Testimoni di Geova Online Forum Questo forum nasce con lo scopo primario di analizzare e confutare le critiche rivolte ai cristiani testimoni di Geova e ristabilire la verità relativamente a luoghi comuni e disinformazione varia, diffusi in ambienti pubblici. Forum con partecipazione moderata

Confutazione trasmissione Radio Maria del GRIS di gennaio 2014...

  • Messaggi
  • OFFLINE
    viceadmintdg1
    Post: 10.113
    ViceAdmin
    00 11/01/2014 10:50
    ...sul divieto all'uso del sangue/ Re Magi e adorazione di Gesù
  • OFFLINE
    viceadmintdg1
    Post: 10.113
    ViceAdmin
    00 11/01/2014 10:52
    La trasmissione si apre con l’intervento di don Franco Fiorino, il conduttore. Dopo un breve preambolo da la parola a Aldo Lorenzi che affronta il tema dei cambiamenti avvenuti nel tempo in merito al divieto all'uso del sangue:


    La Torre di Guardia (inglese) del 15 novembre 1892, pagina 350 (vedi anche W del 1 giugno 1968 p. 334 dice:

    “Ai Giudei esso era proibito e sotto il suo patto fu reso simbolo della vita: prenderne comportava responsabilità per la vita tolta. Inoltre, nelle tipiche cerimonie della Legge il sangue proibito era usato come simbolo rappresentando l'offerta per il peccato; poiché mediante il sangue si effettuava l'espiazione per i peccati. Per mettere in risalto queste lezioni tipiche, ai Giudei era stato proibito l'uso del sangue. E possono esserci altre ragioni, ragioni sanitarie, in relazione con la cosa, che non ci sono ancora note. Tale divieto non riguardò mai i gentili perché essi non erano mai stati sotto il patto della legge. Ma esso era così profondamente radicato nella mentalità giudaica che per la pace della chiesa fu necessario che ange i gentili vi si conformassero… Questa restrizione si rece necessaria per mantenere l’armonia fra i 2 rami dell’Israele spirituale: quello proveniente dal giudaismo e quello proveniente dal gentilismo”

    Quindi per Russell quello sul sangue era un divieto per il solo scopo di mantenere la pace fra giudaizzanti ed ellenisti. Non si parlava assolutamente di trasfusioni!

    Con Rutherford non ci fu alcun cambiamento significativo in merito, nonostante venga spesso fatto credere che già ai tempo del II presidente si fosse adottata la visione attuale in merito al sangue e alle trasfusioni!

    La Torre di Guardia (inglese) del 15 dicembre 1927 mostra chiaramente che esso non alluse mai alla trasfusione di sangue quanto piuttosto al divieto di sopprimere la vita e lo spargimento cruento del sangue.

    Il primo riferimento al divieto di assumere sangue come cibo, non come trasfusione, lo troviamo nella rivista L’età d’oro del 6 luglio 1932, pp. 634-637.

    All’epoca non c’era ancora alcun divieto verso la trasfusione che addirittura viene pubblicizzata nella rivista L’età d’oro del 1 dicembre del 1936 (edizione francese), nella quale viene pubblicato un listino prezzi delle trasfusioni! Quindi i tdG accettavano a quel tempo le trasfusioni, comunemente praticate, senza alcun problema.

    Non vedevano alcun collegamento con il divieto biblico sul sangue e le trasfusioni. Anzi nella rivista Consolazione del 25 dicembre 1940 p. 19 si narra l’esperienza di una donna salvata grazie ad una trasfusione di sangue!

    Il primo divieto alle trasfusioni di sangue lo troviamo nella rivista Consolazione del 22 dicembre 1943 ma anche qui essa viene condannata in quanto posta in relazione all’immunizzazione nell’ambito della campagna anti vaccinazioni, proibite a quel tempo dalla Società.

    Arriviamo al III presidente Knorr. Il divieto vero e proprio alla trasfusione di sangue compare nella Torre di Guardia del 1 dicembre 1944 (inglese) p. 362 (gennaio 1946 ed italiana):

    “Allo straniero era proibito mangiare o bere sangue, sia mediante trasfusione che per bocca. Genesi 9:4; Levitico 17:10-14”

    Tuttavia nessun di questi versetti può essere riferito ad una trasfusione di sangue visto che li si parla solo ed esclusivamente di mangiare sangue. Anche perché i primi esperimenti con le trasfusioni di sangue iniziarono nel XVI secolo.

    Nel 1952, l’atteggiamento della Società verso le vaccinazioni, considerate una contaminazione del sangue umano con quello animale, mutò e fu eliminato il divieto. Oggi infatti le vaccinazioni sono concesse mentre le trasfusioni di sangue sono ancora vietate.



    Lorenzi cita poi altre riviste che ribadiscono il divieto all’assunzione di sangue sia per bocca sia mediante trasfusione e poi commenta:


    Mi sono domandato: “come mai i tdG mantengono il divieto all’uso del sangue e invece non rispettano più il divieto all’uso del grasso, pure esso vietato nella legge mosaica insieme al sangue?

    Loro rispondono che il divieto circa il grasso è cessato insieme alla legge mosaica, mentre quello del sangue rimane essendo esso previsto sia prima che dopo la legge mosaica.

    Però qui la Società dovrebbe spiegare perché, se non sono più sotto la legge mosaica, vietano pure la conservazione del proprio sangue e quindi l’autotrasfusione visto che tale divieto era presente solo nella legge mosaica che diceva nel Levitico: “di versare il sangue per terra”?

    E poi perché paradossalmente viene invece usato per esami del sangue e per il prelievo di frazioni se deve essere versato a terra? Non è una contraddizione?

    Quello che constato è che la maggior parte dei tdG non conoscono queste informazioni, pensano che il divieto alle trasfusioni ci sia sempre stato, mentre invece è stato lungo e tortuoso il cammino che ha portato al loro divieto.

    Per oggi mi fermo qui ma riprenderò questo argomento la prossima volta, partendo dal 1959..



