00 11/01/2011 18:50

C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

C. Il Signore sia con voi.

A. E con il tuo spirito.

C. O Dio, vieni a salvarmi.

A. Signore, vieni presto in mio aiuto.

C. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

A. Com'era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. Alleluja.



Antifona:

Cristo, dei re: venite adoriamo.

Cristo, dei re: venite adoriamo.



SALMO 94

Venite, applaudiamo al Signore, acclamiamo alla roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia.

Il Signore per cui tutti vivono: venite adoriamo.

Poiché grande Dio è il Signore, grande sopra tutti gli dei. Nella sua mano sono gli abissi della terra, sono sue le vette dei monti. Suo è il mare egli l'ha fatto, le sue mani hanno plasmato la terra.

Venite adoriamo.

Venite, prostrati adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati. Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce.

Il Signore per cui tutti vivono: venite adoriamo.

Ascoltate oggi la sua voce: non indurite il cuore come a Me­riba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi ten­tarono i vostri padri: mi misero alla prova, pur avendo visto le mie opere.

Venite adoriamo.

Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione e dissi: sono un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie; perciò ho giurato nel mio sdegno non entreranno nel luogo del mio riposo.

Il Signore per cui tutti vivono: venite adoriamo.



INNO

Te principe dei secoli, te Cristo, re dei popoli delle menti e dei cuori

ti acclamiamo Signore. Grida la turba degli empi: non vogliamo Cristo per re;

te noi acclamiamo osannanti Re supremo degli uomini.

Cristo principe della pace risana le menti ribelli

accoglili nel tuo amore uniscili in un sol gregge.

Perciò dal duro albero pendesti aperte le braccia

e trafitto da dura lancia offri il perdono per tutti.

Sia gloria a te, Gesù Cristo che i re del mondo governi,

col Padre e il Santo Spirito nei sempiterni secoli. Amen.



Antifona:

Alzatevi porte antiche, ed entri il re della gloria. Alleluja.



SALMO 23

Del Signore è la terra e quanto contiene, l'universo e tutti i suoi abitanti.

È lui che l'ha fondata sui mari, e sui fiumi l'ha stabilita.

Chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo,

chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna

e non giura a danno del suo prossimo.

Egli otterrà la benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza.

Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche: entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia.

Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi porte antiche: entri il re della gloria.

Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo,

com'era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.



Ia LEZIONE

V. Fa, Signore, che sia benedetto.

R. Il Padre Onnipotente ci benedica per sempre.

A. Amen.

Dai discorsi di Sant'Agostino Vescovo.

Fu cosa grande per il re dei secoli diventare re degli uo­mini? Cristo infatti non diventò re d'Israele per esigere tasse o per fare un esercito armato per combattere nemici visibili; ma per guidare gli spiriti degli uomini; per promuovere il loro bene eterno, che conduce i credenti, chi spera ed ama, nel regno dei cieli. Che il Figlio di Dio, uguale al Padre, il Ver-

bo, per mezzo del quale tutto fu creato, volle essere re d'Israe­le, è una benevolenza, non una promozione; è un gesto di misericordia, non di dominio. Infatti colui che è chiamato in terra re dei giudei, in cielo è il signore degli angeli. Forse che Cristo é solo re dei giudei e non anche delle genti? Anzi proprio dei gentili. Infatti, quando ha detto in una profezia: «Io sono stato costituito re da Dio su Sion, la sua santa mon­tagna, per predicare il precetto del Signore», aggiunge su­bito, per evitare che si dicesse che a causa della montagna santa di Sion fosse costituito re soltanto dei giudei: «Il Si­gnore mi disse: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato, chiedi­melo e ti darò in eredità i gentili e in dominio i confini della terra.

E tu, Signore, abbi pietà di noi.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.



IIa LEZIONE

V. Fa, Signore, che sia benedetto.

R. L'Unigenito figlio di Dio si degni benedirci e aiutarci.

A. Amen.

Gesú rispose: il mio regno non è di questo mondo, se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai giudei: ma il mio regno non è di questo mondo. È questo quanto il buon mae­stro volle che noi sapessimo; ma prima doveva essere dimo­strata vana l'opinione degli uomini intorno al suo regno, sia da parte dei giudei che dei gentili. Da loro infatti l'aveva sen­tito Pilato. Come se il motivo della condanna a morte di Cri­sto fosse questo: che volesse usurpare un regno che non gli spettava.

