Poesia
Carissimi, che emozione!
Vi faccio leggere una poesia su Gubbio che ho scritto tempo fa...
Buona Festa!
Alba da Roma
IL MANTO DEI RICORDI
Adesso che le mie radici sono state strappate da questa terra,
la cittadina si ricopre con il manto dei ricordi e tutto
ha il sapore della nostalgia.
Per i vicoli freschi d’estate, mi avviavo verso la grande piazza e
nel percorso avvertivo il profumo del pane provenire dal forno e
poi quello dei gerani che ornavano i davanzali delle finestre
delle antiche case.
Si udivano i colpi dell’ascia di qualcuno che spaccava la legna
nel cortile, le nonne dietro le tendine di pizzo, preparavano
i dolci per i nipotini.
Sotto le logge dei tiratori, dove nei tempi antichi si intrecciavano
le funi, si teneva il mercato, momento di festa e d’incontro.
Le massaie riempivano le sporte con i buoni prodotti dei campi,
alcune avevano tra le mani un mazzetto di fiori da portare
al camposanto, i bambini giocavano con i pulcini.
Era felicità e non solo perché stavo vivendo la primavera
della mia vita, gli occhi della gente comunicavano una gioia
limpida come acqua di sorgente, le voci allegre e sincere
come un fuoco scoppiettante nel camino.
Salendo verso il Palazzo della Signoria si incontravano le
botteghe della ceramica dove i mastri lavoravano al tornio e
gli allievi attorno a rubarne con gli occhi i segreti.
Il silenzio delle stradine era interrotto dal ritmare del martello
sull’incudine: era il fabbro nella sua fucina che forgiava
col fuoco il ferro battuto.
Gubbio, città etrusca , appare oggi come un borgo medioevale,
nell’Umbria del Cantico delle Creature, dei campi di grano e
papaveri dove correvano Francesco e Chiara…
Le tradizioni si tramandano nei secoli senza perdere vigore ed
entusiasmo, i gesti e le consuetudini di un tempo, i mestieri
vivono ancora.
I giovani sono i custodi degli inestimabili tesori artistici e
gli orgogliosi eredi del patrimonio culturale.
La nuova generazione è come un fiume in piena che impetuoso
rompe gli argini e travolge la campagna, desidera sfidare se stessa
navigando controcorrente e loro hanno scelto come provocazione
il rifiuto dei tratti negativi del tempo presente, vivendo nel rispetto
del passato, chiave antica e preziosa per aprire il futuro.