo e commercialmente ciò non avrà alcun senso ( con 20 euro si acquista un tappetino riscaldante)… ma vuoi mettere la soddisfazione...
Il nostro punto di partenza sarà un comunissimo fornelletto per le piastrine antizanzare … tipo questo della Johnson wax
Smontandolo ( sono fatti per non essere smontati , quindi dovremo forzarne l'apertura con un bel giravitone piatto , così come con il coltello apriremmo le valve di un mollusco ) si scopre che al suo interno ha semplicemente una “pastiglia” racchiusa fra i due conduttori elettrici
questa pastiglia non è altro che una resistenza ( nel nostro caso da circa 4k ohm = 4000 ohm) e quando è attraversata da un flusso di corrente genera calore per effetto Joule . Nel mio caso per chissà quale disavventura la pastiglia è scheggiata e non è più di forma circolare , ma ciò non importa . ( è quella “cosa “ posta sul tasto c )
Ora realizziamo un dischetto di rame ( il mio è da sette cm di diametro ed ho scelto la forma circolare perchè ci vuole poco a tracciarla con il compasso! Diciamo che la nostra resistenza sarà in grado di portare alla temperatura di 35° C una piastrina di 10x10cm) ricavandolo per esempio da un pezzo di grondaia ; per ritagliarlo saranno sufficienti anche delle forbici un po' robuste ; una volta finito togliamo le bave con una limetta o con carta abrasiva e saldiamoci a stagno uno spezzone di cavo elettrico di una metrata di lunghezza e di qualsiasi diametro troviate ( diciamo dal doppino telefonico in sopra , oppure potete cannibalizzare un vecchio elettrodomestico asportandone il cavo di alimentazione completo di presa e saldare al dischetto uno dei due conduttori ; quello in foto è un costoso cavo siliconico per altissime temperature ... quello avevo... )
Un secondo spezzone di filo saldiamolo ad una strisciolina di rame
Quelli appena realizzati saranno i conduttori fra i quali porremo la nostra “pastiglia”.
Passiamo ora all'assemblaggio .
La cosa più importante è che i due conduttori non si tocchino fra di loro ( altrimenti corto circuito );
Rivestiamo la piastra di rame con uno strato di nastro isolante lasciando scoperto solo un cerchietto al centro per la nostra resistenza .
...rifiliamo le eccedenze...
Per tenere in posizione la resistenza possiamo utilizzare un pezzetto di biadesivo di quelli spessi oppure un feltrino adesivo , debitamente forato .
Ora mettiamo in posizione anche il secondo conduttore
e fissiamolo con il nastro isolante
Una volta rifilato il tutto
si può procedere all'isolamento della superficie liscia della piastra con il nastro isolante ; basta ricoprirne tutta la piastra e lasciarne anche una corona tutt'intorno da tagliuzzare poi come se fosse una corolla di petali ( fermatevi un po' prima di arrivare alla piastra) ...
i tagli serviranno a facilitare la ribaditura dell'orlo ed andranno piegati uno dopo l'altro , ordinatamente
una volta piegato l'ultimo petalo , il lavoro si presenterà così
e da sopra
..rustico ma efficace...
I possessori della macchinetta termosaldante per sacchetti da freezer potranno semplicemente imbustare la piastra evitando il lavoro delle ultime quattro foto ...
Alla prossima realizzazione... e buon riscaldamento a tutti !
Franco
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