Addio

Venerdì sera è scomparso prematuramente un ragazzo disabile che frequenva il centro in cui lavoro. Aveva 25 anni, quest'anno ne avrebbe compiuti 26. Era in carrozzina, non parlava a causa di un problema serio al cavo orale. Stava benissimo, era sano, e come niente la morte se l'è portato via, nel giro di pochi minuti. Uno shock, per tutti. Era in gruppo con me, lo conoscevo da 4 anni, e come con tutti i ragazzi, ci trascorrevo 38 ore della mia vita a settimana. Gli volevo bene, come tutti i miei colleghi. Era un mito, perchè nonostante non parlasse, nonostante il suo grave handicap cerebrale, lui comunicava, sapeva farsi capire. E poi comprendeva tutto, era una bomba. Un mito! E' arrivato per un sacco di anni primo nella sua categoria ai campionati regionali di lancio della pallina, nonostante usasse una mano sola. Faceva un sacco di canestri, era bravissimo. Adorava i lavori manuali e avrebbe voluto essere come suo padre,un ottimo agricoltore. Per lui il padre era un mito, un esempio da seguire. La sua parola era legge. Era anche un gran marpione, adorava le ragazze e per ogni donna carina che vedeva faceva capire benissimo che gli piaceva! E tac...vicino a lei per massaggiarle la schiena. Era anche un gran rompipalle, un mito nel togliere la carne dalle ossa. Ma era Giuse, e gli si voleva bene per quello, anche se a volte era difficile reggerlo! Ma chi non lo è!
Ci volevamo un gran bene. Ha lasciato un grande vuoto in me, e nel centro. E non oso nemmeno immaginare cosa sarà domani quando varcheremo quella soglia.
Oggi siamo andati a casa sua...era così bello. In pace, bello come non lo era nemmeno da vivo. La morte ti fa bella, diceva un film.
Addio Giuse, al centro ci sarai sempre. Ti voglio bene.
Che dolore immenso.

Che Dio lo accolga...

un abbraccio hermanina, Giuse vi ha lasciato un esempio bellissimo di voglia di vivere e la sua pur breve permanenza in questa terra, ha avuto un forte impatto ed esempio alle persone che lo hanno conosciuto. E' triste non rivederlo ma sono sicura che lo sentirete vicino ancora di più

C'è sempre una cosa che mi ronza in testa...un piccolo senso di colpa, che so che non dovrei e dovremmo avere, ma che c'è comunque. Giovedì io e due mie colleghe riflettevamo sull'innalzamento della vita media dei disa bili e ci dicevamo che in 6 anni loro e 4 che sono li mai nessuno era stato male seriamente o era morto, nonstante persone con fortissime crisi epilettiche, valvole al cervello ecc. e nonstante i medici da piccoli davano pochi anni di vita ad alcuni. E fra le persone di cui parlavamo c'era anche Giuse. Ci abbiamo anche scherzato...ma chi si poteva immaginare...stava bene. e noi scherzavamo, come si fa per sdrammatizzare ed esorcizzare una cosa brutta..insomma..non volevamo. E poi venerì la tragedia. Mamma mia, ho la pelle d'oca. E chi se lo immaginava?
Domani ci sarà il funerale, e porteremo la maggior parte dei ragazzi...sarà uno strazio. Li non saremo per lavorare, ma per salutare un compagno e una persona a cui volevamo un sacco di bene. Mamma mia, che dolore. Non credevo di provare una cosa così per loro...che fosse così forte... sono proprio dentro di noi.
Ciao Giuse, addio.

scusate, forse nemmeno dovevo aprire sto post.

