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Corea del Sud 2018 Chang-dong.Lee


Hae-mi è lei, disinvolta disinibita, poco affidabile e per niente fedele, ama lui Jong-su, timido, insicuro, introverso, con problemi famigliari, innamoratissimo di Hae-mi e di lei gelosissimo per via di Ben, un giovanotto che se la tira da grande Gatsby, ricco benestante, nulla facente, educato che guarda un po' tutti dall'alto in basso, soprattutto Jong-su che lo soffre e ne ha il complesso e mal sopporta i suoi sfottò. Una versione coreana del classico triangolo di Jules e Jim dove Hae-mi è una Catherine quasi perfetta, altrettanto non si può dire dei ragazzi, il cui rapporto non è di sincera amicizia e non è paritario per via della differenza di cultura e classe sociale di appartenenza. Il ritmo del film è lentissimo, il regista si prende tutto il tempo per definire i caratteri e creare situazioni di sfuggente irrealtà, inventate dalla fantasia dei protagonisti ma non esplicitamente assurde e grottesche, per cui il povero ingenuo e innamoratissimo Jong-su ci casca tutte le volte. In questo film c'è un po' di Antonioni, (blow up, identificazione di una donna), un po' di Truffaut come già detto, un po' di Asghar Farhadi, (about Elly), ed infine un po' di Tarantino, in questi stessi giorni sugli schermi, con la sua banalità (del male). Non vorrei però cadere nel citazionismo, perché il film è originale e ben girato, lento indubbiamente ma per niente noioso, credo che la sua lentezza sia funzionale allo sviluppo del racconto e della psicologia dei personaggi, non so se con un ritmo più serrato il risultato sarebbe stato migliore, manca la controprova.
Bello. Voto: 8

[Modificato da verdoux47 09/10/2019 16:02]