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Roma 12 giugno 2011

Domenica di Pentecoste

Introduzione.
Lo Spirito Santo … Un “Soffio Vitale”, prepotente, sconvolgente, ma costruttivo.

A. Lo Spirito Santo: Un “Soffio Vitale” prepotente: “ Mentre si trovavano tutti insieme nello steso luogo (= il Cenacolo), venne all’improvviso dal cielo un rombo, come vento impetuoso … con lingue di fuoco che si posarono su ciascuno di loro e tutti furono colmati di Spirito Santo” (1ª lettura).
Questo “Soffio Vitale” dunque non è altro, che lo Spirito Santo, il quale si presenta agli Apostoli (cioè alla Chiesa) con un identikit quanto mai unico e originale, come:
1. Rombo assordante, incurante dei normali “Decibel”
2. Vento impetuoso, autentico “Tsunami delle coscienze”
3. Fuoco bruciante, purificatore delle menti.
Riflessione. Lo Spirito Santo dunque è lo specialista del “sempre nuovo”, capace di scombussolare tutti i progetti umani di corta gettata, rivelandosi allo stesso tempo ottimo costruttore e guaritore dell’animo umano e della stessa società.
Un grande mistico del medioevo, Ugo da San Vittore, scrive:< Il Padre darà il suo Spirito, per guarire il tuo spirito e lo spirito dei peccatori … Egli verrà in te per stabilire la sua dimora … prima la edificherà, poi vi abiterà … per guarire, illuminare e dare la gioia>. (Da “I sette doni dello Spirito Santo, cap.1).
Se questo è lo Spirito Santo, vale proprio la pena conoscerlo, amarlo e tenercelo caro nella nostra vita di ogni giorno!

B. Lo Spirito Santo: un “Soffio Vitale” sconvolgente: Egli infatti la sera della Risurrezione, ci riferisce S. Luca, catapulta Gesù Risorto nel Cenacolo, dove i discepoli, stavano a porte chiuse per paura dei Giudei. E’ in questa circostanza, che, Gesù trasmette il “Soffio Vitale dello Spirito Santo” dicendo loro: “ Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati, a coloro a cui non perdonerete i peccati, non saranno perdonati” (3ª lettura).
Lo Spirito Santo dunque, è sconvolgente, perché < riesce a spalancare le porte chiuse della Chiesa, per catapultarla – come osserva A. Pronzato – nel mondo, cioè nel luogo della sua missione>. Una triplice missione, che consiste nel:
1. Portare scompiglio tra la gente, (cfr. Lc. 23,2 ; At. 16,20).
“Come mai ciascuno di noi sente parlare ciascuno nella propria lingua nativa”? (1ª lettura)
L’uomo moderno, distratto, indifferente a tutto, ha bisogno di vincere con lo Spirito Santo, la sua allergia al soprannaturale.
2. Rendere pericolosi per il popolo, i portatori della Parola di Dio, con lo scopo di guastare a molti la digestione del materiale e il sonno dello spirito.
3. Proporre a coloro, che accettano il suo Soffio Vitale, la strategia del più difficile e scomodo.
Riflessione. Nonostante questa irruzione sconvolgente dello Spirito Santo, molti cristiani purtroppo si sottraggono al suo intervento benefico.
Sui muri dell’università parigina della Sorbona, nel maggio ’68 si leggeva questa graffiante iscrizione:< Lo sapevate che esistono dei cristiani?>

C. Lo Spirito Santo: un “Soffio Vitale” costruttivo. “ A ciascuno – scrive S. Luca – è data una manifestazione dello Spirito Santo per il bene comune” (2ª lettura).
Lo Spirito Santo infatti nel suo manifestarsi a chiunque, ha un solo debole: quello di esercitare una triplice missione costruttiva:
1. Unificante: “Mentre si trovavano tutti insieme nello stesso luogo” (1ª lettura).
Riflessione. Lo Spirito Santo è il più esperto artefice di concordia, di unità e di pace, sia per la nostra Chiesa, che per la società.
2. Illuminante: “Li udiamo, costoro (gli Apostoli)parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio” (1ª lettura).
Riflessione. Lo Spirito Santo è la persona più indicata e più competente per farci distinguere le verità false degli uomini, da quelle Vere di Dio. Le prime sono tenebre che oscurano, le seconde sono Luce, che illuminano.
3. Santificante: “Tutti siamo stati battezzati (cioè santificati), mediante un solo Spirito in un solo corpo (= la Chiesa) (2ª lettura).
Riflessione. < Se volete – dice S. Agostino – vivere dello Spirito: conservate la carità, cioè l’amore, amate la verità, desiderate l’unità, per arrivare all’eternità>. (Sermone 267,4).

Conclusione.
Quello di S. Agostino è un consiglio molto pertinente al compito, che ha lo Spirito Santo nei riguardi di ciascuno. Nella misura che riusciamo a praticarlo, potremo sperimentare l’opera unificante, illuminante e santificante del “Soffio Vitale di Dio” a nostro esclusivo vantaggio spirituale e sociale allo stesso tempo.

Don Remo Bonola