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L'età d'oro dell'Islam

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    The Housekeeper
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    Principe

    00 01/05/2011 10:25

    In questo topic potremo discorrere dei più grandi scienziati islamici nel periodo VII-XV secolo, da molti indicato come età dell'oro islamica. In questi secoli il livello culturale islamico raggiunge l'apogeo in molte discipline, dalla medicina all'astronomia, dall'ingegneria alla filosofia. Gli studiosi arabi sono al tempo stesso eredi della letteratura classica greca e del patrimonio matematico persiano: migliaia di opere vengono tradotte in arabo e così si salvano dall'oblio, ma i musulmani non si limitano alla passiva perpetuazione del sapere antico (come avviene nei monasteri d'occidente): la ricerca di maggior sapere, non ostacolata dal Corano, è la molla che li spinge a superare i limiti del pensiero antico e ad aspirare al progresso delle scienze.
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    Dave_Bass
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    Principe
    00 01/05/2011 18:16
    Bein!Io starei cercando qualche opera scritta o "trascritta" da Averroè,percaso qualcuno lo conosce?

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    GlaucopideSophia1
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    Principe
    00 01/05/2011 19:26
    Io ridurrei l' età d' oro dal VIII fino al XII secolo , poi il corano fu in realtà un grandissimo ostacolo , nel mondo arabo ci furono furiosi dibattiti ad esempio sulla medicina , i cui testi erano considerati anti-coranici da molti teologhi , alla fine il califfo costrinse i medici e i copisti ad riaddattare i testi medici inserendo dei precetti inutili o modificando le espressioni utilizzate (ad esempio dovettero in alcuni casi inserire il ramadan come cura), inoltre furono tradotte solo una piccola parte delle opere mediche greche e romane sempre a causa del corano , difatti la maggiorparte dei medici attivi fino al XIII secolo nel mondo arabo erano propio cristiani , i quali conoscievano anche il greco e altre lingue , da molte fonti viene fuori quanta avversione i teologi islamici avessero verso la traduzione di opere scientifiche , anche la filosofia non veniva vista di buon occhio e le opere di aristotele e platone furono in realtà pesantemente modificate e riorientate per accordarsi con il corano , ibn khaldun (XIV secolo) riteneva le scienze razionali inutili e pericolose , l' unica scienza "razionale" che veniva considerata non dannosa era la matematica , tutte le altre andavano filtrate , inoltre le traduzioni in arabo fino al IX secolo furono rare e a causa di ciò per trovare grandi studiosi arabi mussulmani bisogna aspettare il X secolo, c'è un perchè quindi se la maggiorparte dei grandi studiosi arabi in quest' epoca erano cristiani .
    Un altro esempio è la casa della saggezza , se si tralasciano le fonti tarde e si analizzano quelle ad essa contemporanee si scopre che era in realtà una biblioteca in cui si contenevano solo testi religiosi ed astronomici e ci potevano entrare solo i mussulmani , inoltre non fu un luogo di insegnamento , ma solo di discussione fra teologi , tradizionalisti , giuristi (ricordo che nel mondo islamico la legge era sottomessa al corano , almeno teoricamemte) e lessicografi.
    Bisogna fare però una distinzione fra la spagna e il resto del califfato , per qualche motivo in spagna c' era una minore rigidità e gli studiosi erano più liberi , in principio il paese non possedeva grandi biblioteche , ma col tempo queste sono state create e sempre in questo paese sono stati tradotti molti testi greci in arabo , peraltro anche in modo più fedele , in pratica in medioriente c' era una mentalità maggiormente oscurantista forse a causa della forte presenza del califfo e dei nobili ad esso legati .




