00 26/01/2012 04:31

Calypso – la messaggera del mattino –

Ormai, Gellert non possedeva più nulla.

C’era ancora qualcosa che aveva significato, per lui?

Grammatica e sintassi:                 9,4/10

Lessico e stile:                  9,5/10

Caratterizzazione:           9,9/10

Originalità:                         9/10

Utilizzo del pacchetto: 8/8

Gradimento personale:               2,2/3

Sviluppo della trama:     1,8/2

totale:                  49,8/53

La paura della vecchiaia è qualcosa di naturale, eppure è difficile da ammettere. Il tuo Gellert rivive la sua giovinezza con nostalgia, non solo perché è ridotto in prigionia, ma anche perché capisce che non avrà più la possibilità di conquistare il mondo, che non sarà mai il numero uno, visto che ormai il suo tempo è passato.

Hai seguito bene il pacchetto per questa storia, raccontando la vecchiaia di Gellert attraverso ciascuno degli elementi che ti ho fornito.

La stessa caduta del capello nell’acqua è stata un’idea che ho trovato interessante.

Dal punto di vista stilistico, la tua storia è buona: hai utilizzato un lessico vario e preciso, inoltre le frasi non presentano alcun problema di sintassi. Oltre ad essere avvincente, lo stile è piacevole e la lettura non annoia, lo so che la storia non è così lunga, ma credo che comunque questo sia un pregio che merita di essere segnalato.

La Grammatica è fondamentalmente corretta, ti segnalo solo una imprecisione:

All’inizio credeva che sarebbe impazzito senza libri o piccoli frammenti di pergamena su cui annotare le sue scoperte, i suoi desideri più reconditi o le sue ambizioni, ma la forza dell’abitudine riuscì a vincerlo con molta più rapidità di quanto avesse mai potuto immaginare.

La frase precedente a questa, così come la seguente, sono al trapassato prossimo, anche qui, quindi, sarebbe corretto scrivere 'era riuscito', al posto di riuscì.

A livello di trama, mi è piaciuto molto il contrasto tra l’immagine del flashback e questo Gellert vecchio, privo di speranza.

In conclusione, ti faccio i complimenti per questa storia: attraverso l'introspezione sei riuscita a dare una buona caratterizzazione di Gellert e l'hai fatto con delicatezza, attraverso metafore adatte e inserite con intelligenza. 

Grazie per aver partecipato, due volte ^__^ 

Rowena – Behind Blue Eyes –

Avrebbe potuto fingere d’inciampare e farle cadere lo strumento di Divinazione dalle mani, avrebbe potuto stordirla con un rapido movimento della bacchetta e convincerla, al suo risveglio, che fosse svenuta… Remus invece scelse la fuga, com’era abituato a fare da sempre. Non poteva permettere che quella donna vedesse la sua tristezza, quella che era abituato a nasconde con cura, che notasse quanto fossero vuoti i suoi sogni, o quanto fosse solo.

Grammatica e sintassi:            9,6/10

Lessico e stile:                        10/10

Caratterizzazione:       10/10

Originalità:                  9,5/10

Utilizzo del pacchetto:            8/8

Gradimento personale:            2,8/3

Sviluppo della trama: 2/2

totale:             51,9/53

Premetto che in base a quello che è scritto nel Lexicon, il colore degli occhi di Remus è sconosciuto, so che qualche sito riporta il verde, altri il castano, ma non mi pare che sia scritto da qualche parte nei libri e io tendo a fidarmi solo del lexicon. In ogni caso non era quello il punto della canzone che secondo me aveva un riferimento con Remus.

Dal punto di vista grammaticale, non ho appunti da farti, l’unica ripetizione evidente ed evitabile è qui: Poteva essere quella strada donna con gli occhiali spessi e i capelli arruffati che lo fissava con un’espressione stralunata in quel momento? Dove ti segnalo anche ‘strada’, al posto di ‘strana’.

fosse molto preso da spiegare come difendersi dai folletti alla classe di Grifondoro, qui invece ‘preso dallo spiegare’.

Hai uno stile davvero piacevole: riesci a bilanciare bene le descrizioni e le azioni, nel testo, gestisci ogni particolare in modo controllato, tanto che una volta finito di leggere ci si rende conto che nulla è lasciato al caso, quasi tutti i particolari sono utilizzati per arricchire la trama, la caratterizzazione o le immagini che la storia riesce a evocare.

