Stralcio di un articolo pubblicato sul secolo di oggi:
di R. Parodi
(omissis)
La funicolare Righi-Zecca, già.
E’ la più grande della città. Trasporta 3.500 passeggeri al giorno (nei feriali), in un anno un milione di persone sale e scende nelle vetturette rosse. Una corsa ogni quindici minuti, da largo Zecca, a pochi passi dai Musei di via Garibaldi, attraverso le stazioni di Carbonara, San Nicola, Madonnetta, Preve, San Simone, i vagoncini raggiungono il Righi. E poi di nuovo giù, planando come aironi metallici sullo specchio d’acqua del porto. Il dislivello è di 278 metri, il percorso si snoda per 1.428 metri (la metà in galleria), le vetture viaggiano alla velocità di sei metri al secondo e trasportano fino a 900 passeggeri/ora. Fu costruita tra il 1895 e il 1897 in due tronconi sperati, nel dopoguerra (1963-1965) i due percorsi vennero fusi. Completamente rinnovata nel 1990 la funicolare ha ripreso servizio con velocità, portata e standard di sicurezza migliorati. «Non credevo che tanta gente se ne servisse» commenta Claudio Agnese, l’operatore addetto alla sala controllo della stazione del Righi; in gergo è il “pulpito”, illuminato dai monitor. «Le comitive di turisti sono numerose. Ho visto arrancare in salita, su biciclette gialle e arancio prese in affitto, gruppetti di americani: io stesso, che sono ciclista, non affronterei sui pedali l’erta che porta al parco del Peralto».
(omissis)
Testo integrale dell'articolo:
www.ilsecoloxix.it/genova/view.php?DIR=/genova/documenti/2007/10/04/&CODE=0f84ffbe-7244-11dc-a09a-0003...