00 16/03/2010 15:36
Materiale necessario:
-canale,
-mozzo,
-raggi (36 nella norma 32 per honda e possono avere lunghezze differenti nello stesso cerchio),
-nippli, (acciaio o alluminio di 7 o 8,5mm)
-chiave tiraraggi (consiglio Buzzetti ha 6 differenti misure)
-cacciavite a taglio grosso (per la parte lato gomma dei nippli)
-pennarello
La raggiatura è un operazione apparentemente insormontabile, ma gia alla prima ci si accorge che si tratta invece solo di pazienza ed attenzione, servirà circa una mezz’oretta a montare il cerchio e molto più tempo a centrarlo ed allinearlo, dipende ovviamente dalla precisione che si vuole ottenere, ma armatevi di molta pazienza e piuttosto fate una pausa, con la pratica i tempi scendono in modo esponenziale. Leggere qui come fare è forse più complicato che farlo direttamente, ma ho cercato di spiegare tutte le difficoltà che si possono incontrare, i vari casi e i tipi di componenti, percui mi dilungo anche più del necessario.
Il primo consiglio è quello di fare foto (usiamoli sti cellulari) della ruota prima di smontarla, ruota completa, incrocio raggi e ordine con cui i raggi entrano nei fori del cerchio; altrimenti fate in modo di avere l’altro cerchio sott’occhio come promemoria (ant e post sono al 95% uguali a raggiatura a meno che uno non sia 32 l’altro 36 raggi), ma in ogni caso le posizioni sono in pratica obbligate percui vi accorgerete di un errore. (NON va usata la forza se un raggio non corrisponde al foro…se serve o avete sbagliato incrocio o foro nel canale). IMPORTANTE è prendere la misura dell’offset rispetto al forcellone o forcella oppure poggiando il mozzo su un piano tra canale e piano (errori fino a 1mm sono tollerati)
Allora…avremo metà dei raggi lato corona e metà lato disco. Di questi metà (notate che il mozzo ha per ogni lato due file) “tirano” quando la ruota gira in un senso e gli altri nel senso opposto (frenata), e sono in genere simmetrici (ovvero tirano gli interni e verso opposto per gli esterni e da qui è comprensibile come una ruota a raggi possa bene o male lavorare indifferentemente con catena a dx o sx, prima di smontare segnarsi come avviene l’incrocio dei raggi o fotografare.
Importante è verificare che i raggi non siano di due (in casi complessi addirittura 3o4) lunghezze differenti, se lo sono segnarsi sul mozzo o su un foglio come erano, potete anche numerarli uno per uno ma è scomodo, e non è cosi necessario.
NOTA:i raggi lavorano a trazione, e lavora quindi più la parte di ruota lontana da terra.

SI inizia posizionando il mozzo dentro al canale (36 fori) sul tavolo, si inizia dalla fila più interna del alto a voi rivolto, posizionare il primo raggio è la cosa più importante e a cui fare molta attenzione, (i fori sono di 4 tipi stabiliti da due inclinazioni, laterale e inclinazione del raggio ,essendo il mozzo libero è possibile sbagliare, ma non vi torneranno poi gli altri!) i successivi vengono di conseguenza seguendo la regola che quelli di quella fila andranno a corrispondere con un foro ogni 4 del canale a partire da primo, ogni 4 fori del canale solo uno vi permetterà di inserire il raggio comodamente, consiglio per verifica di inserire i primi due da lati opposti, se non vanno facilmente al loro posto avete sbagliato la corrispondenza dei fori nel canale…sembra complesso ma la posizione è obbligata in questo modo.
Inserite ogni raggio e il rispettivo nipplo avvitandolo solo pochi giri, lasciando tutto libero avrete il gioco necessario ad inserire tutti i raggi senza graffiare il canale.
Si passa alla fila superiore, stavolta il foro giusto va individuato tra i 3 restanti ed è molto più facile visto che solo uno ha l’inclinazione che permette di infilare il raggio! E dovrà essere intermedia a due raggi della prima fila.
Si gira il tutto, niente paura rimane già tutto assieme!
Di nuovo la fila più bassa, 2 tipi di fori rimanenti tra cui scegliere nel canale, ora è difficile davvero sbagliare, poi l’ultima fila.
Potete stringere a mano i nippli in modo più o meno uniforme su tutto il cerchio, in modo da fermare il tutto…AVETE RAGGIATO IL CERCHIO! faccio notare che in questo caso abbiamo raggiato un cerchio 36 raggi a doppio incrocio, esistono anche a singolo e a triplo, ma sono una percentuale ridotta e in pratica tutte le ruote da cross enduro e supermotard seguono questo schema.
NOTA: potrebbe essere utile (se il filetto del raggio è visibile fuori dal nipplo prima di smontare il cerchio) osservare se i raggi di un lato sono piu avvitati dentro i nippli degli altri, semplicemente perché nella successiva fase permette di avere un riferimento indicativo, nell' avvicinare i nippli a mano tenetene conto, ma se non lo avete fatto nessun problema.

Ora viene la parte noiosa del lavoro, ovvero FARE LA RUOTA TONDA, è qui che serve la pazienza, la calma e la buona volontà di imparare, se volete rientrare in pochi decimi di errore ci vuole del tempo, le prime volte non sarà una passeggiata.

