Ieri ho proposto alla mia cerchia di Facebook un piccolo esperimento mentale, il quale mi ha portato a leggere delle conclusioni che difficilmente mi sarei aspettata. O meglio - in realtà, nessuno ha realmente risposto al mio appello, concentrandosi invece sull'aspetto generale ed in un certo senso "topico" della questione, basandosi su ipotesi ed assunti che non mi ha dimostrato varrebbero anche nel caso dell'esperimento mentale - ed anzi, io non penso Possano valere.
Lasciate stare il cappello e andiamo avanti, mi tolgo il linguaggio scientifico di bocca che forse vi ha spaventati xD
Esperimento Mentale:
Supponiamo per assurdo che fosse possibile vivere in un mondo in cui ognuno può avere ciò che desidera - e, principalmente, ciò di cui ha bisogno. Non serve che lavori, rubare non ha senso: vuoi una collana? Eccola. Vuoi un computer? Eccolo. Addirittura eliminiamo il denaro. Hai fame? Mangia, tutto quello che vuoi. Poniamo che si possa. Cosa succederebbe, secondo voi? Come vivreste? Cosa fareste?
[bisogna specificare che la cosa è ristretta ai beni puramente materiali, o meglio "tutto ciò che puoi ottenere con mastercard", che oggi puoi pagare.]
Lasciamo perdere speculazioni sul
come sia possibile creare una situazione del genere: facciamo semplicemente finta di esserci dentro.
Intanto vi chiedo di pensarci: soprattutto, di pensare a cosa fareste
voi, come vivreste ed impostereste la
vostra vita.
Questo è un esperimento mentale che ho "imparato" a fare nei momenti di crisi, mi aiuta spesso a focalizzare su ciò che voglio realmente e ciò che invece è un mero capriccio. Sono anni che ho accumulato i soldi per la ps3 ma alla fine non l'ho comprata perchè, obbiettivamente, non mi serve e non la userei. Idem per un motorino o un'automobile o una reflex e via dicendo.
A volte, però, mi rendo conto che molti dei miei desideri
non materiali sono vincolati dal denaro - chi è ricco può permettersi certe cose, chi no, no. Non necessariamente materiali, anzi.
Per esempio, a me piacerebbe poter lavorare in un museo della scienza che c'è qui in città mentre mi laureo, ma questo significherebbe sottrarre una parte di tempo all'università, dover pagare uno o più anni di tasse in più, e non necessariamente essere rallentata nel mio ingresso nel mondo del lavoro. Però al momento i soldi per permettermi gli anni fuoricorso e di mantenimento non li ho, quindi finisco con il non realizzare molti dei miei desideri vivendo lo studio come un'imposizione anzichè un piacere quale doveva essere, e il risultato è che i risultati scarseggiano e io sono spesso infelice in un meccanismo di cane che si mangia la coda.
Questo era solo un esempio, tanto per capire come volevo mettere giù il discorso.
Le risposte che ho ottenuto non hanno improntato assolutamente il discorso in questo modo, anzi: a ben pensarci, hanno tutti accuratamente
evitato di fare seriamente questo esperimento mentale (che devo ammettere, speso fa un po' male fare perchè distrugge molte delle tue convinzioni. Se avessi la porche sarei più felice? ... sì, no? e se ce l'avessero tutti? allora sarebbe una cosa realmente importante? - e scopri che alcuni tuoi sogni sono semplicemente Privi di Senso).
Si sono invece tutti scapicollati per cercare un discorso generale, sulla società in sé e non su loro stessi.
Gli scenari che sono venuti fuori sono agghiaccianti.
Ma ancora più agghiacciante, secondo me, sono le convinzioni che hanno portato ad immaginare tali scenari.
• uno mi ha detto: "io mi farei la casa più figa del mondo in stile batcaverna e sarebbe veramente una gran cazzata."
Sì, infatti. Perchè dopo averla ottenuta la fisseresti e penseresti: "ok, e adesso?"
e si perderebbe interesse - soprattutto se pensiamo che
tutti potrebbero farlo.
• poi mi è stato detto: "le cose più belle sono quelle che ci si guadagna faticando"
Ah, bene, quindi tu preferisci sgobbare a pulire cessi per quattro anni così da poterti permettere un computer decente invece che sfruttarne fin da subito le sue prestazioni e le possibilità che offre, a livello di calcolo, che potrebbero veramente essere portentose (si parlava con uno che fa fisica con me e quindi si parlava Per Esempio di simulazioni).
Insomma, è più importante "ottenere" l'oggetto che usarlo. Ma allora dopo che lo ottieni cosa fai, pensi Ah, Che Bello? Sì, e poi? Poi lo usi, spero. Ma allora non era meglio averlo subito? Aver perso tre anni a lavorare non ti ha privato di molte altre possibilità? Aver perso tre anni a pulire gabinetti non ti ha assolutamente dato nessuna competenza in più, ti ha solo legato affettivamente a quell'oggetto perchè "te lo sei sudato": era necessario? E se si rompe? Soffri di più?
E' un oggetto, accidenti.
E' così importante legarsi agli oggetti? Non sarebbe meglio evitarlo? Non sarebbe meglio
poterlo evitare?
