Sala del Valhalla

sir Actarus e lo Skald

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    latis
    Età: 42
    Sesso: Femminile
    00 20/05/2011 17:49
    Riassunto : Lo skald ,in seguito al colloquio avuto con Rowan, convoca sir Actarus per parlar della sua proposta di tornare a ricoprire la carica di Signore dei Tumuli. Role tranquilla fra due vecchi conoscenti... che si infiamma quando la nordica, con molto poco tatto, accenna qualcosa circa gli strani messaggi letti in rocca...

    Commento: Grazie infinite ad Actarus ^_^ e mi scusoooo per aver abbandonato una role interessantissima... ma stavo rischiando di fondere il pc... tanto ci ribeccheremo presto!

    LATIS [palazzo-esterno] La nordica dama percorre silenziosa l�atrio del palazzo reale fino a giungere davanti al grande portone perennemente sorvegliato dalle guardie. Con un cenno del capo saluta gli armigeri che ricambiano >
    LATIS >>appena per poi schiudere il portone e lasciar così uscire lo skald. I piccoli sentieri che si snodano nei giardini sono sfiorati ed illuminati dagli argenti raggi di luna, mentre la scusa sagoma della nordica ora avanza come una >
    LATIS >>cupa ombra uscendo da palazzo. Il cappuccio ricade mollemente sulle spalle lasciando così scoperto il niveo viso, in modo da esser facilmente riconoscibile, Il dolce suono dei sonaglini d�argenti segue ogni passo >
    LATIS >>della dama e le nere vesti sembran danzare a quel suono che contrasta così tanto con l�austera ed elegante figura .
    ACTARUS [ verso i Giardini ] Notte di luna piena, notte in cui l'Esperto prende tempo per se e per un futuro non troppo lontano, veste in cuoio borchiato ad ampi rinforzi metallici sulla spalle, un manto Bianco lungo, e le solite fide armi fisse sui >>
    ACTARUS fianchi, Bastarda a dx, corta a sx, pugnali celati alla schiena, e brillanti effigi di appartenenza, solita immagine priva di sentimenti sul viso, una maschera di ghiaccio scolpita dal tempo, cavalca il proprio destriero diretto al luogo dove >>
    ACTARUS dovrebbe incontrare lo Skald, mantiene una certa calma dentro di se dopo i recenti eventi, ma mai giudicare dall'apparenza il Nordico, chi lo conosce sa come possa incendiarsi facilmente, pochi metri ancora e sarà sul punto giusto per lasciare >>
    ACTARUS il cavallo, e recarsi in loco.
    LATIS [giardini] La figlia del nord avanza osservando i fiori ormai addormentati cullati dalla brezza notturna e dal canto di qualche animale che echeggia in lontananza. Lo skald si ferma qualche istante ad osservar >
    LATIS >>quei momenti di assoluta pace e quei piccoli miracoli che ogni giorno si rinnovano. Lentamente la dama torna a sollevar il capo osservando ora gli astri, messi in disparte dalla luce del plenilunio, il chiarore argenteo si riflette nelle >
    LATIS >>iridi tempestose dello skald, quindi torna ad osservar i giardini, oltre a lei sembra non esserci ancora nessuno, mentre con lo sguardo cerca colui che attende� La lieve brezza notturna sfiora il l�esile corpo della donna e i corvini capelli >
    LATIS >>ondeggiano leggeri sfiorando il viso che par scolpito nel più fine dei marmi� Un profondo sospiro anima il petto della donna che torna ad osservar distrattamente il cielo�
    ACTARUS [ Ingresso Giardini da Ovest ] Conosce bene il posto, così come sa esattamente dove lasciare il cavallo si che possa dissetarsi e magari brucare
    ACTARUS sempre, il tempo necessario ad una controllata all'abbigliamento e sarebbe già un uomo che cammina verso il centro del luogo, con le oscure che cercano eventuali presenze da evitare, si che nessuno possa portare disturbo all'incontro per il >>
    ACTARUS quale si trova qui questa sera, marziale il suo passo che si addentra nei Giardini, non lascia traccia di pietà il suo movimento continuo a portarlo verso il centro , la dove sicuramente troverà una delle panchine adibite nel luogo, e se sarà >>
    ACTARUS fortunato vi troverà già sul posto lo Skald, pochi passi ma decisi , e la sua immagine si palesa sul punto prefissato, e forse potrebbe quasi cogliere l'immagine della donna nei suoi pressi, tace ancora la voce dell'Esperto.
    LATIS [giardini-vicinanze panchina] Il nobile skald sembra immerso nei suoi pensieri, all�incontro avvenuto la sera prima e distrattamente si porta la mano davanti agli occhi, come a voler nascondere a lei stessa i suoi pensieri, >
    LATIS >>non sono decisioni facili quelle che l�attendono, gravate anche dalla grande fiducia che la Signora della guerra ripone in lei. Poi qualcosa sembra richiamare la dama alla realtà ad abbandonare il ricordo della conversazione di >
    LATIS >>ieri poiché quella di questa sera è ancor più importante. I grigi ed inquieti occhi vagano fra le ombre insidiose della notte. Lentamente si volge verso ovest da dove provengono i passi� La figura che avanza ha un portamento >
    LATIS >>marziale, deciso� Per un lungo istante la donna rimane ferma ad osservarlo, fino a che non ferma il suo incedere, il canto della notte colma il momentaneo silenzio prima che la voce musicale ma decisa della nordica rompa l�incanto >
    LATIS >>dell�isola *dia abar sir..* accennando ad un sorriso e fissando i tempestosi occhi sul viso del cavaliere