Mi è piaciuta questa storia, a partire dall’inizio, quando racconti di Remus partendo dai suoi pensieri riguardanti l’arrivo a Hogwarts, e ho apprezzato i tuoi riferimenti al canon, ad esempio la parte riguardante il Molliccio. Hai permesso, con la tua storia, di conoscere Remus sotto diversi aspetti: hai mostrato i suoi pensieri sfruttando di volta in volta Silente, Ginny e Sibilla, ottenendo in questo modo una caratterizzazione completa e convincente.

Il tuo Remus è solo, fugge di fronte a chi gli si avvicina, nasconde il suo dolore e le sue paure.

Hai saputo usare il pacchetto nella sua interezza, inserendo addirittura entrambi i personaggi. Questo non era richiesto, ma ti ha sicuramente dato una mano a trovare gli spunti interessanti che la storia contiene.

Ho trovato particolarmente efficace l’inserimento della citazione, meno quello della canzone, che comunque appare.

Complimenti per questa storia originale, che avvince e convince.

Grazie per aver partecipato.

Totale di squadra: 193.5




Grugnicorti Svedesi

Ferao – Due interi –

- E così… è giunto il momento.

Tosca si appoggiò alla finestra del suo studio e fissò l’orizzonte: un glorioso sole arancione risplendeva sulla valle presso Hogwarts, donando a quel maledetto pomeriggio una bellezza struggente e quasi dolorosa.

- Sì, Tosca. È giunto il momento.

Grammatica e sintassi:           9/10

Lessico e stile:                        10/10

Caratterizzazione:                  9,6/10

Originalità:                             9,5/10

Utilizzo del pacchetto:           5/8

Gradimento personale:           3/3

Sviluppo della trama:             2/2

totale:              48,1/53

Hai scritto di una coppia che non avrei mai immaginato di leggere, soprattutto li hai definiti in un modo che non avrei mai pensato di incontrare.

Hai disegnato Tosca in modo quasi crudele: non le hai dato pregi fisici, non hai definito le sue forme materne, hai brutalmente scritto ‘grassa’, ‘strabica’. Una scelta che si è rivelata utile ai fini della definizione del contrasto tra lei e Salazar.

Personalmente, credo che una strega potente come lei avesse una stima di se stessa che andava oltre l’aspetto fisico e, detto da persona che non cerca l’aspetto esteriore in chi le sta attorno, ma che spesso è eccessivamente critica nei propri confronti, e la tua Tosca dà proprio questa idea.

Salazar, al contrario, si dimostra duro, ma non per questo risulta più forte di lei.

La caratterizzazione dei personaggi, quindi, è particolare. Hai sfruttato la libertà che avevi coi fondatori, per plasmarli e renderli definiti. Hai saputo renderli umani.

Veniamo alla parte grammaticale: non ho appunti da farti, l’unico errore riguarda i trattini per i dialoghi. Dovresti usare quelli lunghi e non quelli corti come hai fatto tu (quelli corti andrebbero utilizzati solo per le parole composte tipo psico-pedagogico, per esempio).

Lo stile è piacevole, sebbene la maggior parte delle frasi siano brevi, durante la lettura si ha la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo, questo è dovuto alla scelta del ‘voi’, ma anche al lessico scelto in modo da risultare antico. Io credo che ogni storia vada contestualizzata e che il lessico, così come lo stile, vada adattato al tipo di racconto che ci si appresta a scrivere. In questo contest ho avuto la possibilità di leggere parecchie storie scritte da te, e ho notato per ciascuna di esse un variare dello stile. In particolare in questa sei stata capace di adattarti ai personaggi, creando un’atmosfera che risulta naturale, senza ombra di sforzi.

L’originalità della storia per me sta nella caratterizzazione di personaggi umani, non hai presentato una Tosca sorridente e buona, hai scavato nelle sue insicurezze per trovare una donna che sa di essere importate e forte, ma che è conscia dei suoi limiti e sottovaluta se stessa in modo un po’ immaturo, forse, ma di sicuro in modo femminile; hai mostrato un Salazar deciso e cocciuto, incapace di abbandonarsi ai suoi sentimenti repressi.