E tu, Signore, abbi pietà di noi.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.



IIIa LEZIONE

V. Fa, Signore, che sia benedetto.

R. La grazia dello Spirito Santo illumini i nostri sensi e i nostri cuori.

A. Amen.

Poiché di solito coloro che regnano nutrono invidia per chi regnerà dopo, era perciò necessario prevedere che il re­gno di Cristo non fosse contrario né ai romani né ai giudei. Il Signor pertanto poteva ben rispondere: «Il mio regno non è di questo mondo», alla domanda del Preside che gli disse: «Tu sei il re dei giudei», ma egli interrogandolo a sua volta se disse questo da se stesso o se l'avesse sentito da altri, volle dimostrare che questo gli era stato imputato dai giudei come un delitto. Rivelando a noi i pensieri degli uomini, sa­pendo Egli che sono senza consistenza: disse loro, dopo la risposta di Pilato, replicando ai giudei e ai gentili opportuna­mente ed a proposito: «Il mio regno non è di questo mondo».

E tu, Signore, abbi pietà di noi.

Tutti: Rendiamo grazie a Dio.



Canto d'ingresso:

Noi ti lodiamo o Dio



TE DEUM

Noi ti lodiamo, o Dio: Ti proclamiamo, Signore. O eterno Padre: tutta la terra ti adora. A te cantano gli Angeli: e tutte le potenze dei cieli. A te i Cherubini e i Serafini: acclamano con voci infinite. Santo, Santo, Santo il Signore: Dio dell'universo. I cieli e la terra: sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli Apostoli: e la candida schiera dei martiri. Le voci dei profeti si uniscono nella tua lode: la santa Chiesa proclama la tua gloria. Padre di immensa maestà. Adora il tuo unico Figlio: e lo Spirito Santo Paraclito. O Cristo, re della gloria: eterno Figlio del Padre. Tu nascesti dalla Vergine Madre: per la salvezza del mondo. Vincitore della morte: hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio: nella gloria del Padre. Verrai a giudicare il mondo: alla fine dei tempi. Soccorri i tuoi figli, Signore: che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria: nell'assemblea dei santi. Salva il tuo popolo, Signore: guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, lodiamo il tuo nome per sem­pre. Degnati, oggi Signore: di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore: pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, non saremo confusi in eterno.



Canto all'Offertorio:



INNO

Perciò tu stai sugli altari sotto il pane e il vino;

dando salvezza ai fratelli dal tuo costato trafitto.

Te i capi delle nazioni e i giudici ed i maestri rendano pubblico onore:

te esprimono leggi ed arte. Ti siano offerte le insegne con il dovuto rispetto

e con mite scettro unisci i popoli e le famiglie.

Sia gloria a te, Gesù Cristo, che governi del mondo i re,

col Padre e il Santo Spirito nei sempiterni secoli. Amen.



Canto alla Comunione:

BENEDETTO

Benedetto il Signore, Dio d'Israele: perché ha visitato e redento il suo popolo. E ha suscitato per noi una salvezza potente, nella casa di Davide suo servo. Come aveva promesso, per bocca dei suoi santi profeti di un tempo. Salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri: e si è ricordato della sua santa alleanza. Del giuramento fatto ad Abramo, nostro Padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, Di servirlo senza timore; in santità e giustizia: al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato: profeta dell'Altissimo. Perché andrai innanzi al Signore, a preparargli le sue strade. Per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza, nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio, per cui verrà a visitarci dall'alto un sole che sorge. Per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre e nell'ombra della morte. E dirigere i nostri passi sulla via della pace. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, Com'era nel principio ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen. un tempo.



MAGNIFICAT

L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore. Perché ha guardato l'umiltà della sua serva: d'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome. Di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nel pensiero del loro cuore. Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele suo servo, ricordandosi della sua misericordia. Come aveva promesso ai nostri Padri, ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo; Com'era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.