Stavo riflettendo su questa parola...quando vogliamo indicare l'Energia creatrice, il Divino filtrato attraverso la nostra consapevolezza femminile, solitamente lo chiamiamo Dea o Grande Madre. Di Dea/Dio l'etimologia è chiara, ma stavo riflettendo su quella di Madre in proposito. Il termine Dea per quanto abbia un bel significato mi sembra a volte troppo altisonante ed anche un po' "gerarchico", nel senso che mi da l'idea di una divinità distante, lassù, e quaggiù noi poveri e miseri esseri umani (forse mi lascio influenzare dall'accezione cristiana di Dio); trovo invece che la Divinità vada trovata dentro di noi e nella nostra vita, in dimensioni interiori e "alte" certo, ma non staccate da noi...insomma Dea forse mi dà un po' un'idea di distacco che si scontra con quella che credo sia una ricerca qui in questo corpo, in questa vita e in questa forma.
Dunque Madre, Madre mi piace forse di più anche se è meno "neutro" di Dea; forse Grande Donna, Grande Femmina, Prima Femmina renderebbero più l'idea di ciò che penso, o forse dare un nome a questo è impossibile (come dicevamo nella discussione sulla Senza Nome) ma non voglio annoiarvi oltre, quindi vengo al termine su cui è improntata questa discussione.
Madre: il fatto che la radice MA- sia la stessa di Misura, Luna, Mestruazione istituisce collegamenti che trovo a dir poco fondamentali e affascinanti.
Se devo pensare a Divinità storiche Misuratrici queste sono sicuramente Arianrhod e le Morie/Norne/Parche (altre, Metis e Maat etimologiamente imparentate a Madre e Luna le conosco poco), coloro che stabiliscono il destino ma anche i Tempi di ogni cosa, dei Cicli naturali, dal germogliare del seme allo sbocciare del fiore, dalle stagioni alle ere geologiche, dalla vita delle stelle a quella dell'universo. E sono anche coloro che regolano i ritmi umani, e sono dunque, fra le mille altre cose, le Madri del Ciclo Mestruale.
Ed in tutto c'è perfetta corrispondenza: Mestruo, Luna Nera, Inverno, Morte (che prelude alla Rinascita) ecc.
Ma prima che le Dee avessero questo nome abbiamo tracce di Madri ancora più antiche, di Misuratrici preistoriche. Penso alla Venere di Laussel:
Una mano sul ventre abbondante, l'altra che regge un corno con incise 13 tacche, tante quanti sono i cicli mestruali e lunari in un anno, ad indicare la fondamentale uguaglianza delle due cose, la perfetta coincidenza del Macrocosmo e del Microcosmo, della Grande Femmina e Madre con la Donna.
L'atto di misurare permette di Ordinare, e credo che per questo tale significato sia legato al concetto di Madre: essa crea ogni cosa in un ordine perfetto e Armonico, crea un'Armonia fatta di cose diverse ma perfettamente ordinate e integrate in un perfetto disegno. In questo vedo un profondo collegamento con il Tessere, l'incrociare fili diversi per creare un grandioso arazzo, ed il Filare (non per niente le Moirai - dalla stessa radice di Misura, Mestruo, Madre - sono le Filatrici dei Destini).
Pensate di essere in un mondo del tutto naturale, senza certezze matematiche, senza numeri, senza rivelazioni e dogmi, solo l'esperienza vostra e dicoloro che vi hanno preceduto: per Misurare cosa prendereste in considerazione? Forse qualcosa di certo ed immutabile...come il variare delle stagioni e della Luna, e non pensereste forse che in quest'ordine, in questo ritmo, in questo ciclo che si ripete sempre ci sia qualcosa di grandioso e di intelligente? E quale meraviglia e rispetto provereste di fronte allo stesso ritmo, allo stesso ciclo che dal cielo e dalla terra si specchia nella Donna? E da qui forse nasce l'abitudine di dare un nome a quella Forza che ha Creato e Ordinato tutto, ed ancora continua a farlo, ed il nome non poteva essere che femminile, e quel nome fu forse in origine Madre.
A fianco della Luna con il suo crescere e calare di luce e maree la Prima Madre fu la Terra, come si evince anche da molte mitologie, la Terra che con il suo perfetto ritmo nutre uomini, animali e piante.
Ricordo anche che in gran parte delle civiltà del passato la misurazione del tempo si basava non solo sul ciclo solare, ma anche e soprattutto, almeno alle origini, su quello lunare (per es. ogni mese del calendario romano iniziava con la luna nuova alle Calende e culminava con la luna piena alle Idi).
Dalla radice MA- sembra derivare anche la parola Mente (ed anche il nome Metis, la Dea greca madre di Athena) cioè la capacità di conoscere e capire...e d'altra parte questo ci è possibile grazie alla natura Ordinata di ogni cosa (Cosmo dal greco "ordine") e tutto questo è appunto opera della Madre la Misuratrice e Creatrice di tutto.
In uno dei libri dell'esame di linguistica sono sicura di aver letto che sembra confermato che la sillaba Ma sia la prima che imparano a dire i bambini perché più facile da pronunciare...pensate, la prima sillaba alla base del linguaggio! Ed ho letto giusto poco tempo fa nei libri di Rianne Eisler che lei ed alcuni altri studiosi hanno teorizzato che il linguaggio sia nato per favorire l'interazione fra esseri umani, a partire da madri e bimbi le quali dovevano ovviare ai disagi espressi dai secondi, e poi fra gli altri elementi della società per esprimere affetto, cura, bisogni.
Che meraviglia che una parola tanto comune e quotidiana come Madre possa indicare qualcosa di così grande ma anche così vicino a noi, da trovare appunto nella nostra vita quotidiana...
Una dovuta precisazione: il fatto che la Dea venga conosciuta come Grande Madre non significa assolutamente che per questo vengano screditati o ritenuti inferiori gli altri aspetti femminili; Madre non è solo colei che porta dentro di sé un figlio, ma anche tutte coloro che sono Creatrici di progetti, idee, arti, che si prendono cura di persone, animali, piante, sentimenti, che Ordinano in uno stato continuato di Creazione (ricordate le idee degli Aborigeni riguardo il Tempo di Sogno e la Creazione che è sempre in atto e non si esaurisce in un tempo distante all'inizio dei tempi?) di ciò che hanno intorno e di Sè Stesse. Essere Madri di Sè stesse non è da meno di nessun'altra forma di maternità, anzi.
vagheggiante e forse ingarbugliata come al solito, non so se ho espresso chiaramente quello che volevo dire, spesso mi mancano le parole per i concetti che voglio rendere, ma spero che qualcosa abbiate capito. E voi? Cosa ne pensate? Cosa vi suggerisce questa parola? Che uso ne fareste? E il concetto di ordine e misura sotteso ad essa?
COnsiglio di leggere anche il post molto bello di Viann sulla parola Mestruazioni.
[Modificato da Elke 27/02/2013 17:46]
Omnia vincit amor et nos cedamus amori.
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