Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

Genitori di una stella un'associazione per chi come noi, deve affrontare la morte perinatale del proprio figlio

Il nostro amato Simone

  • Messaggi
  • Marcella
    00 17/08/2009 17:35
    Ciao a tutte,
    mi chiamo Marcella e voglio raccontarvi la mia storia, ma prima di tutto voglio ringraziarvi per aver creato questo dolce angolo di conforto per chi, come noi, vive l'immenso dolore della perdita di un figlio. E' da giugno che vi ho "scoperti" e ho letto le vostre storie, che mi aiutano nei giorni difficili, come oggi, a non sentirmi terribilmente sola e dimenticata dal mondo, ma solo ora mi sento pronta a raccontarvi del nostro amato Simone.
    Simone è nato lo scorso 19 maggio 2009 alle 11,20 del mattino e, dopo 23 ore, il 20 maggio alle 10,20 ha lasciato me e il suo papà per volare in cielo. Ma per me e il mio adorato marito Simone è morto subito dopo il parto, perchè il nostro piccolo non ha mai pianto, non ha mai respirato da solo, e voglio credere che ci abbia regalato quelle poche ore per darci il tempo di accarezzarlo, abbracciarlo e dirgli addio. La mia è stata una gravidanza serena, bellissima e vissuta con felicità, perchè il mio bambino l'ho sempre considerato un dono, un miracolo, senza mai dare per scontato che quella felicità ci fosse dovuta. Questo perchè Simone lo abbiamo cercato con amore, ma non è arrivato subito: ho atteso per più di un anno di rimanere incinta, e quando agli inizi di settembre del 2008 ho capito di aspettare un bimbo, ero al colmo della gratitudine. Quanti pianti prima di quel momento, attorno a me tutte amiche che rimanevano incinte al primo tentativo, mentre io dovevo lottare con i miei cicli irregolari e le lunghe assenze all'estero per lavoro di mio marito. E poi invece è successo, ho fatto il test solo 20 giorni dopo aver preso consapevolezza di essere incinta per paura di un altro responso negativo, ma nel mio cuore io lo sapevo che il mio sogno si stava realizzando. Adesso, riguardando indietro a quei 9 meravigliosi mesi, mi rendo conto di come tante cose si siano "incastrate" per arrivare dalla felicità più grande al dolore più atroce in un solo attimo. Come vi dicevo, la mia è stata una gravidanza serena, senza alcun problema se non un po' di mal di schiena tra il 6° e il 7° mese, ma attorno a me sentivo solo storie catastrofiche di amiche che avevano partorito in ospedale, anche in quello che avevo scelto e dove lavora il mio ginecologo, e tutte a consigliarmi dopo la loro "tragica" esperienza di scegliermi anche un'ostetrica privata e di partorire a casa. E così a febbraio una mia amica mi presenta la persona che mi è stato poi detto che "Simone aveva scelto per essere accompagnato nella sua piccola e breve vita", un'ostetrica bravissima che mi ha aiutata tanto. Il corso pre-parto è bellissimo, tante giovani mamme in attesa del primo figlio, tutte insieme ogni settimana in casa dell'ostetrica in un ambiente dolce e familiare. La maggior parte aspettiamo un maschietto, io e mio marito volevamo una femmina ma più passa il tempo e più sono contenta del mio fiocco azzurro, che sono convinta sarà allegro e vivace. Dall'ostetrica facciamo un incontro con i papà, anche mio marito è colpito positivamente, e decidiamo di provare a fare un parto a domicilio, non a casa nostra perchè lontana 15 minuti dall'ospedale, ma nella casa di maternità dell'ostetrica, che è a 200 m dall'ospedale, con l'accordo che al primo accenno di qualcosa che possa andare storto si vada in ospedale. Simone dovrebbe nascere il 22 maggio, una data per me molto importante: è il giorno di Santa Rita, un nome ricorrente nella mia famiglia, il giorno dell'anniversario della mia laurea