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Inventiamo una storia...

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    Agny81
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    00 14/11/2007 11:48
    c'era una volta,tanto tempo fa, un pescatore che non avendo voglia di andare al lavoro
    un giorno decise di prendere quelle poche cose che aveva con se e scappare...lontano..dove nessuno lo conosceva, dove avrebbe potuto iniziare una nuova vita...mentre lì, nel suo paesello era tormentato dal ricordo di lei...lei che... se ne era andata via un freddo mattino di febbraio, avvolta in uno scialle viola, lo scialle che lui stesso le aveva regalato. Allora forse partiva ma un pò ci teneva a lui se tra tutte le cose che aveva prima di allontanarsi aveva preso proprio quello scialle?? Tutti le mattine e tutte le sere si poneva questa domanda, ma la risposta era secondaria. La cosa principale era che lei se n'era andata e lui... aveva deciso che nonostante tutto voleva ritrovarla, a tutti i costi. Così, come si diceva all'inizio, aveva raccolto tutte le sue cose, si era chiuso la porta di casa alle spalle ed era partito...senza una meta, una destinazione, nulla di nulla...aveva preso la macchina e via verso l'ignoto...
    osì partì...senza una meta...ma con il solo motivo di trovarla... e camminando verso immense distese...vide quegli occhi..che non erano i suoi...ma che tanto gli ricordavano i tempi passati...dentro di loro vedeva se stesso...sapeva benissimo che quella donna non era la sua Sandra, così grassotella, così lontana dalla perfezione di sandra, eppure gli occhi sembravano i suoi...si era bloccato davanti a quello sguardo, davanti a quella donna che stava raccogliendo le mele dal suo albero. Al punto che lei un pò in imbarazzo gli aveva gentilment domandato se nè voleva una...e lui..e lui le disse...in te vedo ciò che avrei sempre voluto essere..purezza..libertà....armonia e pace...i tuoi occhi mi parlano..di un futuro meravigliso...insieme... nei tuoi occhi perdo me stesso...
    Lei...era visibilmente in imbarazzo..."figliolo ti senti bene??" domandò preoccupata..."guardami, potrei essere tua madre!!"
    Lui allora ritornò in sè e le spiegò che nel suo sguardo aveva rivisto quello della sua amata...e gli era sembrato di avere davanti, non più quella contadina che raccoglieva le mele del suo albero, ma la sua Sandra, la donna che l'aveva abbandonato di colpo da un giorno all'altro...
    Lei lo interruppe "Sandra, dici?? una ragazza, molto bella, alta, mora, dal sorriso dolcissimo e dagli occhi di ghiaccio??" lui fece un cenno affermativo con il capo e la donna continuò dicendo che sandra... era scomparsa. L'avevano vista mesi prima, con il suo scialle sulle spalle, salire sulla corriera che portava alle montagne...era la corriera che usavano i pastori quando iniziava la stagione per rientrare nelle loro malghe, lassù in alto. La donna aggiunse che prima di salire su quella corriera Sandra si era fermata a parlare con lei..le aveva detto che...andava via... via da tutto! ogni cosa era diventata insopportabile!
    dopo quello che le era successo, tutto le offuscò l'anima!
    Doveva riprendere se stessa, trovare la sua luce, la gioia nel cuore.
    Diceva tutto, mentre toccava delicatamente quello scialle. Con una dolcezza immensa, da colorare di letizia i suoi occhi.
    "dopo tutto quello che era successo...." il pescatore, seduto a bere un the gentilmente offerto dalla donna delle mele, non faceva che riflettere su quella frase. Lui cascava dalle nuvole, non capiva a cosa si riferiva. La sera prima Sandra era allegra, felice, l'aveva sentita addirittura canticchiare mentre preparava la cena...lui invece era nervoso, la pesca ultimamente andava a male, e facevano fatica a tirare avanti, così non aveva voglia di parlare e si era buttato subito a letto...ora che ci ripensava lei l'aveva svegliato mentre lui era già in dormiveglia..."devo dirti una cosa bellissima, amore svegliati!!" le aveva sussurrato all'orecchio...ma lui aveva detto "dai, domani...ora lasciami dormire"...ed il giorno dopo lei non c'era più...forse in quella cosa bellissima che lei gli doveva dire c'era la chiave di tutto...forse...
    Gli uomini, si sa, certe volte non palpitano le emozioni e le novità nell'aria. Si perdono in pensieri confusi, non captano i segnali, magici e misteriosi delle donne. E anche lui: rimuginava su quanto la donna diceva, su quanto l'amore della sua vita aveva sussurrato, ma niente, nessuna luce accendersi nella mente. Camminava nel buio, come un ubriaco sulla scia dei pensieri, scontrandosi con i muri ad ogni passo. Niente, non capiva...