    ACTARUS [ Giardini / Panchina ] Sono pesanti i passi che schianta al suolo, come volesse dare una sorta di preavviso che sta giungendo, le mani resta sotto il manto come buona parte del corpo, celato da quella stoffa color del latte che molto spesso >>
    ACTARUS lo ha contraddistino da tutti, avanza di quel tanto che servirà per raggiungere la donna che pare già essere presente sul luogo dell'appuntamento, così se riuscirà a portarsi ad una distanza sufficente per essere riconosciuto e potre dialogare >>
    ACTARUS senza un timbro di voce alto, lasciando che lo sguardo riconosca in lei la persona che cerca, paleserà l'inespressività tipica dei figli del Nord, ed anche la voce risulterà cupa [ Dia Abar lady Latis ] un prpimo approccio dovuto a lei, in un >>
    ACTARUS secondo momento riprenderà il dire [ le lune trascorse dall'ultimo nostro incontro non vi hanno cambiata, felice di ritrovarvi ] postura simile ad un riposo militare sarà assunta in seguito.
    LATIS [giardini] Non appena il cavaliere si avvicina ulteriormente il nobile skald ha la certezza che è colui che attendeva, un vago sorriso si disegna sulle rosee labbra, per poi chinare appena il capo udendo il suo dire * Sir Actarus* >
    LATIS >>fermandosi un istante * è passato davvero molto tempo�dal nostro ultimo incontro * continuando a sorridere , mentre attenta osserva il cavaliere * vi ringrazio ma credo che sia solo apparenza.. o la magia di queste terre* >
    LATIS >>Sospirando cercando di ricordare quante lune sono passate� troppe. * posso dire la stessa cosa di voi�*lasciando che l�ultima nota della sua voce si perda nella brezza notturna carica dei profumi dell�eterna primavera >
    LATIS >>*è un piacere rivedervi anche se è per questioni di clan* sorridendo appena mentre una folata di vento più forte delle altre sposta una ciocca dei corvini capelli davanti al viso della donna .
    ACTARUS [ Giardini / Panchina ] Come recita l'antico Codice dei Cavalieri : Le sue parole dicon solo la verità ... altrimenti non potrebbe essere lui e la sua eterna convinzione Cavalleresca che risale alla notte dei tempi, antiche e profondi radici >>
    ACTARUS cha hanno cresciuto in lui due distinte personalità, il Cavaliere ferreo, il Nordico di ghiaccio, l'uomo fuso nelle due immagini che condivino la sua esistenza, resta fermo al momento sul punto raggiunto a circa 2 mt dalla figlia del Nord, e >>
    ACTARUS ascolterà il suo rimando prossimo senza mai interromperla , solo in seguito riprenderà il suo tono calmo e profondo si da lasciar aprire le labbra ed esprimere ancora [ forse è la tempra del Nord che ci mantiene nel tempo per quello che siamo ] >>
    ACTARUS abbozzerà un timido e sforzato sorriso, immagine che poco gli appartiene [ milady mi stupisco di Voi, da che esisto in queste lande, quando il Nord chiama, i figli rispondono ... uniamo l'utile al dilettevole, due piaceri, rivedrvi, e il Clan ] >>
    ACTARUS il sorriso scompare da quel viso segnato cpomunque dal tempo, lasciando il posto al solito blocco di ghiaccio scolpito [ accomodiamoci, se non vi reca disturbo ] inviterà così la donna con un gesto della man dritta.
    LATIS [giardini] L�argentea luna sfiora dolcemente il viso della nordica, dolce nei lineamenti, ma lo sguardo è deciso e inquieto allo stesso tempo. I chiari occhi continuano ad osservar il nordico quindi sorridendo appena si avvicina alla panchina >
    LATIS >>lasciando che in quei pochi passi i sonaglini d�argento risuonino allegri perdendosi fra le foglie delle aiuole, e le nere vesti danzino a quel lieve suono. Abiti del colore della notte, ingentiliti solo da raffinati arabeschi >
    LATIS >>intrecciati in fili d�argento, che rimandano i riflessi della signora della notte. Ascolta con attenzione le parole del nordico chinando il capo in segno di assenso , quindi con un altro passo si avvicina alla panchina >
    LATIS >>per poi sedersi , e fissare, solo per un istante, lo sguardo davanti a lei * ah sir Actarus..* posando ora lo sguardo sulla figura dell�uomo * non è sempre così�ma sono lieta che voi l�abbiate fatto�*fermando nuovamente il suo dire e >
    LATIS >>e osservando con più attenzione il cavaliere, attendendo che anche lui si accomodi * mi spiace dovervi ricevere qui nei giardini ma.. da quando la torre delle razze non è più accessibile�* lasciando la frase in sospeso� sospirando..
