La “notizia” è l’assenza di Caterina Borsetti aggregata alla serie A.
A fine partita ci si chiede se ci fosse stata anche lei che partita sarebbe stata…Troppa la differenza fisica, tecnica ed atletica tra le due formazioni che vede le Cortesine, pur prive del loro gioiellino, (stra)vincere per 3 – 0.
Tipico andamento da gara giovanile con allunghi glaciali (numerosi parziali di 5-0) e recuperi ridona speranze.
Nella Pro segnalo la numero 22 – Erika Ghezzi – la più grintosa ed efficace delle sue e l’alzatrice Anghileri, gran bel tocco da migliorare sulla palla al centro.
Villa vanta nel suo sestetto una giocatrice con esperienza di B1 e qualche entrata in A,
Elena Perinelli, premiata poi come
miglior giocatrice (18 punti su 35 attacchi = 51%); una nel giro delle nazionali (l’opposta n°4) e una giocatrice che passava sempre sopra: Myriam Fatine Sylla (n°17), 13/27 in attacco e 16 punti finali.
Nota
Il
libero.
Mi chiedo davvero cosa sia venuto in mente a chi fa le regole del gioco di creare questo ruolo.
A livello “pro” è già difficile trovarne qualcuno di notevole - e magari per qualche centrale infinito (nel senso metrico dell’altezza) può essere un vantaggio ma a livello giovanile…vedo solo danni! È un ruolo delicatissimo in cui una persona deve giocarsi tutto in un solo fondamentale (considero la ricezione perché la difesa secondo me uno deve avercela dentro) e non ha modo di “sfogarsi” o tirarsi fuori in altri fondamentali.
Già di ricettori buoni (oh sarò sfigata io) ne vedo pochissimi poi penso sia un fondamentale che ha bisogno di tantissimo allenamento ed…esperienza.
La mia PERSONALISSIMA opinione è che a livello giovanile dovrebbe essere
bandito. Ieri non c’era in campo nessuna giocatrice altra 2 metri con seri problemi di deambulazione e la finale maschile ha dimostrato che se uno ha le qualità può far bene in attacco (o trovare comunque un posto in squadra). Certo…bisogna avere qualche
dote. E sinceramente non comprendo perché per trovare spazio ad una persona “bassa”, bisogna escludere e limitare la completezza di una persona “alta”. Per vedere poi cosa? L’assurdo! Squadre e allenatori che prendono di mira di scelta…il giocatore con la maglia diversa. PARADOSSALE! Ed è una cosa evidente sia a livello giovanile che in altri campionati…
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