00 13/03/2017 21:27
Nella Repubblica del Mali (Africa), esiste una etnia denominata Dogon i cui costumi sono imperniati sulla venerazione di Sirio, e più precisamente ad una piccola stella che orbita attorno a tale astro, invisibile se non si hanno telescopi atti al vederla. I capi, o sacerdoti di questa etnia, hanno descritto ad antropologi francesi i particolari dell'orbita di questa stella con assoluta certezza e nei minimi dettagli. Informazioni che si tramandano da generazione in generazione, pur in forma primitiva. I Dogon sanno inoltre che questa stella possiede una massa estremamente densa e pesante. In questo senso si esprimono dicendo che: "una sola tazza della sua materia, è più pesante di tutti i granelli di sabbia esistenti sulla Terra"...

In effetti la moderna Astronomia ha stabilito che la stella-compagno di Sirio, nota come "Sirio B", è una "nana bianca", un astro cioè nei primi stadi di collasso, per questo, stelle di questo tipo hanno una densità elevatissima. Come si spiegano queste nozioni scientifiche da una tribù sperduta in Africa? In questi casi è doveroso evidenziare eventuali incontri dei Dogon con civiltà EXTRA, da come si desume nelle loro tradizioni, dalle raffigurazioni di creature simili a pesci e dall'orbita percorsa da Sirio "B". Raffigurazioni che ricorrono anche nei dipinti e nelle loro sculture lignee tradizionali, ancorchè nei disegni delle stoffe locali, un tipo di creature descritte e raffigurate come metà uomini e metà pesci.

I Dogon non lasciano testi scritti, ma i loro racconti parlano di creature che sono scese da una specie di "vascello volante" "SIMILE" ad una fiamma che si è spenta quando ha toccato terra... le creature discese dall'oggetto si sarebbero trascinate sul terreno finchè non trovarono delle acque in cui immergersi.

La presenza degli uomini pesce - OANNIDI, incontrati dai Dogon (ma non solo da loro) è senza dubbio un grande enigma del nostro più lontano passato. Quel che di loro sappiamo è infiorettato di miti, di leggende e di credenze difficili da interpretare, anche perchè i numerosi popoli antichi che ne tramandano il ricordo hanno trasfigurato un pò gli avvenimenti, adattandoli per forza di cose alle esigenze culturali del proprio mondo e della propria epoca.