e dell'anniversario di matrimonio dell'amica a cui ho fatto da testimone, e nella chiesa in cui ci siamo sposati 6 anni fa io e mio marito durante la funzione è d'uso che gli sposi portino un fascio di rose rosse all'altare della Santa. Ecco, tutti "segni" che mi sembravano positivi, e invece... Ho lavorato fino all'8° mese per avere poi un mese in più per stare a casa con Simone, mi definivano una mamma grintosa per la gioia con cui ho affrontato gli ultimi giorni, e mio marito, che quando ci siamo sposati non voleva figli, parlava già di dare presto un fratellino o una sorellina a Simone. Il 5 maggio ultimo controllo dal ginecologo, tutto bene, il bimbo pesa già 3 kg e 300 g: ma sono convinta di farcela, sono piccola di statura ma ho la forza e la voglia di affrontare un parto naturale. Il 10 maggio arriva la prima contrazione: è domenica sera, mio marito decide di rimanere con me e non partire per il paese dove lavora, a 250 km da casa e dove vive dal lunedì al venerdì. Corriamo dall'ostetrica, che è alle prese con il terzo parto "difficile" della settimana, tra bimbe nate con vari giri di cordone, liquidi tinti e cesarei d'urgenza (tutti parti terminati poi bene). Il tracciato di Simone è perfetto, sta dando i primi segni di voler uscire ma non ci siamo ancora, il cuore è forte, ma il bimbo è grande e ci vorrà del tempo. Facciamo il tracciato tutti i giorni, Simone è bello vispo, poi il 18 mattina capisco che qualcosa è cambiato, gli parlo attraverso la pancia e sappiamo di essere pronti a conoscerci. Nel pomeriggio io e mio marito andiamo dall'ostetrica, e cominciano le 21 ore di un parto naturale lungo, ma bellissimo e perfetto e che rifarei 1000 volte per il mio bimbo: ho rotto presto le acque, e pertanto le ore prima del travaglio vero e proprio sono state dolorose, ma le acque erano chiarissime, e il travaglio in sè è stato veloce, solo 3 ore. E poi, chi se lo ricorda più quel dolore: ricordo solo che pregavo Santa Rita e mia nonna Maria che è in cielo di proteggere Simone e farlo arrivare presto tra le mie braccia. Penultima contrazione: 140 di battito, perfetto. Ultima contrazione, ultima spinta in cui avrei dato la vita per mio figlio, e nasce Simone. E capisco dopo qualche attimo di ripresa dal mio stordimento che qualcosa non va, Simone non piange, l'ostetrica lo sta rianimando. E penso: avrà il cordone attorno al collo, adesso però si riprende e respira. Ma poi mi accorgo che il cordone è lungo ma non è avvolto attorno al bimbo, che è inerme mentre l'ostetrica gli pratica il massaggio cardiaco. Chiamiamo il 118, non passano due minuti dalla chiamata all'arrivo, la rianimazione è immediata, lo portano via, in ospedale, io devo fare il secondamento, ho freddo e voglio andare dal mio bambino. Ci sono andata poco dopo, sulle mie gambe, sorretta da mio marito, ancora increduli: arrivo al pronto soccorso, mi dicono che Simone è in pediatria e allora penso "Sta bene!", mi portano in ostetricia per ricoverarmi ma poi arriva mio marito, mi dice che devo farmi forza, il bimbo è in neonatologia e l'elettroencefalogramma è piatto... e da allora è un incubo. Alcune persone ci hanno subito fatti sentire in colpa per la scelta del parto a domicilio, ma tanti altri ci sono stati vicini, soprattutto il personale dell'ospedale, non ci hanno abbandonati ma ci hanno confortato e sostenuto e ancora oggi alcuni di loro ci sono vicini. Ho tenuto in braccio Simone solo due volte, il giorno dopo la sua nascita, me lo hanno dato poco prima che morisse e dopo che se ne è andato: l'infermiera lo ha lavato, lo ha profumato con l'acqua di colonia e mi ha aiutato a vestirlo, il mio bellissimo bambino di 3 kg e 700 g, con la bocca e l'espressione di mamma e gli