    "Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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    pablo de toledo-tristero
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    Cavaliere
    00 02/05/2011 19:41
    beh si, i primi traduttori della cosiddetta "fabbrica delle traduzioni" di baghdad furono quasi tutti cristiani, ma la cosa cambiò con l'arrivo di al-kindi e con la fondazione delle prime madrasse, che erano si scuole coraniche, ma più simili alle università europee che alle scholae dei nostri monasteri.
    è vero che il principale obbiettivo della falsalà fu la conciliazione della filosofia classica con il corano, ma non si può assolutamente dire che le traduzioni e i commenti di grandi pensatori non spagnoli, per esempio avicenna, fossero "filtrati" o non integrali.
    si può dire però che ci fu un conflitto molto aspro fra gli integralisti, i quali dicevano in sostanza che l'unico sapere utile fosse solo quello coranico (si pensi alla distruzione della biblioteca di alessandria nel VII secolo e ll'opera "incoerenza dei filosofi di al-ghazali) e coloro che avevano una fede più aperta. più o meno la stessa cosa che successe qui in occidente.
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    GlaucopideSophia1
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    Principe
    00 02/05/2011 21:12
    Invece propio leggendo le opere dei filosofi arabi di quel epoca si vede quanto siano lontani da Aristotele , la filosofia aristotelica viene deformata e messa al servizio della rivelazione profetica (difatti tutti questi filosofi si possono definire neoplatonici) , l' unico che si discosta è al-farabi , ad esempio propio avicenna si oppose fermamente alle letture di aristotele fatte dai cristiani poichè non conformi al islam.
    Le madrasse nel periodo considerato non assomiglioano minimamente ad università , tanto che molti dei grandi pensatori arabi in oriente per ottenere le conoscienze adeguate furono costretti ad andare a studiare in monasteri ortodossi e copti , e in oriente uno dei massimi cantri culturali era la allora cristiana nisibi con la sua magnifica biblioteca che venne distrutta nel XII secolo da noraldino , l' altro era antiochia con una scuola sovvenzionata dal patriarca .
    Ci fu un orientamento più aperto (il mutazilismo), ma fu sconfitto da i tradizionalisti è divenne nettamente minoritario , il vero pensiero di aristotele non attecchi mai , tutto l' opposto del europa dove le opere di aristotele ebbero una grandissima influenza , e ancora oggi possiamo vedere quali differenze ha portato questa scelta.




    "Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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    pablo de toledo-tristero
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    Cavaliere
    00 02/05/2011 21:54
    avicenna non era un aristotelico, era più vicino a platone e a plotino (anche se definirlo neoplatonico non è completamente giusto).
    riguardo alle madrasse erano scuole coraniche nel senso che s'imparavano solo arti che avevano a che fare con la tradizione islamica e non c'erano facoltà, ma quasi tutte avevano alle proprie dipendenze una biblioteca (che veniva considerata anche un luogo d'insegnamento in molti casi) in cui s'insegnavano quelle che noi occidentali chiameremmo arti del trivio e del quadrivio, oltre che la filosofia e la medicina, come esempio farei la biblioteca di tripoli, che nel XIII-XIV secolo era considerata la più grande dell'area del mediterraneo.
    pensa anche che al contrario della scolastica la falsalà aveva meno considerazione di aristotele e gli affiancava il pensiero di platone, dei neoplatonici e, in misura minore, dei presocratici e degli stoici, inoltre alcuni filosofi arabi cercarono di dimostrare che le posizioni di platone ed aristotele erano conciliabili, quindi forse la diversa interpretazione dei testi originali rispetto alla scolastica può essere attribuito anche al fatto che gli islamici prendessero in considerazione anche altre correnti classiche, oltre ovviamente alla diversa concezione della religione.
    naturalmente se qualcuno non è d'accordo non mi offendo, io stesso ammetto di non essere molto preparato sull'argomento.
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    pablo de toledo-tristero
    Post: 430
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    Cavaliere
    00 02/05/2011 22:01
    ah, il fatto che in occidente l'attecchire del pensiero aristotelico abbia portato solo conseguenze positive è tutto da vedere, pensate alla fisica...
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    GlaucopideSophia1
    Post: 3.228
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    Principe
    00 03/05/2011 14:58
    Difatti non ho detto che avicenna era un aristotelico (comunque ammetto che mi potevo spiegare meglio) , ho definito i filosofi arabi neoplatonici perchè è il pensiero che si avvicina maggiormente alla loro filosofia , ma effetivamente ci sono delle differenze anche importanti , però non essendoci in italiano un termine adeguato a definirli ho preferito usare il termine il cui significato a mio parere ci si avvicinava maggiormente.
    Anche nel mondo cristiano c' erano accanto alle chiese ricche biblioteche e scuole in cui si insegnavano le varie materie , comunque devo dire che io parlo soprattutto del mondo bizantino , dell' italia e della spagna , non conosco a sufficienza la situazione a nord delle alpi se non in alcuni centri , mentre leggendo mi sa che tu ti riferisci propio a quei paesi europei .
    Comunque sulle traduzioni c'è anche un discorso di lingua , in arabo non esistevano parole per tradurre certi termini greci , in molti casi ci si limitò a traslitterarli mentre in altri i termini finirono per avere un significato ambiguo o che non c' entrava niente con il significato originale .
    Aristotele per l' europa è importante soprattutto per il logos , senza di quello molte scoperte scientifiche non sarebbero potute mai avvenire .