Sarà molto utile procedere con il cacciavite dall’interno del canale, perché a questo modo toccherete i nippli dove non saranno visibili (quelli in ergal colorato con la tiraraggi non vanno per niente d’accordo, ordinatene sempre qualcuno in più di scorta, se la pazienza ve lo permette inserite della carta sul nipplo ogni volta)
La coppia di serraggio dei nippli è di solito vicina ai 5nm, valore molto basso, per chi non dispone della chiave tiraraggi dinamometrica considerate che ci si arriva facilmente avvitando con il semplice cacciavite da dentro il canale facendo un po’ di forza. ATTENZIONE ai nippli in alluminio, si sbeccano facilmente
Dovremo ora curare:
-Perpendicolarità rispetto all’asse di rotazione
-Eccentricità
-Ovalizzazione
-Offset per centrare il cerchio nella forcella o forcellone


Conviene mettere il mozzo su un supporto stabile e fissare un riferimento, il top è un equilibratrice manuale per gomme ma il forcellone va benissimo e basta fissarvi un riferimento fisso, per la forcella vale lo stesso, altrimenti basta fissare un perno ruota in morsa e ingegnarsi, chiaramente non deve traslare lateralmente.
Ora potremmo usare un comparatore decimale, (meglio non centesimale altrimenti diventerete pazzi) ma il suo fissaggio è noioso e tutto sommato si ottengono risultati perfetti con un semplice riferimento fisso. Considerato che per una bici da corsa con ruote larghe 1-2cm il limite consigliato è 0,3mm per noi rientrare negli 0,5mm è un risultato buono e facile da ottenere (attenzione perché talvolta i cerchi non hanno il bordo perfetto, in corrispondenza della saldatura soprattutto, meglio utilizzare il bordo interno)
Consiglio di iniziare dal ricercare la perpendicolarità, avvicinando il riscontro mollando e tirando in circa egual misura i raggi destri e sinistri, riavvicinando il riscontro e cosi via, passate poi a eccentricità ed ovalizzazione, tirando e allentando i raggi dove necessario, bisogna affidarsi all’intuizione, se avete eccentricità allentate i raggi di mezzo cerchio e tirate l’altra metà, se avete ovalizzazione agite su singoli tratti del cerchio, chiaramente andranno tirati più i raggi dove è maggiore l’errore e meno via via che vi allontanate.
Procedendo a catena verificate di non aver rovinato il lavoro precedente. Potete procedere per iniziare anche a passi di 1-2 giri, poi prendendo confidenza e migliorando l’errore i passi saranno più brevi.
Fatelo tenendo conto della misura di offset precedentemente rilevata ma potrà facilmente essere modificata come ultimo passo per ripristinarla (se avete montato canali differenti misurate di quanto è differente (non è sufficiente la misura di calettamento in pollici in quanto possono essere diversi i bordini )e stabilite la nuova misura di offset.
Raggiunto un risultato accettabile (o quando siete stanchi) potete piu facilmente ripristinare l’offset corretto allentando tutti quelli di un lato e tirando gli altri in egual misura, un giro in genere sposta il canale di lato di un paio di mm.
La regola d’arte vorrebbe che tutti i raggi siano tirati allo stesso modo, se non disponiamo della dinamomentrica per raggi però ciò non ci sarà perfettamente possibile ma non comporta grossi problemi, è sufficiente che non vi siano raggi troppo lenti da svitarsi, o molto tesi, è possibile battendo i raggi con una chiave e un po’ di pratica stabilire quali sono troppo lenti, oppure semplicemente muovendoli a mano.
Una verifica finale va sempre fatta, e la raggiatura è completa! Forse si potevano spendere quei 20-50 euro per far fare il lavoro e risparmiare qualche ora, ma la soddisfazione di fare un lavoro cosi con le proprie mani non ha prezzo!


Componenti e materiali

I nippli possono essere in alluminio anodizzato o in acciaio generalmente zincato, solitamente quelli in alluminio sono di 8,5mm (di serie su yamaha e alcune ktm) e in acciaio possono essere anche di 7mm, variano anche le misure dell’attacco chiave, percui è bene acquistare una tiraraggi che abbia varie misure per non rovinare i raggi bloccati dal tempo o dallo sporco. Esistono due tipi di filettatura per i raggi e più diametri.

I raggi sono in acciaio cromati o zincati a caldo, possono essere di vari diametri, a diametro variabile e avere inclinazioni differenti dell’inserto nel mozzo.
Generalmente esistono due tipi di filetto utilizzati da italiani e giapponesi, le moto italiane hanno quasi sempre raggi Alpina contraddistinti da una A sulla capocchia, molto comuni anche su altri cerchi. Può chiaramente variare anche la lunghezza.
I Canali Possono essere di più tipi e svariate marche, varia il diametro in base alla gommatura 17-18-19-20-21 pollici e la larghezza. Solitamente ricavati da estrusione e successiva piegatura e foratura.
Per il supermotard è buona regola accoppiare il canale alla giusta gomma secondo uno schema di base (da prendere solo come linea guida) dipendente molto dalla gomma
3,00110 oppure 120/60
3,50120/70
4,25150-160
5.00160-170
5,50165-180

Per motard enduro e cross si tratta sempre di cerchi in alluminio, esistono anche in acciaio, ma generealmente impiegati solo su moto d'epoca e dal costo ben più basso. Pian piano si diffondono i cerchi tubeless senza camera d’aria dotati di sistemi per la tenuta dell'aria, permettono di risparmiare il peso delle camere d’aria dando un piccolo vantaggio e un più facile cambio gomme.

I Mozzi nel nostro caso sono sempre in alluminio, fusi oppure ricavati dal pieno con diverse forature per differenti tipologie di raggiatura, differenti tra le varie marche possono spesso essere adattati.
TSND