GESU

IL FRUTTO DELLO SPIRITO

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    00 01/05/2011 17:24
    1) LA FONTE DELLA LONGANIMITÀ O PAZIENZA

    a) Dio stesso nei suoi attributi. Romani 15:5;

    b) Dio stesso nella costante manifestazione della Sua personalità dall’inizio alla fine. 1° Pietro 3:20; 2° Pietro 3:9,10

    Nota: Dall’inizio alla fine è detto rispetto all’uomo perché relativamente a Dio la longanimità è ab-eterno. Naturalmente questa lentezza all’ira non è mai complicità o assoluzione nei confronti del peccato. Esodo 34:6,7.

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    00 01/05/2011 17:24
    2) COME VIENE PRODOTTA LA PAZIENZA NEL CREDENTE

    Dio innesta questa virtù nel credente e successivamente sviluppa i Suoi piani in maniera da far progredire l’innesto e portarlo a fecondità e maturazione.

    a) Per mezzo delle afflizioni. Romani 5:3;

    b) Per mezzo della tentazione. Giacomo 1:3

    c) Per mezzo della comunione fraterna. Efesi 4:2.

    Questo ci ricorda che le afflizioni e le tentazioni non sono mai “fine a se stesso” perché, quando non producono altro, sviluppano o producono pazienza.

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    00 01/05/2011 17:24
    3) LA BENEDIZIONE DELLA PAZIENZA

    a) Ci offre la possibilità di esortare ed ammaestrare. 2° Timoteo 4:2;

    b) Crea la prudenza e la rende attiva. Proverbi 14:29;

    c) Spegne le contese e le risse. Proverbi 15:18;

    d) Ci qualifica per il servizio e per il ministero. 2° Corinzi 6:4-6;

    e) Ci eleva e ci da una più luminosa visione di Dio. Giobbe 42:5; Giacomo 5:11;

    f) Ci fa progredire nell’amore fraterno. Efesi 4:2.

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    00 01/05/2011 17:25

    MANSUETUDINE

    LETTERALMENTE: “assuefatto alla mano” e quindi che si lascia trattare dalla mano. Questo termine sembra nato per illustrare soprattutto il carattere dell’animale che si sottomette alla mano dell’uomo fino a farsi dominare e trattare duramente senza reagire.

    La mansuetudine è perciò più della mitezza e non ha alcuna relazione con la viltà, la pusillanimità, la paura, nonostante qualche volta sembri imitarne alcune delle caratteristiche esteriori.

    Essa è la virtù dei grandi, dei saggi, dei forti, dei nobili (Proverbi 16:32) e non implica sempre o necessariamente l’arrendimento o la debolezza.

    Molti confondono questa virtù con l’umiltà, ma nonostante queste due realtà abbiano degli elementi in comune, la differenza è notevole. Inoltre, mentre la mansuetudine ha per sinonimi mitezza, dolcezza e, anche se un più lontano, gentilezza, i sinonimi di “umiltà” (da Humus: terra e quindi “essere vicino alla terra”, “in basso”) sono: modesto, basso…La prima è, quindi, l’opposto di collera, ira, cruccio; la seconda, di superbia, orgoglio, alterigia.

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    00 01/05/2011 17:25
    1) LE CARATTERISTICHE DELLA MANSUETUDINE

    a) Non si adira (quindi rimane sempre nella giustizia di Dio). Giacomo 1:20;

    b) Non si turba per le accuse. Luca 22:65;

    c) Non reagisce alle violenze. Giovanni 18:23;

    d) Sopporta e tollera gli ignoranti ed i malvagi. Salmo 38:13,14;

    e) Eppure è ferma nel dichiarare la verità. Giovanni 18:36; 19:11;

    f) E’ energica nell’esporre il consiglio divino e ad arguire il male. Giovanni 2:15; Atti 7:51.
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    00 01/05/2011 17:26
    2) COME SI MANIFESTA PRATICAMENTE

    a) Ricevendo la parola senza reagire. Giacomo 1:21;

    b) Parlando con grazia e dolcezza. Colossesi 3:12; Galati 6:1;

    c) Mantenendo un contegno dignitoso e composto. Giacomo 3:13.