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    pablo de toledo-tristero
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    Cavaliere
    00 03/05/2011 19:38
    quoto, e mi scuso anche io per la mancanza di chiarezza sulle madrasse (è un argomento più controverso di quanto sembri).
    dato che mi pare che ti piacia molto la storia bizantina, non è che potresti dirmi qualcosa sull'università di costantinopoli? ho letto poco su bisanzio e quel poco che so di quella che probabilmente fu il più grande centro di studi del mondo occidentale (e forse non solo) è che si trovava nel palazzo della magnaura e che ci hanno studiato grandi personaggi come lo psello e niceta coniate.
    branca, non t'inc*****e se vado scandalosamente off topic.
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    GlaucopideSophia1
    Post: 3.228
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    Principe
    00 04/05/2011 15:17
    Scusa il ritardo.
    La storia del università è lunga e complicata , viene fondata da teodosio II , ma dopo l' invasione araba è difficile seguirne la evoluzione (per mancanza di fonti) , comunque viene rifondata da barda nel IX secolo , allora aveva 4 cattedre (filosofia , grammatica , geometria , aritmetica e astronomia , queste ultime due sono insegnate da un medesimo professore , per questo le cattedre sono 4) , chiaramente stiamo parlando di scuola pubblica , a livello privato esistevano delle scuole di medicina ( in origine fondate da maestri di alessandria fuggiti al tempo del invasione araba ) e di giurispudenza , ne devono essere state fondate anche di pubbliche visto che gli autori ne parlano come se si trattasse di scuole già esistenti , ma mancando fonti non lo sappiamo , comunque sicuramente nel XI secolo c' erano anche cattedre pubbliche di retorica e giurispudenza , nel XII secolo c'è una nuova riorganizzazione , lo stato da 12 cattedre presso santa sofia , 3 sono per materie religiose , le altre 9 sono profane ( sia umanistiche che scientifiche) , i professori sono scelti dal imperatore (nonostante il luogo sia santa sofia), però anche allora erano presenti scuole private che facevano concorrenza al università pubblica , soprattutto nel ambito della filosofia .




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    pablo de toledo-tristero
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    Cavaliere
    00 04/05/2011 16:39
    grazie mille. peccato che ci siano poche fonti, da quel poco che ho letto mi pare di aver capito che dalla rifondazione di michele bardas fino alla quarta crociata quello di costantinopoli fosse il centro di studio più prestigioso del mondo sia arabo che occidentale.
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    The Housekeeper
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    Principe

    00 04/05/2011 16:53
    potete proseguire la discussione nella nuova sezione dedicata all'impero bizantino ;)
    mtwitalia.freeforumzone.leonardo.it/cartella.aspx?idc=731992