Il pomeriggio ricorre nella tua storia, così come l’ombra, mi è piaciuta la frase ‘solo chi è presente può proiettare un’ombra’, rappresenta la canzone e il personaggio di Salazar, nel modo in cui tu l’hai rappresentato.

Complimenti quindi per questa storia, originale e struggente, che mostra una coppia sicuramente poco considerata, ma affascinante per la sua varietà. Mi è piaciuta la riflessione sui due interi.

                                                                                  

Ferao – Cipresso d’inverno –

Non si sente forte, non si sente tenace; teme di vacillare al primo sibilo di vento, al primo fiocco di neve.

Grammatica e sintassi:           10/10

Lessico e stile:                        9/10

Caratterizzazione:                  9,3/10

Originalità:                             9,5/10

Utilizzo del pacchetto:           4/8

Gradimento personale:           2,7/3

Sviluppo della trama:             1,9/2

totale:                          46,4/53

Hai riportato in questa storia l’atmosfera dell’altra, in effetti è difficile dare una valutazione completa senza ripetere quello che ho già scritto per “Due interi”.

Lo stile è molto simile, anche se in alcuni tratti hai inserito davvero tante ripetizioni, al punto che la parte centrale della storia diventa un po’ meccanica proprio perché hai utilizzato ripetutamente le ripetizioni per definirla.

Lo stile resta comunque molto buono e la grammatica non presenta problemi.

La personalità di Salazar segue la caratterizzazione dell’altra storia. Ce lo vedo poco a farsi tutti questi problemi (soprattutto dopo aver nascosto un Basilisco nella Camera dei Segreti), ma si sa che l’amore è in grado di cambiare gli uomini e non ci è dato sapere come in effetti la Rowling si fosse immaginata Salazar. Il male e il bene non seguono un confine definito in Harry Potter, perché, come nella vita, (quasi) ogni personaggio ha le sue ombre o la sua luce. Per questo il punteggio alla caratterizzazione è molto buono, ma non pieno (noterai comunque che i punteggi pieni sono davvero pochi).

La citazione è stata inserita in modo intelligente, definisce il tuo personaggio e non appare per nulla forzata, hai saputo portare riferimenti al paragone tra Salazar e il cipresso in altri punti della storia, questo non ha fatto che dare valore al prompt, complimenti quindi. Hai utilizzato anche il bianco e il personaggio.

Non sono sicura che tu avessi intenzione di prendere spunto dalla canzone, invece, ma è indubbio che la storia si adatti ad essa per alcuni aspetti. Sia nelle riflessioni sull’inverno che comunque tornerà, sia nel riferimento alla morte.

Unica parte che mi è parsa un po’ forzata all’interno della storia è quella sul fatto che a Salazar non servissero neve o freddo per ricordare che è inverno.

In ogni caso, complimenti.

IvanaEfp – Non fu più solo nero –

O capita, quando le giornate assumono una sfumatura teneramente grigia, che Andromeda si affidi ai ricordi: ricordi di quella vita ordinaria e meravigliosa, di un uomo che amava e di una famiglia perfetta.

Poi il nero.

Grammatica e sintassi:           9,3/10

Lessico e stile:                        8,5/10

Caratterizzazione:                  9/10

Originalità:                             9,2/10

Utilizzo del pacchetto:           6,1/8

Gradimento personale:           1,9/3

Sviluppo della trama:             2/2

totale:              46/53

Ti dico una cosa che probabilmente non sapevi: non era necessario che tu inserissi entrambi i personaggi nella tua storia. In ogni caso l’hai fatto, ottenendo una storia di cui devi andare fiera.

Ti sei affidata completamente ai prompt, soprattutto al colore, che hai utilizzato per il titolo, ma anche per raccontare Andromeda e per poi unire i due personaggi.  Hai inoltre sfruttato l’idea della citazione. La canzone non è presente, ma c’è l’idea di questo ‘imparare a sopravvivere’, non sono sicura che sia stata una cosa voluta, perché nelle note non hai scritto nulla in proposito, ma ho rivisto in parte la canzone nella speranza che alla fine i due ritrovano, separatamente.

