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cosma l'indicopleuste

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    pablo de toledo-tristero
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    Città: SAREZZO
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    Cavaliere
    00 03/05/2011 19:48
    so molto poco su questo personaggio che si potrebbe un pò considerare il marco polo bizantino (o l'ibn battuta greco).
    qualcuno potrebbe parlarmi dei suoi viaggi e della sua mappa del globo "a tabernacolo" (che mi pare fosse una delle più affidabili dell'occidente medioevale)?
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    Antioco il Grande
    Post: 2.264
    Registrato il: 28/07/2006
    Città: CATANIA
    Età: 46
    Principe
    00 03/05/2011 21:33
    Nell'animata discussione teologica d'ambiente alessandrino di VI sec. d.C. s'inserisce la "Topografia cristiana" che una parte della tradizione attribuisce ad un certo Cosma Indicopleusta ma che certamente fu pubblicata anonima (l'opera è giunta solo in 3 manoscritti, due sono anonimi, il terzo reca come autore Cosma). Ancora nel IX sec. il patriarca Fozio la recensisce attribuendola ad un Anonimo e chiamandola "Libro di un cristiano". Si suppone che il suo autore fosse di fede nestoriana e che abbia pubblicato il testo nel periodo in cui si tenne il Concilio che condannò i "Tre Capitoli" (553 d.C.), quindi per prudenza l'autore mantenne segreto il suo nome. Lo stesso nome attribuito dalla tradizione è sospetto: Cosma si rifà chiaramente alla parola "Cosmo", che costituisce il tema dell'opera stessa, mentre Indicopleusta significa "navigatore dei mari dell'India", di cui si parla sempre nell'opera.

    Il suo autore parla molto di sé nel testo. Mercante di professione, aveva viaggiato molto, visitato Palestina, Sinai, Etiopia, Mediterraneo, Mar Rosso, Golfo Persico e giunto quasi in Somalia, ma probabilmente non ha visto l'India e Ceylon di cui fornisce notizie di seconda mano. Prima della "Topografia" aveva scritto altre opere, una "Geografia" ed un'"Astronomia", testi molto polemici entrambi.

    La sua attività si colloca nella prima metà del VI secolo, i viaggi dovettero aver luogo ai tempi di Giustino I ma furono messi per iscritto solo 25 anni dopo; non sembra abbia ricevuto un'istruzione sistematica, infatti dice d'aver appreso tutto quello che sa dal suo maestro Mar Aba, "katholikos" della Chiesa persiana tra il 540 ed il 552 che lo converte al nestorianesimo. La "Topografia" è scritta in età avanzata, probabilmente tra il 547 ed il 549.

    L'opera è in 12 libri, i primi 6 dedicati ad un certo Panfilo, il settimo ad un certo Anastasio, l'ottavo ad un tal Pietro, gli ultimi 4 non hanno dedica.

    Il testo pone un sistema cosmico che risponde al dettato biblico e che si contrappone sia alle concezioni tolemaiche sia a quelle dei "falsi cristiani" che accolgono le teorie pagane. Il cosmo non è sferico, ma cubico: ha la forma quindi del Tabernacolo di Mosè, che era copia e figura rivelata del cosmo. Come il tabernacolo era diviso in due parti da un velo, così il cosmo è diviso dal firmamento in due spazi: l'inferiore, che è il nostro mondo, ed il superiore, che è il mondo futuro, in cui è entrato per primo Gesù resuscitato e dove poi andranno i giusti.

    L'immagine che ne esce risulta molto ingenua e primitiva, specie se paragonata alle scoperte greche precedenti; soprattutto contrasta con i risultati conseguiti dall'ambiente alessandrino, dove da Clemente ed Origine fino alla filosofia neoplatonica s'era cercato di armonizzare scienza greca e cristianesimo. L'opera sembra quindi polemicamente rivolta a contrastare principalmente Giovanni Filopono che in quegli anni aveva scritto il "De opificio mundi" in cui criticava l'uso ingenuo della Bibbia come fondamento scientifico fatto da Teodoro di Mopsuetis, teologo massimamente apprezzato dai nestoriani. L'opera di Cosma quindi sembra la versione ufficiale dei nestoriani persiani.

    Oltre a questo aspetto teologico, l'opera presenta svariati excursus geografici, naturalistici, etnologici e culturali, in cui l'autore espone le esperienze dei propri viaggi. Ci offre così preziose notizie sull'Etiopia, sul palazzo reale di Axum, sulle epigrafi di Adulis (Massaua), su flora e fauna d'Africa ed India, importantissime sono le notizie su Ceylon.

    Il valore letterario dell'opera non è grande, Fozio, che la lesse, ne parla non disprezzo e la considera errata dal punto di vista storico. Notevole è il valore dei manoscritti della "Topografia" anche per la storia dell'arte. Cosma accompagnava l'esposizione del suo sistema cosmologico con disegni e miniature che i copisti hanno riprodotto anche nei manoscritti posteriori (uno di questi è scritto in onciale del IX sec.). Tali miniature si collegano alla tradizione pittoria alessandrina e segnano il punto di passaggio allo stile bizantino.

    Tratto da S. IMPELLIZZERI, La letteratura bizantina, Bur 1993, pp.186 - 189
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    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

    "Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
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    pablo de toledo-tristero
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    Città: SAREZZO
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    Cavaliere
    00 03/05/2011 21:47
    grazie tante antioco