E non solo: quante persone possiedono, sudandosi o meno, oggetti che in realtà non gli servono? Quanti con la reflex, quanti con computer superfighi - che non sanno usare?
Se questi oggetti non fossero status symbol, lo avrebbero voluto o stesso? Se chiunque avesse potuto averlo senza fatica alcuna, loro lo avrebbero lo stesso? Gli interesserebbe realmente? A che pro, mi chiedo io? A che serve? Secondo me a niente, quindi non lo desidererebbero, in realtà: perchè non gli serve. Se ne fanno poco. Non ne hanno realmente bisogno né vogliono imparare ad usarlo propriamente... quindi, che senso ha?
• e ancora, la cosa più terrificante su cui sono convenuti tutti: "anarchia, caos, violenza".
E io mi chiedo... ma perchè?
e ancora non sono riuscita ad ottenere risposta. non dico di avere ragione, ma bisogna pensare a fondo quando si fanno gli esperimenti mentali. Stiamo parlando di un mondo in cui tutto ciò che è materiale non ha alcun
valore, ha solo
utilità.
Ed anzi, rincarando, è stato detto:
"in un mondo in cui la maggior parte della gente vive nel completo appagamento dei propri desideri materiali, si perderebbero di vista i valori, l'etica, il valore delle cose importanti, quelle che ti riempiono il cuore, il valore della vita e dell'altro."
... D:
non riesco bene a vedere il nesso logico, ma sono sconvolta che qualcuno pensi così. Anzi, non qualcuno, ma molti.
Ripeto, non dico di aver ragione - ma allora mi rendo conto che sto ragionando in modo molto diverso dagli altri (il che spiegherebbe un po' di cose xD). Però voglio continuare a portare avanti la mia versione: se tutti potessero avere tutto, significherebbe che nessuno deve perdere tempo e risorse per procurarsi ciò che gli serve, che è utile, di cui ha bisogno. Poniamo anche che si riempia di oggetti di lusso (un assurdo, dato che il lusso in un mondo del genere non esisterebbe, potendoselo permettere tutti), come può questo influire sull'etica? Come è possibile
perdere di vista i valori nel momento in cui non hai assolutamente più bisogno di preoccuparti di nient'altro?
Non sarebbe invece il contrario?
Non sarebbe che non dovendo più scapicollarsi per ottenere i beni materiali, si smetterebbe di pestare i piedi agli altri? E non sarebbe che, non dovendo più pensare costantemente e morbosamente a "quello che non ho, quello che non possiedo ma voglio possedere" avrei più tempo e più animo da dedicare a "le cose che ti riempiono il cuore"?
Il fatto che oggi vediamo i fighetti figli di papà darsi al devasto e alla droga non significa che possedere tutto ciò che si vuole è deleterio, significa che lo è
in questa società. Società che appunto privilegia tantissimo l'oggetto
del desiderio, e non l'oggetto in quanto necessario.
Ma sto divagando.
Questi sono solo alcuni esempi delle cose che mi sono state dette.
Ora, non dico che un mondo del genere sarebbe un mondo perfetto - ma cerchiamo di non arroccarci su certe idee pensando che siano valide "a prescindere". Per questo vi chiedo "cosa fareste voi", e non "cosa farebbero gli altri" - perchè gli altri potrebbero reagire in modo diverso, anzi, Agire (immaginando di essere da sempre in una situazione del genere) molto diversamente, perchè moltissimi degli assunti base della società d'oggi verrebbero a cadere - come il bisogno di soddisfare i propri desideri materiali, che, invece, in un mondo del genere perderebbe completamente di significato. E se consideriamo che il mondo attuale (occidentale) è proprio fatto di questo...
chiaro chenon basterebbe ad eliminare odi e violenza - FORSE. Ma non credo potrebbe innescarne altri di nuovi. Non capisco perchè poter accedere liberamente al materiale debba distruggere lo spirito. E soprattutto non penso che, potendolo fare, TUTTI di farebbero la batcaverna: perchè? perchè perderebbe di significato.
Mi viene in mente la società elfica di Eragon: in quel mondo gli elfi sono liberi di mutare il proprio aspetto come preferiscono. Risultato: non esiste il concetto di bellezza. Ognuno è come vuole.
Se oggi tutti potessero farsi superplastiche per diventare sfrafighi, onestamente - quanto durerebbe? Dopo un primo periodo in cui tutti si uniformano, la "bellezza" così come oggi la conosciamo, la "bellezza uniformata", non perderebbe di significato? Sono tutti belli. Sono tutti uguali. Non verrebbe allora voglia di essere se stessi, e non tutti "ugualmente" belli? Diventeresti come tu vuoi essere, non come dovresti essere secondo gli altri.
Almeno secondo me, che ormai mi pare d'aver capito viaggio su tutt'altra lunghezza d'onda rispetto ai miei coetanei.
[questo enorme trip mentale vi è stato offerto da: "i momenti di profonda crisi di KimmyTamer", "i libretti tao-zen che invadono la sua camera" e "questa vignetta di mafalda:
"]
ciao e grazie a tutti u.ù
scusato lo svarione.