CRISTIANI

INDICE BIBLICO

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    INDICE BIBLICO

    ADOZIONE Atto con il quale Dio accetta qualcuno come suo figlio. Gli Israeliti furono i figli adottivi di Dio (Ro 9:4). Attualmente, quelli che hanno creduto in Gesù Cristo e che hanno ricevuto lo Spirito di adozione sono diventati figli di Dio (Ga 3:26; 4:4-7; Ro 8:15; Ef 1:5; 1 Gv 3:1). Il nostro corpo riceverà l'adozione quando sarà trasformato in corpo incorruttibile (Ro 8:23; 1 Co 15:51-56). Vd. RIGENERAZIONE

    AGNELLO Animale offerto durante vari sacrifici (Es 29:38-42; Le 9:3; Nu 28:11). Gesù Cristo fu chiamato <<l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo>> (Gv 1:29; Is 53:7; 1 P 1:19; Ap 5:6; cfr. Es 12:3-13).

    ALBERO DELLA VITA Albero menzionato nella Genesi e nell'Apocalisse. Ha la capacità di procurare la vita eterna (Ge 3:22-24; Ap 22:2).

    ANGELO Creatura celeste, superiore all'uomo (Eb 2:7). Gli arcangeli (1 Te 4:16), i cherubini (Ge 3:24) e i serafini (Is 6:2) sono delle creature angeliche di rango elevato. Gli angeli sono dei servitori di Dio, dei messaggeri che agiscono in favore degli uomini (Eb 1:14; S1 91:11; Mt 13:49-50). Vd. ANGELO DEL SIGNORE sotto APPARIZIONE

    ANIMA Ebr. nephesh, gr. psyche. Parte immateriale dell'essere umano e principio vitale, la sede delle emozioni e dei sentimenti, cioè delle facoltà intellettuali (Mt 10:28). Il termine anima può anche rappresentare le inclinazioni naturali dell’uomo, in opposizione con spirito che può designare nell'uomo ciò che è guidato dallo Spirito di Dio (Eb 4:12; cfr. 1 Co 2:13-15; 1 Te 5:23).

    ANTICRISTO In linea generale, un anticristo e un avversario di Cristo che nega la sua divinità (1 Gv 2:18, 22-23; 4:2-3; 2 Gv 9). L'Anticristo sarà un falso cristo che viene altresì designato come l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, l'empio (2 Te 2:3-4, 9-12) o, ancora, la bestia (Ap 13:1-8). Egli conseguirà il dominio mondiale alla fine dei tempi (Ap 13:7-8; 15-17), ma sarà vinto dal Cristo alla sua seconda venuta (2 Te 2:8; Ap 19:19-21).

    APPARIZIONE Manifestazione di Dio agli uomini. Dio non può essere visto dall'uomo (Es 33:20-23; Nu 12:8); per questo motivo, in passato, egli è apparso sotto le sembianze di un uomo che è chiamato l'angelo del SIGNORE (Es 3:2; Gc 6:21-22; 13:21-23). Dio si è anche manifestato nella colonna di nuvola (Es 13:21-22; 40:34-35; 1 R 8:10- 11). Infine, Dio è apparso nella persona di Cristo (Gv 1:18; 14:9; 2 Co 5:19; Eb 1:2-3). Vd. SCRITTURA e RIVELAZIONE

    BATTESIMO Lett. immersione o bagno. Ci sono differenti battesimi (Eb 6:2): Il Battesimo di Giovanni il Battista; Giovanni ha predicato il ravvedimento (Mr 1:4) e quelli che si facevano battezzare testimoniavano in questo modo il loro desiderio di purificazione; ma solo la fede in Cristo salva (Gv 1:29; cfr. At 19:4). Il battesimo, o lavacro della rigenerazione (Tt 3:5); consiste nell'essere rigenerati e nel ricevere la vita eterna e la natura divina (1 P 1:23; 2 P 1:4; 1 Gv 5:12). Il battesimo dello Spirito (Mr 1:8); è il dono dello Spirito Santo concesso a colui che ha posto la propria fiducia in Cristo (Ef 1:13; Ga 4:6). Quelli che sono battezzati dallo Spirito Santo formano un solo corpo, e sono chiamati a una gloriosa speranza (1 Co 12:13; Ef 4:4). Il battesimo <<nella morte di Cristo>> (Ro 6:3, 4); è il fatto che la nostra natura peccatrice, il nostro uomo vecchio, è stato crocifisso con Cristo. Così il credente è liberato dalla potenza del peccato, e può camminare in novità di vita; questo significa che la vita di Cristo può svilupparsi e manifestarsi in lui (Ro 6:6, 10-14; Ga 2:20; 5:24; 6:15). Il battesimo cristiano; è l'espressione della fede in Cristo, il segno della salvezza accettata (At 2:41; 8:36-38; 10:47- 48). Esso è altresì la richiesta di una buona coscienza e non la purificazione dai peccati (1 P 3:21).

    BESTEMMIA Insulto o termine diffamatorio nei riguardi di Dio (2 Sa 12:14; Ap 13:1-6; 16:9, 11, 21). La bestemmia o peccato contro lo Spirito Santo consiste nell'attribuire al diavolo un'opera realizzata mediante lo Spirito di Dio (Mr 3:22-23, 29-30). Ed e anche oltraggiare lo Spirito della grazia disprezzando e rifiutando il sangue del patto (Eb 10:29; cfr. 9:22).

    CARNE Termine che designa il corpo dell’uomo (Ga 4:13-14), oppure l'uomo stesso, in particolare nella sua debolezza (Is 40:6-8; Lu 3:6; Gv 3:6). La carne indica pure la natura umana corrotta dal peccato, nemica di Dio e opposta allo Spirito (Ro 8:5-10; Ga 5:16-21, 24; 6:8).

    CASTIGO ETERNO, PENE ETERNE Pena inflitta a quelli che non avranno posto la loro fiducia in Cristo per la purificazione dai loro peccati (Gv 3:36; Eb 2:2-4; 10:28-31; Ap 20:12- 13). Essi subiranno una punizione eterna (Mt 25:46), un obbrobio e un'eterna infamia (Da 12:2); saranno gettati nelle tenebre di fuori (Mt 8:12), in un luogo di sofferenza e di tormento (Ap 14:11; 20:10). Vd. GEENNA, SOGGIORNO DEI MORTI, GIUDIZIO FINALE.

    CENA DEL SIGNORE Pasto voluto dal Signore alla vigilia della crocifissione per commemorare la sua opera alla croce (Mt 26:26-28; At 20:7; 1 Co 10:16-17; 11:20-34). La parola cena, lett. pranzo, e di origine latina.

