Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Edilizia ed acquedotto Egizio

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    Orazio1982
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    Suddito
    00 22/03/2019 11:26
    Hotepibre, 22/03/2019 00.56:

    Adesso cominciamo a ragionare e ci sono un po' di elementi su cui impostare un'analisi; scusa, ma il primo post era alquanto...nebuloso?
    Intanto, se può interessarti approfondire la conoscenza di Amarna posso rimandarti alla voce di Wikipedia Italia che ho finito di riscrivere da pochi giorni: Amarna.
    Quanto alla problematica acqua, bisogna intanto considerare una cosa: il corso attuale del Nilo NON è quello di 4-5000 anni fa e, ad esempio, il c.d. Palazzo del nord era costruito proprio SUL fiume, così come SUL fiume era il Tempio del fiume da te menzionato come River Temple.
    Considera anche che ad Akketaton fecero la loro comparsa... i bagni, per come siamo abituati a pensarli noi e anche allora
    si usava abbondante acqua per tenerli puliti.

    A ciò aggiungiamo che ciò che oggi ci sembra illogico o estremamente dispendioso in termini di risorse non lo era allora: perchè impiegare migliaia e migliaia di uomini per costruire montagne di blocchi di pietra come tomba?
    Aggiungi, per restare in tema di acqua, il villaggio operaio di Deir el Medina che, questo si, era davvero lontano dal fiume e per il quale era previsto giornalmente un vero servizio di rifornimento con carovane e carovane di animali da soma... del resto, che altro avevano da fare? la TV non c'era, Internet men che meno, tanto vale occupare il tempo anche trasportando acqua per la comunità, non ti pare?

    A proposito di eresie... Akhenaton NON adorava Amon, l'esatto opposto, la sua riforma religiosa si basava proprio sul rigetto di Amon a favore di Aton

    Grazie mille...

    "A proposito di eresie... Akhenaton NON adorava Amon, l'esatto opposto, la sua riforma religiosa si basava proprio sul rigetto di Amon a favore di Aton"

    ... mi scuso, ho fatto un po' di confusione, stavo spulciando da un giorno tra tutte quelle informazioni e nonostante sapessi, ho fatto comunque l'errore.

    Quindi ricapitolando, non è impossibile che ci siano state queste costruzioni tipo "moderatori" o cateratte artificiali per smorzare la forza del fiume verso la città e convogliarne l'acqua. In pratica chi dipinse il quadro che vidi tempo fa immaginava od era a conoscenza di alcune dinamiche che oggi si rivelano solo grazie a deduzioni, dato che non vi sono dei ruderi.

    Ps.
    Corro a leggere su Wikipedia !!!! 😉
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    Hotepibre
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    Tempio di Thot