    Parola a chi desidera replicare...
    [Modificato da viceadmintdg1 11/01/2014 10:53]
  • Aquila-58
    00 12/01/2014 12:06
    Grazie Admin,

    viceadmintdg1, 07/01/2014 12:49:

    La trasmissione si apre con l’intervento di don Franco Fiorino, il conduttore. Dopo un breve preambolo da la parola a Aldo Lorenzi che affronta il tema dei cambiamenti avvenuti nel tempo in merito al divieto all'uso del sangue:
    Quindi per Russell quello sul sangue era un divieto per il solo scopo di mantenere la pace fra giudaizzanti ed ellenisti. Non si parlava assolutamente di trasfusioni!
    All’epoca non c’era ancora alcun divieto verso la trasfusione che addirittura viene pubblicizzata nella rivista L’età d’oro del 1 dicembre del 1936 (edizione francese), nella quale viene pubblicato un listino prezzi delle trasfusioni! Quindi i tdG accettavano a quel tempo le trasfusioni, comunemente praticate, senza alcun problema.
    Non vedevano alcun collegamento con il divieto biblico sul sangue e le trasfusioni. Anzi nella rivista Consolazione del 25 dicembre 1940 p. 19 si narra l’esperienza di una donna salvata grazie ad una trasfusione di sangue!
    Il primo divieto alle trasfusioni di sangue lo troviamo nella rivista Consolazione del 22 dicembre 1943 ma anche qui essa viene condannata in quanto posta in relazione all’immunizzazione nell’ambito della campagna anti vaccinazioni, proibite a quel tempo dalla Società.




    Caro Fiorino, io comprendo bene che lei debba a tutti i costi “impressionare” gli ascoltatori di Radio Maria per tenerli il più possibile lontani dai “pericolosi” testimoni di Geova [SM=g27985] che potrebbero rivelare loro, altresì, come stanno realmente le cose, ma non le sembra di esagerare col farci ripetere, sempre, le stesse cose?

    Guardi, le rispondo con la cattolicissima Bibbia di Gerusalemme:

    “Mt. 24:45: “chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito”?

    La nota in calce afferma: “La prima [parabola] mette in scena un servo di Cristo incaricato di una funzione nella Chiesa, come furono gli apostoli e giudicato in base al modo in cui ha adempiuto la sua missione”.

    Parole e musica della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme, non della Torre di Guardia!

    Ora, lei converrà con me che il servo di Cristo qui descritto, come afferma la stessa nota, ha una funzione nella Chiesa come quella degli apostoli e che il “cibo a tempo debito”, ovviamente, non può intendersi come roba commestibile, è d’ accordo?

    Quando gli apostoli compresero la questione della circoncisione e del sangue? Subito? No, gradualmente, a tempo debito sotto la guida dello spirito.

    Guardi che è scritto tutto in Atti 15, laddove si parla del concilio di Gerusalemme, lo sa?

    Quindi, allo stesso modo, anche in questo tempo il servo si comporta come gli apostoli, per cui il cibo (spirituale) viene dato “a tempo debitoe il tempo debito lo stabilisce Dio, non noi!

    Quindi, perché comportarsi ogni volta come “Alice nel paese delle meraviglie”, circa gli intendimenti “a suo tempo” su questioni dottrinali?

    Per tenere nell’ ignoranza gli ascoltatori di Radio Maria?
    Mi dica lei alla prossima trasmissione, visto che ha intenzione di parlarne ancora.

    Passiamo a bomba al resto…..

    (segue seconda parte….)
  • Aquila-58
    00 12/01/2014 12:12
    II PARTE:

    viceadmintdg1, 07/01/2014 12:49:


    Arriviamo al III presidente Knorr. Il divieto vero e proprio alla trasfusione di sangue compare nella Torre di Guardia del 1 dicembre 1944 (inglese) p. 362 (gennaio 1946 ed italiana):

    “Allo straniero era proibito mangiare o bere sangue, sia mediante trasfusione che per bocca. Genesi 9:4; Levitico 17:10-14”

    Tuttavia nessun di questi versetti può essere riferito ad una trasfusione di sangue visto che li si parla solo ed esclusivamente di mangiare sangue. Anche perché i primi esperimenti con le trasfusioni di sangue iniziarono nel XVI secolo.

    Nel 1952, l’atteggiamento della Società verso le vaccinazioni, considerate una contaminazione del sangue umano con quello animale, mutò e fu eliminato il divieto. Oggi infatti le vaccinazioni sono concesse mentre le trasfusioni di sangue sono ancora vietate.

    Lorenzi cita poi altre riviste che ribadiscono il divieto all’assunzione di sangue sia per bocca sia mediante trasfusione e poi commenta:

    Mi sono domandato: “come mai i tdG mantengono il divieto all’uso del sangue e invece non rispettano più il divieto all’uso del grasso, pure esso vietato nella legge mosaica insieme al sangue?

    Loro rispondono che il divieto circa il grasso è cessato insieme alla legge mosaica, mentre quello del sangue rimane essendo esso previsto sia prima che dopo la legge mosaica.

    Però qui la Società dovrebbe spiegare perché, se non sono più sotto la legge mosaica, vietano pure la conservazione del proprio sangue e quindi l’autotrasfusione visto che tale divieto era presente solo nella legge mosaica che diceva nel Levitico: “di versare il sangue per terra”?
    E poi perché paradossalmente viene invece usato per esami del sangue e per il prelievo di frazioni se deve essere versato a terra? Non è una contraddizione?




    Parlerò poi espressamente della nostra posizione sul sangue, che lei assolutamente non ha compreso e fa finta di non comprendere.