    ACTARUS [ Giardini / Panchina ] E se la donna accetterà l'invito, solo dopo ch'ella avra preso il giusto e comodo posto, eseguirà la seduta lui stesso rimandendo alla sx della Nordica, distanziato di circa 1 mt scarso, un gesto delle mani scosteranno >>
    ACTARUS il lungo manto e agevoleranno la seduta senza che le armi possano recare ingombro alcuno, è una questione di saggenz anche in questi piccoli movimenti, l'arte di sapersi muovere liberi grazie anche alle doti imparate nel tempo di appartenenza >>
    ACTARUS alla congrega di sempre, se tutto ciò avverà, ora troverà un respiro più profondo per iniziare la serata in discussione con lo Skald, quasi una sorta di relax trovato dopo notti di tensioni accumulate, vi è un brezza, calda, che continua a >>
    ACTARUS soffiare lieve, ma la chioma del Nordico è legata in alto e la spessa coda cade alle spalle imprigionata dal fiocco bianco sul fondo [ gli anni passano per tutti ] solo questo per rispondere alle prime dette dalla donna [ molte cose sono >>
    ACTARUS cambiate dopo il grande sonno che ha colpito tutti, ma la nostra Isola è rimasta piena di fascino come allora ] serio, maledettamente serio [ non vi preoccupate milady, il Nord ha casa ovunque ] .
    LATIS [giardini] I lunghi anni passati alla torre ed ora a corte han modificato i comportamenti della donna, ingentilendo i suoi modi, rendendoli più nobili, o forse è solo il peso degli anni che inesorabili avanzano. >
    LATIS >>Lentamente volge il busto verso il nordico, così da poterlo veder negli occhi * il nord si� lo skald no* accennando ad un sorriso, in fondo le manca camminare scalza per la torre mangiando i biscotti preparati dalla sua ancella. >
    LATIS >>*i cambiamenti son stati molti� * fissando per un istante le ombre oltre la spalla del nordico * ma non parliamo di cupe ombre.. *sorridendo appena mentre posa il gomito sinistro sullo schienale della panchina per esser più comoda, >
    LATIS >>in fondo i nordici che da più tempo abitano i queste terre meglio conosco il carattere irruento e diretto dello skald * Rowan mi ha detto che vi siete proposto come Signore dei Tumuli* rimanendo ora in silenzi per ascoltar il dire >
    LATIS >> del fratello del nord.
    ACTARUS [ Giardini / Panchina ] La pianta degli Stivali e parallela al suolo, mentre la schiena troverà adeguato appoggio , la grandezza fisica del Nordico non dovrebbe trovare difficoltà ad assumere questa posizione, solo il capo rimane voltato verso >>
    ACTARUS la donna si che possa cogliere con facilità le sue espressioni e la sua voce prossima, le oscure cercano la profondità sul viso dello Skald agevolato anche dalla luce naturale che la Luna regala in questa notte [ sì lasciamo il passato dove si >>
    ACTARUS trova ora ] volendo in qualche modo concordare con lei [ vero Milady, come ricorderete vi fu un tempo in cui già ricoprivo quella carica, poi un lungo viaggio personale mi allontanò da qui ... ] non si metterà a spiegare e ricordare il >>
    ACTARUS doloroso momento vissuto [ è mio desideriodi ripropormi a tale carica, se sarò degno di tanto ] china il capo un istante, poi torna a sorregere lo sguardo a lei.
    LATIS [giardini] La figlia di Eriu ascolta le parole del nordico chinando appena il capo, mentre la mano sinistra ora sale fino al capo, sforando i corvini capelli e perdendosi fra le lunghe ciocche. Per un istante socchiude gli occhi per >
    LATIS >>raccogliere i pensieri *si..* sospirando appena per poi proseguire con voce più bassa che è poco più di un sussurro * Lady Rowan, la signora della guerra, ha la mia stima e si fida molto del mio giudizio * riportando or ai chiari occhi>
    LATIS >>* e non so se è un bene * accennando ad un sorriso * tuttavia mi ha chiesto se vi conoscevo.. e mi son offerta io di parlar con voi * fermandosi nuovamente * Rowan è giovane e per quel che riguarda il campo militare ha bisogno di una guida >
    LATIS >>vicino�*sospirando e tacendo per un istante cercando reazioni nel volto dell�uomo * purtroppo persino le mie conoscenze in questo campo sono molto limitate ma.. siete su queste terre da molto tempo� e già conoscente sia me >
    LATIS >>che lady Ariel�* sorridendo appena *inoltre il clan ha bisogno di essere� rivitalizzato�anche sul reclutamento di guerrieri� *fermandosi ora� sospirando nuovamente, essendo consapevole che quello è un compito superiore alle forze delle t>
    LATIS >>tre più alte cariche del clan.