hai fatto bene ad aprirlo hermanina, è uuna riflessione sul senso della nostra vita e sopratutto un dolore che colpisce una persona sensibile come te. Ricorderò sempre quanto mi sei stata vicina quando ho perso la persona che amavo quanto mia madre. Spesso, in queste cose ci accorgiamo di quanto le persone non vogliono sentire certe notizie, come se nessuno volesse condividere un fardello pesante, ma non tutti sono così, c'è chi queste cose le ha vissute spesso e le ha dovute tenere dentro perchè nessuno voleva ascoltare e invece bisogna tirarle fuori perchè quando restano dentro, fanno male male, devono uscire. Ci sentiamo per telefono e mi parlerai del tuo amico, sono sicura che ne senti il bisogno. Sai l'altro giorno, sono stata con la figlia di Licia tutto il giorno e abbiamo parlato di lei tutto il giorno, ne avevamo bisogno ed eravamo così contente di averlo potuto fare che ci siamo sentite più leggere. Ti abbraccio forte forte hermanina, il tuo amico sarà sempre vicino a te, manca la sua fisicità ma la sua anima è eterna come noi tutti e quella non morirà mai ma è sempre in contatto con la nostra.
Il fatto che voi ne parlavate pochi giorni prima, era solo l'universo che vi ha parlato, conosci la mia teoria, l'universo ci parla sempre, senza saperlo avete "sentito" qualcosa di ciò che sarebbe accaduto

che brutta storia, chiara, immagino il tuo dolore...un abbraccione e fatevi forza per oggi!!!

Si Filo, hai compreso bene. Però preferisco chiudere questo post. Non so perchè. Però preferisco farlo. Sto male, ma davvero tanto. Non credevo.

Lo chiudo. Magari lo riaprirò più avanti. Non so perchè,ma preferisco così. scusate. Sono confusa.

riapro.

io volevo dire una cosa..per me il problema dei disabili a volte è proprio questo..fanno la loro vita senza dare sengi di problemi gravi di salute..spesso sembrano anche piu' in forma di noi..però purtroppo il loro organismo è spesso appeso a un filo..e dall'oggi al domani puo' succedere qualcosa..come in questo caso che appunto dicevi sembrava stare benissimo..ma sono sicuro che il paradiso gli ha aperto le sue porte..e che da lassù non dimenticherà quello che hai fatto per lui..ora hai un angelo custode in più Chiara..e come tu pregherai per lui..lui lo farà per te..devi sentirti solo orgogliosa di avergli ridato il sorriso anche solo per pochi anni..

Lucio_2303, 21/01/2008 17.52:

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io volevo dire una cosa..per me il problema dei disabili a volte è proprio questo..fanno la loro vita senza dare sengi di problemi gravi di salute..spesso sembrano anche piu' in forma di noi..però purtroppo il loro organismo è spesso appeso a un filo..e dall'oggi al domani puo' succedere qualcosa..come in questo caso che appunto dicevi sembrava stare benissimo..ma sono sicuro che il paradiso gli ha aperto le sue porte..e che da lassù non dimenticherà quello che hai fatto per lui..ora hai un angelo custode in più Chiara..e come tu pregherai per lui..lui lo farà per te..devi sentirti solo orgogliosa di avergli ridato il sorriso anche solo per pochi anni..

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La penso come Lucio...Fatti forza! Penso che Giuse sia felice di averti incontrato...

Oggi funerale. Bruttissimo. Ragazzi, non credevo proprio di stare così male per un utente. Ed invece...è un continuo piangere, perchè nella mia mente lui è sempre li. Bruttissimo. Sento la sua risata, vedo i suoi modi. vedo Giuse. Il mitoco testardo e sempre felice Giuse. Quando voleva una cosa...mamma mia, peggio di me!ahahahahahah
Oggi è stata una giornata difficile. Ce ne saranno ancora molte. Ho pianto insieme ai ragazzi, a quelli che capivano. Ed è stato bello, perchè come io consolavo loro, loro consolavano me. Questa è la forza.
C'è un vuoto enorme li, che piano piano sparirà. Ma il suo ricordo sarà vivo in noi.
Oggi sono anche venuti i suoi a salutarci. Ed insieme abbiamo riso e pianto nel ricordare la sua giovinezza, perchè Giuse nonostante fosse disabile grave, era un ragazzo di 26 anni, con la stessa carica di uno della sua età normale. Ed era Giuse, inconfondibile Giuse. Abbiamo riso e pianto ricordandolo, ed è stato bello, eprchè non eravamo più operatori e genitori di disabili, ma eravamo persone che insieme soffrivamo per la scomparsa di una persona a cui volevamo un bene infinito.
Ciao Giuse, sei e sarai sempre con noi. Quanto mi manchi, marpione!