    CHIESA Gr. ekklesia, lett. assemblea, da un verbo che significa chiamare fuori da. La Chiesa e l'insieme di quelli che hanno accettato la salvezza in Cristo e sono stati suggellati dallo Spirito Santo (At 2:47; 11:26; Ro 8:9; Ef 1:13; 2:19). Cristo è il fondamento e il capo della Chiesa, che è il suo corpo. Egli è anche la pietra angolare di tale edificio spirituale (1 Co 3:11; Ef 5:23; 1 P 2:4-8; cfr. Mt 16:18). Lo Spirito Santo dirige la Chiesa (cfr. At 13:2) e conferisce ai membri di essa i doni in vista dell'edificazione comune (1 Co 12:4-11; 1 P 4:10- 11), La Chiesa di Cristo è una, perché ha un solo capo, cioè Cristo, un solo Spirito, un solo fondamento (Ef 4:4-6); ma c'è diversità di ministeri, a somiglianza del corpo umano in cui ogni organo ha una propria morfologia e funzionalità ben definite (1 Co 12:12- 31). La Chiesa universale, costituita dall'insieme di coloro che sono stati riscattati da Cristo (At 20:28) trova la sua espressione nelle Chiese locali (1 Co 7:17; Ap 2:23).

    CIRCONCISIONE Piccola operazione nella carne, segno del patto di Dio con il popolo d'Israele (Ge 17:9-14; Gs 5:2-8). Sotto il nuovo patto, la circoncisione del cuore e l'unica che abbia valore: l'uomo deve essere liberato dalla schiavitù del peccato e dei suoi desideri impuri per potersi sottomettere alla volontà di Dio (Cl 2:11-13; Ro 2:28-29; Ga 5:24).

    COMUNIONE Questa parola significa relazione, associazione partecipazione di due o più persone agli stessi scopi, sentimenti e ideali. L'uomo è chiamato a una comunione di questo genere con Dio, rimettendogli ogni cosa e godendo di tutte le sue benedizioni (1 Co 1:9; cfr. Lu 9:23; 2 Co 8:9). La comunione esprime pure l'intimità e il contatto che devono esistere fra Dio e le sue creature (1 Gv 1:3, 7).

    CONSACRAZIONE Atto per mezzo del quale una persona o un oggetto sono messi a parte per il servizio di Dio (Es 28:41; Le 19:24; Gc 16:17; Gr 1:5; Ga 1:15-17). In Egitto, il SIGNORE aveva riscattato i primogeniti d'Israele: la loro consacrazione era il riconoscimento della loro appartenenza a Dio (Es 13:1-2; Nu 3:13; cfr. 1 Co 6:19-20). I leviti furono scelti fra il popolo e consacrati per il servizio del santuario (Nu 3:12, 41; 8:11).

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    CONVERSIONE Fra i vari significati quello riferito a una colonna di uomini o mezzi terrestri o convoglio di navi, quando c'è mutamento a destra o a sinistra nella direzione di movimento, tanto che si determina una rotazione dello schieramento; da cui, in senso traslato, cambiamento radicale delle proprie concezioni riguardo a Dio. Nel N.T. ricorre spesso il verbo greco metanoèô che significa muto parere, muto pensiero. Quindi, abbandono di una direzione, di una mentalità, di atteggiamenti e di azioni riconosciuti malvagi, per volgersi verso Dio allo scopo di ottenere il suo perdono e per camminare, poi, nella sua via. Perciò si tratta di un'esperienza che consiste in una traumatica a livello di pensieri e di sentimenti, che poi condurrà a un mutamento di parole e di comportamento pratico. Le caratteristiche di questa esperienza sono il dolore per il peccato e il cambiamento di vita, ma non il concetto di <<fare penitenza>>, che è estraneo alla Bibbia. I Tessalonicesi si erano convertiti a Dio abbandonando gli idoli per servire il Dio vivente e vero (1 Te 1:9; cfr. Is 55:7; Ez 18:23, 32). La conversione a Dio segna il punto di partenza della vita cristiana (Mt 18;3; At 9:35; 11:21).

    CORONA Termine spesso impiegato nella Scrittura in senso figurato per rappresentare una ricompensa (1 Co 9:25; Fl 4:1). La Bibbia menziona la corona della vita (Gm 1:12; Ap 2:10), la corona della giustizia (2 Ti 4:8), la corona della gloria (1 P 5:4; cfr. 1 Co 3:14-15).

    COSCIENZA Sentimento nell'uomo che lo avverte del bene e del male. La coscienza che ha operato nell'uomo dopo la disubbidienza di Adamo e di Eva nell'Eden (Ge 3:7-13; cfr. Gv 8:9; Ro 2:15). La coscienza può essere debole, contaminata o cauterizzata (1 Co 8:7; 1 Ti 4:2; cfr. Is 5:20), ma può essere purificata per mezzo del sangue del Cristo (Eb 9:14; 10:22).

    CREAZIONE Consiste nell'atto di portare il mondo all'esistenza, a partire dal nulla, mediante la sola volontà e potenza di Dio (Ge 1:1, 21, 27; Sl 33:9). Dio è il creatore della materia e della vita. Mediante la risurrezione di Cristo, Dio vuole realizzare nell'uomo una nuova creazione o creatura (Gv 1:12-13; 2 Co 5:17; Ga 6:15). Più tardi, dopo la distruzione della terra e dei cieli attuali, appariranno nuovi cieli e nuova terra (2 P 3:7-13; Ap 20:11; 21:1).

    CRISTO Lett. unto; titolo corrispondente a messia, di derivazione ebraica (Da 9:25; Gv 1:41). Gesù Cristo e stato unto dallo Spirito Santo (Lu 4:16-21) come re (Sl 2:2-9), come profeta per annunziare la Parola di Dio e per compiere la sua opera (Gv 3:34; At 10:38), come sacerdote (Eb 5:5-6). Vd. UNZIONE

    CROCIFISSIONE (CROCE) Supplizio per cui il condannato viene legato o inchiodato su una croce (Mr 15:24; Gv 20:25-27). Si poteva somministrare una specie di stupefacente al suppliziato per attenuargli il dolore (Mt 27:34). La morte sopravveniva a seguito di una lenta asfissia, dopo molte ore o anche giorni. Talvolta si spezzavano le gambe per affrettare la morte (Gv 19:31-33). Portare la propria croce significa rinunciare a se stessi e alla propria vita per godere della vita e delle benedizioni di Cristo (Lu 9:23; Ga 2:20; Fl 3:8-10; cfr. Fl 2:5-6).

    DEMONE Essere celeste nemico di Dio, angelo che ha peccato e non ha serbato la sua dignità originaria (2 P 2:2-4; Gd 6). I demoni sono degli spiriti al servizio del diavolo (Mt 12:24; cfr. 25:41). Essi possono impossessarsi di esseri umani e tormentarli (Mt 15:22; Lu 8;29; 9:42), e ispirare false dottrine e culti aberranti (1 Co 10:20-21; 1 Ti 4:1-2). Sanno chi è Cristo e conoscono il loro destino eterno (Mt 8:28-29; Mr 1:23-26; Gm 2:19).

