00 24/01/2011 21:26
Entro pochi giorni, vale a dire entro fine anno tutte le imprese e le organizzazioni, grandi e piccole con almeno un dipendente, dovranno programmare e avviare la valutazione dello stress da lavoro collegato. Si tratta di una malattia che coinvolge in Europa 40 milioni di lavoratori, con costi di assenteismo e di cura oltre quota 20 miliardi. Lo prevede l’articolo 28 del Dlgs. 81/08 (Testo unico), che impone la norma che ha subìto diverse proroghe e le relative sanzioni, che possono andare da 2.500 a 6.400 euro, sino alla reclusione da tre a sei mesi. I destinatari sono I datori di lavoro e i responsabili della prevenzione, ma anche i medici competenti e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza dovranno attuare un programma di valutazione dei rischi, anche dovuti a stress, che coinvolgono tutti i tipi di lavoratori: dai quadri ai dirigenti, dagli impiegati agli operai, nelle aziende pubbliche e nelle aziende private. La scadenza. Secondo le linee guida, il termine del 31 dicembre 2010 è inteso come la data di avvio della valutazione dei rischi, che quindi va preparata e programmata in questi giorni. La tempistica di applicazione e la programmazione operativa potranno sfociare oltre tale data nel 2011 ma i termini conclusivi vanno indicati nel documento di valutazione.