    + [ Giardini / Panchina ] Uno scultore non avrebbe scolpito meglio il viso del Nordico, un blocco di freddo marmo che si mostra nelle sembianze di un uomo, i tratti somatici di chi è nativo delle terre dall'eterno ghiaccio potrebbero essere lo >>
    ACTARUS sfondo ideale da piazzare alle spalle dell'Esperto, colui che fu portatore di diplomazia con la sua carica di allora, ha lasciato il posto ad un nuovo Actarus forse più grezzo, ma non meno Cavaliere e carico di ideali volti come sempre alla >>
    ACTARUS pace eterna ricercata con il suo agire, lo sguardo fisso per alcuni istanti si muoverà solo in seguito al finire di parlare della donna, alla quale, la voce bassa e calda che ha, riprende a dire [ dopo il grande sonno, al mio risveglio, fu la >>
    ACTARUS prima persona che incontrai, e mi alleo con voi, la stima per lady Rowan è grande, pari a quella che ho sempre mantenuto verso di voi lady Latis, e a tutto il popolo del Nord ] con queste parole si muove la man dritta verso il cuore, >>
    ACTARUS poggiandosi sopra per qualche istante si da sentire il battito regolare [ non è l'eta che fa una prima guida, ma il sacrificio che si dona per la causa, se lady Rowan ha indicato voi come scelta, sono sicuro non abbia errato ] prende pausa, >>
    ACTARUS respirando a pieni polmoni prima di riprendere [ ben mi conoscete milady, il mio braccio è da sempre a disposizione del Clan e del bene, gli anni di congrega mi hanno insegnato molte cose, sono pronto a mettermi in gioco e dimostrare che >>
    ACTARUS posso essere utile, tuttavia non mi ritengo l'unico in questo campo, ma godo di buona esperienza, e di un cuore Nordico ] , niente sorriso, niente mai quando il discorso è serio, del serio fa disegno del volto.
    LATIS [giardini] Il nobile skald, dall�animo inquieto e tormentato, decide di abbandonare i modi rigidi di corte per lascia che sia il sua sangue irlandese a prendere il sopravvento. Lentamente la gamba sinistra vien piegata e il ginocchio destro vien >
    LATIS >>posato sulla caviglia della sinistra. Una posa che ci si potrebbe aspettare da una ragazzina, non certo da una dama che abita a corte. Il capo è sostenuto dalla mano sinistra posata sullo schienale della panchina , lasciando che >
    LATIS >>la luce lunare illumini il pallido viso incorniciato dai corvini capelli. UN sorriso compare per un istante udendo le prime parole del nordico, per poi sparire come un raggio di sole fra le nubi di tempesta. La figlia >
    LATIS >>del nord china appena il capo al suo dire * si lo so�* fermandosi per un istante e sollevando i chiari occhi * e per quel che mi riguarda il mio giudizio è positivo� * tornando poi su quel volto che par quello di una statua * i tempi però sono>
    LATIS >>cupi e non mi riferisco solo ai figli del nord� e.. vi attende un arduo compito sir.. dovrete consigliare la Signora della guerra e.. il reclutamento.. come vi ho detto nessuna di noi tre capisce molto dell�arte della spada..quindi.. * >
    LATIS >>accennando ad un sorriso, non è mai facile per il fiero skald dover ammettere i propri limiti� e chi la conosce bene sa quanto questo le costi in realtà�

