Il ritorno di Pasquale l'irriducibile
dal crac a Zemanlandia bis
Dal crac all'arresto con l'accusa di avere un legame con la criminalità organizzata. La crisi dell'ex re del grano, tredici anni per uscirne senza condanne. E poi il ritorno al timone del Foggia che lo consacrò. Di nuovo con i suoi fedelissimi: Zdenek Zeman e Pavone. Ecco la storia di un uomo che non si è mai dato per vintodi MARCO AZZI
Casillo e Zeman
VIDEO - Il Foggia dei miracoli
DON Pasquale e il boemo: manca soltanto la ufficialità, ma allo Zaccheria è già tutto pronto per il sequel. Casillo, per i tifosi rispettosamente "don Pasquale", ritorna dopo 15 anni al timone del Foggia (Prima Divisione), rilevato dall'imprenditore Tullio Capobianco. E' la rivincita dell'ex re del grano, assolto (tredici anni di processo, una vicenda giudiziaria infinita) per il crac del suo gruppo, che gli era costato l'arresto nel 1994 con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Adesso gli riapre le porte anche il pallone e la storia ha i contorni della favola: primo atto della presidenza l'ingaggio di Zdenek Zeman, il boemo, che ha già accettato l'incarico e riassumerà la guida della squadra rossonera, portata ai vertici della serie A agli inizi degli anni Novanta.
Erano le stagioni magiche di "Zemanlandia",
il fenomeno che fece impazzire il Salento e spaccò in due il calcio italiano, diviso tra estimatori e denigratori del tecnico rivoluzionario venuto dall'Est. Casillo lo scoprì al Licata e se ne invaghì subito. Vulcanico il presidente, silenzioso ed enigmatico Zeman, soprannominato anche il muto. Ma il feeling tra i due, gemelli diversi, fu subito rafforzato dall'antipatia per le brutte abitudine del calcio. Si sa tutto delle crociate del boemo, che a 63 anni aspettava anche lui un'occasione per ritornare in pista. "Non sono più scarso degli altri. Pago per le mie accuse al sistema e ora non mi fanno più lavorare". Ci ha pensato Don Pasquale, di cui tutti si ricordano a Foggia per una provocazione da oscar. Negli anni di Zemanlandia, con lo stadio Zaccheria da tutto esaurito, le richieste di biglietti gratis erano diventate un vero tormento, per il re del grano. "Chi vuole vedere la partita senza pagare faccia pure, lascio aperto il varco 17...". Non si azzardò nessuno. Aneddoti e successi. Furono 4 stagioni memorabili.
Don Pasquale e il boemo non sono più dei ragazzini, adesso, ma vogliono sul serio riprovarci. Casillo sta per ricomporre al gran completo il team di Zemanlandia: con il ds Pavone e il dirigente accompagnatore Altamura. E' già stato messo a segno anche il primo colpo: il centrocampista sardo Salvatore Burrai. Erano quasi sconosciuti pure i vari Signori, Rambaudi, Kolyvanov e Shalimov, acquistati per un pugno di milioni e venduti dal re del grano con una plusvalenza record di 52 miliardi di lire. Affari d'oro e vittorie con il marchio di Zeman: un 4-3-3 agli antipodi con il pallone all'italiana. E per questo poco simpatico.
Come il suo profeta, adorato senza incertezze soltanto nel calore di Foggia. C'era un tifoso che gli regalava prima di ogni partita un pacchetto di caramelle, nella speranza di farlo fumare un po' meno. Ma allo stadio Zaccheria sono pronti a riproporre specialmente un altro rito: tutti fermi al loro posto alla fine di ogni gara, nessuno andava via finché il "profeta" non si decideva ad alzarsi dalla panchina.
Casillo e Zeman ci avevano già riprovato una volta, qualche anno fa, fallendo con l'Avellino. Ma l'amarcord di Foggia è tutta un'altra favola. Don Pasquale vi ritorna a testa alta. Non è più l'imprenditore del 1986, quando rilevò per la prima volta il club dal fallimento Lioce. L'assoluzione dopo tredici anni di processo, però, gli consentirà di riprendersi qualche rivincita nel calcio, altro suo amore. Una nuova occasione che il destino non ha concesso a Franco Ambrosio, l'altro re del grano, travolto anche lui dal crac economico e poi ucciso nella sua casa a Posillipo durante una rapina. La vita di Casillo ricomincia invece dallo Zaccheria, in serie C1. Zemanlandia atto secondo. (14 luglio 2010)
gli auguro ogni bene possibile