Per una questione familiare che non sto a spiegare, venerdì 3 giugno sono dovuto partire all'improvviso per Bruxelles in macchina. Non potevo con altri mezzi.
Alle 10 scendo in garage a prendere la Limusin, ma non parte. Il quadro si accende, le pompe pompano, il motorino gira, ma nisba. Ricordo che, nei giorni scorsi, ogni tanto il motore borbottava un po' appena acceso, per regolarizzarsi dopo un paio di minuti. Provo a guardare i cavi delle candele, non ho competenze per andare oltre...una pipetta è lasca e, nella mia beata ignoranza, attribuisco a quello il problema. Chiamo Pighetti, non risponde, è (giustamente) in vacanza. Chimo Yaser (così per solidarietà) che, con la sua proverbiale gentilezza e generosità, mi offre la sua W126 in prestito per poter partire. Declino l'offerta e cerco di risolvere il problema alla Limusin. Vado in un'officina poco distante dal box, 100 metri o giù di lì. Conosco poco i due soci. Sono due signori che gestiscono una piccola officina di quartiere, sempre vivacemente frequentata. Ci salutiamo tutte la mattine quando passo. Hanno fatto un paio di lavoretti da poco conto sulla Limusin nel passato. Sono il genere di meccanici che sanno “metterci le mani” e hanno la testa sulle spalle. Il più anziano accetta di scendere nel box. Si porta qualche attrezzo. Controlla se arriva corrente e altri test sempre legati alla parte elettrica. Sembra tutto a posto. Mi dice che deve portare la macchia in officina. Ok, chiamo l'assicurazione per avere un carro attrezzi. Prima delle 14 non può. Ho bisogno un carro attrezzi basso che possa entrare nei box sotterranei. Il carro arriva in ritardo, verso le 14,45. E non è affatto basso! Il carro arriva seguito da una Fiat Punto malconcia: vogliono agganciare la Limusin alla Punto e fare 2 rampe di box. Ce la fanno al modico prezzo della frizione della Punto! Alla fine la Limusin arriva in officina ma....non ci entra! I due meccanici non si perdono d'animo e iniziano a lavorare in strada. Si forma un allegro capannello di clienti e passanti. Appurato che non è un problema elettrico, il meccanico dice che deve capire perché non arriva benzina. Per fortuna Santo, il nome del meccanico, ha esperienza in “vecchie auto” e smonta lo scatolone del filtro per raggiungere quel “accrocchio” pieno di tubi e tubicini, cerchiato in giallo nella foto. Scusate ma non ricordo il termine esatto. So che al suo interno arriva la benzina che poi viene distribuita agli 8 tubicini....si chiama mica distributore di benzina? ;-)
Smonta il tubicino in rosso e misura la pressione alla quale arriva la benzina: 6,2/6,5 bar. Nel frattempo San Pighetti mi chiama al telefono. Si scusa di non essere in officina (ma quali scuse, Pighetti!) e si fa passare il meccanico. Si consultano sul da farsi. Pighetti dà consigli e Santo riporta i risultati. Santo è quel genere di persona che mi piace. Conosce i propri limiti, che sono altissimi, è umile e preparato. Accetta i consigli, pone domande, è curioso ed intelligente abbastanza per essere “creativo”. Vuole arrivare al dunque. Non si perde d'animo e tiene il morale alto. Allora pensa (insieme a Pighetti) che c'è qualcosa che non va nel “distributore di benzina”. Smonta uno degli 8 tubicini (in verde) e bypassa il circolo. Bingo! Chiudendo i rubinetti del bypass e aprendoli dopo che si dà contatto, la benzina viene sparata a 12 bar nel distributore. Il motore parte e gira perfetto! Evidentemente di era bloccato qualcosa nel distributore di benzina e sparare al suo interno benzina ad alta pressione ha sortito effetto. A questo punto domanda fatidica: la macchina è affidabile? Non posso permettermi di rimanere per strada. Ovviamente sia Pighetti che Santo, non possono garantirmi nulla, ma la macchina sembra girare alla perfezione. Pighetti suggerisce di versare un po' di olio motore nel serbatoio, come lubrificante. Faccio un paio di giri nel quartiere e decido di partire perché tutto funziona a meraviglia. Partenza alle 18! Ho fatto Milano-Bruxelles-Milano in 2 giorni. Apro un altro post per raccontare il viaggio!
[Modificato da mattori 06/06/2016 13:23]
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Matteo Oriani
W126 500 SEL blau schwarz del 1987
Vespa 125 TS bianca del 1976 (a riposo)
Colombo Super Indios 16 del 1967