00 21/01/2018 20:09
I live action stanno iniziando a imperversare nel panorama cinematografico e anche “Hollywood” guarda verso questa direzione. Da qui è nato il live action di Ghost in the Shell, il famoso manga/anime di Masamune Shirow. I diritti furono acquistati dalla DreamWorks e Steven Spielberg nel 2008 e solo dopo 6 anni di lavori alla sceneggiatura venne finanziato il film. Quindi questo adattamento anime è stato meticolosamente elaborato, plasmato, per fa si che il film rispecchiasse per bene il manga e sinceramente devo dire che in gran parte ci sono riusciti. Come tutti gli adattamenti, e non smetterò mai di scriverlo, è difficile trasportare un opera “cartacea” in un film con attori in carne ed ossa, ma tra effetti speciali e buone interpretazioni si può realizzare un ottimo prodotto. Questo è successo a Ghost in the Shell, che con una strizzatina d’occhio a Blade Runner e sopratutto a un buon cast ha trasportato molto bene un opera difficile e complessa.

La storia parla di un lontano futuro dove le persone possono sostituire proprie parti del corpo con elementi cyborg per potenziarsi. Segretamente si è lavorato alla realizzazione di un corpo biomeccanico che potesse sostituire quello umano, volendo far diventare la razza umana “eterna”. Il maggiore Mira è per l’appunto un cyborg di una organizzazione governativa anticrimine. Mira è stata “trasportata” dal suo corpo a quello biomeccanico a seguito di un incidente quasi mortale. A qualche anno di distanza dall’incidente Mira e la sua organizzazione dovranno fare i conti con un cyber criminale che uccide tutti i membri della Hanka Corporation, l’azienda che ha “creato” Mira.

Il film è molto piacevole a guardarsi, gli effetti speciali sono ben realizzati, forse un po’ troppo colorati, ma comunque di buon impatto. Scarlett Johansson è stata molto brava, ha cercato in tutti i modi di portare Mira sullo schermo, facendo notare l’anima tormentata della protagonista. Devo ammettere che tutti gli attori sono stati bravissimi, hanno centrato l’obbiettivo di rendere credibili i propri personaggi. Purtroppo però forse l’unica pecca è l’aspetto di Mira, che dovrebbe essere un po’ più slanciata, il vestito bianco che indossa come “pelle” sembra qualcosa di paffuto, che la rende a volte goffa, ma penso che questo sia un dettaglio assolutamente da non tenere conto. Il mio giudizio è più che positivo, penso che meglio di così non si poteva fare, anzi, questa versione Live Action è una di quelle meglio riuscite in assoluto. Poi per carità, non è esente da difetti, ma come penso sempre, non si può avere tutto, no? Il ritmo della storia è un po’ lento, proprio come l’aopera originale, a volte forse fin troppo, ma gli ultimi venti minuti tolgono il fiato. Da vedere.

FONTE: PROJECTMANU.IT