    DEPORTAZIONE DI GIUDA Nabucodonosor, re di Babilonia, occupò Giuda al tempo del re Ioiachim nel 605 a. C. (2 Cr 36:5-7; cfr. Da 1:1-3); poi condusse loiachin e gli abitanti di Gerusalemme a Babilonia nel 597 a. C. (2 R 24:8-17). Infine, distrusse Gerusalemme e il tempio nel 586 a. C. e deportò i Giudei (2 R 24:18-25:21). Giuda rimase in esilio per settant’anni (Gr 25:11), poi 42.360 Israeliti ritornarono per ricostruire il tempio (Ed 2:64) e Gerusalemme (Is 44:26-28; Ed 1:1-3; Ne 2:4-8). Vd. DISPERSIONE

    DEPORTAZIONE DI ISRAELE Dopo la divisione del regno di Salomone, verso il 931 a. C., il regno d’Israele, o regno del Nord, subì gli attacchi della Siria (1 R 19:15; 2 R 10:32-33), poi quelli dell’Assiria. Tiglat-Pileser conquistò il nord e l’est del paese, verso il 735 a. C., e ne deportò gli abitanti (2 R 15:29). Salmaneser attaccò Samaria, la capitale d’Israele, che fu presa nel 721 a. C.; gli Israeliti furono deportati in Assiria (2 R 17:1-8, 23). Vd. DISPERSIONE

    DIGIUNO Asternersi dal cibo o da altre cose. Il digiuno non è prescritto dalla legge di Mosè. Viene menzionato per la prima volta in Gc 20:26, poi ricorre in vari passi (2 S 12:22; Gr 36:9). Si digiunava per umiliarsi davanti a Dio a causa del peccato, per pregare e per invocare il SIGNORE affinché intervenisse in una situazione difficile (2 Cr 20:1-4; Ed 8:21-23; cfr. Le 16:29- 31). Ma il digiuno divenne pure una forma di pietà senza valore spirituale (Is 53:3-5; Mt 6:16-18; Lu 18:10-12). Le caratteristiche del vero digiuno sono state definite da Isaia (Is 58:6-9; cfr. Za 8:19).

    DIO Il Creatore dei cieli e della terra (Ge 1:1; Gv 1:1-3; Cl 1:16-17; Ap 3:14). Vd. CREAZIONE. Lebr. elohim, è una parola con terminazione al plurale che indica gli dei delle nazioni pagane ma, in altri contesti, indica il Dio unico di Israele; oltre a questo indizio, anche alcuni passi dell’A.T. ci inducono a considerare un concetto di molteplicità all’interno dell’unica Divinità, fino a scorgere (nel N.T.) che Dio si manifesta in tre Persone (cfr. Ge 1:26; 3:22; Mt 28:19; 2 Co 13:13). Il suo nome Yahwè (ebr. YHWH) viene messo in relazione con l’espressione colui che è (cfr. Es 3:14; Eb 13:8) per esprimere la presenza costante di Dio; nella nostra revisione esso viene reso con SIGNORE, Secondo la tradizione orale della sacra Scrittura, cioè secondo la lettura che ne facevano gli Ebrei. Inoltre, i traduttori della Septuaginta lo hanno reso con il gr. kurios che significa SIGNORE; così facevano anche gli autori dei libri del N.T. I suoi titoli sono: il SIGNORE o il Padrone (ebr. adhonai, gr. kurios), che esprime la sua sovranità e il suo dominio (De 10:17; 1 Ti 6:15), il SIGNORE degli eserciti, il Santo d’Israele (Is 1:9; 54:5), l’Altissimo (Nu 24:16). I suoi attributi sono: l’onnipotenza (Ge 17:1; Mt 19:26), l’eternità (Ge 21:33; Eb 9:14), l’onniscienza (Sl 139:1-6; Gv 16:30), l’onnipresenza (Sl 139:7-12; Mt 28:20), l’amore (Gv 3:16; 1 Gv 4:8), la vita (Gv 5:26), la giustizia (Sl 71:19; 1 Co 1:30), il giudizio (Ec 12:16; Gv 5:22), il perdono (Sl 130:4; Ef 1:7). Le perfezioni di Dio sono manifeste nella natura (Ro 1:18-23). Nel passato Dio si è manifestato ad alcuni uomini (Es 3:4-6; 1 S 3:10-21; At 9:5-6); ha fatto conoscere la sua volontà in diverse maniere (Eb 1:1; Nu 12:5-8; 2 S 12:1; Ed 2:63); poi ha parlato per mezzo del Figlio (Eb 1:2; Gv 3:34; 14:10). Attualmente, egli si esprime in esclusiva per mezzo della Bibbia, che e la Parola di Dio (Gv 20:31; 1 Co 4:6; Ap 22:18-19). Vd. APPARIZIONE, SCRITTURA, RIVELAZIONE

    DISPERSIONE Gr. diaspora (Gm 1:1). Questo termine indica la dispersione degli Israeliti fra le diverse nazioni (Le 26:33; Ez 12:15). Dopo la distruzione di Gerusalemme, alcuni Giudei emigrarono in Egitto, dove divennero molto numerosi (Gr 41: 17-18; 44:1). Poi, molti Israeliti rimasero in Assiria e a Babilonia dopo le deportazioni (2 R 17:23; cfr. Ed 1:5). In seguito i Giudei si sparsero nelle regioni degli imperi greco e romano dove fondarono numerose colonie. Attualmente, essi risultano dispersi nel mondo intero (cfr. Gv 7:35; At 2:5; 18:1-3). Tuttavia, alla fine dei tempi, il Signore radunerà il suo popolo (De 30:3; Sl 147:2; Gr 29:14; 21:8).

    DIVORZIO, vd. RIPUDIO

    ELEZIONE Atto sovrano di Dio che consiste nel chiamare una persona o un gruppo di persone per conferire loro un compito definito. Israele è stato eletto (Is 45:4; 65:9) per ricevere gli oracoli di Dio e permettere la venuta di Cristo nel mondo (At 7:37; Ro 3:2; 9:4-5). La Chiesa è eletta (Cl 3:12; 1 P 1:2) per essere colonna e sostegno della verità (1 Ti 3:15). Alcuni sono eletti per un ministero speciale (cfr. At 13:2; 1 Ti 1:18). Vd. PREDESTINAZIONE

    ESPIAZIONE Azione di copertura delle trasgressioni e delle sozzure affinché l’uomo sia riconciliato con Dio (cfr. Es 29:36-37; Le 4:20). Il peccato contamina e comporta necessariamente una sanzione che non può essere altro che la morte, la separazione da Dio (Ge 2:17; Ro 5:12; 6:23). Ora, Cristo ha espiato i peccati prendendoli su di sé per subirne il castigo al posto dell’uomo (1 Gv 2:1-2; cfr. Is 53:4-6; 2 Co 5:20-21). Così il peccato viene espiato, ossia coperto (che è la traduzione letterale del termine ebraico in questione), e l’uomo viene liberato allo stesso tempo sia dal male sia da una giusta condanna: egli è giustificato gratuitamente per mezzo della grazia di Dio, in risposta alla sua fede (Ro 3:24; 8:1; Ef 2:8-9).

