Reina 5,5 – Assolto sui due gol. Non prende la sufficienza per un’uscita completamente bucata nel primo tempo.
Acerbi 5,5 – Non commette errori particolarmente evidenti ma continua nella sua involuzione a livello di leadership. Non guida il reparto come dovrebbe fare un dominante. Ti dà la sensazione di aver praticamente terminato il percorso di normalizzazione.
Luiz Felipe 4,5 – Al disastro che combina sul gol di Keita ci metterei pure la ciavattata sulla buona incursione di Hysaj nel primo tempo. Non si chiede l’efficacia di un attaccante ma manco tiri del genere...
Hysaj 4,5 – Nel primo tempo combina disastri inenarrabili (mai visti neanche da Cavanda, in una sola frazione di gioco) che solo per l’imprecisione dei sardi non diventano un paio di gol facili. Va un po’ meglio nella ripresa ma era anche difficile far peggio.
Lazzari 5,5 – Si propone bene, fa anche un paio di cross discreti, innesca l’azione del vantaggio. Ma, di contro, lascia sempre troppi spazi alle spalle, come in occasione dell’1 a 2.
Lucas Leiva 4,5 – Il pareggio del Cagliari è tutto sulla sua groppa. Prima si fa saltare e non fa un fallo da giallo che doveva andarsi a prendere, poi dorme invece di salire, anche se Marin fa un super giocata. Da lì in poi è un florilegio di errori, sottolineati anche dai primi fischi ricevuti al suo quinto anno qui.
Milinkovic-Savic 6 – Partita sufficiente, soprattutto per essere entrato in entrambe le marcature. Però, va detto, i centrocampisti del Cagliari giocano meglio di lui e questo qualcosa vuol dire.
Luis Alberto 5,5 – Dopo lo svantaggio, fa anche cose discrete ma nella prima ora cincischia, non offre mai rifornimenti adeguati e batte malissimo una punizione da posizione ghiottissima. C’entra davvero poco con questo assetto di gioco.
Pedro 5,5 – Tra i più positivi nei primi 20 minuti, poi cala fino a sparire completamente nel secondo tempo.
Felipe Anderson 6 – Partita sufficiente. Scappa via più volte, mette qualche buon pallone in mezzo, costringe Cragno all’errore sul gol del pareggio ma ti lascia addosso la sensazione di non andare fino in fondo, che la giocata non sia mai del tutto “cattiva”.
Immobile 6,5 – Con un gol, peraltro molto bello per esecuzione e tempismo, e una traversa, è molto difficile dare di meno. Peraltro, aggiungerei anche l’occasione in cui si avventa sulla parata difettosa di Cragno terminata col tiro a lato di Anderson. Ma, soprattutto nel primo tempo, è sembrato l’Immobile della Nazionale: pochi rifornimenti ma anche tante, troppe imprecisioni nei controlli (soprattutto) e nelle triangolazioni.
Cataldi 7 – Mezzo punto in più per un gol bellissimo e importante. Ma anche senza gol ne avrei dato un giudizio positivo. Si mette a fare il metronomo e lo fa bene. Quando si tratta di gestire la palla, è comunque una risorsa. Ma poche partite avranno il canovaccio degli ultimi 20 minuti di ieri.
Zaccagni 6,5 – Entra con un piglio encomiabile e fa le giocate giuste. Costringe anche Zappa al secondo giallo.
Marusic 6 – Entra bene, partecipando come deve al forcing finale.
Moro n.g.
Akpa Akpro n.g.
Sarri 5 – Difficile dare di più a un allenatore di una squadra che perde in casa contro il Cagliari fino all’83° dopo essere, peraltro, passata in vantaggio… e che, comunque, alla fine non vince. E tutto questo, va detto, senza infortuni. C’erano tutti. Palla a sé, la squadra fa anche cose discrete anche se troppo spesso manca la giocata risolutiva e non sembra casuale che ciò accada. Tuttavia, è inaccettabile per come difende. Poi, chiaro, ci sono anche errori individuali talmente evidenti che diventa difficile imputare tutto all’allenatore ma c’è un palese problema d’insieme. Qualche progresso si è intravisto ma l’avversario era decisamente meno temibile del Milan, anche se con dei valori non trascurabili.