Voyager, perchè sì? Voyager, perchè no?

Visto che si è introdotto l'argomento sulla board, apro una discussione in merito al programma televisivo più amato/odiato dagli appassionati di archeologie e storia.

Dite la vostre, pro o contro che sia, motivandone le ragioni:

Voyager va seguito oppure no, e perchè?

Secondo me non è esatto dire che VA seguito,ma che SI PUò seguire perchè:
- il conduttore è simpatico
- le ambientazioni sono accattivanti
- le immagini spesso bellissime
- offre l'opportunità di visitare luoghi (come gli anfratti della piramide di Djoser) inaccessibili ai più
- offre comunque spunti di riflessione
Per contro c'è da dire che spesso le teorie sono fantasiose, a volte addirittura strampalate...ma comunque fanno sognare, e mettono in moto il cervello.

Come programma a me non piace e non lo guardo quasi mai, però ammetto che qualche volta lo faccio, magari non in diretta ma in steaming, per conto mio.
Il motivo è uno di quelli che ha detto Meritaton, spesso conduce in luoghi non accessibili al pubblico ordinariamente, quindi propone immagini mai viste.

Sono d'accordo con Merytaton. Anche secondo me Giacobbo è in gamba.. Tuttavia non so se ve lo ricordate all'inizio come'era questo programma.. Lo seguivo con molto interesse. Durava un'ora, servizi veramente azzeccati (nuovissimi, ora ripetono molti servizi precedenti).. Insomma.. per farla breve, non era un programma per tutti. Successivamente, secondo me, hanno visto che funzionava, lo hanno collocato in prima serata e c'è stato un boom di ascolti: tutti a vedere Voyager. Questa è stata la MORTE di questo programma. Bisogna renderci conto, amici miei, che la cultura, come l'Arte, ciò che suscita VERAMENTE curiosità nell'intelletto umano, non può essere per tutti. Per farla breve, ora è accessibile al grande pubblico/massa, ma la qualità, scusate, si è notevolmente abbassata in quanto deve accontentare tutti, se non l'audience se ne va a quel paese.. Comunque il servizio sullo DJED e Pincherle era interessante. Questo è il mio parere.

Forse Mythos ha ragione. Anche a me succedeva di guardarlo un po' di più prima. Di più forse quando hanno iniziato a metterlo in prima serata. Però a lungo andare mi sta stufando un po' anche perché i servizi talvolta sono ripresentati a distanza di tempo.

Merytaton62, 28/03/2012 07.44:

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Secondo me non è esatto dire che VA seguito,ma che SI PUò seguire perchè:
- il conduttore è simpatico
- le ambientazioni sono accattivanti
- le immagini spesso bellissime
- offre l'opportunità di visitare luoghi (come gli anfratti della piramide di Djoser) inaccessibili ai più
- offre comunque spunti di riflessione
Per contro c'è da dire che spesso le teorie sono fantasiose, a volte addirittura strampalate...ma comunque fanno sognare, e mettono in moto il cervello.

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Concordo su tutto quanto espresso da Meritaton. Però definire "teorie fantasiose" quelle espresse da Voyager non credo sia giusto. Giacobbo è famoso per fare tante domande intriganti, per le risposte meno...
In ogni caso mi piace molto il modo di esprimersi di Meritaton, semplice, diretto, chiaro ed efficace.
Un saluto circolare a tutti.
MaVir

Il conduttore è un giornalista. Indubbiamente un giornalista molto capace e, in quanto tale, alla continua ricerca dello scoop quale fine per aumentare l'audience, che in fondo è l'unica cosa che interessa.
Ciò autorizza licenziosità che, a mio parere, mal si sposano con la materia Egittologica, poichè inducono ad alimentare idee sbagliate e, (cosa ben peggiore) troppo spesso a documentarsi su testi 'di frontiera', senza che il lettore abbia avuto modo di costruirsi una base di conoscenza adeguata dell'argomento che si accinge a trattare. Ha il merito di fare divulgazione, di avvicinare un folto pubblico alle tematiche propostee, ma non opera (secondo il mio parere) come si conviene.
Il risultato di ciò è purtroppo scontato: si esaltano le teorie più varie, specie quelle intorno a cui aleggia il fascino del mistero, inducendo gli spettatori ad assumerle e assimilarle come verità assolute.

A mio avviso: Voyager sì, ma solo quale spunto per alimentare il desiderio di conoscere e approfondire, sviluppando in modo adeguato il proprio senso critico.

Il problema delle repliche è legato alle reali difficoltà di proporre materiale veramente nuovo, e di conseguenza più costoso rispetto a un rimontaggio di immagini appartenenti a filmati di repertorio.
Secondo me questo sarebbe ancora il problema minore, se almeno i contenuti proposti fossero nuovi oppure aggiungessero qualcosa a quanto già era stato mostrato.
Faccio un esempio: sarebbe interessante realizzare qualche documento sugli archeologi del passato, magari proponendolo proprio come una biografia, di Petrie, di Maspero, di Amelineau, di Emery, ecc., e questo potrebbe essere un lavoro da farsi quasi completamente "a tavolino", con una voce narrante su spezzoni di filmati di repertorio, ai quali si potrebbero aggiungere solo delle nuove interviste a docenti delle università (italiane) più importanti, il tutto a costo quasi zero.
Tempo fa sulle pay-tv erano andati dei film tipo fiction fatti molto bene, in cui si parlava proprio di questi argomenti, cioé la biografia di famosi egittolgi. E' stato realizzato quello su Carter e la scoperta della tomba di Tutankhamon, ovviamente, poi quello su Champollion e la decifrazione della lingua egizia, infine uno su Belzoni, fine.
Forse perché l'interesse iniziava a calare?
Purtroppo in egittologia gli argomenti che creano interesse e "vendono" sono quei soliti due o tre, al di fuori di quelli, la tv e il mondo dello spettacolo non si avventurano, perché il loro obiettivo è solo di alzare il dato relativo agli ascolti, per far pagare di più gli spazi pubblicitari venduti all'interno dei programmi, e questo vale anche per il servizio di stato.

Il mio parere sarebbe Voyager ni e tutti i motivi esposti negli interventi precedenti sono per me condivisibili.
E' evidente che ormai siamo schiavi dei capricci del mercato e spesso siamo obbligati a sintonizzarci con trasmissioni che riservano un buon 80% alle esigenze dei bilanci delle aziende. L'audience fa vendere le pubblicità e crea guadagni irrinunciabili per la sopravvivenza delle aziende e di chi le gestisce.
Resta da accontentarsi del residuo 20% che, comunque, in un panorama mediatico deprimente è spesso piacevole, se non altro perchè stimola gli interessi ed offre un materiale fotografico per altri inaccessibile.

Sulla persona Giacobbo.......è adattissimo al suo ruolo di furbo professionista.

Esatto.. E' un volpone!! Onore a lui.