Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

Sala del Valhalla

[ Fortezza Ancestrale ] - { . Donne & Politica . } - { . ...Perché il Clan deve Risorgere! .}

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    mikyy=))
    Età: 37
    Sesso: Femminile
    00 18/03/2011 00:14
    LATIS [stanza-corriodio] La nordica dama lentamente lega il nero manto sulla leggera veste di seta scarlatta e bianca. In questa notte la temperatura è ancora bassa e sembra essere ancora quella che precede le notti invernali, ma qualcosa nel profumo dell’aria sembra cambiato. Una nota più dolce … Le bianche mani scivolano sul nero manto sistemando poi i lunghi capelli corvini che quasi con le pieghe del mantello. Sospirando il nordico skald avanza decisa verso la porta schiudendola, la tenue luce del corridoio sfiora l’austera figura della figlia del nord, che ora esce chiudendo la porta alle spalle con un tonfo. I grigi occhi per un istante si fermano sulla porta davanti alla sua, quindi sospirando si avvia verso la sala comune, con lenti passi che fanno danzare le leggere e preziose vesti…


    ALEXANDRA {{ --> Sala Comune }} § [[ E’ notte. Ormai da diverse ore il sole è disceso, oltre i monti innevati distanti poche decine di miglia dalla cittadina, facendo spazio alla bianca signora, sua sorella, ad un giorno dal suo massimo e fertile splendore. La sala comune è rischiarata dalle fiaccole, appese accanto ai busti dei fu Eletti dell’Ars, oltre che dall’enorme focolare ch’occupa quasi tutta la parete opposta a quella ove è custodito l’arco che conduce all’esterno, alla fredda e decadente città. Ed è proprio da lì che lei compare, dall’arco posto alla sinistra dell’antico caminetto, ove innumerevoli spicchi di legna vengon divorati dalle fiamme, che donano alla spaziosa sala un tepore a malapena percepibile, eppur piacevole rispetto agli altri luoghi della fortezza e, soprattutto all’esterno. Compare lei, sì, la regina dei corvi, che si sa, son creature sinonimo di sapienza e magia. Tac. Il gradino vien oltrepassato, con un suono più acuto nei passi leggeri ch’accompagnano sempre il suo incedere, fiero e nobile. Osserva, silenziosamente, la sala. E’ spoglia. Fortunatamente l’ospite non è lì ad attender, ma sarà il contrario, com’è giusto che sia essendo padrona di casa, per così dire. Le bianche mani, da lungo i fianchi, scivolano lungo il tessuto color cobalto dell’elegante, ma semplice, veste di velluto di seta, poco scollata e dal taglio adatto a tollerar il gelo di questa notte. Sembra che il sentore della primavera, che si percepiva pochi giorni prima nell’aria, sia del tutto sparito. La gonna vien sollevata appena, di poche dita, dando modo al Corvo di accomodarsi su d’una delle innumerevoli poltroncine poste in semicerchio innanzi al focolare, le quali quali fiamme sembrano riflettere su quelle della chioma della prima lady, che detengono la stessa sfumatura e luminosità, seppur siano intrecciate in una raffinata e complessa pettinatura. ]]


    LATIS [corridoio- sala comune] Il nobile skald avanza sicuro per quei corridoi che poco conosce, mentre nella mente si affollano numerosi pensieri, non ultime le confidenze fattale da Ariel. Un nuovo sospiro anima il petto della dama per cercar di concentrarsi sull’incontro che avverrà a breve, finalmente potrà incontrare la nuova Prima lady. Giunta a qualche passo dalla sala comune la nordica ferma il suo incedere socchiudendo per un istante gli occhi, mentre un brivido le percorre la schiena, l’elegante veste di seta forse non è fatta per le temperature invernali della terraferma! Accennando ad un sorriso per questo futile pensiero lo skald riapre i grigi occhi guardando la sala che si apre a pochi passi da lei, illuminata dalle fiamme del grande camino. Senza indugiar oltre la figlia d’Irlanda varca l’ingresso della sala lasciando che la luce dorata sfiori il pallido viso incorniciato dai corvini capelli e la scarlatta veste che sfugge ad ogni passo all’abbraccio del nero manto. I grigi occhi vagano per la sala fermandosi sull’unica figura presente *Dia Abar MIlady* fermando quindi il suo incedere...


    ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Le bottiglie lasciate dall’anziana servitrice, come ordinato, son poste sul tavolino situato innanzi alle poltroncine di velluto, imbottite con morbida lana; vi son anche due calici di vetro, finemente lavorato ed abbellito con nobili disegni forgiati con smalti dai toni scuri e nobili. Non sorride, l’arcana, no. Son pochi capaci di farla sorridere e non sarà quella mera visione, tantomeno le fiamme, seppur risuonino con la sua anima, forgiando una melodia, un canto, tutto unico ed antico come il mondo. Una voce, poi, risuona con nobile cortesia nella stanza. E’ lei, sì, la riconosce subito. Le mani scivolano sui braccioli dello scranno, andando a toccar perfino la pelliccia che borda le maniche – ed anche lo scollo poco accentuato dell’abito da sera-, mentre l’ancestrale s’appresta ad ergersi in tutta la sua nordica statura, per poi voltarsi verso destra, verso l’onorevole Skald. ]] Dia Abar et Arcane Imperia lady Latis. [[ Mormora, con cortesia, con gentilezza con cui forse si rivolgerebbe soltanto ad una figlia. Ciò la dice lunga, sul rispetto che prova per colei ch’attendeva. ]] Son felice di vedervi, finalmente. Ho avuto molti impegni in questi giorni, perdonatemi. [[ Aggiunge, accennando un sorriso ed invitando la donna a sedersi sulla poltroncina accanto a lei, alla sua destra per la precisione, con un lento e sicuro cenno di mano. In effetti non mente, ha avuto diversi impegni, fra studi e ricerche in biblioteca, incontri in qualità di protettrice degli umani e… coltri. Non si siede ancora, attenderà in silenzio che la donna s’avvicini e si sieda prima di lei. ]]


    LATIS [ sala comune] La figura elegante ma nello stesso tempo austera dello skald si staglia fra la porta d’ingresso e la calda luce che troneggia nel salone. I grigi occhi si posano sulla figura dell’arcimaga che ora si alza per accoglierla. Un sorriso compare sulle rosee labbra della nordica mentre si avvicina alla Prima Lady per fermarsi dinnanzi alla poltrona indicatale * è un piacere ed un onore potervi incontrare lady Alexandra* fermandosi un istante * Spero di non avervi strappata a questioni ben più urgenti * sorridendo nuovamente mentre la voce musicale dello skald si unisce al crepitio del fuoco. Detto questo l’irlandese lentamente si siede sulla poltroncina alla destra della maga , lasciando che il nero manto scopra il raffinato abito di seta scarlatta sul quale si riflettono le fiamme rosse del camino mandando riflessi cangianti.. * Ma non avevo ancora avuto modo di congratularmi con voi per la vostra nomina* osservando il volto della maga rimanendo quindi in silenzio .


    ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Annuisce, un cenno di capo leggero, verso la Skald, il qual impegno e sapienza è ben nota all’ancestrale, ormai da decenni. ]] L’onore è mio, lo sapete bene. [[ Le risponde, con tono cortese, mentre s’appresta a sedersi, seguendo nelle movenze colei che, come lei stessa, è figlia delle terre irlandesi. Fruscia, leggermente, il tessuto dell’abito mentre s’accomoda con maggior agiatezza sul comodo scranno, una melodia leggera, soffusa, a malapena percettibile. Nel far ciò non smetterebbe, per un sol istante, d’osservar Latis negli occhi. L’azzurro dell’acquamarina e dell’acqua che sguscia dalle fresche sorgenti di montagna che si lega col blu degli zaffiri, o delle acque profonde dei mari del nord: magnetiche, dense, profonde. ]] No, non l’avete fatto.. E vi ringrazio per le vostre parole, son lieta di sapere che abbiate tutti approvato la mia nomina in quanto nuova Prima Lady. Spero d’onorar ogni giorno, che verrà, tal vostra fiducia. [[ Sussurra, con tono cortese, mentre le labbra, tinte d’un nobile cremisi – ben lungi dalle tinte forti e metalliche degne di meretrici – si piegano in un sorriso altrettanto affabile. ]] Volevo parlarvi del Clan, so che il Nordico è compatto, ben più del Mediterraneo, per cui mi sto impegnando profondamente per farlo risorgere. Eppure, sento come che i figli del nord si siano discostati da ciò ch’era l’antico credo. Quand’ero Primo Prefetto più volte mi son impegnata per organizzar incontri, quantomeno per le otto festività a noi care e sacre. [[ S’interrompe, volendo dar giustamente la parola alla nobile skald, essendo dopotutto suo compito guidare i Nordici e ben conosce più di lei tal situazione. Un’occhiata verrebbe rivolta alle tre bottiglie poste sul tavolinetto. ]] Gradite da bere? Ho ordinato, prima che arrivaste, a Dierna di portare Vino speziato, Sidro e Bjorr. Quest’ultimo ho imparato ad apprezzarlo di recente. [[ Sorride, cortesemente, seppur quel sorriso custodisca, nel suo intimo, un licenzioso ricordo, o pensiero, riguardante una persona in particolare. ]]


