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Nel ghetto ebraico CUCINA KASHER

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    00 08/02/2011 03:30
    CUCINA KASHER

    La cucina ebraica si caratterizza ormai come una vera e propria cucina caratteristica, con specialità e piatti tipici cucinati inizialmente per le festività religiose, in seguito istituzionalizzati come pietanze "tradizionali" e ricercate, del tutto particolari.

    Nella cucina ebraica si mescolano insieme religione, regole alimentari e tradizioni: un connubio che porta alla realizzazione ddi piatti densi di carattere simbolico, che riportano alla luce sapori ricchi, non solo di sostanza, ma anche e soprattutto di valore - un valore così profondo e imprescindibile che diventa l'essenza stessa del piatto.

    Alla base di ogni pietanza cucinata seguendo lo stile della tradizione ebraica, c'è il rispetto in primo luogo della Kashèrut ovvero l'insieme delle regole alimentari ebraiche, che indica generaòmente "l'essere adatto".

    Quando un determinato prodotto è chiamato Kashèr - valido, adatto, buono - vuol dire che corrisponde a precisi requisiti di idoneità alle prescrizioni bibliche. Se un cibo è Kashèr significa che può essere consumato poichè è stato preparato nel rispetto delle norme alimentari ebraiche.

    "E' un buon momento per la cultura del mangiare kasher" dice Joseph Arbib, il Maestro della Kasherut del Rabbinato di Roma. Tutto può essere kasher, perchè le indicazioni della tradizione ebraica sono rigide e toccano tutte le sfere dell'alimentazione.

    "Si va dal caffè alle carni, fino ad arrivare ai vini"

    Una nota particolare va fatta per la cucina ebraica romana (giudaico-romanesca) che ha la peculliarità di essere una cucina dove a causa delle limitate possibilità economiche degli ebrei del ghetto, venivano resi prelibati e gustosi, ingredienti molto poveri.



    PALLINE ALLE MANDORLE
    Ingredienti per 8 persone


    700 gr. di mandorle
    3 uova
    170 gr. di zucchero
    2 cucchiai di semolino
    acqua di rose
    zucchero in polvere
    farina


    » Preparazione

    Sbattete le uova con lo zucchero, aggiungetevi le mandorle finemente tritate ed il semolino amalgamando bene. Bagnatevi le mani con acqua di rose e formate con l'impasto ottenuto delle palline piuttosto piccole.
    Ungete ed infarinate la teglia e disponetevi le palline di mandorle. Fate cuocere in forno medio per 10-15 minuti.
    Quando le palline sono fredde, passatele nello zucchero in polvere.

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    kamo58
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    00 08/02/2011 13:18
    La cucina ebraico romana

    A Roma, i due tipi di cucine, sono così ben radicate nella tradizione che è difficile a volte distinguerne l’origine. La maggior differenza tra le due cucine sta soprattutto nel mancato uso di alcuni ingredienti e nel diverso utilizzo di altri. Sono ricette per lo più tramandate di madre in figlia.
    Una folta comunità ebraica, esisteva a Roma, già prima della nascita di Cristo ed aveva una sua sinagoga ad Ostia.
    Con il passare dei secoli molti artigiani di origine ebraica si stabilirono nelle vicinanze di ponte Fabricio che per questo motivo fu ribattezzato pons judeorum.
    A metà del XVI secolo papa Paolo IV mise fine allo sviluppo della comunità ebraica confinando gli ebrei nel ghetto, che si trova a ridosso del teatro Marcello.
    Un decreto vietò ai romani di fede ebraica di uscire fuori dal loro quartiere e i portoni del ghetto vennero inoltre chiusi durante la notte fino al 1870.
    La cucina kasher ha regole molto rigide, sono vietati ad esempio: carne di animali non ruminanti e i pesci che non hanno pinne e squame, come molluschi, calamari, polipi… Sono inoltre considerati impuri, animali come il maiale, il coniglio, la lepre. Gli animali che si possono mangiare, devono essere macellati in maniera tradizionale senza che soffrano e dissanguati prima del consumo. Altre limitazioni sono:
    - divieto di cucinare insieme carne e latte;
    - divieto di mangiarli insieme;
    - divieto di consumare ciò che deriva dall'insieme di carne e latte.
    Le verdure e la frutta sono tutte ammesse a patto che siano ben lavate con acqua ed aceto per eliminare eventuali animali impuri presenti come gli insetti o le lumache.
    La cucina ebraica è divisa principalmente in sefardita e ashkenazita. I sefarditi rappresentano il ramo meridionale della famiglia ebraica. Provengono principalmente da Spagna, Portogallo, Francia meridionale e nord Africa. La loro è una cucina mediterranea, fantasiosa e colorata, ricca di verdure e frutti come mandorle e datteri. Un piatto tipico sefardita è lo stufato di carne e i numerosi dolci ricchi di miele. Gli ebrei ashkenaziti risiedevano invece nell'Europa centrale e la loro cucina risente quindi di tradizioni nordeuropee: composte di frutta, patate, pesce ripieno e brodi di pollo.
    La cucina romana si rifà alla tradizione sefardita, è una cucina molto semplice che prevede l’aggiunta di uvetta, pinoli, cannella e chiodi di garofano in alcune preparazioni.
    Vi sono ricette che ormai si ritengono tipicamente romane, ma partono dalla cucina ebraica, come le zucchine con pomodoro, le zucchine ripiene di carne, i carciofi alla giudia, e forse anche i pomodori con il riso. La concia invece è un modo molto appetitoso di preparare le zucchine fritte che messe a strati in un recipiente ed insaporiti con aglio e basilico vengono poi irrorate con un po’ d’aceto ed olio di cottura. Sono buonissime mangiate dopo qualche tempo dalla prepazione e si conservano per alcuni giorni.
    Il fiore all’occhiello della cucina ebraica a Roma è la pasticceria è da qui che sono usciti i dolci più elaborati della cucina romana, vengono molto usate le frutta secche ed il miele. Famosissima è la crostata di visciole che un tempo si trovava un po’ ovunque ma ora è confinata soltanto nelle fornite pasticcerie del ghetto.
    Io adoro gli aliciotti con l'indivia che faccio spesso dopo averli mangiati in un famoso ristorante nel ghetto di Roma.
    E’ una ricetta d’origine ebraica, nata sembra nel 1660, quando il papa tra le tante regole imposte, obbligò gli ebrei a mangiare il pesce azzurro. Sono ottime da mangiare sia calde che fredde, in questo caso è un piatto che viene preparato il venerdì per i festeggiamenti del Sabato ebraico, quando è vietata ogni attività al di fuori della preghiera.
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    kamo58
    Post: 5.163
    Sesso: Femminile
    00 18/08/2014 16:23
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