    FEDE Certezza del cuore riguardo a Dio e alle sue parole. Abraamo ha creduto alla promessa di una discendenza innumerevole (Ge 15:5-6; cfr. Nu 22:3-4). L’ufficiale del re credette alla parola di Cristo che gli assicurava la guarigione del figlio (Gv 4:46-53). La fede produce la dimostrazione di ciò che rimane inaccessibile alla ragione e ai sensi (Eb 11:1, 3). Essa riposa sulle dichiarazioni della Bibbia (Ro 10:17), sulla onnipotenza di Dio (Mr 9:23; Gv 11:40; 1 Co 2:5), sulla sua fedeltà (Gv 4:18-21; 1 Te 5:24). Essa è il solo mezzo per poter essere graditi a Dio (Eb 11:6; Gm 1:6-8) e per ottenere le sue benedizioni (Ga 3:9; Eb 6:12). La fede indica altresì l’insieme della dottrina biblica (1 Ti 1:18-19; Fl 1:27; Gd 3, 20).

    GESU’ Lett. YHWH salva. Gesù corrisponde al nome ebr. Giosuè. Era un nome molto diffuso in Israele (Mt 1:21; Gv 4:42; At 13:23; cfr. Cl 4:11). Vd. SALVEZZA

    GIUDIZIO Valutazione di Dio riguardo agli uomini e alle loro opere, e alle nazioni. Dio sottoporrà ogni opera a giudizio (Ec 12:16; Is 26:9; Ro 14:12). I giudizi di Dio si esercitano costantemente (So 3:5). Dio giudica innanzitutto gli uomini riguardo al loro atteggiamento verso Cristo (Gv 3:18, 36; cfr. Ro 8:1). In futuro, anche i credenti saranno esaminati secondo le loro opere (1 Co 3:10-15; 2 Co 5:10), così anche la Chiesa di Cristo (1 P 4:17; cfr. Ap 3:1-3, 8, 15-20). Nel corso del GIUDIZIO FINALE, i morti increduli saranno altresì giudicati secondo le loro opere (Ap 20:11-15). Vd. GEENNA, SOGGIORNO DEI MORTI

    GIUSTIFICAZIONE Azione che attribuisce all’uomo la giustizia perfetta di Cristo (1 Co 1:30; 2 Co 5:21). Gesù ha fatto l’espiazione dei peccati prendendoli su di se per subirne il giusto castigo (Is 53:4-6; Eb 2:17; 1 Gv 2:1-2); conseguentemente, l’uomo può essere giustificato, ossia dichiarato giusto da Dio stesso (Ro 3:25-26; 4:25; 5:18; cfr. Nu 23:21). Luomo e giustifi- cato mediante la fede senza le opere (Ro 3:24, 28; Ef 2:8-9; Ga 2:16).

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    GIUSTIZIA Qualità di tutto ciò che e conforme alla volontà e alle norme di Dio. Per natura, per la sua vita e per le sue azioni, l’uomo e peccatore e ingiusto agli occhi di Dio (Gb 25:4; Is 64:6; Ro 3:9-18). Cristo e stato fatto giustizia per l’uomo (1 Co 1:30): egli era senza peccato (Gv 8:46; 1 Gv 3:5), ma è stato condannato al posto del peccatore (Is 53:4-6; 2 Co 5:21). Cosi, la giustizia è stata soddisfatta e Dio può essere giusto nel concedere la giustificazione a colui che crede (Ro 3:25-26). Vd. ESPIAZIONE

    GLORIA Grandissimo onore e straordinaria fama ottenuti per meriti eccezionali. La gloria di Dio risalta dalla sua creazione (Sl 19:1-4; Ro 1:20) e mediante l’opera di Cristo (Lu 2:8-14; 2 Co 4:4, 6; Ef 1:17-23). La gloria del SIGNORE apparve nella nuvola sul tabernacolo e nel tempio (Es 40: 34-35; 1 Re 8:10-11), poi in Gesù Cristo che ne è lo splendore (Eb 1:3; Gv 1:18; 14:9-10). Il Signore ritornerà nella sua gloria e magnificenza, e stabilirà il suo regno di gloria (Mt 25:31; 2 Te 2:8; 1 Te 2:12). Il credente partecipa alla gloria di Dio nella misura in cui egli e trasformato all’immagine di Cristo (Ro 8:19; 2 Co 3:18; 2 Te 1:10-12).

    GRAZIA Disposizione essenzialmente benevola di Dio verso l’uomo (Is 30:18; 2 Co 12:9; Ef 2:7; 1 Ti 1:14), benedizione particolare concessa da Dio (Gv 1:16; Gm 1:17). Attualmente noi non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia (Ro 6:14), perché Dio concede la sua benedizione non a motivo delle opere, dei meriti e dei privilegi, ma per pura grazia: la salvezza (Ro 3:24), il servizio per Dio (Ro 1:5; 1 Co 15:10; cfr. 2 Co 4:1),1eredità che ci è riservata (1 P 1:3-4; 3:7). Ogni grazia di Dio è in Gesù Cristo (Ef 1:3; Cl 2:10) e viene concessa in risposta alla fede (Ro 5:2; cfr. 2 Co 1:19-21; Gm 1:5-8).



    IMPOSIZIONE DELLE MANI Atto con cui si trasmetteva una benedizione particolare o la guarigione (Nu 27:18-20; Mr 6:5; 10:13-16; At 28:8) o, talvolta, la maledizione (Le 16:20-22; 24:14). Era altresì un atto di identificazione con una vittima o un animale offerto in sacrificio (Le 1:4; 8:22). Nel N.T. gli apostoli hanno talvolta, con l’imposizione delle mani, comunicato lo Spirito o certi doni (At 8:17-18; 2 Ti 1:6; cfr. Eb 2:3-4). L’imposizione delle mani da parte della Chiesa sembra essere il riconoscimento di un dono o di una chiamata rivolta a un uomo, come pure un impegno preso nei suoi confronti (At 13:2-3; 1 Ti 5:22, 24).



    IMPUTARE (ADDEBITARE, METTERE IN CONTO) Mettere qualcosa in conto a qualcuno (Ro 4:6-8; 5:13). La giustizia di Cristo ci viene accreditata in risposta alla fede (1 Co 1:30; Ro 4:11). La fede messa in conto di giustizia significa che il fatto di credere è sufficiente per comunicare la giustizia di Cristo a colui che crede (Ge 15:6; Ro 4:9-10, 21-25).



