(L'altro Falco, risposta al post di Lark)
Il tronco cade.
Con pochi, singoli, precisi colpi di ascia, il tronco cade, con un tonfo sordo.
L'altro Falco cade in ginocchio, ed inizia a piangere.
"L'albero é caduto, alla fine. Abbiamo perso tutto, dici? Io non ne sono convinto!"
Tutto succede in un attimo, mentre l'altro Falco ti salta alla gola, ed inizia a stringere, sempre più forte..
TI VUOLE UCCIDERE!
"BASTARDO! TU HAI DISTRUTTO IL TRONCO! HAI ABBATTUTO L'ALBERO! Perché?? Perché?? Perché non potevamo stare al nostro posto? Fare il nostro dovere? Dimmi perché hai creduto a quel folle del senatore.. dimmelo!"
Mentre inizia a stringere ancora di più, senti la vita che scivola via, e comprendi che l'unica cosa che puoi fare, ancora una volta, é LOTTARE..
(Post di Lark)
Falco
"Maledetto!", pensa Falco con rabbia...
Cerca di levarselo di dosso con tutte le forze che gli restano.
"Sì, è vero! Ho abbattuto l'albero, ma era necessario! Non te ne rendi conto?", grida Falco al suo alter-ego.
"Tu saresti stato al tuo posto sapendo di essere soltanto una pedina? Ti saresti accontentato di vivere un bel sogno, continuando ad essere divorato dal dubbio e dalla paura?"
"No, Falco, no... Noi siamo soldati, siamo veri figli di Roma! La nostra Grande Madre aveva bisogno di noi, soltanto noi potevamo aiutarla... E tu lo sai, lo sai VERO?"
"Apri gli occhi Falco! Abbiamo perso tutto, è vero, ma ci resta la nostra vita... Senza di questa non saremmo più nulla, saremmo stati divorati dalle ombre e continueremmo a vagare senza meta nel mondo delle tenebre..."
"Preferivi forse tenerti tutte le tue belle cose, la tua posizione, la tua donna e le tue convinzioni? Preferivi forse morire senza un motivo? EH?!?"
"Ebbene Falco, IO ti ho dato quel motivo... Il Senatore ce l'ha dato e dobbiamo ringraziarlo. Ha sacrificato suo figlio per farci capire chi siamo realmente..."
"No, noi non siamo Falco il Centurione, non siamo un insignificante vita in questo mondo! Noi siamo di più! Solo noi possiamo salvare Roma, soltanto noi siamo Falco, il Figlio di Roma!"
(risposta al post di Lark)
Atto II: Il passaggio
L'altro falco molla la presa, visto che Falco gli ha afferrato i polsi, e lo ha desistito, sia con la sua forza,che con la forza delle sue parole dal suo proposito.
"Se ne sei convinto, vai.. vai e finisci tutto questo. Io lo so, aspetterò, sempre qui, vicino al tronco caduto..."
Il lago, il tronco, tutto quanto scompare, in un vortice azzurro... mentre la realtà stessa si ricompatta, ti trovi in una enorme sala, con delle enormi colonne, e davanti a te, sotto la luce che proviene lontana sopra la tua testa.. vedi due figure familiari (Marco? Giusto?), che stanno parlando con qualcosa che pare umano, ma che é coperto da così tanti veli, che potrebbe essere qualsiasi cosa.
La Ex-Lvce é al tuo fianco, come sempre, ed irradia una luce azzurrognola...
Falco
Falco annuisce tristemente verso l'altro sè stesso, mentre la realtà attorno a lui si deforma, vorticando sempre più velocemente su sè stessa.
"Tutto si può perdere, tutto può andare distrutto... Ma nulla può toglierci i ricordi, cancellare chi siamo e quello che abbiamo vissuto. Nessuno può toglierci la nostra identità!", urla in risposta il Centurione, immerso nel vortice azzurro.
"E finchè tu resterai qui a tenere in vita il passato io potrò guardare avanti, senza paura di perdermi nuovamente..."
Queste ultime parole escono come un sussurro dalle labbra di Falco, mentre gli ultimi frammenti di realtà si disgregano per poi ricompattarsi attorno a lui, rivelando un'enorme sala agli occhi del Centurione.
Lentamente gli occhi di Falco si abituano alla forte luce che proviene da sopra di lui e distingue due sagome familiari che stanno parlando con un qualche cosa che pare anch'esso umano.
Falco, istintivamente, porta la mano alla spada e si rende conto che cinge nuovamente Ex-Lvce al suo fianco. Una sensazione di sollievo avvolge il Centurione, ma la sua espressione muta rapidamente (divenendo nuovamente dura e severa) quando si rende conto che la magica lama emette un lieve bagliore azzurrognolo...
Falco si sposta quindi dietro al colonnato, tenendosi al riparo dall'altrui vista e stringe forte l'elsa della spada, che tiene ancora nel fodero.
Osserva quindi la provenienza della luce, prima di muoversi silenziosamente cercando di avvicinarsi ai tre uomini che ha scorto prima.
Falco vuole verificare di chi si tratta ed ascoltare la loro conversazione prima di fare presente il suo arrivo..
[Modificato da Gornova 21/04/2004 14.29]