    LATIS [ sala comune] Le fiamme che ardono allegre nel camino illuminano il volto dai delicati lineamenti dello skald, disegnandovi anche cupe ombre. I grigi occhi che han rubato il colore alle nubi che sovente velano il cielo azzurro della sua terra, osservano quelli dell’arcimaga per poi ascoltar con attenzione le sue parole accennando ad un sorriso * credetemi la vostra nomina mia ha sorpreso ma ne son stata molto felice* mentre per un istante il pensiero dello skald ritorna al vivace scambio di battute avuto con lady Delphinia, quindi torna ad ascoltar con attenzione il nuovo dire della maga,udendo quelle parole lo sguardo del nobile skald lascia il volto della dama per osservar le fiamme * si il nord è compatto ma…* fermandosi un istante * forse è colpa mia, forse tutto è cambiato ma…* sospirando * non saprei neppure io come riavvicinare i nordici,…sono venuta qui in terraferma anche per incontrare la Signora della Guerra* tornando ora ad osservar la maga * le volevo chiedere il permesso di cercare i miei Jarl e credo che ci sia necessità di fare un concilio dei nordici, soprattutto in periodo così delicato…. * fermandosi per poi spostare lo sguardo sulle bottiglie e i calici * del vino andrà benissimo* sorridendo * vi ringrazio* .


    ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Ascolta, tacitamente, le parole che scivolan, leggiadre e fiere, dalle labbra dello Skald dei Nordici. Annuirebbe alle sue parole mentre fletterebbe il busto in avanti, onde afferrar la bottiglia e fletterla, così da far sgusciar lo speziato liquido color rubino entro i due calici, sin a due dita dall’orlo. ]] Credo che sì, il concilio andrebbe fatto quanto prima. Ed anche il Clan và ragionevolmente rimpolpato, con degni membri. [[ Mormora, mentre afferra i due calici, porgendo quello trattenuto dalla sua mano destra alla nobile dama, gesto di profondo rispetto, proprio come la posizione ove l’ha invitata a sedersi. Non appena la gaelica avrà afferrato il suo calice tornerà ad osservarla, con profondità, negli occhi. Non la studia, poiché la conosce già, sia come nordica, sia come skald, bensì la osserva, poiché ciò che sta per dire ha una rilevanza notevole. ]] Ho parlato con alcuni mediterranei, pochi giorni fa, che son venuti in visita qui in Fortezza. Uno di loro aspirava al ruolo di capoclan, per intenderci. [[ Fa una breve pausa, sollevando appena il calice, ma non per portarlo alle labbra, bensì per bearsi dell’odore esalato da quel prezioso fluido. ]] Ed ho provato a sottoporli ad una mia idea, risultando esser molto apprezzata. Ora la sottoporrò anche a voi, proprio come vi dissi via missiva giorni fa. [[ Attenderebbe qualche istante, durante il quale si lascerebbe accoglier dallo schienale dello scranno, morbido e tentatore, senza annullar il contatto visivo con la nobildonna ospite dei figli dell’ars. ]] In poche parole, la mia idea, è di non far più accettare nel clan i nuovi nordici, o mediterranei, via missiva. E’ così freddo, sterile, non mostra la profondità dello stesso clan e ne consegue che vien minimizzato dai suoi membri, che non potranno apprezzarne la potenza, lo spessore. [[ Una breve pausa, giusto il tempo di permetter alla donna d’afferrar quanto detto sinora. ]] Vorrei che sì, vi cercassero via missiva, ma ch’ogni ammissione al Clan venga fatta di persona, mediante in rito, o meglio sarebbe dire una cerimonia… Con cui accederà al Clan.. E dovrà mostrare interesse ad esserne parte, per poter perseguire a definirsene membro. Che ne pensate? Ovviamente è una scelta che resta a voi, io posso solo dispensar consigli, non solo come Prima Lady, ma come Nordica, come Gaelica.


