Certo a maggior ragione è meglio evitare di prendere e trattenere con se animali se inesperti, ovvero non conoscitori della biologia e degli interventi opportuni del caso, come avverrebbe in un ben funzionante centro di raccolta di uccelli. La reintroduzione come tu dici sarebbe difficoltosa, e sarebbe molto probabile che la povera bestiola non ce la faccia, ma un atteggiamento responsabile verso gli animali non può essere legato all'emotività del singolo, deve avere uno sguardo più ampio e prospettico...vengo giusto un paio di giorni fa' da un convegno sulla Sofferenza animale, tra aspetti etologici, veterinari e giuridici....quindi tra le varie suggestioni che ho condiviso e confermato, c'è anche un modo più ampio di non rispettare le esigenze di un animale, non basta garantirgli nutrimento e protezione,( in questo caso di una gabbia, ma di quale tipo e dimensione? e con quali criteri ciò sarebbe stabilito?) ma occorre pensare alle esigenze comportamentali della specie, tra cui gli aspetti sociali,da non sottovalutare in alcune specie gregarie e necessitano perciò di conspecifici con cui relazionarsi...
Altro concetto che vorrei sottolineare e da mutare, secondo me, è quella specista: ovvero considerare che alcune specie siano titolari di maggior valore e diritti rispetto ad altre, tanto più vicine nella scala zoologica all'uomo, perciò ritenute più intelligenti e da tutelare, FALSO!
In realtà, ripeto non lo dico io, ogni individuo ha un valore in sè, per cui ogni soggettività animale, benchè collocata in differenti contesti e talvolta sottoposta ad usi, da parte dell'uomo, andrebbe rispettata secondo le esigenze della sua specie, come dicevo prima, ma non solo, anche secondo quello che necessita specificatamente il dato soggetto.
G.
[Modificato da wildfowl 05/06/2011 17:48]