00 22/10/2004 20:37
BORIS PASTERNAK
L'apparizione dell'amata, bianca come un fantasma nel suo candido abito di "fiocchi di neve", che colma all'improvviso il vuoto della casa del poeta, ne scaccia lo sconforto, apre la prospettiva di un diverso fututo...Boris Pasternak (1890-1960) non è solo l'autore del capolavoro narrativo Il dottor Zivago, cui prese a lavorare nel 1946 (uscì in Italia nel 1957): è un grande maestro di poesia come varie raccolte testimoniano: ma una su tutte ci piace ricordare, Sorella mia vitadel 1922.

Non ci sarà nessuno a casa

Non ci sarà nessuno a casa,
tranne il crepuscolo. Il solo
giorno invernale in un trasparente spiraglio
di cortine non accostate.

Solo di bianchi biòccoli bagnati
il rapido aleggiante balenìo.
Solo tetti, neve e tranne
i tetti e la neve, - nessuno.

E di nuovo arabeschi interesserà la brina,
e di nuovo mi domineranno
lo sconforto dell'anno passato
e le vicende di un altro inverno.

E mi schermiranno di nuovo per una
colpa non ancora perdonata,
e una fame di legna avvinghierà
la finestra lungo la crociera.

Ma inaspettatamente per la tenda
scorrerà il tremito di un'irruzione.
Misurando coi passi il silenzio,
come l'avvenire tu entrerai.

Tu apparirai sulla soglia, indossando
qualcosa di bianco senza stranezze,
qualcosa proprio di quelle stoffe
di cui si cuciono i fiocchi di neve.
:neve: :neve: :neve: :neve: :neve: :neve: :neve: :neve: :neve:

sara:write: