Scritto da: bluewall 27/02/2005 11.42
Già, e nel frattempo che cambia la cultura (sull'aspetto economico, mi dispiace, non sono affatto d'accordo) cosa si fa ??
Postamn78, in Italia di aree cosiddette depresse ce ne sono molte, ma non in tutte c'è una cultura dell'illegalità così diffusa e radicata. Come ce lo spieghiamo ??
E' vero che solo con la repressione non ci si fa granché, ma dire che "solo dopo" si può cominciare a prevenire mi sembra davvero esagerato.
A noi spetta comunque il dovere di prevenire e reprimere, qualsiasi siano le condizioni sociali in cui operiamo. Il nostro ruolo, la nostra funzione è questa. Poi, certo, possiamo discutere delle situazioni e dei contesti in cui andiamo a farlo, anzi, credo che sia importante farlo, ma quello che ci interessa maggiormente, in attesa che chi ha il dovere di intervenire in altri campi, è che ci mettano in condizioni di farlo senza dover rischiare oltre il dovuto.
Esagerato??
si forse ma senza cultura e risorse credi davvero che possa attecchire il rispetto delle istituzioni in una società dove il Boss dà da mangiare più che la società civile??
Sai meglio di me che nel bene e nel male tantissime famiglie riconoscono nella camorra l'unico sistema di vita possibile, se non si costruiscono le alternative come credi si possa fare??
Dovevamo iniziare prima, ora non è tardi ma se cominciamo ora seriamente i risultati li vediamo tra 5 generazioni purtroppo.
Considera anche il fatto che "le menti" o i ragazzi più colti la prima cosa che fanno è andare a studiare al nord lasciando solo l'ignoranza della povera gente allo sbando di se stessa.
Ovvio che tutto è assai utopistico e inattuabile e sono il primo che pensa che DEVE esserci legalità ma nonostante adoro le regole dell'essere civili e di mio cerchi di rispettarle da un lato cerco di analizzare quello che muove certi atteggiamenti.
Non è giusto ma senza basi solide culturali e economiche come si fa a garantire legalità??:Sm19:
Sul perchè questo genere di cultura attecchisca così bene a Napoli credo che faccia parte del DNA del napoletano così visceralmente legato alla propria cultura e tradizione molto più di altri meridionali e, forse, a quel senso di appartenenza a un certo ceppo culturale più forte che in altre parti del sud italia.
Per il resto credo che siamo concordi sul fatto che la legalità DEVE essere garantita ma sai bene quanto sia difficile dover mediare con le variegate realtà presenti lungo lo stivale, una volante di napoli non potrà mai lavorare con le stesse modalità a milano e viceversa.