occhi e i capelli di papà, e in quel momento mio marito gli ha scattato una bellissima foto che conservo sul mio comodino. E il 22 maggio, il giorno della scadenza, abbiamo fatto il funerale, con tanti familiari e amici attorno a noi a piangere un bimbo atteso con amore da tutti. Quella sera, a casa, ho letto la lettera che mi ha spedito l'amica a cui esattamente tre anni prima avevo fatto da testimone, in cui mi diceva di non essere venuta al funerale perchè al 4° mese di gravidanza e in attesa di un maschietto... Coincidenze, o scherzi crudeli del destino? In questi mesi ho cercato le mie risposte, volevo sapere cosa fosse accaduto, io e mio marito non abbiamo voluto fare l'autopsia perchè non c'erano colpe di nessuno e Simone meritava solo pace e serenità, ma adesso so quasi con certezza cosa è accaduto: Simone aveva un'ernia diaframmatica, un piccolo buco che durante la gravidanza non si era chiuso ma che non era visibile con l'ecografia, e che durante la fase espulsiva finale ha creato una compressione da parte dell'intestino sui polmoni e sul cuore, con conseguente distress respiratorio e arresto cardiaco alla nascita. 1 caso ogni 2500. Ho cercato queste risposte perchè il primo mese l'ho passato a piangere credendo che fosse colpa mia, perchè non avevo partorito in ospedale: ma poi mi è stato spiegato che non sarebbe cambiato nulla, anzi Simone è stato rianimato forse più tempestivamente che in ospedale; ho cercato anche una risposta nella fede, da cui ho capito che avrei potuto partorire ovunque, ma il destino di Simone era questo e lui ha scelto di venire al mondo in un ambiente più caldo e protetto. E adesso c'è il vuoto dentro di me: non sono più la persona solare e ottimista di tre mesi fa, ho perso interesse in tutto, sono arrabbiata con il mondo che va avanti e se ne frega del mio dolore. Ovunque pance e passeggini... Al 4° mese, dopo aver scelto il nome di Simone, ne avevo cercato su internet l'origine: significa "Dio ha ascoltato il tuo desiderio di avere un figlio", ma in quell'attimo Dio non mi ha ascoltata. Devo ricostruire me stessa, ritrovare la forza di tornare a ottobre al lavoro, ma soprattutto farmi forza per il mio adorato marito: ci amiamo immensamente e ci sosteniamo l'uno per l'altra, ma certi giorni sembra impossibile non cedere allo sconforto. Stiamo cercando un altro bimbo, perchè siamo i fortunati genitori di Simone, e il nostro bimbo ci ha fatto capire che abbiamo tanto amore da dare, ma ho paura che anche questa volta ci vorranno mesi prima di provare di nuovo un sentimento di speranza. Io ho fede, so che Simone è in pace in cielo, non lo immagino come un angelo ma come un bimbo eternamente felice, e adesso grazie alle vostre storie so che è in compagnia di tante splendide stelline. Sulla lapide abbiamo fatto incidere la frase scelta da mio marito "La gioia di mamma e papà": perchè Simone è per sempre la nostra gioia più grande, e insieme il nostro dolore più atroce. In giardino abbiamo piantato una rosa rossa ad alberello, scelta come fiore per Simone, perchè è il fiore di Santa Rita che adesso lo protegge insieme a mia nonna, ed è il colore della carrozzina rossa fiammante che avevamo comprato.
    Grazie di aver ascoltato il mio lungo sfogo, grazie di cuore.
    La mamma di Simone
  • crivb
    00 18/08/2009 10:10
    Carissima Marcella, che dire, ho letto la tua storia tutta d'un fiato, con le lacrime che hanno annebbiano il tuo racconto e queste poche righe che ti scrivo....
    Non ci sono parole, non ci sono risposte, solo il tempo potrà darvi un pò di sollievo e venire qui, su questo splendido sito, ti farà bene, qui troverete [SM=g9433] [SM=g9433] persone splendide, mamme e papà speciali e non sarete mai soli.