    Certo la sua Sandra lo amava...lo sentiva, lo sapeva e come se non bastasse la donna delle mele gli aveva spiegato che mentre toccava il suo scialle viola, lei si era tutta illuminata e gli occhi le brillavano d'amore...ma allora perchè, perchè quella sera a cena fischiettava tutta felice...ed il giorno dopo spariva senza lasciare tracce di sè, cosa le aveva rivelato, mentre lui era già scivolato nel sonno???
    Senza di lei si sentiva come un bimbo smarrito che ha perso la via di casa, ma qualche traccia la sua donna, l'aveva lasciata...il discorso alla donna delle mele e chissà quante altre...magari erano tutte informazioni lasciate di proposito...stava a lui capirle ed interpretarle...
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    00 14/11/2007 12:08
    Re:
    La vita? Una caccia al tesoro. Quanti indizi sono disseminati lungo la via, ma pochi gli occhi che sanno individuare, perchè privi del velo che la razionalità mette, perchè la loro mente è aperta e si fonde con l'ambiente circostante.
    "Cosa non ho capito?"
    La donna lo guardò sorridendo, pensando che il mistero della vita si rivela ai prescelti.
    "Apri gli occhi, figliolo. Apri gli occhi... dell'anima"
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    Agny81
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    00 14/11/2007 12:17
    lo sposto nella sezione sui racconti che mi sembra più opportuno!!
    sta venendo proprio carino,altro che giochino:)
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    Agny81
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    00 14/11/2007 12:25
    c'era una volta,tanto tempo fa, un pescatore che non avendo voglia di andare al lavoro
    un giorno decise di prendere quelle poche cose che aveva con se e scappare...lontano..dove nessuno lo conosceva, dove avrebbe potuto iniziare una nuova vita...mentre lì, nel suo paesello era tormentato dal ricordo di lei...lei che... se ne era andata via un freddo mattino di febbraio, avvolta in uno scialle viola, lo scialle che lui stesso le aveva regalato. Allora forse partiva ma un pò ci teneva a lui se tra tutte le cose che aveva prima di allontanarsi aveva preso proprio quello scialle?? Tutti le mattine e tutte le sere si poneva questa domanda, ma la risposta era secondaria. La cosa principale era che lei se n'era andata e lui... aveva deciso che nonostante tutto voleva ritrovarla, a tutti i costi. Così, come si diceva all'inizio, aveva raccolto tutte le sue cose, si era chiuso la porta di casa alle spalle ed era partito...senza una meta, una destinazione, nulla di nulla...aveva preso la macchina e via verso l'ignoto...
    osì partì...senza una meta...ma con il solo motivo di trovarla... e camminando verso immense distese...vide quegli occhi..che non erano i suoi...ma che tanto gli ricordavano i tempi passati...dentro di loro vedeva se stesso...sapeva benissimo che quella donna non era la sua Sandra, così grassotella, così lontana dalla perfezione di sandra, eppure gli occhi sembravano i suoi...si era bloccato davanti a quello sguardo, davanti a quella donna che stava raccogliendo le mele dal suo albero. Al punto che lei un pò in imbarazzo gli aveva gentilment domandato se nè voleva una...e lui..e lui le disse...in te vedo ciò che avrei sempre voluto essere..purezza..libertà....armonia e pace...i tuoi occhi mi parlano..di un futuro meravigliso...insieme... nei tuoi occhi perdo me stesso...
    Lei...era visibilmente in imbarazzo..."figliolo ti senti bene??" domandò preoccupata..."guardami, potrei essere tua madre!!"
    Lui allora ritornò in sè e le spiegò che nel suo sguardo aveva rivisto quello della sua amata...e gli era sembrato di avere davanti, non più quella contadina che raccoglieva le mele del suo albero, ma la sua Sandra, la donna che l'aveva abbandonato di colpo da un giorno all'altro...
    Lei lo interruppe "Sandra, dici?? una ragazza, molto bella, alta, mora, dal sorriso dolcissimo e dagli occhi di ghiaccio??" lui fece un cenno affermativo con il capo e la donna continuò dicendo che sandra... era scomparsa. L'avevano vista mesi prima, con il suo scialle sulle spalle, salire sulla corriera che portava alle montagne...era la corriera che usavano i pastori quando iniziava la stagione per rientrare nelle loro malghe, lassù in alto. La donna aggiunse che prima di salire su quella corriera Sandra si era fermata a parlare con lei..le aveva detto che...andava via... via da tutto! ogni cosa era diventata insopportabile!
    dopo quello che le era successo, tutto le offuscò l'anima!
    Doveva riprendere se stessa, trovare la sua luce, la gioia nel cuore.
    Diceva tutto, mentre toccava delicatamente quello scialle. Con una dolcezza immensa, da colorare di letizia i suoi occhi.