    ISPIRAZIONE Influenza determinante dello Spirito di Dio nell’anima e nello spirito di un uomo perché egli comunichi esattamente il pensiero e la volontà di Dio (2 P 1:20-21; 2 Ti 3:16; cfr. Ro 15:4; 1 Co 10:11). Le parole dei profeti e degli apostoli erano ispirate da Dio quando essi comunicavano un messaggio da parte sua (2 Cr 20:14-18; cfr. v. 22-23; 1 Te 2:13). Questo vale anche per i loro scritti: nemmeno un iota deve sparire dalla Legge (Mt 5:17-19; 24:35). La Scrittura ispirata da Dio è pura (Sl 12:7; 18:31), santa (2 Ti 3:15), sufficiente (De 13:1; Pr 30:6; 1 Co 4:6; Ap 22:18-19), rivelatrice nei riguardi di Dio e delle sue intenzioni (Gr 29:11-14; Sl 32:8; Gv 20:30-31), nei riguardi del diavolo (Ge 3:1-6; Gb 1:9-11; Za 3:1-2) e nei riguardi dell’uomo stesso (Gm 1:23-24). Vd. SCRITTURA



    LEGGE Insieme di precetti dati all’uomo per regolare la sua vita spirituale, personale, familiare e sociale (Gs 1:8). La Legge ha valore assoluto (De 27:26; Gm 2:8-12). La Legge di Mosè designa il Pentateuco, ovvero i primi cinque libri della Bibbia, e si riassume nei dieci comandamenti (Es 20:1-17). Il termine legge si applica talvolta a tutto l’A.T., compresi i Salmi e gli Scritti profetici (Gv 12:34; cfr. Sl 89:34-35; 1 Co 14:21; cfr. Is 28:11-12). Israele era sotto la legge (cfr. Ga 4:4), vale a dire che le sue relazioni con Dio erano regolate dalle clausole del patto concluso al Sinai (Es 24:4-8; cfr. Ga 3:19- 27). La Legge di Cristo è una legge d’amore, di verità e di perdono (Gv 4:24; 13:34-35; 15:13; Ef 4:32), e di libertà (Gm 1:25; Gv 8:36).



    LIBERTA’ Possibilità per l’uomo di scegliere sulla base di una vera conoscenza. La libertà dipende dalla conoscenza della verità e dalla liberazione, operata da Cristo, da ogni forma di schiavitù o di asservimento; solo allora l’uomo e veramente libero (Gv 8:31-36; Ro 8:2; Ga 5:1, 13, 24; Gm 1:25).



    MEDIATORE Persona incaricata di realizzare un accordo fra due parti. Cristo è il solo mediatore fra Dio e gli uomini (1 Ti 2:5), perché lui solo ha risolto il problema del peccato, per mezzo del suo sacrificio (Is 53:4-6; Ro 8:1); così, egli può condurci a Dio (1 P 3:18; Ai 4:12; Eb 7:25; 10:19-23). Vci. ESPIAZIONE



    MESSIA, vd. CRISTO



    MISTERO Verità o realtà accessibile all’uomo solo parzialmente a causa dei suoi limiti (cfr. 1 Co 13:9, 12; Gb 11:7-9; De 29:28). La Bibbia menziona, fra gli altri, il mistero della pietà, che concerne Cristo e la sua opera (1 Ti 3:16; Cl 1:25-2:3), il mistero della Chiesa formata da Giudei e da pagani convertiti (Ef 3:1-13), il mistero dell’iniquità (2 Te 2:7), il mistero di Babilonia, la grande prostituta (Ap 17:1, 5-7), il mistero di Dio, che riguarda la realizzazione finale del piano di Dio (Ap 10:7).



    MORTE Nella Bibbia questo termine e legato all’idea di separazione. La morte fisica segna la fine dell’esistenza terrena e il ritorno del corpo alla polvere quando l’anima lo lascia (Ge 3:19; Sl 90:3; cfr. Lu 23:46, 52). La morte spirituale e la conseguenza dell’entrata del peccato nel mondo (Ro 5:12). Essa descrive la situazione dell’uomo separato da Dio (Is 59:2; La 3:39), sotto il regno del peccato (Ro 5:21; 1 Ti 5:6), sotto la potenza della carne e del diavolo (Gv 8:34, 44; Ef 2:1-3; 1 Gv 5:19). Per questo motivo l‘uomo ha bisogno di nascere di nuovo (Gv 3:3-8; Ef 2:4-9). Vd. RIGENERAZIONE La morte seconda, conseguenza del giudizio finale, e uno stato di separazione eterna da Dio; nello stagno di fuoco (Ap 14:10-11; 10:11-15).



    OFFERTA Dono non cruento fatto a Dio, in contrasto con i sacrifici di animali. Si offriva del fior di farina intrisa d’olio e d’incenso o impastata con olio per fare delle focacce senza lievito (Le 2:1-13), le primizie dei raccolti (Le 2:14-16; 23:10), le libazioni (Ge 35:14) e le decime per il mantenimento dei Leviti (Nu 18:21).

    OLOCAUSTO, vd. SACRIFICI



    PACE Termine che comporta un’idea di pienezza, di soddisfazione, di riposo, di tranquillità. Cristo ha fatto la pace fra Dio e l’uomo per mezzo del sangue della croce (Cl 1:20; Ro 5:1; Ef 2:14; Fl 4:6-7; Is 26:3).

    PADRE Titolo dato a Dio, che esprime il rispetto e l’amore che gli sono dovuti (Ml 1:6; 2:10; Pr 1:8). Dio e il padre di tutti quelli che hanno creduto in Cristo, che hanno ricevuto lo Spirito di adozione e la natura stessa di Dio (Ga 3:26; 4:4-7; 1 Gv 3:1; 2 P 1:4); essi possono veramente dire che Dio e il loro padre (cfr. Mt 6:9; 2 Co 6:18).



    PASQUA Inizialmente la Pasqua indicava l’agnello immolato dagli Israeliti in Egitto; essi avevano messo il suo sangue sui due stipiti e sull’architrave delle porte e avevano mangiato la sua carne (Es 12:3-11, 21). Grazie a questa Pasqua (termine derivato dal verbo ebr. pasach che significava originariamente passare oltre, nel senso di risparmiare, proteggere, salvare), l’angelo distruttore era passato oltre gli Israeliti, senza far loro del male, mentre i primogeniti degli Egiziani furono colpiti a morte (Es 12:12-13, 29). In seguito la festa della Pasqua fu la commemorazione di questo avvenimento e dell’uscita dall’Egitto (Es 12:24-27, 41- 42). Ora, Cristo e la nostra Pasqua; egli è stato immolato sulla croce (1 Co 5:7-8; cfr. Gv 6:53-57; 10:17-18), e libera dal peccato e dalla condanna (Gv 1:29; Ro 8:1; 1 Gv 2:1-2). La festa della Pasqua ricorda l’opera di Cristo e la sua risurrezione (cfr. 1 Co 15:3-4, 20-21).



