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Nuovo prologo! -Il trono di cristallo-

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    Franciska_
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    VALLETTO
    00 21/09/2011 21:44
    Le fiamme si alzavano verso il cielo coperto dalle nubi, la cenere riempiva l’aria.
    Le Sacerdotesse stazionavano accanto al rogo, la bocca e il naso coperti da una sciarpa; davanti a loro, il popolo attendeva l’esame.
    Da due mesi, le porte di Gailinet erano state chiuse per evitare la diffusione della malattia anche nelle campagne. Da quasi un anno, la malattia stava uccidendo i gailinetti.
    Finn si chinò e vomitò; aveva la fronte imperlata dal sudore, per il calore e per la paura. Sul suo petto, la notte scorsa, erano comparse delle chiazze rosse. Un’ora, e forse il fuoco l’avrebbe consumato. Cinque giorni, e la morte sicuramente l’avrebbe preso con sé.
    Si guardò intorno. Le Guardie Reali, anch’esse con la bocca e il naso coperti, formavano una catena intorno alla Piazza del Potere per non farli scappare. Accanto a lui, c’erano donne e uomini e bambini Umani, di ogni ceto sociale, le guance rigate dalle lacrime e sul viso un’espressione sperduta. Molti di loro avevano il volto e le mani ricoperti dalle macchie: sarebbero morti prima che la malattia facesse il suo corso, per arginare il contagio e salvare i pochi.
    Un urlo squarciò il silenzio.
    A cinque piedi dal lastricato, un’Elfa si stava dimenando nell’aria. Il vestito di seta, del colore della notte, le fasciava il corpo magro, e i lunghi capelli biondi danzavano liberi. Ella scuoteva il capo e strillava parole a Finn sconosciute; il suo viso era butterato dalle macchie, ma lui la trovò ugualmente bellissima.
    «Marchesa, abbiate contegno. State disonorando il vostro Casato» disse una Sacerdotessa.
    L’Elfa strillò ancor di più. Sgranò gli occhi quando funi invisibili la condussero verso il fuoco.
    Una bambina, vicino a Finn, scoppiò a piangere.
    Lui chiuse gli occhi. Le grida della Marchesa coprirono qualsiasi altro suono.
    Cadde a terra, scosso dai brividi. Un varco si aprì intorno a lui. Si sentì sollevare, socchiuse gli occhi e vide che era sospeso nell’aria. Era venuto il suo turno.
    Occhi verdi lo fissarono.
    «Dove sono comparse le macchie, ragazzo?» chiese la Sacerdotessa.
    Finn mosse le labbra, ma non emise alcuna parola. Si sentiva la mascella pesante e la bocca impastata. Chiuse nuovamente gli occhi. Il cuore gli batteva tranquillo: la paura l’aveva abbandonato.
    «Sorelle!». Una voce, forte e chiara, si diffuse nella piazza. Da dove proveniva? «Fermatevi! Sono Ita el Buorn, la vostra Somma Sacerdotessa. La causa della malattia è stata scoperta!».
    Sussurri si levarono dal popolo. Finn spalancò gli occhi, incredulo.
    «Sono molto dispiaciuta nel dire che il nostro Re è la causa di tanto dolore!» disse Ita el Buorn «La Dea Madre, stanotte, mi è venuta in sogno: il Re, con il suo comportamento blasfemo, ha offeso la Dea, e per questo ella ha scatenato la sua rabbia! Se vogliamo salvarci, il Re e i suoi eredi devono lasciare Gailinet… Entro il tramonto, vi prometto Figli miei, guarirete!».
    Finn fu posato a terra. Un uomo lo aiutò ad alzarsi.
    «Siamo salvi!» esclamò una donna. Grida di gioia si alzarono dal popolo.
    Finn vide le Sacerdotesse lanciarsi una lunga occhiata.
    Uno spiraglio di luce fece capolino tra le nubi.