    "dopo tutto quello che era successo...." il pescatore, seduto a bere un the gentilmente offerto dalla donna delle mele, non faceva che riflettere su quella frase. Lui cascava dalle nuvole, non capiva a cosa si riferiva. La sera prima Sandra era allegra, felice, l'aveva sentita addirittura canticchiare mentre preparava la cena...lui invece era nervoso, la pesca ultimamente andava a male, e facevano fatica a tirare avanti, così non aveva voglia di parlare e si era buttato subito a letto...ora che ci ripensava lei l'aveva svegliato mentre lui era già in dormiveglia..."devo dirti una cosa bellissima, amore svegliati!!" le aveva sussurrato all'orecchio...ma lui aveva detto "dai, domani...ora lasciami dormire"...ed il giorno dopo lei non c'era più...forse in quella cosa bellissima che lei gli doveva dire c'era la chiave di tutto...forse...
    Gli uomini, si sa, certe volte non palpitano le emozioni e le novità nell'aria. Si perdono in pensieri confusi, non captano i segnali, magici e misteriosi delle donne. E anche lui: rimuginava su quanto la donna diceva, su quanto l'amore della sua vita aveva sussurrato, ma niente, nessuna luce accendersi nella mente. Camminava nel buio, come un ubriaco sulla scia dei pensieri, scontrandosi con i muri ad ogni passo. Niente, non capiva...
    Certo la sua Sandra lo amava...lo sentiva, lo sapeva e come se non bastasse la donna delle mele gli aveva spiegato che mentre toccava il suo scialle viola, lei si era tutta illuminata e gli occhi le brillavano d'amore...ma allora perchè, perchè quella sera a cena fischiettava tutta felice...ed il giorno dopo spariva senza lasciare tracce di sè, cosa le aveva rivelato, mentre lui era già scivolato nel sonno???
    Senza di lei si sentiva come un bimbo smarrito che ha perso la via di casa, ma qualche traccia la sua donna, l'aveva lasciata...il discorso alla donna delle mele e chissà quante altre...magari erano tutte informazioni lasciate di proposito...stava a lui capirle ed interpretarle...
    La vita? Una caccia al tesoro. Quanti indizi sono disseminati lungo la via, ma pochi gli occhi che sanno individuare, perchè privi del velo che la razionalità mette, perchè la loro mente è aperta e si fonde con l'ambiente circostante.
    "Cosa non ho capito?"
    La donna lo guardò sorridendo, pensando che il mistero della vita si rivela ai prescelti.
    "Apri gli occhi, figliolo. Apri gli occhi... dell'anima"
    "Ma io conosco solo questi due occhi qua!!" indicò l'uomo sempre più sperduto..
    "figliolo, devi imparare ad osservare il mondo anche attraverso questa" sorrise indicando la testa "e questo" replicò indicando il cuore...solo con questi strumenti potrai ritrovare la tua sandra...lei le tracce te le ha lasciate..starà a te capirle e seguirle...
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    @Mimmi the Maneater@
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    00 20/11/2007 12:24
    Re:
    C'era una volta,tanto tempo fa, un pescatore che non avendo voglia di andare al lavoro
    un giorno decise di prendere quelle poche cose che aveva con se e scappare...lontano..dove nessuno lo conosceva, dove avrebbe potuto iniziare una nuova vita...mentre lì, nel suo paesello era tormentato dal ricordo di lei...lei che... se ne era andata via un freddo mattino di febbraio, avvolta in uno scialle viola, lo scialle che lui stesso le aveva regalato. Allora forse partiva ma un pò ci teneva a lui se tra tutte le cose che aveva prima di allontanarsi aveva preso proprio quello scialle?? Tutti le mattine e tutte le sere si poneva questa domanda, ma la risposta era secondaria. La cosa principale era che lei se n'era andata e lui... aveva deciso che nonostante tutto voleva ritrovarla, a tutti i costi. Così, come si diceva all'inizio, aveva raccolto tutte le sue cose, si era chiuso la porta di casa alle spalle ed era partito...senza una meta, una destinazione, nulla di nulla...aveva preso la macchina e via verso l'ignoto...
    osì partì...senza una meta...ma con il solo motivo di trovarla... e camminando verso immense distese...vide quegli occhi..che non erano i suoi...ma che tanto gli ricordavano i tempi passati...dentro di loro vedeva se stesso...sapeva benissimo che quella donna non era la sua Sandra, così grassotella, così lontana dalla perfezione di sandra, eppure gli occhi sembravano i suoi...si era bloccato davanti a quello sguardo, davanti a quella donna che stava raccogliendo le mele dal suo albero. Al punto che lei un pò in imbarazzo gli aveva gentilment domandato se nè voleva una...e lui..e lui le disse...in te vedo ciò che avrei sempre voluto essere..purezza..libertà....armonia e pace...i tuoi occhi mi parlano..di un futuro meravigliso...insieme... nei tuoi occhi perdo me stesso...
