00 13/06/2010 02:11
molta ragione a rea (l'h non mi ricordo dove va messa)

ma la frase di on-avril-punk dà spunto ad una riflessione del tipo (cazzo, odio dovermi concentrare), allora: l'uomo medio ha paura di ciò che non comprende, non conoscendolo non sa darne una spiegazione e non trova di meglio che spiegare una cosa che non conosce con un qualcosa di inconcepibile, ossia dio e cazzi vari, mistero della fede. gli antichi non conoscevano la natura dei fulmini, i medievali non conoscevano la natura delle donne dai capelli rossi (stolti, io le adoro), ai nostri tempi non si conoscono le motivazioni di quello che i cattolici chiamano miracoli (l'inter che vince la champions).

io credo che tutto quello che sia conoscibile per l'uomo esista già, c'è fra noi, ma l'uomo e la sua scienza non è ancora arrivato a spiegarlo. forse un domani troveremo normale comunicare col pensiero, guarire malattie senza ricorrere a medicinali, resuscitare i morti e dividere i pani e le birre. e mi sa che è per questo che la chiesa osteggia tanto molte ricerche scientifiche, sia mai che si scopre da dove nasce la vita e l'universo... la religione diventerebbe obsoleta... e chi glielo va a dire allo ior?