EMPOLI-RIMINI 2-1
Corvia fa per due L’Empoli manda ko un Rimini dimesso
EMPOLI (4-2-3-1): Bassi 6.5; Vinci 6.5, Marzoratti 6, Kokoszka 6, Tosto 7; Marianini 6, Carrus 6 (43’ st Moro ng); Buscè 6.5, Lodi 6.5 (38’ st Sabato ng), Vannucchi 6.5; Corvia 7.5 (18’ st Pozzi 6). A disp. Dossena, Valdifiori, Saudati, Pasquato. All. Baldini 7 RIMINI (4-3-1-2): Pugliesi 6; Vitiello 5, Sottil 5.5, Milone 5.5, Regonesi 5; Cardinale 6 (16’ st La Camera 6), Basha 5.5, Frara 6; Ricchiuti 6; Matteini 5 (11’ st Docente 5), Paponi 5 (29’ st Cipriani ng). A disp. Agliardi, Bravo, Rinaldi, Paraschiv. All.: Selighini 5,5 ARBITRO: Dondarini di Finale Emilia 5 MARCATORI: pt 24’ Corvia; st 12’ Corvia, 37’ La Camera NOTE: 4.000 spettatori circa. Ammoniti: Ricchiuti per comportamento antisportivo, Basha, Regonesi, Sottil e Vinci per gioco scorretto. Angoli: 5-3 per l’Empoli. Recupero: pt 0’, st 3’
TOMMASO CARMIGNANI
EMPOLI. Bentornato Empoli. Vabbè, mettici un Rimini che sembra morso dalla mosca tsè tsè, mettici pure un brividino nel finale, ma poi ti fermi lì. Perché questa è una vittoria che ci sta tutta, di forza e di personalità, tanto per ribadire che dei giochi di potere fanno parte anche gli azzurri. Col turno infrasettimanale alle porte, Baldini conferma il turn-over, lascia fuori Moro e sgancia dal primo minuto il neo acquisto Carrus.
NOVITA’ In avanti né Pozzi né Saudati: gioca Corvia. Con un Rimini forte dei ritrovati Frara e Milone, e dell’inedito tandem offensivo Paponi-Matteini, ti aspetti tante cose da una gara così. Davide Bassi, invitato da ignoti - con tanto di lettera anonima - a far perdere gli azzurri pena guai seri, è guardato con attenzione per vedere come reagirà alla carognata. Il portierone azzurro prenderà un gol evitabile, ma nessuno gliene fa una colpa. Anche perché l’Empoli, dopo 10 minuti di studio, si sveglia e inizia a caricare. Al minuto 18, Pugliesi si supera sulla solita punizione di Lodi, un attimo dopo Marianini colpisce la parte alta della traversa. Al 24’, invece, è Corvia ad uscire dal letargo. E il suo morso fa più male di quello di una vipera: tocco ravvicinato su cross di Tosto e palla in rete. Gli azzurri sono vivi, il Rimini in balia. E’ soprattutto a sinistra, col duo Vannucchi-Tosto, che gli azzurri sfondano, anche se l’azione con la A maiuscola arriva dall’altra parte. Minuto 37, Buscè entra come un treno dalla destra e crossa al centro, Pugliesi devia su Lodi, Lodi sbatte di nuovo sul portiere, Vannucchi su Sottil, ancora Lodi sul portiere. Roba da “Mai dire gol”. Come il salvataggio, due minuti dopo, dello stesso Sottil su Vannucchi, dopo che Pugliesi aveva respinto ancora un tiro di Buscè. I tifosi cantano ‘dai che vien, dai che vien’: vagli a dare torto. Anche perché l’Empoli è padrone del campo pure ad inizio ripresa. Solo che stavolta ci si mette Dondarini, che prima applica il vantaggio sull’evidente fallo di Sottil su Corvia e poi, quando il susseguente tiro di Lodi finisce fuori, non torna sui suoi passi - come recita il regolamento - per concedere il penalty. Risultato: Baldini s’infuria e viene espulso. Ma la sìnfonia azzurra continua a suonare.
ARRIVA IL BIS Dolce come quella di un violino, la dirige ancora Daniele Corvia, che sceglie stavolta la soluzione di forza e pesca l’angolino dal vertice dell’area. Siamo al 14’ e la gara sembra finita. Ma che Empoli sarebbe senza il brivido finale, provocato da La Camera con la complicità di Bassi. Fortuna che il 2-1 è solo un fuoco di paglia. Uno di quelli che scaldano ma non bruciano. L’Empoli vince. Punto e basta.
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