    Sei stata molto coraggiosa a scrivere di Simone, io non ho ancora scritto la storia di Stefano, il mio nipotino, che è volato in cielo 3 anni fà....(ebbene si, sono una zia speciale), dal tuo racconto traspare tutto l'amore per il piccolo Simone e la tua grande fede e proprio nella fede devi trovare la forza e il coraggio di andare avanti, di guardare il futuro ma sono sicura che ce la farai e Simone sarà sempre accanto a te.
    Un fortissimo abbraccio e a presto!
    Zia Cri
  • Giovanna
    00 20/08/2009 23:22
    Carissima Marcella,
    un abbraccio forte forte, con un po’ di rimpianto per il ritardo con cui ti scrivo (sono all’estero per ancora 2 settimane ed è a volte complicato avere accesso quotidiano al forum).
    Le nostre storie sono pressoché identiche e, sarà combinazione o non so cosa, anche le date che ci racconti sono così care anche a me. Anche per me e Paolo S. Rita ha un posto particolare nel nostro cuore, perché ci siamo sposati proprio il 22 maggio; a S. Rita mi son rivolta nelle preghiere con mia mamma durante quelle interminabili tre ore d’agonia, ed è sempre da S. Rita, a Cascia, che sono comunque andata nel breve viaggio che abbiamo voluto fare da soli, nei luoghi di pace e preghiera, a soli 10 giorni dalla morte di Emma.
    Non ti rimproverare niente. Te l’hanno detto in tanti, ma te lo dico anch’io, che sulle malformazioni al diaframma ho letto di tutto. Non sarebbe cambiato niente partorendo in ospedale (come ho fatto io). Il problema di queste malformazioni è diagnosticarle in fase prenatale, per arrivare al momento del parto pronti per intervenire chirurgicamente. Dove non si è potuto diagnosticare, come ahinoi per Simone e Emma (che non aveva il buchino di Simone, ma tutto il muscolo, ancorché formato, era fibroso e lasso, incapace di contenere i visceri al loro posto), nulla si può fare al momento del parto…il primo respiro da soli, dopo il clampaggio, è già fatale.
    Spero di tutto cuore che tu possa seguire la mia storia anche nel prosieguo, e che presto Simone vi regali un fratellino. “Dio ha ascoltato il tuo desiderio d’avere un figlio”: sei mamma comunque, mamma di Simone, un angelo, e vedrai in piccole e grandi cose come tutto questo dolore non sia venuto invano. Ti riscoprerai una donna più forte, più consapevole del valore della vita e piena d’amore, da donare a tuo marito e ai futuri bimbi. Non ti angosciare se dovrai aspettare un po’, Simone te lo manderà quando ti vedrà pronta. Ilaria mi disse tre anni fa, sentendomi angosciata per il fatto che il fratellino di Emma non arrivava, che ogni in mese che passava era una garanzia in più di una mamma più serena per lui. Ed aveva ragione: quei sei mesi d’attesa mi avevano dato la possibilità di rientrare in una vita “normale”, con capacità di buttarmi davvero con convinzione e non solo per la disperazione nella ricerca d’una nuova vita.
    Spero che in questi mesi tuo marito non debba assentarsi per lavoro, da quel che scrivi è già lui, col vostro amore, il primo punto fermo da cui ripartire col sorriso. Il ritorno al lavoro ha fatto bene a tutte, stai tranquilla. Passati i primi giorni in cui magari ti sembrerà di essere fuori posto (perché la nostra vita non è più quella che abbiamo lasciato lì in ufficio, col pancione dell’ottavo o del nono mese!), la routine sarà oro per la ripresa…e anche per la ricerca di una nuova gravidanza!
    Per qualsiasi cosa, sono qua quando vuoi, sul forum o sulla mail genitoridiunastella@libero.it.