    PATTO (ALLEANZA) Impegno di Dio nei confronti di un uomo, di un popolo o dell’umanità, senza richiederne il contraccambio. Si possono ricordare: II patto con Noè, per la conservazione del mondo attuale; ne è segno l’arcobaleno (Ge 8:21-22; 9:8-17). Il patto con Abraamo; Dio si impegna a dare il paese di Canaan alla discendenza di Abraamo (Ge 15:4, 7, 18-21); ne è segno la circoncisione (Ge 17:9-14). Il patto con Israele, o antico patto si tratta del patto della Legge contratto al Sinai; ne è segno il sabato (Es 31:12- 17). Dio si impegna nella misura in cui Israele osserva i suoi comandamenti (Es 20:1-17; Le 18:5; De 4:23; Gr 31:31- 34). Il patto con Davide; Dio si impegna ad assicurare il trono di Israele ad un discendente di Davide. Cristo, della stirpe di Davide, possiede un regno eterno (2 S 7:12-16; Is 9:5-6; Mt 1:1-16). Il nuovo patto; la Legge e le sue caratteristiche erano infatti <>, ma la realtà è in Cristo (Cl 2:16-17; Eb 10:1-4). Inoltre, Israele non ha rispettato questo patto; per tale motivo e stato sostituito con un altro fondato su migliori promesse (Eb 8:6-13). Il nuovo patto si basa sul sacrificio perfetto di Cristo; egli ne è il mediatore e lo ha suggellato con il suo proprio sangue (Gv 19:30; Eb 9:15, 25-28). Il segno di questo patto è il dono dello Spirito (Ro 8:9; Ef 1:13) e le clausole sono la purificazione dei peccati (Ro 11:27) e il dono della vita eterna con ogni specie di benedizioni (Gv 20:31; Ef 1:3; 1 Gv 5:12), in risposta alla fede (cfr. Gv 6:28-29; Eb 11:6). Vd. TESTA- MENTO



    PECCATO Disubbidienza a Dio, atto contrario alla Legge divina (Ge 2:17; 3:6-7; Ro 5:19; 1 Gv 3:4); qualsiasi trasgressione dell’uomo è, prima di tutto, un peccato contro Dio (Sl 51:4). Il peccato è anche una potenza malvagia che regna nel cuore dell’individuo (Ro 5:21; 7:11, 17-23). Il peccato originale è la trasgressione di Adamo; il primo uomo e diventato un peccatore e ha trasmesso il peccato a tutta la sua discendenza (Ro 5:12-15; cfr. 3:9-20). (Ro 6:23; cfr. 2 Co 5:21).



    PERDONO Atto mediante il quale Dio rimette e dimentica i peccati dell’uomo in risposta alla sua fede nell’opera espiatoria di Cristo (Sl 130:4; Lu 1:77; At 10:43; Eb 9:22). Ogni peccato sarà perdonato all’uomo, a eccezione del peccato o bestemmia contro lo Spirito (Mt 12:31-32; cfr. Eb 6:4-6; 10:29). L’uomo deve perdonare secondo la misura del perdono di Dio (Ef 4:32; cfr. Lu 6:36).



    PREDESTINAZIONE Decisioni di Dio, prese prima della fondazione del mondo, di concedere benedizioni agli uomini (Ef 1:3-4). Dio ha predestinato gli uomini all’acquisizione della salvezza in Cristo (1 Te 5:9; 1 Ti 2:3-4), a essere suoi figli e suoi eredi (Ro 8:29; Ef 1:5, 11). Ma poche persone rispondono alla chiamata di Dio e l’accettano per gioire effettivamente dei suoi benefici (cfr. Mt 22:1-14; At 17:32); Gli increduli possono essere utilizzati, loro malgrado, come dimostrazione del giudizio e della potenza di Dio (cfr. Es 5:2; 9:13-16; Ro 9:17). Vd. ELEZIONE

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    Stella..
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    Sesso: Femminile
    16/08/2011 15:11
    PREGHIERA Espressione spontanea e diretta dell’uomo a Dio. Gesù pregava costantemente (Lu 6:12). Mosè era un uomo di preghiera (Es 32:9-14), Davide pure (Sl 28:1; 51:1-4). L’apostolo Paolo pregava per ogni Chiesa (Ro 1:8-10; Ef 1:15-19; Cl 1:8-11). Ogni situazione, ogni bisogno, ogni dono di Dio può ispirare la preghiera (Ge 25:21; Sl 30:1-12; Da 9:3; At 4:23-31). Le preghiere si distinguono in suppliche, richieste, ringraziamenti, lodi, adorazione (FI 4:6; 1 Ti 2:1; Sl 71:14); in alcuni passi profetici si trovano preghiere imprecatorie (SI 69:22-28; 140; cfr. Ap 6:10). La preghiera viene fatta nel nome di Cristo (Gv 16:23-24), perché è in lui che ogni cosa viene concessa (2 Co 1:20; Ef 1:3; Cl 2:10). Gesù ha insegnato ai suoi discepoli come bisogna pregare (Lu 11:1-4); il testo di Mt 6:7-13 racchiude i grandi principi della preghiera.



    RAPIMENTO DELLA CHIESA Nel tempo voluto da Dio, il Signore ritornerà dal cielo per prendere la sua Chiesa che, da quel momento, sarà per sempre con lui (Gv 14:2-3; 1 Te 4:14- 18). Nel momento del rapimento, i morti che erano credenti risusciteranno e i credenti ancora sulla terra saranno trasformati e riceveranno un corpo incorruttibile (1 Co 15:51-55).



    RAVVEDIMENTO Sofferenza interiore prodotta dalla convinzione di peccato e da profondo desiderio di cambiamento; il ravvedimento si dimostra autentico quando c’è cambiamento di vita (At 2:37-38; 2 Co 7:10; 2 P 3:9; Gv 16:8-9). Esso precede il perdono dei peccati (Lu 24:47; Ro 2:4). Vd. CON VERS IONE



    REGNO DI DIO A Dio appartengono il regno e la sovranità su tutte le cose (1 Cr 29:11; La 5:19). Dio era il re di Israele a cui aveva dato la Legge (1 S 8:7; 12:12). Anche Cristo è venuto come re di Israele, successore di Davide, ma è stato respinto (2 S 7:12-16; Mt 2:2-6; Gv 19:14-16). Attualmente, il regno di Dio ha una forma spirituale e si compone di quelli che sono nati di nuovo e serbano i comandamenti di Dio (Gv 3:3; 14:15, 23-24). Vd. RIGENERAZIONE. Ma Cristo ritornerà per stabilire il suo regno (Da 7:27; Ap 20:4; 22:2-5). L’espressione regno dei cieli può essere l’equivalente di <


    RIOENERAZIONE Nuova nascita dell’individuo mediante l’azione congiunta della Parola e dello Spirito di Dio (Gv 3:3-8; Gm 1:18). Colui che è rigenerato riceve la vita eterna (1 Gv 5:12), diviene figlio di Dio (1 Gv 3:1), e parteciperà alla natura divina (2 P 1:4). E’ stato suggellato dallo Spirito Santo (Ef 1:13); un’eredità gli viene assicurata da parte di Dio (Ga 4:7; 1 P 1:3-5; Sl 16:5-6).



    RIPUDIO Scioglimento del vincolo matrimoniale; Mosé aveva permesso il ripudio (che e una forma di divorzio unilaterale) ma questo e stato una concessione fatta a causa della durezza del cuore degli Israeliti; Gesù ha affermato l’indissolubilità del vincolo matrimoniale (De 24:1-4; Mt 19:3-9; Mr 10:2-3).