    Lei...era visibilmente in imbarazzo..."figliolo ti senti bene??" domandò preoccupata..."guardami, potrei essere tua madre!!"
    Lui allora ritornò in sè e le spiegò che nel suo sguardo aveva rivisto quello della sua amata...e gli era sembrato di avere davanti, non più quella contadina che raccoglieva le mele del suo albero, ma la sua Sandra, la donna che l'aveva abbandonato di colpo da un giorno all'altro...
    Lei lo interruppe "Sandra, dici?? una ragazza, molto bella, alta, mora, dal sorriso dolcissimo e dagli occhi di ghiaccio??" lui fece un cenno affermativo con il capo e la donna continuò dicendo che sandra... era scomparsa. L'avevano vista mesi prima, con il suo scialle sulle spalle, salire sulla corriera che portava alle montagne...era la corriera che usavano i pastori quando iniziava la stagione per rientrare nelle loro malghe, lassù in alto. La donna aggiunse che prima di salire su quella corriera Sandra si era fermata a parlare con lei..le aveva detto che...andava via... via da tutto! ogni cosa era diventata insopportabile!
    dopo quello che le era successo, tutto le offuscò l'anima!
    Doveva riprendere se stessa, trovare la sua luce, la gioia nel cuore.
    Diceva tutto, mentre toccava delicatamente quello scialle. Con una dolcezza immensa, da colorare di letizia i suoi occhi.
    "dopo tutto quello che era successo...." il pescatore, seduto a bere un the gentilmente offerto dalla donna delle mele, non faceva che riflettere su quella frase. Lui cascava dalle nuvole, non capiva a cosa si riferiva. La sera prima Sandra era allegra, felice, l'aveva sentita addirittura canticchiare mentre preparava la cena...lui invece era nervoso, la pesca ultimamente andava a male, e facevano fatica a tirare avanti, così non aveva voglia di parlare e si era buttato subito a letto...ora che ci ripensava lei l'aveva svegliato mentre lui era già in dormiveglia..."devo dirti una cosa bellissima, amore svegliati!!" le aveva sussurrato all'orecchio...ma lui aveva detto "dai, domani...ora lasciami dormire"...ed il giorno dopo lei non c'era più...forse in quella cosa bellissima che lei gli doveva dire c'era la chiave di tutto...forse...
    Gli uomini, si sa, certe volte non palpitano le emozioni e le novità nell'aria. Si perdono in pensieri confusi, non captano i segnali, magici e misteriosi delle donne. E anche lui: rimuginava su quanto la donna diceva, su quanto l'amore della sua vita aveva sussurrato, ma niente, nessuna luce accendersi nella mente. Camminava nel buio, come un ubriaco sulla scia dei pensieri, scontrandosi con i muri ad ogni passo. Niente, non capiva...
    Certo la sua Sandra lo amava...lo sentiva, lo sapeva e come se non bastasse la donna delle mele gli aveva spiegato che mentre toccava il suo scialle viola, lei si era tutta illuminata e gli occhi le brillavano d'amore...ma allora perchè, perchè quella sera a cena fischiettava tutta felice...ed il giorno dopo spariva senza lasciare tracce di sè, cosa le aveva rivelato, mentre lui era già scivolato nel sonno???
    Senza di lei si sentiva come un bimbo smarrito che ha perso la via di casa, ma qualche traccia la sua donna, l'aveva lasciata...il discorso alla donna delle mele e chissà quante altre...magari erano tutte informazioni lasciate di proposito...stava a lui capirle ed interpretarle...
    La vita? Una caccia al tesoro. Quanti indizi sono disseminati lungo la via, ma pochi gli occhi che sanno individuare, perchè privi del velo che la razionalità mette, perchè la loro mente è aperta e si fonde con l'ambiente circostante.
    "Cosa non ho capito?"
    La donna lo guardò sorridendo, pensando che il mistero della vita si rivela ai prescelti.
    "Apri gli occhi, figliolo. Apri gli occhi... dell'anima"
    "Ma io conosco solo questi due occhi qua!!" indicò l'uomo sempre più sperduto..
    "figliolo, devi imparare ad osservare il mondo anche attraverso questa" sorrise indicando la testa "e questo" replicò indicando il cuore...solo con questi strumenti potrai ritrovare la tua sandra...lei le tracce te le ha lasciate..starà a te capirle e seguirle...