    Ancora un abbraccio forte [SM=g9433] e un bacino in cielo a Simone
    [SM=g7430]
    Giovanna
    [Modificato da Paolo_67 20/08/2009 23:24]
  • Valeria
    00 21/08/2009 11:20
    Carissima Marcella,
    anche io ho letto la storia tutta d'un fiato sperando in un finale diverso ma.....
    l'amore per il vostro Simone è un'amore immenso che crescerà ogni giorno di più, si capisce dalle tue parole, stai vivendo i momenti più brutti ma credimi se ti dico che il dolore non passerà ma imparerai a conviverci, diventerà un dolore più dolce e lo diventerà grazie al tuo Simone.
    Con il tempo imparerai a cogliere ogni giorno nelle piccole cose l'amore del tuo Simone, lo sentirai vicino ogni istante. [SM=g7799]
    Per me i primi mesi sono stati tremendi ma poi con l'aiuto di queste persone speciali trovate in questo angolo di pace, con l'amore delle persone che mi sono state vicino e con l'amore del mio Emanuele sono riuscita ad andare avanti anche se oggi affronto la vita con occhi diversi.
    Non prenderti nessuna colpa perchè non ne hai, tutte lo abbiamo fatto ma poi ci siamo rese conto che non ne avevamo.
    Marcella siamo state scelte per essere genitori di angeli e il tuo Simone come tutti i nostri figli sono dei doni che per un brevissimo tempo hanno accompagnato le nostre vite e ora dall'alto del cielo ci accompagneranno per sempre.
    Un abbraccio forte forte. [SM=g9433]
    Valeria
  • Marcella
    00 24/08/2009 08:09
    Carissime Cri, Giovanna e Valeria,
    grazie delle vostre parole. Cara Giovanna, ho letto la storia della tua piccola Emma, e hai ragione nel dire che le nostre storie sono molto simili; mi sento legata a voi perchè nelle storie di Emma, di Emanuele e di tutti gli altri nostri piccoli riconosco quanto sia speciale la vita del mio Simone, ma soprattutto capisco che i miei pensieri, le mie paure e tutto ciò che provo in questi giorni sono sentimenti "normali" nell'affrontare un lutto come il nostro, mentre sembra che il resto del mondo non mi capisca. Io ho trovato molta solidarietà attorno a me, soprattutto da parte di persone da cui non mi sarei mai aspettata di ricevere sostegno e capacità di ascolto; però manca sempre qualcosa nelle parole delle persone, perchè adesso a distanza di tre mesi tutti pretendono che io debba reagire, e non sempre capiscono che quelli che secondo loro sono gesti normali per me sono frutto di uno sforzo incredibile di recuperare un po' di serenità per me e mio marito nell'affrontare la quotidianità. Ma grazie a voi adesso so dove trovare la comprensione che cerco, e soprattutto ho la speranza di poter anche io un giorno ritrovare un sorriso e continuare con mio marito ad allargare la nostra bella famiglia. Questa mattina sono un po' più forte, mio marito sarà con me tutta la settimana e proverò a vivere giorno per giorno con un po' più di speranza: perchè in questa settimana sono cambiate tante cose! Lo scorso lunedì ero in preda ad un'angoscia tremenda, mi sentivo sola e disperata e allora ho deciso di scrivere in questo forum la storia del mio cucciolo; e due giorni dopo, il 19, a tre mesi dalla nascita di Simone, la mia vicina di casa (che adesso è diventata una cara amica) mi ha portato a messa da un sacerdote che conoscevo solo di nome, ma a cui avevamo pensato di far battezzare Simone, e che mi ha ascoltata, e con le sue parole ma anche con il suo silenzio mi ha fatta sentire più sollevata. E adesso Simone lo sento finalmente anche nel mio cuore, non più solo nella mia testa e nella mia pancia. Volevo chiedervi se posso inserire anche Simone nella sezione "Le loro storie", e come fare: io sento che la vita di Simone, una vita piena di amore e articolata in 9 mesi nella mia pancia, in 1 giorno di nascita e addio a tutti coloro che lo hanno atteso e amato, e adesso in uno splendore eterno di pace e serenità, meriti di essere ricordata, perchè i nostri bambini sono la testimoninza di un amore infinito.