    LATIS [ sala comune] I grigi occhi del nobile skald osservano le movenze della nordica versare il vino fissandosi poi sulla scarlatta bevanda che scivola nel pregiato calice, ascoltando le parole dell’altra donna, afferrando poi il calice che le viene offerto * vi ringrazio* sorridendo mentre tiene sollevata la mano portandosi il calice vicino alle labbra, riabbassandolo poco dopo per meglio ascoltare il dire della prima lady. Udendo le parole della nordica l’irlandese accenna ad un sorriso, mentre i grigi occhi scivolano sulla scarlatta bevanda nulla quale si riflettono le fiamme del camino. * una cerimonia dite?* fermandosi sospirando * certo questo rafforzerebbe se non altro la conoscenza fra nordici* fermandosi un istante mentre si porta il calice alle labbra ber bere un sorso di vino, per poi riportare il nebuloso sguardo sulla maga * qualche tempo fa ero in locanda e.. casualmente ho iniziato a parlare con un giovane nordico che.. non aveva la minima idea di chi fosse Latis McRonan* sorridendo amaramente *almeno il rito ovvierebbe a questi…inconvenienti* sospirando * ma trovo che la vostra idea possa essere un primo passo verso quell’unità che ha sempre caratterizzato il nostro clan* sorridendo appena * l’aspirante capoclan Mediterraneo che ne pensa?* portandosi nuovamente il calice alle labbra ..


    ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Il calice vien portato alle labbra, il liquido sorseggiato, lentamente, con nobiltà, percepisce quell’essenza riscaldarle le membra, invaderla coi suoi aromi forti, robusti, sensuali quasi. Un dono degli dei, quasi quanto il bjorr o l’idromele, a seconda delle culture. Sorseggia per lunghi attimi, assorbendo le parole della nordica, per poi arrestarsi bruscamente al racconto di quanto accaduto in locanda. Sbotterebbe quasi in una risata. ]] Non ci posso credere! Non conosceva… Voi? [[ Esclama, tornando seria, essendo quella risata più per l’incredulità che non per altro. Se le avessero detto che quel giovine non sapeva chi fosse il Pendragon avrebbe reagito meno bruscamente, forse perfino parlando della triade o d’altre divinità importanti nel pantheon nordico. ]] E’ un fatto molto grave, davvero. Un conto non conoscere me, che non sono stata investita pubblicamente ed ancora non ho partecipato ad alcuna riunione or festività… Ma voi! Voi siete storia! [[ Aggiunge, scuotendo leggermente il capo. Sembra sdegnata, quasi. ]] Quantomeno sì, quest’obbligo porterà a farvi conoscere, rispettare ed onorare. Com’è giusto che sia! [[ Il calice vien portato nuovamente alle labbra, per un solo sorso di bevanda, mentre gli occhi blu cobalto non smetterebbero d’osservar in volto la donna. ]] E’ stata un’idea apprezzata.


    LATIS [ sala comune] Lentamente beve qualche sorso della scarlatta ed alcolica bevanda, più vicina ai popoli mediterranei che non ai suoi fratelli del nord. Osserva quasi divertita la reazione scandalizzata della prima lady ascoltando il suo dire, quindi lentamente riabbassa il calice sfiorandolo con l’indice della mano sinistra *Lady Alexandra non è tutta colpa di quel giovane *sorridendo mentre un profondo sospiro le anima il petto * non mi conosceva e… forse anch’io dopo il periodo tumultuoso mi sono rinchiusa fra le sicure mura del palazzo reale* fermandosi ancora per un istante * forse noi del clan dovremmo tornare ad essere più presenti sulle due terre dopotutto come poteva conoscermi se non mi aveva mai vista?* sorridendo *e comunque è molto divertente vedere la reazione dei malcapitati quando svelo loro chi sono* sorridendo maliziosa per poi tornar seria* certamente un rito di ingresso rinsalderà i legami ma ditemi… ne avete già parlato con il Cerimoniere e la Signora della guerra?* guardando la maga negli occhi


    ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Termina di bere la propria parte di nobile bevanda, resa perfetta con l’aggiunta di spezie forti e delicate, in un equilibrio che vezzeggia i sensi, li avvolge in drappi impalpabili e sinuosi. Ma rimarrà vigile, l’arcana, dopotutto ne ha bevuto troppo poco per rimaner vittima dei suoi eterei canti di sirena. ]] Ancora no, mio malgrado. Ma auspico di poterlo fare ben presto. Vorrei parlarne di persona a Lady Ariel e Lady Rowan, trattandosi di una proposta molto seria e che muterebbe non poco la vita attuale del Clan, perciò vorrei affrontarla guardando negli occhi loro come sto facendo con voi, adesso. [[ Aggiunge, flettendosi in avanti ed appoggiando il calice sul tavolino, con un flebile rintocco. Indi, tornando alla posizione originaria e tornando ad osservare la nobile Skald negli occhi aggiungerebbe altro. ]] E’ vero, dunque, che la torre razze è chiusa ed inaccessibile? [[ Domanda, con tono grave, serio più di quanto non sia stato durante tutta la serata. ]]


    LATIS [ sala comune] Il calice della nordica è appena a metà, e lentamente viene riabbassato mentre ora entrambe le mani lo stringono * è una saggia scelta la vostra* sorridendo appena *quando parlerete con loro dite pure che vi appoggio* fermandosi per poi sospirare nuovamente * sull’isola dopo quello strano sonno sono cambiate molte cose temo, e la torre è chiusa .. credo.. io sono ancora ospite a palazzo * sospirando nuovamente, la sua torre le manca * credetemi vorrei che fosse riaperta così potrei avere un mio alloggio e.. i nordici avere ancora un luogo d’incontro, ora come ora temo che dovremo servirci della locanda* il dire dello skald è volutamente ironico ed in fondo è ancora indispettita per lo sfratto subito. *cercherò di informarmi con il comandante Griffit e… vi farò avere mie notizie * lasciando che le ultime note delle sue parole si perdano nel rumore del legno che si spezza sotto la forza delle fiamme.


    ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Le mani scorrono lungo il velluto di seta che compone l’ampia e preziosa gonna di quell’abito da sera, elegante eppur semplice nel suo disegno, adatto ad avvolger una figura che non ha bisogno di gioielli, pizzi o vari fronzoli per esser elevata oltre la media –e non solo-. ]] Vi ringrazio del vostro appoggio, anche in questa mia visione del futuro.. Sebbene prima il Clan debba esser dovutamente rimpolpato, od ovviamente, delirerete nello star dietro ogni singolo nordico, anche i già censiti che dovrebbero ripresentarsi dovutamente. [[ Sussurra, mentre le mani si stringono, si intrecciano in una ragnatela ferrea, una morsa che non può esser facilmente disgiunta. Sembra bearsi perfino lei, del calore esalato dal caminetto, ma è ovvio, dopotutto, essendone figlia, schiava e signora dei suoi segreti. ]] Ponderavo anche un’altra cosa. Se la torre razze rimanesse chiusa… Potremmo chiedere una or due Sale del Palazzo Reale, da adibir alle riunioni dei Clan? O potrebbe apparir presuntuoso da parte mia? Desideravo, anche per tal ragione, chiedere proprio a Ser Griffit ciò, giacché non vi sono più reggenti a seder sul trono, per ora. Vorrei, invero, chiedere alla Governatrice se ci concede la possibilità di costruir una sede qui, a Barrington. Voglio che la nostra razza cammini sulla strada della grandezza, in ogni modo possibile.