    Sul suo quesito specifico, lascio la parola alla Torre di Guardia del 15/10/2000:


    Con la morte del Messia l’obbligo di osservare la Legge mosaica venne meno. Tuttavia il punto di vista di Dio sulla santità del sangue non è cambiato. Sospinti dallo spirito santo di Dio, gli apostoli comandarono ai cristiani di ‘astenersi dal sangue’. Quel comando non doveva essere preso alla leggera. Era moralmente importante quanto astenersi dall’immoralità sessuale o dall’idolatria. (Atti 15:28, 29; 21:25) Quando nel XX secolo la donazione e la trasfusione di sangue entrarono nell’uso, i testimoni di Geova capirono che tale pratica era in contrasto con la Parola di Dio.
    A volte i medici invitano il paziente a depositare il proprio sangue settimane prima dell’intervento (donazione preoperatoria di sangue autologo, il cosiddetto predeposito), così che in caso di bisogno possa essergli trasfuso il suo sangue conservato. Ma questa procedura, consistente nel prelevare il sangue, conservarlo e reinfonderlo contraddice apertamente quanto è detto in Levitico e in Deuteronomio. Il sangue non deve essere conservato, ma versato, restituendolo per così dire a Dio. È vero che oggi la Legge mosaica non è più in vigore. Tuttavia i testimoni di Geova rispettano i princìpi che Dio vi incorporò e sono determinati ad ‘astenersi dal sangue’. Perciò non donano sangue né depositano il proprio sangue perché venga loro trasfuso in un secondo tempo invece di ‘versarlo’. Questa pratica è in contrasto con la legge di Dio
    ”.

    Altre procedure o test che hanno a che fare con il sangue dell’individuo non sono così chiaramente in contrasto con i dichiarati princìpi di Dio. Per esempio, molti cristiani accettano che venga loro prelevato del sangue per dei test o delle analisi, dopo di che il campione viene eliminato. A volte i medici possono proporre procedure più complesse che implicano il sangue dell’individuo.
    Per esempio, in certe metodiche chirurgiche si ricorre all’emodiluizione: parte del sangue viene deviata dal corpo e quella che resta nel paziente viene diluita. In seguito il suo sangue che si trova nel circuito extracorporeo gli viene reinfuso, portando così i valori ematici a livelli vicini alla norma. Similmente il sangue che si riversa in una ferita può essere aspirato e filtrato in modo da restituire poi al paziente i globuli rossi, secondo un procedimento di ricupero del sangue. Un’altra tecnica consiste nel convogliare il sangue in un macchinario che svolge temporaneamente la funzione assolta normalmente da organi del corpo (per esempio il cuore, i polmoni o i reni). Dalla macchina il sangue viene poi restituito al paziente. Secondo altre tecniche il sangue viene deviato e mandato in un separatore (una centrifuga) per poter eliminare elementi dannosi o difettosi. Oppure lo scopo può essere quello di isolare parte di un componente del sangue e applicarlo in qualche altra parte del corpo. Ci sono anche dei test in cui si preleva una certa quantità di sangue per marcarlo o aggiungervi un farmaco e poi reimmetterlo nel paziente.
    I particolari possono variare e sicuramente col tempo verranno messe a punto nuove tecniche, trattamenti e test. Non sta a noi esaminare ogni variante e decidere in merito. Il cristiano deve decidere da sé quale uso dovrà essere fatto del suo sangue nel corso di un intervento chirurgico, di un test o di una terapia d’uso corrente. Dovrebbe informarsi in anticipo dal medico o dal tecnico di laboratorio sull’uso che verrà fatto del suo sangue durante il procedimento. Poi deciderà secondo la propria coscienza
    ”.


    DOPO IL CHIARIMENTO "TECNICO", PASSO A BOMBA A SPIEGARE BENE LA NOSTRA POSIZIONE SUL SANGUE, LEI PUO’ CITARLA ALLA PROSSIMA TRASMISSIONE DI RADIO MARIA E CONFUTARLA?

    (segue terza parte….)
    [Modificato da Aquila-58 12/01/2014 12:13]
  • Aquila-58
    00 12/01/2014 12:22
    III PARTE:



    viceadmintdg1, 07/01/2014 12:49:




    Parola a chi desidera replicare...




    LA QUESTIONE DEL SANGUE (PER SOMMI CAPI):

    Genesi 9:4-5 CEI:

    Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto”!

    Non mangiare la carne con il sangue, ma se di solo precetto alimentare si tratta, perchè specificare "Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue"?
    E' impossibile, a meno che uno non abbia una teologia preconfezionata da difendere, non porsi il quesito.
    Non era forse il sangue, cioè la vita ("del vostro sangue, ossia della vostra vita, io domanderò conto", ribadisce Dio a Noè in Genesi 9:5...) qualcosa di sacro, riguardo al sangue di Abele, cioè alla sua vita, che gridava dal suolo? (Genesi 4:10).
    Non è il sangue qualcosa di sacro da essere definito "la vita" anche nel comando noachico?

    Lo stesso comando viene riproposto nella Torah, ma in quale contesto?

    In un contesto, quello di Levitico 17, in cui l' unico argomento è quello relativo alla presentazione dei sacrifici al tabernacolo.

    In questo capitolo del Levitico non si parla di astensione o proibizione da cibi, ma di aspetto puramente cultuale.

    Guarda caso, è proprio nel capitolo 17 di Levitico, in quel contesto, che viene ripreso il comando noachico, ribadendo che la vita della carne è nel sangue, e che il solo uso consentito è quello relativo ai sacrifici (Levitico 17:10-11), che la vita stessa di ogni essere vivente non è solo nel suo sangue, ma è il suo sangue stesso(Levitico 17:14)!

    “Lev. 17: 14: “Perché la vita di ogni essere vivente E’ IL SUO SANGUE, IN QUANTO E’ LA SUA VITA” (CEI)!

    La vita di ogni essere vivente è il suo sangue, per cui qui viene stabilita la sacralità del sangue, perchè è la vita stessa!

    Ora, caro Fiorino, lo spirito santo e gli apostoli che fanno?
    Riprendono pari pari i precetti pre-Legge, poi recepiti dalla Torah: il decreto apostolico è rivolto ai cristiani gentili e quindi a tutti noi, senza limiti di tempo e di epoca, con le pratiche relative ad ogni epoca, poichè certamente il sangue non cessa affatto di essere la vita stessa dell' essere vivente neppure nel nostro tempo, e non cessa di essere la vita dell’ essere vivente neppure se viene immesso nel corpo in altro modo che non sia il mangiarlo, sbaglio Fiorino?