    RISCATTO, REDENZIONE Pagamento, o riscatto, dato per la liberazione di un individuo. Israele è stato riscattato dalla schiavitù d’Egitto (Sl 74:2; 130:7-8; cfr. Is 52:3). Una persona venduta come schiava o un bene alienato potevano essere riscattati. Vd. DIRITTO DI RISCATTO. Gesù Cristo e il REDENTORE (Gb 19:25; Is 59:20), perché ha dato la sua vita per riscattare gli uomini dalla condanna, dalla morte e dal peccato (Ro 3:23-24; Ef 1:7; 1 P 1:18-19; Ap 5:9). La redenzione del nostro corpo si realizzerà al momento della sua completa trasformazione quando ci sarà la risurrezione (Ro 8:11, 23; 1 Co 15:51-55).



    RISURREZIONE Ritorno dalla morte alla vita (Ap 1:18). La risurrezione di Cristo è la certezza che egli è vivente (Mt 28:6; Ro 1:4; 8:34; 1 Co 15:3-5) costituiscono il fondamento della fede cristiana (1 Co 15:17-21; Eb 7:25). L’uomo viene anzitutto risuscitato spiritualmente (Ef 2:5-6; vd.

    RIGENERAZIONE), prima di esserlo fisicamente nel momento del rapimento della Chiesa (1 Co 15:22-23, 51-55; 1 Te 4:13-18; Ap 20:4). Gli increduli risusciteranno per il giudizio finale (Ap 20:11-15).



    RIVELAZIONE Conoscenza concessa da Dio riguardo a se stesso, alle sue intenzioni, ai suoi pensieri in relazione a ogni cosa (Is 40:5; Da 2:19; Am 3:7; 1 P 1:10-12). Gesù Cristo ha fatto conoscere Dio nella sua persona, nelle sue parole e nelle sue opere (Gv 1:18; 14:9-10; 2 Co 4:6; Eb 1:2-3). La Bibbia è la rivelazione di Dio (2 Ti 3:16; Da 10:21). Tuttavia, l‘uomo deve ricevere la rivelazione, cioè essere illuminato e convinto nel suo cuore riguardo alle verità contenute nella Parola di Dio (Sl 119:105, 130; Ef 1:17-19).



    SABATO Dal verbo ebr. shabath che significa cessare, interrompere (il la- voro); il settimo giorno della settimana, era considerato come un giorno di riposo fin dalle origini (Ge 2:2; Es 16:25). Dopo il dono della Legge, divenne il segno del patto di Dio con il popolo d’Israele (Es 20:8-11; 31:12-17; Gr 17:21-27). Il sabato e figura del riposo che viene dato al credente in Cristo (Cl 2:16-17; Eb 4:8-11; cfr. 1 P 5:7).



    SACRIFICI Offerta di animali immolati a Dio. Olocausto, sacrificio di profumo soave al SIGNORE; il sangue veniva sparso attorno e sopra l’altare, e il corpo dell’animale veniva bruciato interamente (Le 1:1-9). Si tratta di una figura del sacrificio di Cristo che si è offerto interamente (Is 53:10; Gv 10:17-18; 2 Co 8:9; Fl 2:7-9). Sacrificio di riconoscenza, espressione della riconoscenza dell’uomo per le benedizioni ricevute, e il desiderio di comunione con Dio; il sangue della vittima era sparso attorno e al di sopra dell’altare, una parte del corpo veniva bruciata sull’altare, la spalla e il petto erano per i sacerdoti e il resto per l’offerente (Le 3; 7:11-21; 1 Co 10:16- 18). Sacrificio per il peccato o sacrificio espiatorio, per l’espiazione e la purificazione dei peccati, affinché Dio potesse essere favorevole all’uomo; in generale, una parte del sangue era sparsa nella tenda di convegno di fronte alla cortina del santuario e il rimanente veniva sparso sull’altare dei profumi e sull’altare degli olocausti. Il corpo della vittima veniva arso fuori dell’accampamento (Le 4:4-12; 6:22; cfr. Eb 2:17; 13:11-13). Sacrificio per la colpa, per l’espiazione e la purificazione dei peccati commessi involontariamente o in campo materiale; in questo caso, doveva esserci la restituzione delle cose rubate o estorte (Le 5:14-26; cfr. Lu 19:8). La vittima veniva offerta come per il sacrificio espiatorio. Tutti i sacrifici levitici erano una figura del sacrificio perfetto di Cristo; essi erano l’ombra delle cose celesti (Eb 8:5; 10:1-18; cfr. Gv 1:19; Cl 2:17).



    SALVEZZA Atto del salvare, di liberare; Dio fu il SALVATORE di Israele, liberandolo dalla schiavitù d’Egitto e dalla mano dei suoi nemici (Sl 106:10, 21; Is 43:3, 11; Gr 14:8). Cristo e il Salvatore (Lu 1:69; Gv 4:42); egli è venuto per salvare i peccatori (Mt 1:21; Gv 3:17; Ro 5:6-10; 1 Ti 1:15), per liberare l’uomo dalla condanna (Ro 8:1; 1 Te 1:10), dalla morte (1 Co 15:54-55; 2 Ti 1:10; Es 2:14-15), dalla potenza della carne e dal mondo (Ro 7:24-25; Ga 1:4; 2:20; 5:24), e da ogni potenza ostile a Dio (Cl 2:14-15; 2 Ti 2:18).

    SANGUE E’ il simbolo della vita (De 12:23; cfr. Ge 9:4). Il sangue sparso è l’espressione di una vita donata (cfr. Es 21:23; Gv 10:17-18). Esso serviva a fare l’espiazione dei peccati (2 Cr 29:24; cfr. Ro 5:9; Ap 5:9); per questo motivo nessuno doveva mangiarne (Le 17:10- 14). Il patto di Dio con Israele fu inaugurato con il sangue purificatore (Es 24:4-8; Eb 9:16-22). Il nuovo patto è suggellato in virtù del sacrificio unico di Cristo e del sangue versato (Mt 26:28; Gv 6:53-56; Eb 9:12; 13:20).



    SANTIFICAZIONE Il termine SANTO significa puro e separato o messo a parte. La santificazione consiste prima di tutto nel riconoscere la volontà di Dio, nel distinguere ciò che è buono e giusto da ciò che è cattivo; in seguito l’uomo deve essere liberato da ogni realtà malvagia che è in lui e trasformato all’immagine di Cristo; in questo modo egli tende alla SANTITA’ (2 Co 7:1; 3:18; 1 Te 4:3-7; 1 P 1:15-16). Santificare qualcosa o qualcuno significa metterlo a parte per il Signore, talvolta dopo averlo purificato (Es 20:8; 40:9-15; Le 27:16-19; Ro 15:16). La santificazione del credente avviene mediante l’azione della Parola e dello Spirito di Dio (Eb 4:12; Gv 17:17; 2 Te 2:13).