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    00 01/05/2011 17:26
    3) QUALI RISULTATI E BENEDIZIONI OTTIENE

    a) Benedizioni divine. Salmo 22:26; Salmo 25:6; Proverbi 22:4;

    b) Potenza divina. Salmo 37:11; Matteo 5:5;

    c) Allegrezza spirituale. Isaia 29:19.

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    00 01/05/2011 17:26
    ESEMPI GIGANTESCHI DI MANSUETUDINE

    a) Mosè: Numeri 12:3;

    b) Stefano: Atti 7:20;

    c) Gesù: Matteo 11:29.

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    00 01/05/2011 17:27

    BENIGNITÀ

    Letteralmente è quel termine che sta per “benevole” e “beneficio”; il primo estremamente passivo, il secondo estremamente attivo. E’ uno stato interiore dell’animo espresso dal significato etimologico dell’espressione “nato col bene”, cioè predisposizione naturale a ben volere e a ben fare: amabilità, gentilezza, cortesia…Qui si parla della benignità frutto dello Spirito e quindi di quel sentimento nato per l’opera della grazia anche in personalità poco evolute, rozze e qualche volta maligne (che è l’opposto di benigne).

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    00 01/05/2011 17:27
    1) DEFINIZIONE BIBLICA DELLA BENIGNITÀ

    a) Amare naturalmente i propri nemici;

    b) Fare naturalmente bene a tutti;

    c) Dare senza sperare il contraccambio.

    Nota: Questa definizione, come è stato detto, può essere analoga ad “una potenza soprannaturale sottoposta ad un controllo soprannaturale”: virtù più grande delle più grandi virtù umane, e che può essere usata per le grandi e piccole cose (qualcuno ha dato l’esempio del martello pneumatico che è capace di lavorare il ferro ed anche di schiacciare una minuscola noce).

    Possiamo anche pensare che “la potenza soprannaturale” sia rappresentata da tutta l’autorità dello Spirito ed il controllo dalla benignità che in questo caso appare come il timone della grande nave.

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    00 01/05/2011 17:27
    2) BENIGNITÀ NEL MINISTERIO

    a) Come un pastore. Salmo 23:17; Isaia 40:1,11;

    b) Benignità verso gli ammalati. Matteo 8:3;

    c) Benignità verso i neofiti. 1° Tessalonicesi 2:7; 1° Pietro 2:2;

    Nota: I genitori usano benignità verso i neonati

    d) Benignità verso i contraddicenti. 2° Timoteo 2:24

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    00 01/05/2011 17:27
    3) BENIGNITÀ NELLE MISSIONI

    a) Benignità verso i peccatori. Giovanni 4, Luca 19, Atti 16:9,31;

    b) Benignità verso i ricercatori. Giovanni 3;

    c) Benignità verso gli smarriti. Atti 8:26;

    Nota: Soltanto la benignità guida, ispira e rende efficaci le missioni. Per quanto la benignità del lavoratore cristiano è stata assomigliata alla gentilezza dell’artigiano, che anche con una massa d’argilla, usa leggermente il tocco delle sue dita. E d’altronde, se la benignità è il timone, è necessaria in ogni attività del servizio cristiano, dove un brusco cambiamento di rotta, potrebbe portare dannose conseguenze.

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    00 01/05/2011 17:27
    4) COME SI REALIZZA LA BENIGNITÀ

    a) Considerando la benignità di Dio. Matteo 18:27,28;

    b) Esercitando la benignità. 2 Corinzi 6:6;

    c) Rivestendola continuamente per lo Spirito. Colossesi 3:12.



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