    Vi abbraccio tutte
  • Valeria
    00 24/08/2009 14:51
    Carissima Marcella,
    non tener conto delle parole che le persone vicino ti dicono perchè nessuno riesce a capire il dolore che noi abbiamo provato e proviamo se non le persone che hanno vissuto la nostra stessa esperienza.
    Prenditi tutto il tempo necessario per affrontare questa nuova vita, in salita, perchè è inutile nasconderlo ma la nostra vita è completamente cambiata e dobbiamo avere il coraggio per lottare, per andare avanti e sperare di poter riavere la nostra felicità.
    Ci vuole tempo, questo è sicuro, non sappiamo quanto ma ce la farai cosi come ce l'ha fatta Giovanna, Ilaria e tante altre e cosi come ce la sto facendo io con la certezza di avere il mio Emanuele sempre vicino, ci parlo ogni giorno al mattino quando mi sveglio fino alla sera prima di dormire.....
    Un abbraccio forte forte e una carezza al tuo Simone. [SM=g7423]
  • Giovanna
    00 24/08/2009 17:29
    Carissima Marcella,
    che bello sentire che piccoli squarci di luce cominciano già a vedersi nella tua vita. Bravissima...
    Ilaria quando tornerà ad inizio settembre metterà di sicuro la storia di Simone tra quelle dei nostri piccoli, così nelle date dei compleanni ecc. E' lei l'amministratrice del sito, io a mala pena riesco a aprire una discussione e a gestire i messaggi sul forum!
    Un abbraccio e spero di incontrarti presto anche di persona in un prossimo raduno.
    Un abbraccio,
    Giovanna
  • Marcella
    00 25/08/2009 07:25
    Carissime,
    spero anche io di poter un giorno conoscervi di persona, siete delle persone splendide.
    Ieri mattina ero qui a scrivere che avrei provato ad essere un po' più forte: è stata una giornata abbastanza buona, anche se poi nel pomeriggio, andando a trovare Simone al cimitero per portare dei fiori freschi in questo caldo sole di agosto, la tristezza e l'angoscia della perdita del mio bambino mi hanno nuovamente abbattuto. Ormai basta uno sguardo tra me e mio marito per capire quando la malinconia sta invadendo i nostri cuori.
    Vi ringrazio di essermi vicina.
    Un abbraccio a tutte voi
  • Giovanna
    00 25/08/2009 18:02
    Cara Marcella,
    fa parte delle "montagne russe" dei primi mesi: c'è un momento in cui ti senti su e poi basta poco per ritornare tristi. L'importante è riasciugarsi le lacrime dopo un pò, fare un sorriso dedicato a lui e alle persone belle che la vita t'ha regalato e tutto, anche se con fatica, comincia ad andare di nuovo meglio.
    Bolle qualcosa in pentola per un prossimo raduno, spero davvero ci possiate essere anche voi due. Dove abitate?
    Un abbraccio forte forte
    Giovanna


  • Loryelory
    00 25/08/2009 18:30
    Anche io...