Dicevo a molti oggi, che il dolore che provo è pari a quello che si prova per la perdita di un amico. Uguale uguale. Noi educatori entriamo in sfere profonde con loro, non ce nè. Per cui noi entriamo in loro, e loro entrano in noi. un amico, se ne è andato via un amico. Pazzesco no?
Ciao Giuse, so che lassu cammini e parli finalmente. E da lassu ci saluti, e magari ci prendi pure in giro. Addio.

alla fine sto usando sto post per parlargli. Ho fatto bene a riaprirlo.

Oggi incazzatura a mille. Ha chiamato un genitore di uno dei ragazzi scusandosi perchè ieri non era potuto venire al funerale. E poi ha chiesto se erano vere le voci che circolano nel paese di giuse. E cioè che se era vero che lui era morto nel sonno soffocato da solo, e che i suoi lo trascuravano!!!! Ma dico io, solo perchè era una famiglia sempòlice e non di certo ricca, va che voci devono girare!! Mamma mia che rabbia.
I suoi sono persone si semplici, ma cavolo... più attenti loro ai bisogni dei figli che una famiglia ricca!! Hanno sempre fatto di tutto per i figli, eper Giuse soprattutto! E noi lo vedevamo...sempre pulito, sempre in ordine, sempre con vestiti belli, sempre abbinati, sempre sbarbato. Appena aveva qualcosa, subito dal dottore per capire. Non gli mancava nulla. In casa avevano appena comprato il divano epr lui con sacrifici, ma lo avevano fatto. E il suo letto era a sua misura. Rialzabile così se faticava a respirare lo tiravano un pò su. Insomma, tutto per lui e per le sue esigenze. E non mancava affetto e e amore. Il fratello, anche lui borderline, era un secondo padre per Giuse, sempre con lui, e dove non potevano arrivare i suoi in generale, arrivava lui! Cavolo!!!! Siamo sempre li, i luoghi comuni e le maldicenze...famiglia povera e ignorante= mancanza di cure e soddisfazione dei bisogni! Ed invece, nel mio piccolo, vedo proprio il contrario. famiglie come quella di Giuse super attente, e famiglie stra ricche che se ne sbattono dei figli!
Mamma mia, Giuse! Noi abbiamo difeso i tuoi, assolutamente perchè sappiamo che non ti hanno mai fatto mancare nulla!
Che rabbia!

quelli sono gli amanti del pettegolezzo..persone stupide che io simpaticamente chiamo "figli di putt..."
Provassero sulla loro pelle prima di parlare..aprono la bocca solo per dare una boccata d'ossigeno a quel piccolo cervello che hanno nella testa..
Cè un detto che rispecchia la verità in modo assoluto cara Chiara ed è questo memorizzalo: "a certa gente fai prima a metterglielo nel culo che a metterglielo in testa"

Tavazzano rende l’ultimo saluto a Giuseppe Villa

tavazzano Ieri mattina la chiesa parrocchiale di Tavazzano era gremita di gente, accorsa a dare l’ultimo saluto a un giovane che, a soli 25 anni, ha scelto per andarsene una nebbiosa giornata di fine gennaio. Il suo nome è Giuseppe Villa e lo conoscono tutti in paese: membro dell’associazione Pro handicappati, la sua è stata un vita tutta in salita, ma i gravi disturbi con cui ha sempre convissuto, causa naturale alla sua prematura scomparsa, gli hanno saputo restituire però l’amore della comunità in cui è cresciuto. «In momenti dolorosi come questo - dichiara il sindaco Giuseppe Stroppa - tutto il paese è coinvolto e non può che stringersi attorno alla famiglia di Giuseppe. Io lo conoscevo personalmente perché all’epoca del mio servizio civile, ero solito accompagnarlo a Lodi per le sedute di terapia». Ora che Giuseppe non c’è più, nel cuore di tutti resta soltanto uno spazio vuoto, immenso, carico di tristezza e di pianto.


Articolo apparso oggi sul quotidiano "Il Cittadino".