È sempre bene ricordarlo... Non tutti sanno che lo scienziato inglese, proprio studiando la Bibbia da Dio, arrivò alla conclusione che il dogma trinitario fosse un'invenzione posteriore.
Un suo manoscritto, che peraltro inviò anche a John Locke, filosofo e medico inglese sostenitore del principio
Ex nihilo nihil fit , metteva in discussione apertamente l'esistenza della Trinità, ma non fu mai pubblicato per timore delle critiche.
Mentre ebbe più notorietà
An Historical Account of Two Notable Corruptions of Scripture, pubblicato nel 1754, il trattato che prendeva in esame tutte le prove testuali ottenibili da fonti antiche sui passi di
I Giovanni 5:7 e
I Timoteo 3:16 per dimostrare l'inesistenza scritturale della dottrina trinitaria.
Curiosi anche i suoi trattati escatologici: un manoscritto del 1704 descrive i suoi tentativi di estrarre informazioni scientifiche dalla Bibbia per stimare che la fine del mondo sarebbe avvenuta nell'anno 2060.
Insomma: uno scienziato che val la pena di conoscere...