    Ciao Marcella, anche se con qualche giorno di ritardo, voglio unirmi anche io all'abbraccio di tutte queste amiche speciali, care amiche che si stringono intorno a una "nuova arrivata" con tanta dolcezza che ogni volta mi sorprende e mi scalda il cuore. Ognuna di noi è stata una nuova arrivata, una mamma addolorata e sconfitta...Una donna incapace di affrontare la quotidianità con un vuoto immenso e tanto dolore a volte incomprensibile a chi ci circonda fisicamente. Ogni volta ho visto scorrere parole di conforto, voglia di comunicare un "anche io" che ci fa sentire unite da qualcosa di veramente profondo...Da tutto questo comincia poi a trasparire un pò di coraggio, tanta voglia di ricominciare, qualche sorriso verso una, tante amiche speciali, simili a noi per esperienza, diverse di carattere ma tanto, tanto uguali nell'amore che vogliamo trasmetterci a vicenda. Io credo che siano i primi segnali di una sensibilità che scaturisce dal nostro dolore, si diventa amiche e ci si pensa, l'una a sperare che l'altra sorrida di più oggi, ognuna di noi ad asciugare le lacrime dell'altra dimenticando per paradosso che il dolore che si ha dentro è ugualmente pesante e inconsolabile...E' molto tempo che vi scrivo e vi leggo anche io,sono la mamma di Lorenzo che è andato via già da 10 anni...Ho diviso con tutte le altre mamme tanti momenti di profonda amicizia, dividendo con loro ogni pensiero di sconforto ma anche piccole gioie, piccole emozioni, tante lacrime ma anche tante parole d'affetto che in certi momenti, quando la tristezza tocca più forte il nostro cuore e i nostri pensieri, mi hanno aiutato a vivere con un pizzico di serenità in più il puzzle della mia vita che non potrà mai esser più completo perchè quel tassello prezioso che è il mio Lorenzo non potrà più esserci ma vivrà nel mio cuore e nella mia mente riempiendo quel vuoto con tutto l'amore che solo un Angelo del cielo può offrirci...Marcella, mi auguro che anche tu possa trovare in questa "piazzetta" un piccolo rifugio dove puoi sentirti mai sola, dove trovare il coraggio di abbracciare i tuoi affetti e andare avanti con la voglia di credere alla vita, ricominciare e sorridere al tuo Angelo Simone che rimarrà per sempre racchiuso nel tuo cuore e saprà farsi riconoscere in ogni momento d'amore e dolcezza che da adesso in poi saprai riconoscere solo tu, tu che sei diventata un Mamma speciale, una moglie tanto sensibile, una donna coraggiosa, un'amica dolcissima per tutte noi...Coraggio Marcella, ci devi credere...Noi ti vogliamo già un gran bene e aspettiamo da te tutto il coraggio che in questi momenti ci vuole per combattere il tuo dolore, forza facci un sorriso, oggi io ne ho bisogno, e troverò nel tuo abbraccio virtuale la forza di superare una giornata un pò così....Con affetto Lory [SM=g7430]
  • Marcella
    00 26/08/2009 16:20
    Ciao Lory,
    ho appena letto il tuo messaggio e sono andata a leggere la storia del tuo Lorenzo, e in un giorno che anche per me è difficile invio il mio abbraccio a te e a tutte le nostre care amiche e mamme speciali [SM=g9433] nella speranza di esservi anche io un po' di sostegno. Oggi mio marito mi ha fatto notare che la mia rabbia verso il mondo è sempre più tangibile, e mi ha chiesto di cercare di essere un po' più serena almeno nei momenti che trascorriamo insieme. So che a ragione, non ha senso rovinare i pochi momenti belli che riusciamo a vivere in questi mesi di dolore, e cioè tutte le ore passate insieme io e lui con Simone sempre nel cuore. Mio marito sa che in questi giorni ho cominciato a scrivermi con voi e che mi siete di grande aiuto, penso che tra qualche tempo anche lui sarà pronto a cominciare a leggere queste pagine di sostegno, e quando gli ho accennato alla possibilità di un incontro con persone meravigliose che capiscono il nostro dolore perchè come noi lo vivono quotidianamente, mi è sembrato ben disposto alla possibilità. Anche lui, come me, in questi mesi ha deciso di non frequentare per il momento i vecchi amici, non perchè non apprezziamo il loro affetto, ma perchè ci sembra assurdo pensare di tornare alla vita esattamente come era "prima", perchè tutto ci ricorda i progetti e i sogni che avevamo per Simone. Spero pertanto, cara Giovanna, che ci sia davvero la possibilità di conoscerci: noi abitiamo a pochi km da Cuneo, anche se mio marito durante la settimana vive e lavora in provincia di Varese. E in questo momento questa distanza, che avevamo accettato lo scorso anno con un sentimento differente perchè cominciata in concomitanza con l'arrivo della gravidanza, adesso ci pesa 1000 volte di più.