    Oh quanta confusione nella testa! Cose che prima sembravano sciocchezze ora assumo un certo contorno di rilievo. La percezione lui sa così significa: sentire nell'aria le onde prodotte dal movimento di un pesce, attendere silenziosamente sapendo che esso abboccherà, tirare con forza e precisione la lenza ed ecco il pesce...
    Forse è tutto qui, pensa. Percepire i segnali di Sandra. Smettere di pensare e lasciare che essi prendano corpo e formino un intero organismo.
    Sorride. La Luce si è accesa.
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    Agny81
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    00 20/11/2007 13:30
    Re:
    C'era una volta,tanto tempo fa, un pescatore che non avendo voglia di andare al lavoro
    un giorno decise di prendere quelle poche cose che aveva con se e scappare...lontano..dove nessuno lo conosceva, dove avrebbe potuto iniziare una nuova vita...mentre lì, nel suo paesello era tormentato dal ricordo di lei...lei che... se ne era andata via un freddo mattino di febbraio, avvolta in uno scialle viola, lo scialle che lui stesso le aveva regalato. Allora forse partiva ma un pò ci teneva a lui se tra tutte le cose che aveva prima di allontanarsi aveva preso proprio quello scialle?? Tutti le mattine e tutte le sere si poneva questa domanda, ma la risposta era secondaria. La cosa principale era che lei se n'era andata e lui... aveva deciso che nonostante tutto voleva ritrovarla, a tutti i costi. Così, come si diceva all'inizio, aveva raccolto tutte le sue cose, si era chiuso la porta di casa alle spalle ed era partito...senza una meta, una destinazione, nulla di nulla...aveva preso la macchina e via verso l'ignoto...
    osì partì...senza una meta...ma con il solo motivo di trovarla... e camminando verso immense distese...vide quegli occhi..che non erano i suoi...ma che tanto gli ricordavano i tempi passati...dentro di loro vedeva se stesso...sapeva benissimo che quella donna non era la sua Sandra, così grassotella, così lontana dalla perfezione di sandra, eppure gli occhi sembravano i suoi...si era bloccato davanti a quello sguardo, davanti a quella donna che stava raccogliendo le mele dal suo albero. Al punto che lei un pò in imbarazzo gli aveva gentilment domandato se nè voleva una...e lui..e lui le disse...in te vedo ciò che avrei sempre voluto essere..purezza..libertà....armonia e pace...i tuoi occhi mi parlano..di un futuro meravigliso...insieme... nei tuoi occhi perdo me stesso...
    Lei...era visibilmente in imbarazzo..."figliolo ti senti bene??" domandò preoccupata..."guardami, potrei essere tua madre!!"
    Lui allora ritornò in sè e le spiegò che nel suo sguardo aveva rivisto quello della sua amata...e gli era sembrato di avere davanti, non più quella contadina che raccoglieva le mele del suo albero, ma la sua Sandra, la donna che l'aveva abbandonato di colpo da un giorno all'altro...
    Lei lo interruppe "Sandra, dici?? una ragazza, molto bella, alta, mora, dal sorriso dolcissimo e dagli occhi di ghiaccio??" lui fece un cenno affermativo con il capo e la donna continuò dicendo che sandra... era scomparsa. L'avevano vista mesi prima, con il suo scialle sulle spalle, salire sulla corriera che portava alle montagne...era la corriera che usavano i pastori quando iniziava la stagione per rientrare nelle loro malghe, lassù in alto. La donna aggiunse che prima di salire su quella corriera Sandra si era fermata a parlare con lei..le aveva detto che...andava via... via da tutto! ogni cosa era diventata insopportabile!
    dopo quello che le era successo, tutto le offuscò l'anima!
    Doveva riprendere se stessa, trovare la sua luce, la gioia nel cuore.
    Diceva tutto, mentre toccava delicatamente quello scialle. Con una dolcezza immensa, da colorare di letizia i suoi occhi.
    "dopo tutto quello che era successo...." il pescatore, seduto a bere un the gentilmente offerto dalla donna delle mele, non faceva che riflettere su quella frase. Lui cascava dalle nuvole, non capiva a cosa si riferiva. La sera prima Sandra era allegra, felice, l'aveva sentita addirittura canticchiare mentre preparava la cena...lui invece era nervoso, la pesca ultimamente andava a male, e facevano fatica a tirare avanti, così non aveva voglia di parlare e si era buttato subito a letto...ora che ci ripensava lei l'aveva svegliato mentre lui era già in dormiveglia..."devo dirti una cosa bellissima, amore svegliati!!" le aveva sussurrato all'orecchio...ma lui aveva detto "dai, domani...ora lasciami dormire"...ed il giorno dopo lei non c'era più...forse in quella cosa bellissima che lei gli doveva dire c'era la chiave di tutto...forse...