    LATIS [giardini] La posa del nobile skald è rilassata e informale, ma le parole del nordico han scosso l’animo della nordica un sorriso tirato vien rivolto al cavaliere *oh sir !.. non ho dubbi su questo..* fermandosi un istante >
    LATIS >>* ricordate che son stata un druido e saper queste cose mi addolora più di quanto si possa pensare… ho sempre stimato i ranger ma.. già da qualche tempo mi avevano accennato a qualcosa di strano ma.. * >
    LATIS >>fermandosi per ascoltar nuovamente il suo dire , istintivamente lo sguardo si volge in cerca del punto dove dovrebbe trovarsi il tor * scusate non volevo turbarvi sir * la voce non è altro che un sussurro ma la figlia del nord è davvero >
    LATIS >>dispiaciuta nel veder la reazione del cavaliere e , tuttavia, lo comprende e capisce la sua ira… equilibrio e caos alleati.. i due opposti anche il giorno e la notte son separati seppur da una sottile linea…

    ACATRUS [ Giardini / Panchina ] Come volesse riprender e parlare la dove aveva interrotto prima, risolleverà lo sguardo verso i giardini, ed in un secondo tempo verso la donna [ formiamo eserciti, forgiamo armi sempre più potenti, studiamo tattiche di >> guerra atte a migliorare ogni battaglia, innalziamo mura sempre più alte per difenderci, infiltriamo soldati tra le fila nemiche, e poi ? il male prende forma in casa nostra e nessuno se ne accorge finchè non c'è lo troviamo seduto allo >>
    stesso tavolo commensale, tutto ciò è privo di senso, a cosa serve essere pronti alla guerra, se la guerra la facciamo tra di noi ... ] scuote il capo nuovamente, ritrovando quella voce iniziale con cui aveva iniziato il dire di questa sera, >> con la man dritta che spingerà sullo schienale ritroverà una postura fuori dalla seduta di poco prima, volgendosi alla donna ancora [ vi lascio lady Latis, torno a vigilare sul bene, ma spero di ritrovarvi non più dopo tutto questo tempo ] >>
    [ Dia Abar mia signora ] ( // latis png caduta linea Gdr End )


    [SM=g9024]


    [Modificato da latis 20/05/2011 17:52]
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    ACTARUS27
    Sesso: Maschile
    00 20/05/2011 21:22
    // Grazie e te, dopo tanto tempo, una role senza scornarci :-))))))))



    Ser Actarus di Grotteborg
    Umano appartenente al Clan dei Nordici
    Signore dei Tumuli , Einherjar

    §§§§ Honor et Virtus sunt Viae Vitas Mea §§§§