    Gli apostoli specificano di astenersi dalla cose strangolate o soffocate, cioè dalla carne non dissanguata (evidentemente un cibo prelibato per i pagani dell' epoca...), e dal sangue, scindendo in qualche modo ciò che era scritto, ma non per amplificare alcunchè, ma per mettere in assoluto rilievo un fatto incontrovertibile: che il sangue è sacro e che esso è la vita dell' essere vivente, e che non ne va fatto alcun uso all' infuori di quello prescritto per i sacrifici di espiazione, fino al sacrificio definitivo di Cristo (Ebrei 9:11-14 ; 10:3-4, 11-20!), che certo non ci autorizza in alcun modo a farne, da lì in poi, un altro uso, profano.
    Insomma, sul sangue non avevamo mai avuto diritto alcuno, nè continuiamo ad averne alcuno, anche dopo il sacrificio di Cristo e il decreto apostolico.

    Si può obiettare: se il precetto non è solo alimentare ma cultuale perchè porlo ai cristiani che non hanno nessun sangue da spargere ai loro culti?


    Il problema è comprendere cosa si intende per "cultuale" (abbiamo già visto il contesto prettamente cultuale di Levitico 17…).

    E’ necessario per spiegare il principio su cui si basava la proibizione, che non era alimentare ma era legato alla santità del sangue, il sangue non doveva essere consumato non perché fosse alimentarmene "impuro" (come le carni di certi animali, precetti che vennero abbandonati dai cristiani) ma perché era sacro, tanto è vero che fin dagli albori dell'umanità era riservato ad un uso sacro. Per questo se non era usato nel tempio andava "gettato a terra" perché comunque apparteneva a Dio essendo il sangue la vita dell’essere vivente.

    Il sacrificio di Cristo, per gli apostoli, non ha cambiato nulla nel significato di questo precetto, il sangue, la vita di ogni essere, continua ad appartenere a Dio ed essere santa ai suoi occhi, anzi, il sangue diviene ancora più santo agli occhi dei cristiani perché Gesù ha versato il suo sangue per il perdono dei nostri peccati e dunque è ancora più urgente che i cristiani ubbidiscano al precetto di "astenersi" attentamente dal sangue, dall'idolatria e dalla fornicazione per mostrare rispetto verso il sacrificio di Cristo.

    Il sangue di Cristo fu usato in armonia con la santità del sangue, fu versato a terra (Gesù venne trafitto) come quello dell'agnello che veniva scannato a Pasqua.

    Nessuno è ora autorizzato a fare un uso profano del sangue, sacro agli occhi di Dio, proprio per rispetto del sangue versato da Cristo.

    La ringrazio.
  • OFFLINE
    viceadmintdg1
    Post: 10.113
    ViceAdmin
    00 17/01/2014 14:09
    Il secondo e ultimo intervento è a cura di don Battista Cadei che parla dell’episodio dei Re Magi e dell’adorazione a Gesù dicendo:


    Leggendo il brano del Vangelo di Matteo 2:1-12 che parla della nascita di Gesù e dei Re magi, il messaggio che emerge è che Gesù è venuto per tutti gli uomini (anche per i magi venuti da lontano e che non appartenevano al popolo eletto) che cercano la verità e la giustizia con cuore sincero e in buona fede.

    Tutto contraria è l’interpretazione che ne danno i tdG. Il loro ragionamento è il seguente:

    "i magi praticavano la magia e l’astrologia, vietata da Dio, quindi deve essere stato satana a mandare la stella che li condusse a Betlemme con l’intenzione di uccidere Gesù. Essi sostengono che la parola greca magoì significhi astrologi e quindi essi non potevano essere approvati da Dio.

    Essi infatti scrivono nel libro Ragioniamo facendo uso delle Scritture p. 145:

    "Quei Magi non erano che astrologi provenienti dall’Oriente. (Matt. 2:1, 2, NM; NE) Anche se oggi l’astrologia va di moda, è qualcosa che la Bibbia disapprova energicamente. Avrebbe Dio condotto dal neonato Gesù persone le cui pratiche condannava?"

    Anche nel libro Il mio libro di racconti biblici p. 86, leggiamo:

    "Matteo 2:1-16 mostra che la stella condusse gli astrologi prima da Erode e poi da Gesù, e che di conseguenza Erode cercò di far uccidere Gesù. Non viene detto che qualcun altro oltre agli astrologi abbia visto la “stella”. Dopo la loro partenza, l’angelo di Geova avvertì Giuseppe di fuggire in Egitto per proteggere il bambino. La “stella” era un segno da Dio o veniva da qualcuno che cercava di far uccidere il Figlio di Dio?Satana il Diavolo voleva uccidere il Figlio di Dio, e sapeva che il re Erode avrebbe cercato di ucciderlo. Perciò deve essere stato Satana a fare splendere quella stella.

    Rispondiamo: è vero che la Bibbia condanna la magia e l’astrologia, ma nel vangelo non c’è nessun indizio che i magi fossero astrologi.

    IL Grande Lessico del Nuovo Testamento vol. VI col. 968 e ss. e il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento vol. II col. 238 e ss. dicono che la parola greca magoì può avere 3 significati:

    1. Membri di una casta persiana di sacerdoti
    2. Sapienti esperti sul significato del corso delle stelle
    3. Astrologi, maghi e ciarlatani

    I tdG gli attribuiscono il 3° significato e lo traducono astrologi anche nella recentissima traduzione inglese del 2013.

    Ma il contesto evangelico indica che si tratta del II significato, persone sapienti, esperti sul significato del corso delle stelle.
    Erano studiosi dediti all’osservazione delle stelle. Oggi li chiameremmo astronomi. Era una scienza sperimentale molto progredita per l’epoca. Per es. erano in grado di prevedere le eclissi. Non sappiamo nulla sul tipo di stella che hanno visto, certamente furono ispirati da Dio, tanto è vero gli scribi interpellati da Erode, vi ravvisarono l’adempinento della profezia che il messia doveva nascere a Betlemme.

