Il capo dello Stato dopo i fatti di Catania: "Scelte e comportamenti coerenti
contro le degenerazioni che offendono la coscienza civile del Paese"
La ferma condanna di Napolitano
"Profondo dolore, tutti reagiscano"
Prodi: "Stop al campionato, segnale forte". Melandri: "Decisioni drastiche"
Convocato per lunedì un tavolo d'emergenza a Palazzo Chigi
ROMA - "Degenerazioni che infangano i valori dello sport e offendono la coscienza civile del Paese". E' netta la condanna di quanto accaduto a Catania da parte del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato, che esprime "sentimenti di commossa partecipazione" al dolore dei familiari dell'agente "vittima della cieca violenza", si dice "colpito dalla gravità degli incidenti e dall'impressionante numero dei fertiti", e ribadisce che "alla ferma condanna per la recrudescenza drammatica di atti di violenza in occasione di competizioni calcistiche, debbano accompagnarsi scelte e comportamenti coerenti da parte di tutte le autorità responsabili". E' unanime e compatto il giudizio nel chiedere interventi immediati e decisi per porre fine agli atti di violenza che da troppo tempo segnano, drammaticamente, il calcio italiano.
Prodi: "Giusta sospensione campionato". "I gravissimi episodi di violenza che si sono verificati a Catania - commenta il presidente del Consiglio - portano come primo pensiero la vicinanza alle persone coinvolte e alle famiglie". Prodi, che aveva auspicato "un segnale forte per fermare la degenerazione dello sport", ha accolto con favore la decisione della Figc di sospendere tutto il campionato. "E' una decisione presa in segno di lutto ma che rappresenta anche un monito per lo sport, e non solo: lo sport si deve fermare e riflettere". Intanto il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, esprime il suo cordoglio ai familiari dell'agente e al capo della Polizia, il prefetto Gianni De Gennaro.
Bertinotti: "Combattere ogni barbarie". La morte dell'agente Filippo Raciti, commenta il presidente della Camera, "addolora le coscienze di ciascuno di noi e ci chiama a condannare ogni fenomeno di violenza, sia esso legato a una manifestazione sportiva o ad altro". "Che una partita di calcio - osserva Bertinotti - si trasformi in uno scontro violento tra presunti sostenitori di squadre diverse è elemento da deplorare e combattere. Ma da respingere sono tutte le forme di barbarie che contaminano i nostri tempi. Alla famiglia di Raciti le mie più sincere condoglianze e la mia vicinanza".
Melandri: "Decisioni drastiche". Il ministro per le Politiche sportive, Giovanna Melandri, esprime il proprio cordoglio alla famiglia dell'agente e parla di "una notizia sconvolgente, che lascia attoniti e chiama a decisioni immediate e drastiche. Il governo non tollererà più che ogni giornata di campionato siano dispiegati migliaia di agenti delle forze dell'ordine se a rischio rimane l'incolumità loro e quella dei cittadini". Melandri, daccordo con Amato, ritiene "quanto mai opportuna la sospensione del campionato decisa dalla Figc".
Pecoraro: "Insanguinato lo sport italiano". "Teppisti criminali hanno insanguinato lo sport italiano, che oggi vive una giornata di lutto. Siamo indignati per la follia di questo teppismo che ha provocato un'altra vittima - dice il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio - e vicini alla famiglia di Raciti e solidali con le forze dell'ordine". "Il calcio - prosegue Pecoraro - è una passione per gli italiani e va salvaguardato dalla violenza e dalla follia teppista di una minoranza di criminali contro i quali serve massima fermezza".
Schifani: "Giusto fermarsi". Di fronte a un fatto tragico "come questo, è doveroso fermarsi e riflettere - osserva il capogruppo di Forza Italia al Senaro, Renato Schifani - anche per capire cosa non ha funzionato e quali nuove regole debbano stabilirsi per evitare che lo sport diventi ancora una volta tragedia. Così non si può continuare".
Mantovano: "Amato in Parlamento". Il senatore Alfredo Mantovano, membro dell'esecutivo di An, chiede che il ministro dell'Interno vada "subito in Parlamento" e riferisca "com'è possibile che, dopo fatti gravissimi accaduti già domenica scorsa, nulla sia stato fatto per prevenire nuove esplosioni di violenza collegate agli stadi". Chiede "un'immediata informativa del governo in Aula" il presidente dei deputati dell'Udc Luca Volontè: "La delinquenza organizzata deve essere punita senza titubanze".
Cuffaro: "Follia calcistica". Il presidente della Regione Sicilia considera "inaudito" quanto accaduto. "La follia calcistica e una maledetta bomba carta hanno messo fine alla vita di un rappresentante delle forze dell'ordine, alla cui famiglia va il cordoglio mio e di tutto il governo siciliano. Un popolo generoso e civile rischia di essere giudicato per colpa di qualche barbaro scalmanato che ha usato lo sport per fare guerriglia". E' "sconcertato, allibito e indignato per quanto di spaventoso è successo" il presidente della Provincia di Palermo, Francesco Musotto: "Stasera abbiamo perso tutti, è una situazione insostenibile. Servono una seria riflessione e provvedimenti severissimi".
Bianco: "Troppa tolleranza". Di fronte a una "violenza intollerabile" servono interventi urgenti. Così il senatore Enzo Bianco (Margherita), presidente della commissione Affari costituzionali, che chiederà "al governo di riferire immediatamente al Senato e di proporre misure adeguate".
(2 febbraio 2007) Repubblica.it
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Esos cueros llevan sueños al otro lado del mar... y un viento de arrabal
(Gotan Project)
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