    Vi abbraccio tutte [SM=g9575]
  • Andrea
    00 26/08/2009 19:17
    Ciao!
    sono la mamma di 1 angelo di nome Andrea volato in cielo il 17 gennaio 2008!ho letto la tua storia tra le lacrime.Ogni giorno prego che nessun altro genitore debba piangere il proprio figlio e che nessun genitore si senta in colpa per questo!io solo da poco ho scoperto che a portare l'infarto placentare che ha tolto l'ossigeno ad Andrea nella pancia e' stata 1 mutazione genetica che io non sapevo di avere,sarebbe bastata probabilmente 1 aspirinetta durante la gravidanza...
    Non possiamo pero' darci colpe,chiamalo destino o come vuoi ma eravamo destinati ad avere 1 famiglia tra cielo e terra.
    Posso dirti anche che il bambino che abbraccerete e coccolerete arrivera' secondo i sui tempi,te lo dico perche' anche noi abbiamo subito provato ad avere 1 bambino,a luglio 2008 scopro di essere incinta ma anche questa creatura il 31 agosto vola in cielo.A febbraio 2009 con molto ritardo scopro di essere incinta e il 15 settembre affronteremo 1 cesareo pogrammato con la speranza di crescere questo bambino!
    Vivi la tua rabbia e i tuoi sentimenti come e' giusto che sia e non accanitevi(anche se e' dura)io sono rimasta incinta solo quando pensavo di arrendermi.

    [SM=g9433]
  • Ilaria
    00 28/08/2009 23:50
    Cara Marcella, arrivo con tanto, tanto ritardo, anche io, in questo abbraccio collettivo!!! Ho letto tutta la tua storia in una giornata in Corsica, con un barlume di rete sul cellulare di mio marito, mi hai commossa anche lì, ho provato a risponderti, ma tutto è andato perduto. Hai detto bene, con Simone nel cuore devi amare chi ti ama e ti stà vicino, devi trovare la forza che lui ti ha lasciato e quell'immenso amore che vi lega e ci rende genitori speciali, sensibili e forti nel voler riconquistare la felicità che meritiamo!
    Parlare, sfogarti e a volte piangere e tutto un percorso da cui siamo passate tutte, ma piano piano si rialza la testa e guardimo questo mondo con occhi nuovi e con nuove speranze!!! Ti abbraccio forte forte, sperando di farlo al più presto di persona!!!
    Ilaria
    [SM=g9433]
    [SM=g7430]
  • Marcella
    00 31/08/2009 07:23
    Ciao e tutte,
    e grazie a Ilaria e alla dolce mamma di Andrea per il vostro sostegno. Cara mamma di Andrea, sono convinta che il 15 settembre il pensiero di noi tutte sarà per voi e il vostro bambino, vi auguro di cuore tanta felicità con i vostri bimbi sempre nel cuore. La scorsa settimana con mio marito siamo andati a visitare un santuario che da tempo volevo vedere, all'altare di Maria Bambina ho acceso una candela per noi e Simone, una per tutti i genitori speciali e le loro stelline, ed una in particolare per te [SM=g7799] .
    Nei momenti difficili ripenso a tutte voi e al vostro coraggio, per cercare la forza di andare avanti nonostante il dolore.
    Vi abbraccio [SM=g9433]
  • Giada78
    00 05/09/2010 20:34
    un abbraccio dalla mamma di Sofia
    Le tue parole sono proprio vere dovunque potevi partorire ma la patologia di Simone anche se operato tempestivamente è una delle piu' temibili in chirurgia pediatrica. Purtroppo lavorando in TIN ho visto alcuni casi di ernia diaframmatica e ricordo con tristezza l'interventi fatti in urgenza dai chirurghi pediatrici..... molto dipende anche dalla gravita' dell'ernia per avere qualche possibilita' in piu' per il bambino. Non perdere la fiducia per il vostro futuro questo me lo ripeto ogni giorno per non crollare. un abbraccio [SM=g7430]