    I tdG invece li chiamano astrologi e insistono che non può essere che Dio si servisse di una stella.

    Rispondiamo: i popoli pagani ritenevano gli astri divinità ma la Bibbia sottolinea che gli astri sono creati da Dio e ubbidiscono a Dio (Isaia 40:26). D'altronde la Bibbia presenta il Messia sotto il simbolo di una stella:

    Numeri 24:17: “Lo vedrò, ma non ora; Lo scorgerò, ma non da vicino. Una stella certamente verrà da Giacobbe, E uno scettro in realtà si leverà da Israele. Ed egli certamente spezzerà le tempie di Moab E il cranio di tutti i figli del tumulto di guerra”.

    Rivelazione 22:16: “‘Io, Gesù, ho mandato il mio angelo a rendervi testimonianza di queste cose per le congregazioni. Io sono la radice e la progenie di Davide, e la luminosa stella del mattino’”.
    Quindi il significato da dare non è quello di astrologi ma di sapienti ispirati da Dio.

    Inoltre non è vero che la stella condusse i magi da Erode. Essi non vedendo più la stella, supponevano che il re del posto sapesse dove si trovava il re dei giudei; avevano fatto un lungo viaggio per venire ad adorarlo, senza alcuna intenzione malvagia. Quando infine trovarono Gesù, furono felici e lo adorarono. Come potrebbe essere un atto diabolico?

    Tale adorazione oltretutto adempie antiche profezie:

    Salmo 72:10, 11: “I re di Tarsis e delle isole, Pagheranno un tributo. I re di Saba e di Seba, Presenteranno un dono. 11 E davanti a lui tutti i re si prostreranno; Tutte le nazioni, da parte loro, lo serviranno”.

    Isaia 60:6: “La stessa ondeggiante massa di cammelli ti coprirà, i giovani cammelli di Madian e di Efa. Tutti quelli di Saba, verranno. Porteranno oro e incenso. E annunceranno le lodi del Signore”.

    Infine c’è l’argomento di coerenza interna del Vangelo. Come Giuseppe ricevette in sogno l’avvertimento mediante un angelo di fuggire in Egitto, così i magi ricevettero in sogno l’avvertimento di non ripassare da Erode. Se erano alleati di Erode e del Diavolo, perché non tornarono da lui, provocando la sua collera? La strage degli innocenti avvenne contro l’intenzione dei magi.

    Concludo precisando che il vero motivo di questa interpretazione dei tdG di far apparire i Magi come persone ispirate da satana e intenti a voler far morire Gesù è legata al fatto che essi non riconoscono la divinità di Gesù. Quindi non capiscono il gesto di tali sapienti venuti da lontano per adorarlo.

    Il testo dice che: “si prostrarono e adorarono”.
    I tdG invece traducono: “ resero omaggio a lui”

    Il Vangelo usa il verbo greco proskyneo, che vuol dire adorare ed è usato tutte le volte che nel Vangelo si parla di adorazione resa a Gesù.

    Questo episodio del Vangelo viene quindi dai tdG stravolto con l’intenzione di negare l’adorazione a Gesù, quindi i magi vengono considerati astrologi che non possono aver avuto buone intenzioni nei confronti di Gesù. Ma questo non è ciò che si evince dal Vangelo!



    Parola a chi desidera replicare...
    [Modificato da viceadmintdg1 19/01/2014 11:51]
  • Aquila-58
    00 17/01/2014 19:00
    Re:
    Grazie Admin,


    viceadmintdg1, 17/01/2014 14:09:





    Il Vangelo usa il verbo greco proskyneo, che vuol dire adorare ed è usato tutte le volte che nel Vangelo si parla di adorazione resa a Gesù.



    Parola a chi desidera replicare...




    mi permetto di fare solo brevi osservazioni su questo specifico punto, per tutto il resto lascio volentieri la parola ad altri miei fratelli.
    Lei dice che il verbo proskyneo significa "adorare" e che viene usato tutte le volte che nel Vangelo si parla di adorazione resa a Gesù.
    Non la pensa affatto come Lei, ad esempio, l' autorevole Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento di H.Balz e G.Schneider, che da del verbo i seguenti significati:
    "adorare, rendere omaggio (toh! [SM=g27988] " vol. II, pag. 1160).

    Fantastica poi la Bibbia CEI (Conferenza Episcopale Italiana): le "donne pie" adorano (proskyneo) Gesù, Mt. 28:9 CEI, mentre i discepoli "si prostrano" (proskyneo) a Gesù, Mt. 28:17 CEI!
    Un pochino di confusione? Si tratta dello stesso, medesimo atto di proskyneo: le donne pie vedono Gesù e lo "adorano", secondo CEI, mentre sempre secondo CEI i discepoli vedono Gesù e si prostrano, boh!
    In Mt. 28:17, peraltro, CEI manipola (certo non a caso....) il testo, giacchè rende "kai idontes auton prosekunesan, hoi de edistasan" (alla lettera: "e avendo visto lui, gli resero omaggio, alcuni però dubitarono") con "quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono" e "alcuni" sparisce nell' oblio....
    Poi, udite udite, secondo CEI "tutte le genti si prostreranno (proskyneo)" davanti a Dio (Apoc. 15:4 CEI), mentre gli angeli devono "adorare" (proskyneo) Gesù, Ebrei 1:6 CEI!
    Pertanto, secondo CEI, a Dio ci si prostra mentre si adora Gesù, in barba a Mt. 4:10! [SM=g27993]
    Parlare di confusione mi sembra il minimo....