Andromeda è una donna che vive ancora nel lutto, le mancano sua figlia e soprattutto suo marito, Amos è ancora alla ricerca di un perché, anni dopo la morte di suo figlio. Hai raccontato il nero della disperazione, colorandolo infine di speranza.

Non riesco a immaginare in coppia Amos Diggory e Andromeda Black, ma non mi dispiacciono per niente. La caratterizzazione di entrambi è buona, hai descritto principalmente il loro dolore, andando anche abbastanza a fondo.

Forse il domandarsi il motivo della morte del figlio di Amos (dopo anni) appare un po’ forzato, ma escludendo questo direi che i personaggi sono ben caratterizzati.

Per quanto riguarda la grammatica, ti segnalo la ripetizione di ‘giorno’, inoltre hai scritto ‘per lo più delle volte’, espressione che non conoscevo e che ho cercato senza successo: ‘il più delle volte’, si dice. Non sono sicura che sia un errore, ma te lo segnalo comunque (non ti ho tolto punti).

Un’ultima puntualizzazione riguarda i trattini. Tu usi quelli corti per gli incisi, quelli corretti invece sono quelli lunghi.

Medusanoir – Il burattinaio –

Sono un burattinaio, tiro fili che si tingono del cremisi del sangue, avvolgo la vostra mente con incubi reali, distruggo i vostri sogni facendovi sciogliere come candele.

Grammatica e sintassi:           9,4/10

Lessico e stile:                        10/10

Caratterizzazione:                  8/10

Originalità:                             8,8/10

Utilizzo del pacchetto:           8/8

Gradimento personale:           3/3

Sviluppo della trama:             2/2

totale:              49,2/53

Hai sfruttato la canzone nel miglior modo possibile, sono convinta al cento per cento che il testo sia perfetto per descrivere Voldemort e il suo rapporto coi Mangiamorte.

Hai caratterizzato Bellatrix molto bene: una donna un po’ folle, che dipende totalmente da Voldemort e si fida di lui, per lui morirebbe, uccide e tortura.

Tra i personaggi che hai descritto, quello che mi convince meno è Regulus, lui infatti appare nella tua storia come qualcuno che viene deriso, una marionetta di cui Tom può liberarsi quando preferisce; io credo invece che lui si fidasse di Regulus, non ai livelli di Bellatrix, ma abbastanza da chiedergli Kreacher per nascondere l’Horcrux. Inoltre Regulus appartiene a una famiglia Purosangue importante, cosa che per Voldemort, che ha sempre cercato di governare nel modo più subdolo, sfruttando al cento per cento le possibilità dei suoi seguaci, quindi anche l’influenza, non può essere risultata di scarso conto.

Il giovane Black non è che un sedicenne quando capisce che è ora di ribellarsi, si può immaginare il contrasto tra lui e Draco. Mi è piaciuta l’immagine della candela, però.

La caratterizzazione dei fratelli Lestrange per me è qualcosa di inesplorato, ho sempre visto Rodolphus come una marionetta governata a turno da Bellatrix e da chiunque altro, nel suo ruolo di ‘marito’ scelto da Voldemort lo vedo molto bene.

Mi è piaciuta la tua storia, hai usato uno stile semplice, fatto di frasi concise, che descrivono i personaggi in poche parole, che aiutano a comprendere la loro dipendenza da Voldemort. Lo stesso Tom è ben gestito: cinico e malvagio, punta solo a ottenere tutto ciò che può da chi gli sta intorno.

Per quanto riguarda la grammatica, ho un paio di sviste da segnalarti: un’altro (dove noterai un accento di troppo) e desiderono, sempre nella stessa frase. Per il resto la storia è totalmente corretta.

Hai inserito il pacchetto nella sua interezza, sfruttando la canzone, adattissima ai personaggi, il colore, la candela e la citazione per descrivere una alla volta le marionette. Hai anche inserito entrambi i personaggi, otto e lode nel punteggio dei prompt, quindi.

La conclusione mi è piaciuta molto, come la storia in sé.

L’idea delle marionette non è innovativa al cento per cento, ma tu l’hai gestita ottimamente, dimostrando la capacità di gestire diversi personaggi mettendoli insieme in una struttura tutt’altro che semplice da gestire.

Totale di squadra: 189.7

[Modificato da Fabi_Fabi 02/02/2012 22:49]