    Gli uomini, si sa, certe volte non palpitano le emozioni e le novità nell'aria. Si perdono in pensieri confusi, non captano i segnali, magici e misteriosi delle donne. E anche lui: rimuginava su quanto la donna diceva, su quanto l'amore della sua vita aveva sussurrato, ma niente, nessuna luce accendersi nella mente. Camminava nel buio, come un ubriaco sulla scia dei pensieri, scontrandosi con i muri ad ogni passo. Niente, non capiva...
    Certo la sua Sandra lo amava...lo sentiva, lo sapeva e come se non bastasse la donna delle mele gli aveva spiegato che mentre toccava il suo scialle viola, lei si era tutta illuminata e gli occhi le brillavano d'amore...ma allora perchè, perchè quella sera a cena fischiettava tutta felice...ed il giorno dopo spariva senza lasciare tracce di sè, cosa le aveva rivelato, mentre lui era già scivolato nel sonno???
    Senza di lei si sentiva come un bimbo smarrito che ha perso la via di casa, ma qualche traccia la sua donna, l'aveva lasciata...il discorso alla donna delle mele e chissà quante altre...magari erano tutte informazioni lasciate di proposito...stava a lui capirle ed interpretarle...
    La vita? Una caccia al tesoro. Quanti indizi sono disseminati lungo la via, ma pochi gli occhi che sanno individuare, perchè privi del velo che la razionalità mette, perchè la loro mente è aperta e si fonde con l'ambiente circostante.
    "Cosa non ho capito?"
    La donna lo guardò sorridendo, pensando che il mistero della vita si rivela ai prescelti.
    "Apri gli occhi, figliolo. Apri gli occhi... dell'anima"
    "Ma io conosco solo questi due occhi qua!!" indicò l'uomo sempre più sperduto..
    "figliolo, devi imparare ad osservare il mondo anche attraverso questa" sorrise indicando la testa "e questo" replicò indicando il cuore...solo con questi strumenti potrai ritrovare la tua sandra...lei le tracce te le ha lasciate..starà a te capirle e seguirle...

    Oh quanta confusione nella testa! Cose che prima sembravano sciocchezze ora assumo un certo contorno di rilievo. La percezione lui sa così significa: sentire nell'aria le onde prodotte dal movimento di un pesce, attendere silenziosamente sapendo che esso abboccherà, tirare con forza e precisione la lenza ed ecco il pesce...
    Forse è tutto qui, pensa. Percepire i segnali di Sandra. Smettere di pensare e lasciare che essi prendano corpo e formino un intero organismo.
    Sorride. La Luce si è accesa.
    Il primo segnale è stata la donna delle mele con il suo racconto...ed ora deve proseguire questa specie di caccia al tesoro ma che purtroppo non è un gioco, lasciandosi guidare dal suo cuore e dalla sua anima...
    il primo passo per il giovane è salire sull'autobus che porta alla montagna...la donna delle mele lo accompagna alla fermata e mentre lui sta salendo sul bus lei gridando gli dice che si sarebbero rivisti presto, molto presto...il giovane non capisce cosa vuol dire...si avvicina al finestrino lo apre, ma l'autobus parte...lui si sporge per vedere quella donna dagli occhi tanto simili a quelli della sua sandra...ma la donna non c'è più, sparita...
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    00 22/11/2007 11:35
    Spariti i suoi occhi, spariti anche i suoi pensieri dalla mente. Una mente libera e lucida si era impossessata di lui.
    Non c'era alcuno sull'autobus, lui solo e l'autista. Un vecchio, senza barba, ma dallo specchietto poteva vedere i suoi occhi.
    "Cosa guardi, ragazzo?"
    Il giovane si imbarazzò. "Nulla, mi scusi"
    Una grossa risata rimbombò nel mezzo, ma gioiosa, divertita.
    "O voi giovani, se lasciaste da parte gli imbarazzi e vi apriste agli altri, non è cosi difficile, sa? Tu, per esempio, che rappoti hai con le persone?"
    Il pescatore lo guardò stralunato.
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    Agny81
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    00 22/11/2007 13:49
    "io??? non saprei?? credo di aver sempre avuto un buon rapporto con le persone..." risponde sincero e stupito da questa domanda
    "e allora perchè la tua Sandra ti ha lasciato??" rifletti figliolo...
    il pescatore restò senza parole...come poteva sapere la sua storia quell'uomo appena conosciuto, cosa nè sapeva lui della fuga misteriosa di Sandra???
    "lei come fa a sapere queste cose??" chiese incredulo, ormai convinto di essere finito in un mondo strano, dove la gente appariva e scompariva, dove anche chi non conoscevi sapeva i fatti tuoi...
    "eh come posso saperlo, ragiona!!! la tua donna ieri ha preso proprio quest'autobus...così elegante, raffinata, non si vedono tante donne come lei in giro, avvolta in quello scialle viola, che contrastava con i suoi occhioni verdi..è stata come una visione!!"