    Lascio la parola, per tutto il resto, ad altri miei fratelli...
    [Modificato da Aquila-58 17/01/2014 19:17]
  • OFFLINE
    barnabino
    Post: 67.472
    00 17/01/2014 19:13

    Il Vangelo usa il verbo greco proskyneo, che vuol dire adorare ed è usato tutte le volte che nel Vangelo si parla di adorazione resa a Gesù



    Abbiamo decine di 3d su questa scemenza e ne ha scritto BeDuhn... non si potrebbe fare un copia incolla?

    Shalom
  • OFFLINE
    barnabino
    Post: 67.472
    00 17/01/2014 19:16
    Per la cronaca...


    I tdG gli attribuiscono il 3° significato e lo traducono astrologi anche nella recentissima traduzione inglese del 2013.

    Ma il contesto evangelico indica che si tratta del II significato, persone sapienti, esperti sul significato del corso delle stelle.
    Erano studiosi dediti all’osservazione delle stelle. Oggi li chiameremmo astronomi.



    Il punto è che nel I secolo non esistevano gli "astronomi" ma esistevano solo gli "astrologi", scrivere "astronomi" sarebbe stato un terribile anacronismo. Di fatto non si rendono neppure conto di darci ragione.

    Shalom
  • Aquila-58
    00 17/01/2014 20:23
    Re:
    viceadmintdg1, 17/01/2014 14:09:

    Essi sostengono che la parola greca magoì significhi astrologi e quindi essi non potevano essere approvati da Dio.

    Essi infatti scrivono nel libro Ragioniamo facendo uso delle Scritture p. 145:

    "Quei Magi non erano che astrologi provenienti dall’Oriente. (Matt. 2:1, 2, NM; NE) Anche se oggi l’astrologia va di moda, è qualcosa che la Bibbia disapprova energicamente. Avrebbe Dio condotto dal neonato Gesù persone le cui pratiche condannava?"



    Rispondiamo: è vero che la Bibbia condanna la magia e l’astrologia, ma nel vangelo non c’è nessun indizio che i magi fossero astrologi.


    I tdG invece li chiamano astrologi e insistono che non può essere che Dio si servisse di una stella.


    Parola a chi desidera replicare...



    mi si consenta un' ultima aggiunta:

    nota della cattolicissima Bibbia di Gerusalemme a Mt. 2:1:

    "oriente: il carattere del racconto richiede che si lasci a questo termine il senso vago di una designazione molto generica: la regione dei sapienti astrologi che sono i Magi . Si può pensare alla Persia, a Babilonia o all' Arabia del sud".

    Siamo quindi in buona compagnia...
  • OFFLINE
    barnabino
    Post: 67.472
    00 17/01/2014 21:14
    Di fatto nell'antichità non esisteva alcuna distinzione tra astrologi e astronomi, erano tutti astrologi.

    Shalom
  • Aquila-58
    00 17/01/2014 21:29
    Re:
    barnabino, 17/01/2014 21:14:

    Di fatto nell'antichità non esisteva alcuna distinzione tra astrologi e astronomi, erano tutti astrologi.

    Shalom





    Ovvio, Cadei, tra l' altro afferma quanto segue:

    ".......è legata al fatto che essi non riconoscono la divinità di Gesù. Quindi non capiscono il gesto di tali sapienti venuti da lontano per adorarlo" ..

    Si tratta ovviamente di un' affermazione senza senso e gettata in pasto agli ascoltatori di Radio Maria per "far colpo".

    Ho citato una Bibbia cattolica, la Bibbia di Gerusalemme che riconosce che i magoi erano astrologi, provenienti da oriente, forse da Babilonia, come afferma la stessa "Gerusalemme".
    La cattolica Bibbia CEI,in nota a Mt. 2:11, afferma che "oro, incenso e mirra erano doni che si offrivano ai re".

    Alla luce di ciò potremmo perfino accettare la traduzione "adorare" di proskyneo della CEI, giacchè trattandosi di astrologi, per quei pagani un re era pressocchè un dio o un semidio che andava adorato!

    Certo, i magoi non andarono lì ad "adorare" la Seconda Persona di una trinità immanente, Cadei vorrebbe velatamente far credere questo e, tuttavia, mi sembra davvero di pretendere troppo da loro, per usare un eufemismo.... [SM=g27985]
    [Modificato da Aquila-58 17/01/2014 21:41]
  • OFFLINE
    Barnaba1977
    Post: 9.115
    TdG
    00 19/01/2014 16:36

    Leggendo il brano del Vangelo di Matteo 2:1-12 che parla della nascita di Gesù e dei Re magi, il messaggio che emerge è che Gesù è venuto per tutti gli uomini (anche per i magi venuti da lontano e che non appartenevano al popolo eletto) che cercano la verità e la giustizia con cuore sincero e in buona fede.



    Questa è una conclusione destituita di fondamento: da nessuna parte del vangelo troviamo infatti che quei "magoi" godessero di speciale approvazione da parte di Dio. Da dove emerga quel messaggio lo si vede solo se lo si vuol vedere.


    Tutto contraria è l’interpretazione che ne danno i tdG. Il loro ragionamento è il seguente:

    [...]

    Rispondiamo: è vero che la Bibbia condanna la magia e l’astrologia, ma nel vangelo non c’è nessun indizio che i magi fossero astrologi.

    IL Grande Lessico del Nuovo Testamento vol. VI col. 968 e ss. e il Dizionario Esegetico del Nuovo Testamento vol. II col. 238 e ss. dicono che la parola greca magoì può avere 3 significati:

    1. Membri di una casta persiana di sacerdoti
    2. Sapienti esperti sul significato del corso delle stelle
    3. Astrologi, maghi e ciarlatani

    I tdG gli attribuiscono il 3° significato e lo traducono astrologi anche nella recentissima traduzione inglese del 2013.



    No! Non siamo noi che attribuiamo il terzo significato, ma la logica. Il Thayer's, all'esponente μάγος dice quanto segue:

    Thayer's:

    [...]Sept. Dan ii.2 and several times in Theodot. ad Dan. for אַשָּׁף; a magus; the name given by the Babylonians (Chaldæans), Medes, Persians, and others, to the wise men, teachers, physicians, astrologers, seers, interpreters of dreams, augurs, soothsayers, sorcerers etc.; [...] In the N.T. the name is given 1. to the oriental wise men (astrologers) who, having discovered by the rising of a remarkable star [...] that the Messiah had just been born, came to Jerusalem to worship him: Mt. ii.1, 7, 16. 2. to false prophets and sorcerers: Acts xiii.6, 8, cf. viii.9, 11.