    LATIS [ sala comune] Il nobile skald ascolta nuovamente la voce dell’arcimaga sospirando attendendo lunghi istanti prima di rispondere * a giorni dovrei tornare sulla sacra isola e… se volete potrei farvi da messaggera con sir Griffit e sentir cosa ne pensa* fermandosi nuovamente, ma credo che questa sia una decisione che spetta solo al sovrano * accennando ad un sorriso * Lady Alexandra che sia giunto per me il tempo di ritirarmi *fermandosi nuovamente * è stato davvero un piacere potervi incontrare e ,, per quel che mi è possibile cercherò di aiutarvi, risollevare il clan e quindi la nostra razza è anche fra i miei obiettivi ma i tempi sono cupi e tempo che gli animi ora siano distratti da altro..* sospirando nuovamente *se posso rendermi utile non esitate a chiedere* lo skald è stranamente remissivo, ma in fondo condivide il pensiero della nordica ed è forse questo il modo in cui esprime la sua gioia nel veder la carica di Prima lady coperta da una nordica che di certo meglio potrà comprenderla rispetto a colei che l’ha preceduta.


    ALEXANDRA {{ Sala Comune }} § [[ Annuisce alla proposta mormorata dalla nordica rappresentante, con un flebile e nobile cenno di capo, accompagnato da un leggero sorriso, che piegherà le labbra del Corvo per qualche istante, prima di venir deglutito dalla composta maschera di nordico ghiaccio che ha, finemente dipinta, sul suo bel viso. ]] Mi fido di voi, son certa che riuscirete ad esporre al meglio la mia idea al Comandante. Porgetegli i miei saluti, presto andrò al Palazzo di persona a fargli visita, in caso vaglieremo di persona la proposta, profondamente. [[ Mormora, verso la Skald, mentre le mani si disgiungono dalla ferrea morsa e scivolano, prima lungo la gonna, infine sui braccioli ch’artiglieranno, mentre l’arcana prima lady s’appresterà ad ergersi in tutta la sua nordica statura, dato che l’incontro volge al suo termine. ]] …La guerra, sì. Ma non c’è ragione più importante di questa per ricercar la compattezza nella nostra razza, nei nostri onorevoli clan. Dovremmo essere molto forti per vincerla. [[ Sussurra, facendo scivolar le mani lungo i fianchi, aperte, coi palmi rivolti verso il nobile tessuto. ]] Vi accompagno alla vostra stanza, andiamo. [[ Aggiunge, accennando l’ennesimo sorriso ch’accompagna il cordiale verbo che scivola dalle labbra: sinuoso, magnetico. Mentre attenderebbe il passo della donna per avviarsi poi, insieme a lei, verso i piani superiori. ]]


    {{ Alexandra Eleanor Wright di Crysanies }}
    - § Regina dei Corvi ~ Hrafnaguð § -
    [[ IX Suprema Maga Ancestrale ]]
    - § Primo Prefetto della Razza Umana § -




    • [ The magic is in the blood, it flows from the heart. Every time you use it, part of yourself goes with it. Only when you are prepared to give of yourself and receive nothing back will the magic work for you. ] •

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    mikyy=))
    Età: 37
    Sesso: Femminile
    00 18/03/2011 00:15
    [[ . RIASSUNTO . ]]


    Come deciso, via missiva, la Nordica Skald raggiunge la Prima Lady nella Sala Comune della Fortezza Ancestrale. L'Irlandese si congratula con l'Arcimaga per la sua nomina e, dopo l'invito di quest'ultima a sedersi sulle comode poltroncine poste innanzi al focolare iniziano a parlare della Razza e del Clan, discussione per lo più politica ed alleggerita da del gustoso vino speziato. Parlano a lungo, esponendo idee, ragionando sul da farsi ed anche d'altro, per poi raggiungere insieme, data la tarda ora, le proprie stanze.


    [[ . COMMENTO . ]]


    E' sempre bellissimo giocare con Latisuccia, ma come sono belle insieme queste due ( Corvo + Skald insieme fanno paura [SM=g27816] ). Spero di aver presto l'occasione di giocare di nuovo con lei... E ce ne sarà, dato quello che abbiamo in mente per la Razza ed i Clan! Tremate, Umani! Le vostre signore (ihihih) vi faranno ammattire! [SM=g27828] [SM=g27811]


    {{ Alexandra Eleanor Wright di Crysanies }}
    - § Regina dei Corvi ~ Hrafnaguð § -
    [[ IX Suprema Maga Ancestrale ]]
    - § Primo Prefetto della Razza Umana § -




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