    10 29/03/2019 12:36
    Beh, "...non è impossibile che..." è una circonlocuzione abbastanza arzigogolata😊; diciamo che tutto è possibile. Resta il fatto che, se fossero esistiti impianti idraulici come quelli ipotizzati, se ne sarebbe dovuto almeno trovar traccia, non solo sotto il profilo architettonico strutturale, ma anche sotto quello, meno derivante da interventi artificiali, di consunzione derivante dal ripetuto e costante passaggio di acque.
    Il Nilo, al contrario di altri fiumi dell'area medio-orientale (penso ai torrentizi Tigri ed Eufrate, ad esempio) è un fiume placido, che scorre lentamente (salvo le cateratte naturali, si intende), e (non sono un ingegnere idraulico e quindi prendi la cosa col beneficio d'inventario) un sistema di moderazione o distribuzione avrebbe avuto bisogno di sistemi di spinta delle acque: se ho una cascata, o una cateratta, o un fiume torrentizio, posso sfruttare la spinta stessa delle acque per far loro raggiungere posti anche lontani (a patto che ci sia spinta, o pendenza bastevole -acquedotto romano docet-); ma se il fiume non da abbastanza spinta devo creare un sistema di convogliamento che aumenti la pressione. Nell'area di Akhetaton siamo in pianura e credo che volendo realizzare un sistema così complesso dovrebbero necessariamente esistere ancora tracce.
    Quanto ai dipinti, bisogna anche sapere a quale periodo storico/artistico appartegono poiché l'egittomania galoppante nell'800, ad esempio, ha favorito la produzione di romantici paesaggi egizi che molto spesso nulla hanno a che vedere con la realtà, ma molto avevano a che vedere con l'immaginazione di quel che si pensava potesse essere. E questo sulla scia anche, ad esempio, delle idee di uno dei più grandi architetti/restauratori dell'800, Viollet le Duc padre del "restauro stilistico" che, in opposizione alla scuola di pensiero di Ruskin, ad esempio, riteneva che restaurare significava anche ri-costruire come si ipotizzava che avrebbero costruito gli antichi giungendo, addirittura, anche a inventare. Basta vedere, senza andare troppo lontano, quel che fece a Notre Dame a Parigi cui venne aggiunta, addirittura, una guglia altissima che proprio non esisteva nella versione originale con buona pace delle previste ancor più alte guglie che avrebbero dovuto sovrastare le due torri della facciata (progetto che, fortunatamente, non venne accettato).
    Questo solo per sottolineare che se il dipinto che hai visto apparteneva a quel periodo, poteva essere ben derivante da tali idee e se, invece, era un dipinto più moderno, si trattava molto probabilmente di una ricostruzione sulla base proprio dello stesso dubbio da te sollevato: ma come facevano a...?
    [Modificato da Hotepibre 29/03/2019 13:04]
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    Orazio1982
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 29/03/2019 22:58
    Grazie mille Hotepibre, il tuo punto di vista è a mio parere molto oculato. Effettivamente sulla scorta del tuo indirizzo, posso immaginare che il dipinto può anche essere non del tutto realistico per Amarna, ma nonostante ciò, il "tutto è possibile", le pendenze o come in precedenza detto, difforme conformazione del flusso e del fiume stesso, mi fanno immaginare che potrebbe esserci stato un "convogliatore", poiché il fiume appunto "nasce" e "muore", quindi si muove e loro avevano bisogno dell'acqua. Amarna sembra a mio parere, ancora avvolta da una coltre di misteri che con ragionevole probabilità sono dovuti al periodo religioso e politico a volte mal visto e pertanto con scarsità di molti dettagli. Se non erro, la città è stata quasi del tutto "smontata" e riutilizzati i masserizzi, questo basta a confermare il mio beneficio del dubbio, nonostante ci possa stare il fatto che se ci fosse stata, quantomeno si sarebbe dovuta trovare traccia.
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    Hotepibre
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    00 30/03/2019 00:55
    Akhetaton/Amarna è una città "finta", nata sulla sabbia in fretta e furia per ottemperare al desiderio del re di allontanarsi e sottrarsi allo strapotere dei preti di Amon; quasi una scena teatrale la cui vita è stata davvero effimera nel panorama della storia trimillenaria dell'Antico Egitto. Si ipotizzano poco più di trent'anni.
    Quanto allo smantellamento, è vero, Akhetaton divenne una specie di cava a cielo aperto da cui recuperare materiali edili; gran parte delle "talatat" (i mattoni inventati per l'occasione per poter costruire più in fretta perché trasportabili da un solo uomo) sono state ritrovate (per fortuna) come riempimento di alcuni piloni del tempio di Amon a Karnak quasi a sommo sfregio del sovrano che proprio da quel dio aveva voluto fuggire. Ho sopra scritto "per fortuna" perchè altrimenti non avremmo forse nessuna traccia della città e anche delle splendide raffigurazioni di chiaro influsso minoico. Buona parte della città, nel corso dei millenni è stata inoltre distrutta dai contadini locali per recuperare materiale, o per trasformare alcuni locali (tombe comprese) in abitazioni, ma anche per ampliare le aree coltivabili proprio sulle rive del Nilo da cui l'acqua, e torniamo al punto di partenza, veniva (e viene) tratta con l'antichissimo sistema degli "shadouf".
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