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    00 26/11/2007 15:38
    tra l'ingelosito e il meravigliato, la sua faccia èun cumulo di strane smorfie. Iniziava anche ad assumere un'espressione sull'arrabbiato... Cavolo, tutti sapevano e lui no?
    "senta, vorrei delle spiegazioni... Soprattutto, come stava Sandra, dove è..."
    "Ecco la sua fermata è arrivata"
    "Ma..."
    "Scenda io dovrò lavorare ancora e anche tu "
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    Agny81
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    00 26/11/2007 16:15
    il povero pescatore ubbidì e scese...
    non sapeva dov'era finito, il sole tra l'altro stava ormai tramontando ed aveva poco tempo prima che tutto sprovondasse nel nero oscuro della notte...
    iniziava anche a soffiare un vento gelido che lo portò a rimpiangere la sua casetta, giù al mare, il suo camino, i dolci fatti in casa che mangiavano la sera lui e sandra attorno al fuoco...
    dov'era la sua lei?? e perchè tutti in quel posto strano parlavano in maniera enigmatica??
    un guaito lo risvegliò dai suoi pensieri, era il lamento di un animale non c'erano dubbi!!! il pescatore corse nella direzione in cui sentiva le grida, correva, senza sentire il vento gelido che gli trafiggeva le gambe, finchè arrivo ad una radura...dentro un fossato c'era un cagnolino ferito...
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    (mariachiara)
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    00 27/11/2007 15:41
    si nascondeva certamente per paura, ma quando sentiva l'uomo allontanarsi, si faceva coraggio e abbaiava ancora più forte, come se volesse dire:- non lasciarmi qui- Il pescatore dovette calarsi dentro il fossato e sporgersi con tutto il corpo per allungare le mani e accarezzare quella bestiolina che lo guardava con occhi impauriti, dapprima lo accarezzo delicatamente poi vedendo la zampetta ferita e dolorante, lo prese in braccio, lo avvolse nella sua lunga sciarpa, si incamminò per una stradina di campagna, quando in lontananza scorse le prime luci di un centro abitato, avrebbe trovato un posto per dormire e per poter curare il cagnolino ferito, non si sentiva più tanto solo. Troppe cose erano successe in quella giornata, pensava tra se e sè a quanto sono complicate le donne
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    Agny81
    Post: 7.594
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    00 27/11/2007 23:58
    Almeno non era più solo in quella disperata ricerca...insieme lui ed il suo nuovo amico a quattro zampe sarebbero stati più forti e ce l'avrebbero fatta: il cucciolo cercava solo qualcuno che lo curasse e si prendesse cura di lui; il pescatore cercava compagnia, qualcuno che gli facesse forza, una ragione per andare avanti, per continuare...ed in quel fossato l'aveva trovata!! ora doveva pensare al suo cucciolo a come guarire le sue ferite...incontrò un ruscello di montagna e con il suo fazzoletto delicatamente iniziò a pulirle, il cagnolino soffriva ma lo guardava con ammirazione e tanto tanto amore. Poi insieme proseguirono verso il centro abitato andando incontro al loro destino..
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    fulella
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    00 04/12/2007 13:30
    Non capiva: ma doveva farlo. Se voleva continuare a vivere avrebbe dovuto capire e, per poterlo fare, doveva ritrovare Sandra ...a tutti i costi.
    Decise di seguire le sue tracce: avrebbe preso la stessa coriera di lei e per tutto il percorso avrebbe chiesto e cercato: chissà, magari avrebbe ancora avuto fortuna ... come con la signora delle mele ...
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    Agny81
    Post: 7.594
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    00 04/12/2007 13:43
    Re:
    fulella, 04/12/2007 13.30:

    Non capiva: ma doveva farlo. Se voleva continuare a vivere avrebbe dovuto capire e, per poterlo fare, doveva ritrovare Sandra ...a tutti i costi.
    Decise di seguire le sue tracce: avrebbe preso la stessa coriera di lei e per tutto il percorso avrebbe chiesto e cercato: chissà, magari avrebbe ancora avuto fortuna ... come con la signora delle mele ...




    la corriera l'ha già presa forse hai saltato qualche pezzetto!!
    comunque continua continua...dobbiamo cercare di finire questa storiella [SM=g9313] [SM=g9313] [SM=g9360]
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    fulella
    Post: 103
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    00 05/12/2007 13:35
    Qualche pezzetto!! Ho saltato la seconda pagina!!

    ... aspetta che mi rimetto in pari!
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    fulella
    Post: 103
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    00 05/12/2007 13:45
    Percorrendo la dissestata stradina che conduceva al paese, il giovane si guardava intorno per vedere se ci fosse qualcuno in giro a cui chiedere informazioni.