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    00 23/09/2011 16:27
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    prima di immergermi in una delle mie solite sparate, dimmi, con che tempistiche avvengono i roghi?
    suno stati radunati tutti gli ammalati nel singolo giorno che hai descritto oppure si continua ad erigere pire dall'inizio della quarantena?


    cerco la pace tra le bombe
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    00 23/09/2011 16:35

    descritto oppure si continua ad erigere pire dall'inizio della quarantena


    hanno iniziato ad erigere pire dopo la chiusura delle porte della città


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    00 23/09/2011 18:44
    allora, (e diamo per scontato che la popolazione non insorga) innanzitutto mettiti nei panni di un cittadino qualsiasi; se non sei ammalato, la prima cosa che tenterei di fare io sarebbe andarmene (potrei rimanere tappato in casa sperando di non essere contagiato, ma vista la virulenza della malattia non ci spererei affatto) con il risultato che probabilmente finirei ucciso dalle guardie, oppure riuscirei nel mio intento e svilupperei la malattia all'esterno, espandendo il contagio.

    se fossi ammalato, a maggior ragione scapperei,andando magari in un posto isolato a sperare che la malattia faccia il suo corso fino alla guarigione, in ogni caso finire sulla punta di una lancia è di certo preferibile al caldo abbraccio delle fiamme (e non sono poi certo di trovare guardie ansiose di spargere i miei infetti fluidi corporei nell'aere). che io ce la faccia o meno è irrillevante, più aumentano i tentativi, più aumentano le possibilità che qualcuno ci riesca, espandendo il contagio fuori dalla citta, e non contare sull'altruismo; per la stragrande maggioranza delle persone vale il vecchio proverbio "la speranza è l'ultima a morire" quindi faranno di tutto per arrivare al 5° giorno nella speranza di guarire.

    mi rendo conto che i lazzareti sono noiosi e ampiamente sfruttati; la ragione non è la mancanza di fantasia, ma il fatto che funzionano; danno una parvenza di speranza a chi li usa, sapere che c'è un posto dove almeno tentano di curarti è consolante, e si è piu bendisposti a seguire il proprio senso civico, senza contare che il clero ci fà una figura nettamente migliore mettendo pezze umide sulla fronte ai condannati piuttosto che bruciandoli vivi!!!

    il comportamento del clero è in contrasto con i suoi stessi dogmi
    " nel Sacro Libro è scritto che bisogna aiutare chi è in difficoltà, essere buoni e misericordiosi"
    aiutare, non bruciare...

    la stessa dea è in contrasto con i suoi dogmi, si incazza con un uomo, e punisce tutti gli altri???

    la visione di ita non giustifica un'accanimento sistematico contro tutta la razza, accusa direttamente il re, il malanimo popolare deve essere indirizzato... cosa che, è vero, puoi fare anche in un secondo momento.

    il clero in tutto questo fa la parte del cattivo; mai e poi mai terrebbe apertamente una condotta simile (a meno che non sia affiliato alla sez. XIII; non è che una delle tue sorelle si chiama anderson?) cercando di mantenere anche l'ascendente sulla popolazione ed il potere politico. e comunque, non c'è nulla che giustifichi l'instaurazione del divieto, e anche questo puoi spiegarlo in futuro



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    00 27/09/2011 14:36

    la prima cosa che tenterei di fare io sarebbe andarmene


    Prima della chiusura delle porte, hanno provato a scappare. E alcuni ci sono anche riusciti, ma ho pensato che non fosse fondamentale riportarlo nel libro

    senza contare che il clero ci fà una figura nettamente migliore


    appurato che ogni tentativo di guarigione era inutile, hanno cercato di salvare i pochi che non si erano ammalati.

    la visione di ita non giustifica un'accanimento sistematico contro tutta la razza, accusa direttamente il re, il malanimo popolare deve essere indirizzato... cosa che, è vero, puoi fare anche in un secondo momento.


    il re era molto amato dal popolo (scusate, devo spiegarlo meglio), il popolo era il massimo sostenitore del re: chi diceva qualcosa contro il re, si sarebbe trovato contro il popolo. Solo qualcosa di grave come la malattia, poteva convincere il popolo a mettere da parte il suo sostegno.

    il clero in tutto questo fa la parte del cattivo;


    no, ha fatto solo ciò che era giusto; salvare il salvabile.
    perchè non una morte diversa dal finire al rogo? il fuoco purifica.

    la stessa dea è in contrasto con i suoi dogmi, si incazza con un uomo, e punisce tutti gli altri???


    i sudditi hanno accettato il comportamento blasfemo del re

    non c'è nulla che giustifichi l'instaurazione del divieto,


    gli elfi diranno che non hanno mai accettato il comportamento del re, daranno la colpa agli umani.


