La mitologia di J.R.R. Tolkien

Vorrei sapere cosa ne pensate della mitologia creata da Tolkien nel Silmarillion e ampliata poi nel SdA, la trilogia...
A me affascina molto l'idea che il mondo sia nato da un canto che Ilùvatar insegnò ai suoi figli, i Valar, affinchè loro potessero metterci del loro, modificando le idee del padre. Se questo fosse vero, è in fondo una qualche base di fondamento ce l'ha, vista l'importanza enorme delle ricerche linguistiche e mitologiche di Tolkien, allora noi siamo tutti note.
Alcune sono intonate al mondo che le circonda (anch'esso scritto tutto in musica), altre no. Le persone intonate sono quelle che riescono a vivere in armonia con se stessi e con gli altri, non creando problemi e non danneggiando la terra stessa. Chi stona invece crea distorsioni nella armoniosa musica di Ilùvatar, producendo le cose malvage che permeano il mondo. Che ne dite?

Lord Carto,
devi avere una certa sensibilità, se ti è sorta questa riflessione.
Tolkien la sapeva lunga, e nei suoi romanzi ha inserito molte componenti mistiche, la prima e più importante delle quali è stata proprio il Canto di Ilùvatar.
Avrai sentito parlare della Musica delle Sfere.
Ad un certo livello, Tutto è musica.
Attenzione però: secondo i saggi, non esistono stonature di sorta nell'attività delle creature, uomini, animali o insetti che siano; per quanto riguarda gli altri Piani, non mi esprimo.
Tutto ciò che accade, accade in armonia.

Randyr

[Modificato da Randyr 12/03/2005 15.09]

[Modificato da Randyr 13/03/2005 4.44]

Secondo la tua teoria, quindi, cosa porterebbe alla stonatura dell'armonia... cosa cioè porta il male nel mondo?

Non è una mia teoria, è un punto di vista adottato in molte correnti mistiche; se vuoi, se ne può parlare in modo più approfondito, anche se non sono un esperto.
Comunque il punto è questo: la Creazione E' il Canto, e se ne facciamo parte non abbiamo la prospettiva giusta per giudicarla; potrebbe forse una nota esprimere un giudizio sull'Opera del Compositore?
Con quale arroganza potremmo dirci sicuri che quel che a noi sembra una "stonatura" non sia in effetti parte della struttura, ad un livello che non comprendiamo?
Semplicemente non abbiamo la capacità per dare un giudizio, anche se è possibile acquisirla in piccola parte.
Chiaramente ciò che a noi sembra male potrebbe portare ad un bene superiore oppure essere dolorosamente necessario. La storia è piena di questo genere di collegamenti. Questo è il motivo per cui è necessario andare cauti con le sentenze di condanna inappellabili.
Chi può negare che il male SIA parte di questo mondo?
Può darsi che alcuni uomini siano talmente in disaccordo con l'armonia da sembrare di non farne parte, ma è un illusione poichè essi pure sono figli di questo mondo, vi nascono, lo percorrono e poi muoiono. Come ogni altro vivente.
Su un solo livello possiamo accusare, discutere, anche arrabbiarci, mettere in discussione e cambiare idea, perdonare e riprovare: quello che riguarda noi stessi.
Alcuni hanno un "orecchio" migliore di altri, e devono convivere con questa capacità e svilupparla al meglio; forse un giorno chi non ha questo dono chiederà loro aiuto, se si dimostreranno degni di fornirlo.
Da qui in poi, il discorso vira più profondamente sulla filosofia, sulla spiritualità e sul misticismo.

Randyr

[Modificato da Randyr 14/03/2005 2.37]

Tornando a Tolkien, la teologia della Terra di Mezzo é una questione molto interessante. Mentre nel Signore degli Anelli, le convinzioni religiose dei personaggi vengono poco approfondite, nel Silmarillion lo scrittore ci lancia assieme a lui a testa bassa nel passato del suo mondo, fino agli albori della creazione.
Il Dio supremo assomiglia molto a quello delle principali religioni monoteistiche, vi é anche la storia dell'angelo ribelle riadattata e incarnata nella figura di Morgoth. Ovviamente Tolkien amplia il discorso e lo infarcisce di elementi più fantastici, come la presenza dei Valar sulla Terra e la creazione della razza immortale degli elfi.
Tutto questo contribuisce a rendere ancora migliore l'idea di base... riesce a integrare in qualche modo il monoteismo con il politeismo con i Valar. Queste creature di immenso potere assomigliano agli dei del politeismo, ognuno con i suoi poteri e la sua sfera di influenza.
A mio avviso, Tolkien ha scelto per il suo mondo una religione che potesse riunire il più possibile i concetti più interessanti di quelle già esistenti... in un sodalizio molto riuscito.
La critica principale dei Cristiani al Signore degli Anelli (almeno da quelli da me conosciuti) é la mancanza della presenza delle divinità, ma se avessero letto il Silmarillion avrebbero meno da ridire su questo punto...

Semplicemente non l'hanno letto perchè c'è tanto pregiudizio. Io sono uno che il SdA lo leggo 1 volta minimo all'anno.... e ti posso dire che proprio voglia di leggere il silmarillion non ce n'era.... poi per caso ho letto la prima pagina e me ne sono innamorato... ma prima, grazie ad amici che me lo hanno sconsigliato, il pregiudizio mi ha fermato... meno male che sono riuscito a scavalcarlo! Mi sarei perso una buona fetta del geniaccio di Tolkien!

Meno male! Ti saresti perso una cosa bellissima! Brutti i consigli della gente, non sai mai di quali fidarti.
Anche io sono uno di quelli che legge il SdA in continuazione... é troppo bello.

Il fatto è che la mia fantasia ha bisogno di essere sempre alimentata....
Comunque, ritornando al discorso precedente... credo che Tolkien abbia creato una stirpe di semidei che potrebbe essere assimilata a Cristo, o comunque a tutti i vari figli di dio che sulla terra si dovrebbero essere manifestati... I Valar sono mitici!

Si, con i Valar ha mescolato molti elementi interessanti presi da diversi religioni, sia politeistiche che monoteistiche. Il risultato é davvero affascinante e sembra un invito ad accantonare le diversità. La stessa amicizia tra Legolas e Gimli nel Signore degli anelli é un Trionfo anti-razzista. Come anche questa grande religione omnicomprensiva lo é per l'integrazione tra i diversi tipi di credo.
Quando l'uomo ha abbandonato le credenze ora definite pagane ha perso un'importante parte di se stesso, a mio avviso.

Il culto pagano andrebbe rivalutato in quanto conoscendo il nostro passato potremmo architettare meglio il nostro futuro, pare mio. Questa voglia di accantonare il paganesimo solo perchè scomodo in quanto animista o cultista non è giusto, poichè spesso queste religioni avevano intuito qualcosa della grandezza dell'universo, sicuramente molto di più di quella schifo di chiesa cattolica...
Comunque, chi non avrebbe voluto farsi un giretto con Manwe & company? Io sicuramente si...e quanti calci nel c**o a Melkor!!!!!!!!!!!

Ahahahaha! Sono d'accordissimo!