    Traduco:
    Thayer's traduzione:

    [...]LXX Dan ii.2 e più volte in Theodot. in Dan. per אַשָּׁף, un mago; il nome dato dai babilonesi (caldei), medi, persiani, e altri, a saggi, insegnanti, fisici, astrologi, veggenti, interpreti di sogni, pronosticatori, indovini, stregoni ecc; [...] Nel NT il nome è dato 1. ai saggi orientali (astrologi) che, dopo aver scoperto dal sorgere di una stella eccezionale [...] che il Messia fosse appena nato, vennero a Gerusalemme per adorare lui: Mt. II.1, 7, 16. 2. a falsi profeti e stregoni:. Atti xiii.6, 8, cfr. viii.9, 11.



    Ora, a parte il riferimento tra parentesi che associa gli uomini saggi agli astrologi, troviamo che magos si riferisce a numerose attività: saggi, insegnanti, fisici, astrologi, veggenti, interpreti di sogni, pronosticatori, indovini, stregoni, ecc.

    Che relazione c'era tra queste attività così da essere racchiuse in un'unica parola? Semplicemente che al tempo della stesura dei vangeli non esisteva una netta separazione tra le scienze. Le scienze spaziavano dal campo esoterico a quello ingegneristico e da quello artistico a quello medico con estrema naturalezza. La separazione specialistica tra le scienze è frutto di un'età moderna posteriore di più di un millennio al primo secolo. Ne sono un esempio:

    - Pitagora: filosofo, matematico, taumaturgo, astronomo, scienziato e politico;
    - Eratostene: matematico, astronomo, geografo e poeta;
    - Claudio Tolomeo: astrologo, astronomo e geografo;
    - Leonardo da Vinci: pittore, ingegnere, scienziato, architetto, scultore, disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista e inventore.

    E questi sono solo alcuni. Tenendo presente questo, quindi, la traduzione "saggi" risulta alquanto limitata poiché "magos" era un titolo dato ad una classe di persone che svolgeva una serie di funzioni. Perché quindi crediamo che la traduzione "astrologi sia più accurata? Per comprenderlo, dobbiamo mettere in evidenza una cosa: i magoi venivano dall'oriente. Questo è coerente con il loro titolo. Molto probabilmente si tratta proprio di funzionari caldei nominati sotto l'impero persiano. Che non siano considerazioni personali lo si evince da quel che afferma il Prof. W. Eilers, fu professore di Filologia Orientale all'università di Würzburg, nell'opera Cambridge History of Iran 3: The Seleucid, Parthian, and Sasanid Periods (ed. E. Yarshater; Cambridge: Cambridge University, 1983):

    Cambridge History of Iran 3: The Seleucid, Parthian, and Sasanid Periods:

    It is not for nothing that astrologers were called "Chaldeans," for their true home was in Aramaean southern Babylon, in Uruk which, especially in the Seleucid-Parthian period, was the center of ancient astronomy and interpretation of the star. The latest dated cuneiform texts include clay tablets from this place containing astronomical observation; these texts come from the first century A.D.



    Traduco:

    Cambridge History of Iran 3: The Seleucid, Parthian, and Sasanid Periods Traduzione:

    Non è per niente che gli astrologi sono "Caldei", perché la loro vera casa era nell'aramea Babilonia meridionale, in Uruk che, soprattutto nel periodo seleucide-partico, era il centro dell'antica astronomia e dell'interpretazione delle stelle. Gli ultimi testi cuneiformi che sono stati datati includono tavolette d'argilla che provengono da questo luogo che contengono osservazioni astronomiche; questi testi sono del primo secolo d.C.



    Quindi non contestiamo la traduzione "saggi" come erronea, ma bensì non specifica e soggetta ad innumerevoli interpretazioni, quando l'interpretazione più probabile è "astrologi". Ciò è chiaro anche perché questi "saggi" andarono a cercare "il re dei giudei" (N.B. non il Messia, il Cristo) osservando una stella. Non pare logico concludere che ad osservare il cielo fossero astronomi/astrologi e non semplici saggi?


    Ma il contesto evangelico indica che si tratta del II significato, persone sapienti, esperti sul significato del corso delle stelle.
    Erano studiosi dediti all’osservazione delle stelle. Oggi li chiameremmo astronomi. Era una scienza sperimentale molto progredita per l’epoca. Per es. erano in grado di prevedere le eclissi. Non sappiamo nulla sul tipo di stella che hanno visto, certamente furono ispirati da Dio, tanto è vero gli scribi interpellati da Erode, vi ravvisarono l’adempimento della profezia che il messia doveva nascere a Betlemme.



    Sono molto curioso di sapere quale sia il contesto evangelico che indica ciò... Il contesto storico indica che Astronomia ed Astrologia andavano a braccetto in quell'epoca, come evidenziato sopra.


    I tdG invece li chiamano astrologi e insistono che non può essere che Dio si servisse di una stella.

    Rispondiamo: i popoli pagani ritenevano gli astri divinità ma la Bibbia sottolinea che gli astri sono creati da Dio e ubbidiscono a Dio (Isaia 40:26).



    No, non diciamo che Geova non possa essersi servito di una stella! Questa argomentazione è fuorviante. Noi diciamo che è lungi da Dio portare gli astrologi prima da Erode, mettendo in pericolo la vita di Gesù e decretando la morte di migliaia di bambini innocenti, e poi da Gesù. Un errore di questo tipo non è applicabile a colui del quale si dice:

    (Deuteronomio 32:4)   La Roccia, la sua attività è perfetta, Poiché tutte le sue vie sono giustizia. Un Dio di fedeltà, presso cui non è ingiustizia; Egli è giusto e retto.