    Camminava, si guardava intorno e lasciava vagare il pensiero, accarezzando distrattamente il piccolo cucciolo che teneva in braccio.
    Il cucciolotto gli leccò la mano con cui lo reggeva e il ragazzo abbasso gli occhi verso di lui guardandolo con dolcezza, poi lo sollevò all'altezza del proprio viso e gli disse: "hai bisogno di un nome. Se devi venire con me a cercare Sandra non poss continuare a chiamarti solo cagnolino..."
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    Agny81
    Post: 7.594
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    00 05/12/2007 16:23
    un nome per quel cucciolo nero nero che stringeva al petto...in quel momento non aveva fantasia, non aveva voglia di pensarci sù troppo, così d'istinto disse "tu sarai black"...il cagnolino sembrava leggerli nel pensiero e lo guardò con riconoscenza ed amore...intanto si era fatto buio ed il paese era sempre così distante...
    il pescatore era senza forze, affamato e tanto triste...ma la presenza di black lo aiutava a farsi forza, a continuare la ricerca, e così passo dopo passo, tante ore dopo, a notte fonda raggiunsero il paese...tutto era chiuso ed in giro non si vedeva nessuno..che fare??
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    =Ranchan=
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    00 06/12/2007 10:29
    Il piccolo Black cominciò a guaire in modo sommesso....Era vinto dalla fame ed impaurito da tutto quel buio e quel silenzio, ma anche timoroso di fare rumore. Il pescatore capì che era il momento di trovare un riparo e donare finalmente i loro corpi all'abbraccio di Morfeo. Vide in lontananza un vasto campo non recintato e ad uno dei lati una grossa e spartana costruzione simile ad un capanno o ad una piccola stalla. Gli si avvicinò con circospezione ed infine non notando nessun movimento e nessun rumore si decise ad aprire la grande porta di legno consumata dal tempo. Era come immaginava un deposito per gli attrezzi usati dai contadini: dentro era ancora più buio, riuscì a distinguere le figure di vecchi aratri, falcetti inchiodati alle pareti, zappe, forconi ed una moltitudine di altri strumenti che non avrebbe saputo usare....Black iniziò a divincolarsi puntando le zampe contro il petto dell'uomo che allora si chinò e lo lasciò libero di camminare sul pavimento di terra battuta. Il cucciolo corse subito in un angolo dello stanzone e il pescatore lo seguì scoprendo un mucchio di sacchi di iuta vuoti di quelli usati per contenere il grano. Il cagnolino ci si draiò subito....e l'uomo non potè fare altro che seguire il suo esempio..
    [Modificato da =Ranchan= 06/12/2007 10:37]
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    Agny81
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    00 10/12/2007 14:20
    i cani hanno la capacità di capire in poco tempo qual'è l'angolo della stanza più confortevole per passarci la notte, pensava il pescatore mentre seguiva l'esempio di blak e si accoccolava sul sacco di juta per riposare almeno un pochino.
    Durante la notte però il pescatore venne svegliato da dei rumori e dai conseguenti ruggiti del suo piccolo black...qualcuno si stava avvicinando al capannone. Senza pensarci due volte l'uomo prese in braccio il cagnolino ed andarono a nascondersi sotto un telo che ricopriva un tavolo. Si sentivano dei passi in avvicinamento ed un rumore di torcia che illuminava la stanza. Se gli avessero scoperti avrebbero passato davvero un brutto guaio così il giovane cercava in tutti i modi di tenere tappata la bocca del cagnolino, ma black era così nervoso che alla fine si divincolò e scappò fuori dal nascondiglio. Una mano allora sollevo il telo che nascondeva il pescatore, urlando con aria minacciosa "vediamo un pò chi c'è qua sotto!!". Il pescatore vide solo due occhi, verdi, bellissimi, e di nuovo come gli era già successo con la donna delle mele credette di avere davanti a sè, non un contadino incavolato per l'invasione nella sua proprietà privata, ma la sua dolcissima, amatissima, Sandra.
    "Sandra sei tu??" domandò, mentre la testa gli girava per l'emozione e poco dopo cadeva a terra completamente privo di sensi
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    fulella
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    00 11/12/2007 11:01
    -Oh! Ragazzo! Ragzzo! -
    La voce filtrò attraverso le tenebre e lo riportò alla realtà. Aprì gli occhi e mise a fuoco un viso solcato dalle rughe e cotto dal sole in cui spiccavano due occhi verdi brillanti di vivace intelligenza e curiosità.
    -Ah! Ci sei! - Disse il vecchio, sostenendolo perchè si tirasse su - ma si può sapere che ci fai qui dentro? -
    -Mi scusi ... io non sapevo dove andare ... -
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