00 11/06/2008 16:40
Carissima Loredana,
le lacrime non le devi fermare, devi farle scendere e più scendono meno si fa forte l'oppressione sul petto. Almeno per me è stato così. E' passato solo un mese e mezzo per te, dai al tempo il tempo di attenuare il dolore. Non ti deve sembrare brutto dirlo né pensarlo: Chiara, pur nell'amore assoluto e incondizionato che si prova per un figlio, nulla può di fronte al tuo dolore per la mancanza di Anna. Per me sono passati due anni ed è venuto nel frattempo Emanuele...e quando c'è qualche giorno un pò duro, in cui mi manca Emma, è LEI che mi manca e Emanuele - pur nella sua meraviglia e nell'amore infinito che provo per lui - non attenua QUELLA mancanza. Ogni figlio è unico e insostituibile, e con questa mancanza (nei primi tempi disperata, poi via via più sopportabile)dobbiamo conviverci. Per me è stato importante innanzitutto rendere Paolo ancor più il perno della mia esistenza: un'esperienza come la nostra deve stringerci agli affetti più cari, non dividerci da essi. Anche tuo marito sta soffrendo per non avere con voi Anna, non aggiungergli anche il dolore del tuo allontanamento. Nel primo post ci hai scritto dicevi di essere molto religiosa: pensa allora alla promessa fattavi, chiedi aiuto al Signore affinché manifesti ancor di più la Sua vicinanza in questa "cattiva sorte" che entrambi dovete affrontare.
E' difficile dire che la nostra esperienza ha un lato positivo, sta a noi comunque - per la nostra famiglia qui in terra e per i nostri figli volati lassù - non disperdere tutto l'amore che ci hanno lasciato e farlo fruttificare.
Il cammino che stai iniziando con tuo marito darà un primo aiuto, starà poi a voi - con l'aiuto che Anna saprà darvi - fare il resto. Non permettere al tuo dolore di generare steccati, con l'amore che tuo marito, Chiara e tutti gli altri tuoi affetti sarà tutto meno difficile.
Coraggio, facciamo tutte il tifo per te. Un abbraccio forte
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Giovanna