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    00 27/09/2011 18:34

    Prima della chiusura delle porte, hanno provato a scappare. E alcuni ci sono anche riusciti, ma ho pensato che non fosse fondamentale riportarlo nel libro



    in effetti non serve ai fini della storia, però devi pensarci tu; hai chiuso le porte della città per evitare che la gente ne uscisse, e poi li spingi ad andarsene spaventandoli e minacciandoli con i roghi



    appurato che ogni tentativo di guarigione era inutile, hanno cercato di salvare i pochi che non si erano ammalati.

    perchè non una morte diversa dal finire al rogo? il fuoco purifica.



    e quindi è indispensabile bruciarli VIVI ed un pochi per volta nell'arco di mesi? capisco ardere i cadaveri, ma le tue maghe ed erboriste non riescono a trovare alternative più etiche per l'eutanasia? capisco che il rogo nella piazza abbia un forte effetto scenico e drammatico, ma se cerchi una trasposizione di una realtà plausibile, quello che rimane è una barbarie immotivata, non in linea con la storia ne con i personaggi protagonisti dell'evento.

    le civiltà elfiche e umane si sono integrate, anche se da poco tempo è logico aspettarsi solidarietà tra le due fazioni, non sembra plausibile che tutti gli elfi assistano e appoggino un genocidio; e questo và a tutto discapito del clero che fà la parte del cattivo addirittura agli occhi di entrambe le razze

    potrebbe funzionare un rogo allestito in tutta fretta come misura estrema in un unico giorno: rastrellamento casa per casa, cattura di tutti gli ammalati senza preavviso e giudizio sommario su chi deve bruciare, questo favorirebbe anche l'effetto teatrale della visione di ita, che arriverebbe nel momento più teso, salverebbe molte vite riscattando in parte il clero (le sentite scuse e le vistose azioni per fare ammenda, successivamente lo riqualificherebbero completamente agli occhi dei più!)e prima che qualcuno si ponga domande sul tempismo perfetto della visione (che può comunque essere attribuito alla benevolenza della dea) avrà tutto il tempo di consolidare le sue posizioni di potere. ma questo è il tuo libro e non spetta a me dirti cosa scriverlo


    il re era molto amato dal popolo (scusate, devo spiegarlo meglio), il popolo era il massimo sostenitore del re: chi diceva qualcosa contro il re, si sarebbe trovato contro il popolo. Solo qualcosa di grave come la malattia, poteva convincere il popolo a mettere da parte il suo sostegno.



    ricorda che ogni persona che bruci è amica, figlia genitore o parente di qualcun'altro, tu odieresti di più berlusconi (re) che a spinto tuo padre in cassa integrazione (malattia) oppure il poliziotto (clero) che gli ha rotto la testa a manganellate durante una carica ingiustificata, uccidendolo?


    no, ha fatto solo ciò che era giusto; salvare il salvabile.



    si sono attirati addosso l'odio di tutti, hanno spaventato ogni singolo abitante della città (dato che la malattia colpisce anche gli elfi) ed hanno dimostrato la piu totale mancanza di umanità.
    non è inutile curare gli ammalati, anche se non guariscono dare l'impressione di aver fatto tutto il possibile da sicurezza agli altri, toglie un punto focale alla rabbia degli affetti sopravissuti e crea un' idea di bontà e gentilezza verso il clero.
    di contro l'idea stessa dei roghi è contraria ad ogni principio etico e logico; sarebbe equivalente ad uccidere tutti gli africani per debellare l' HIV o giustificare la shoah come una legittima manovra finanziaria


    i sudditi hanno accettato il comportamento blasfemo del re

    gli elfi diranno che non hanno mai accettato il comportamento del re, daranno la colpa agli umani



    al riguardo non c'è molto da dire, non sapendo cosa ha combinato il re.
    a proposito qual'è la linea politica del re rispetto alla malattia prima ed ai roghi poi?


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