    D'altronde la Bibbia presenta il Messia sotto il simbolo di una stella:

    Numeri 24:17: “Lo vedrò, ma non ora; Lo scorgerò, ma non da vicino. Una stella certamente verrà da Giacobbe, E uno scettro in realtà si leverà da Israele. Ed egli certamente spezzerà le tempie di Moab E il cranio di tutti i figli del tumulto di guerra”.

    Rivelazione 22:16: “‘Io, Gesù, ho mandato il mio angelo a rendervi testimonianza di queste cose per le congregazioni. Io sono la radice e la progenie di Davide, e la luminosa stella del mattino’”.
    Quindi il significato da dare non è quello di astrologi ma di sapienti ispirati da Dio.



    Qui si continua con la disinformazione. Si butta fumo negli occhi dell'ascoltatore per avvallare le proprie tesi. Dove vi è analogia tra la stella messianica e quella dei "magoi"? Solo perché si tratta di una stella? L'argomentazione è insufficiente e non sta in piedi.


    Inoltre non è vero che la stella condusse i magi da Erode. Essi non vedendo più la stella, supponevano che il re del posto sapesse dove si trovava il re dei giudei; avevano fatto un lungo viaggio per venire ad adorarlo, senza alcuna intenzione malvagia. Quando infine trovarono Gesù, furono felici e lo adorarono. Come potrebbe essere un atto diabolico?



    Chiaramente le intenzioni dei magi non erano malvagie! Chi ha mai detto il contrario? Però non si capisce dove nel racconto di Matteo si evinca che si fermarono a Gerusalemme semplicemente perché non vedessero più la stella. Questo è il racconto:

    (Matteo 2:1-12, CEI2008) Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

    Forse dal v. 5? "Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino." Ma quel "che avevano visto spuntare" si riferisce a quando la videro spuntare nel loro paese d'origine! E, quindi, di cosa stiamo parlando?


    Tale adorazione oltretutto adempie antiche profezie:

    Salmo 72:10, 11: “I re di Tarsis e delle isole, Pagheranno un tributo. I re di Saba e di Seba, Presenteranno un dono. 11 E davanti a lui tutti i re si prostreranno; Tutte le nazioni, da parte loro, lo serviranno”.

    Isaia 60:6: “La stessa ondeggiante massa di cammelli ti coprirà, i giovani cammelli di Madian e di Efa. Tutti quelli di Saba, verranno. Porteranno oro e incenso. E annunceranno le lodi del Signore”.



    Qui siamo al delirio! Queste profezie si applicano al regno messianico e non al messia. Quindi discorso chiuso ed obiezione cassata.


    Infine c’è l’argomento di coerenza interna del Vangelo. Come Giuseppe ricevette in sogno l’avvertimento mediante un angelo di fuggire in Egitto, così i magi ricevettero in sogno l’avvertimento di non ripassare da Erode. Se erano alleati di Erode e del Diavolo, perché non tornarono da lui, provocando la sua collera? La strage degli innocenti avvenne contro l’intenzione dei magi.



    Come già detto, i magoi erano probabilmente delle vittime inconsapevoli di un astuto stratagemma satanico, non che fossero alleati, come si vuol astutamente far intendere.


    Concludo precisando che il vero motivo di questa interpretazione dei tdG di far apparire i Magi come persone ispirate da satana e intenti a voler far morire Gesù è legata al fatto che essi non riconoscono la divinità di Gesù. Quindi non capiscono il gesto di tali sapienti venuti da lontano per adorarlo.



    Voler interpretare i motivi altrui è molto pericoloso, soprattutto se si capiscono fischi per fiaschi: può portare a dire vere e proprie castronerie, come in questo caso.

    1. Nessuno ha mai detto che i magoi fossero "ispirati" da Satana, casomai sono stati "guidati" da Satana, ed in modo anche piuttosto ingannevole.
    2. Nessuno ha mai detto che l'intento dei magoi fosse quello di far morire Gesù. Come già detto più volte i magoi non sapevano chi ci fosse dietro la stella.

    Potrei fare anch'io un escursus dei motivi che portano a tali castronerie, ma preferisco attenermi all'oggettività.


    Il testo dice che: “si prostrarono e adorarono”.
    I tdG invece traducono: “ resero omaggio a lui”

    Il Vangelo usa il verbo greco proskyneo, che vuol dire adorare ed è usato tutte le volte che nel Vangelo si parla di adorazione resa a Gesù.



    Non sto a citare grammatiche varie, ma condenso il tutto dicendo che il significato di προσκυνέω (proskyneo) è primariamente quello di "rendere omaggio". E' singolare che proprio tra i persiani (come molto probabilmente erano i magoi) l'usanza di proskyneo era proprio quella di piegare le ginocchia e toccare il suolo con la fronte, ma il significato era proprio quello di "rendere omaggio", non di adorare! Mi domando come, sapendo questo, si abbia ancora il coraggio di tradurre "adorare". Bah! Misteri del dogma!


    Questo episodio del Vangelo viene quindi dai tdG stravolto con l’intenzione di negare l’adorazione a Gesù, quindi i magi vengono considerati astrologi che non possono aver avuto buone intenzioni nei confronti di Gesù. Ma questo non è ciò che si evince dal Vangelo!



    Le nostre credenze sono quindi stravolte dal commentatore di RadioMaria per farle apparire come in realtà non sono, confondendo l'ascoltatore sulla realtà storica del periodo. Vogliono far apparire l'episodio dei magoi come una sorta di attestazione di un ecumenismo primitivo, quando tale cosa non si può evincere dal racconto evangelico, ancora una volta violentato da interpretazioni ad libidum.
  • OFFLINE
    viceadmintdg1
    Post: 10.113
    ViceAdmin
    00 22/01/2014 15:17
    Con quest'ultima obiezione abbiamo concluso anche questo mese la confutazione delle critiche di Radio Maria a cura del GRIS!

    [Modificato da viceadmintdg1 23/01/2014 21:41]