    SATANA Lett. avversario. La parola DIAVOLO significa calunniatore. Angelo decaduto, diventato il nemico di Dio e il creatore di ogni forma di male (cfr. Gv 8:44). Satana è l’istigatore della caduta originale (Ge 3:1-7, 13-15), il tentatore (Mt 4:1-11), l’accusatore (Gb 1:9-11; Za 3:1-5; Ap 12:10), il principe di questo mondo (Gv 14:30; cfr. Ef 2:1-3), il dio di questo secolo (2 Co 4:4), il maligno (1 Gv 5:18-19). Il diavolo e stato vinto da Cristo alla croce (Ge 3:15; Cl 2:15; Eb 2:14), ma conserva una certa libertà d’azione (cfr. 1 Co 5:5; 7:5; 1 Te 2:18; Gb 1:12; 2:6-7). Presto Satana sara scacciato dal cielo, e dara la sua potenza alla ~bestia, 1Anticristo (Ap 12:9, 12; 13:1-2). Egli sarà legato per mille anni (Ap 20:1-2), poi dovrà essere slegato per un pò di tempo; allora susciterà una rivolta finale contro Dio, prima di essere gettato nello stagno di fuoco (Ap 2:7-10).



    SCRITTURA La Parola di Dio messa per iscritto (Es 17:14; Gr 36:2). Inizialmente questo termine indicava gli scritti dell’Antico Testamento (Gv 5:39; 7:15; At 17:11), poi ha designato tutti i testi ispirati (2 Ti 3:16; 1 Ti 5:18; 2 P 3:15-16). La Scrittura parla con l’autorità stessa di Dio (Mt 5:18; cfr. Es 9:16 e Ro 9:17). Vd. ISPIRAZIONE

    SIGNORE, SIGNORE DEGLI ESERCITI, vd. DIO



    SOMMO SACERDOTE Capo spirituale di Israele e suo rappresentante davanti a Dio. Il primo sommo sacerdote fu Aaronne (Es 29:1-9, 35); la sua carica era ereditaria (cfr. Nu 17:5; 20:25-28; Eb 7:23-24). La sua funzione essenziale consisteva nel fare una volta all’anno l’espiazione dei peccati di Israele (Le 16:15-19, 34). Esercitava la sorveglianza generale sul santuario (cfr. 2 R 12:5-9). Inoltre presiedeva il sinedrio (Mt 26:57-59). Sotto il nuovo patto, Cristo è il sommo sacerdote che si è offerto lui stesso per fare l’espiazione dei peccati, una volta per sempre (Eb 9:28). Ora si trova nel tabernacolo celeste dove sta compiendo la sua opera (Eb 8:1-2; 9:11-12; 10:19- 22). V(i. SACERDOTE

    SPIRITO DELL’UOMO La componente dell’essere umano a livello della quale egli ha coscienza di Dio; con il suo spirito, l’uomo ha la facoltà di comunicare con Dio (Ro 8:16; 1 Co 6:17; 1 Te 5:23).



    SPIRITO DI DIO, SPIRITO SANTO Terza persona della Trinità, chiamata anche il Consolatore (Gv 14:16-17). Lo Spirito convince di peccato, di giustizia e di giudizio (Gv 16:7-11). Egli glorifica Cristo facendolo conoscere all’uomo (Gv 16:13-15) e rivela la realtà di Dio (1 Co 2:10-14). Gesù Cristo battezza con lo Spirito Santo colui che crede (Mt 3:11; Gv 1:33; At 2:32-33). Da quel momento, lo Spirito abita nel cuore del credente e lo suggella (Ro 8:9; 1 Co 3:16; Ef 1:13). Lo Spirito rigenera, santifica (Gv 3:5-8; 1 Co 6:11; 2 Te 2:13), e conferisce i doni in vista di un ministero particolare (1 Co 12:4-11; 1 P 4:10). In seguito, trasformerà il corpo dei credenti in un corpo incorruttibile (Ro 8:11; 1 Co 15:51-53). Lo Spirito Santo dirige la Chiesa, ispira la sua testimonianza (At 1:8) e provvede ai suoi differenti ministeri (At 13:2; 1 Co 12:28-31; Ef 4:11-16).



    TENTAZIONE Incitamento al male; l’uomo è tentato dal diavolo (1 Co 7:5; 1 Te 3:5), dal mondo e dalle sue attrattive (1 Gv 2:15-17; cfr. Ge 3:6-7), dalla propria concupiscenza (Gm 1:13-15; Eb 3:13; 1 P 2:11). Adamo ed Eva furono tentati da Satana e caddero (Ge 3:1-6; 2 Co 11:3); Gesù Cristo uscì vincitore dalla tentazione (Mt 4:1-11; Lu 4:1-13; Eb 2:18; 4:15). Dio può permettere la tentazione allo scopo di far maturare il credente (Gm 1:2-3; 1 P 1:6-7; 4:12-14).



    TESTAMENTO Lett. disposizione (testamentaria); ma la parola greca ha pure il significato di patto. La morte di Cristo si è resa necessaria per il riscatto dei peccatori; e il nuovo patto assume, in tal modo, forma di testamento nel quale Cristo l’ascia in eredità tutti i suoi beni (Eb 9:15-17; 2 Co 8:9; Ef 1:3). L’antico patto veniva altresì suggellato con la morte di un animale prefigurante quella di Cristo, e assumeva forma di testamento (Eb 9:18-22; cfr. 2 Co 3:14). Si può altresì dire che la Bibbia comprende due patti o due testamenti.



    TRIBOLAZIONE Afflizione, oppressione (Gv 16:33; At 14:22; Ap 2:10). La grande tribolazione indica un periodo molto difficile per il mondo e, soprattutto, per i Giudei (Mt 24:15-30; Ap 7:14; 12:17). Questo breve periodo sarà immediatamente precedente alla venuta di Cristo (2 Te 2:8-12; Ap 19:11-21).



    UNZIONE E’ l’atto con cui si mette un olio speciale su una persona o su un oggetto allo scopo di santificarlo per un servizio specifico. I re, i sacerdoti e talvolta i profeti venivano designati mediante unzione (Es 30:22-33; 40: 12-15; 1 Sa 10:1; 1 Re 19:15-16). Gli utensili del tabernacolo furono unti prima del loro uso (Es 40:9-11). L’olio è un simbolo dello Spirito: Cristo era unto dallo Spirito di Dio per compiere la sua missione (Is 61:1-3; Mt 3:16; At 10:38); così anche il credente, il quale possiede la caparra dello Spirito (At 1:8; 2 Co 1:22; Ef 1:13-14; 1 Gv 2:20, 27).



    VENUTA Momento in cui Cristo ritornerà sulla terra, in gloria e nella sua onnipotenza, egli annienterà il regno e il dominio dell’Anticristo (2 Te 2:8), poi stabilirà il suo regno (Mt 24:3; 1 Co 15:23).



    VITA ETERNA La vita stessa di Cristo che viene concessa all’uomo in risposta alla fede (Gv 3:16; 10:17-18; 1 Gv 5:12). Questa vita avrà la sua piena espressione e manifestazione dopo la risurrezione dei corpi, e quando i tempi eterni saranno giunti (1 Te 4:17; Ap 21:22-27; 22:1-5).