Rimbaud si legge tutto, dall'inizio alla fine, ma è ovvio che l'apice, l'estasi, lo si raggiunge con le Illuminazioni. se suggerissi di approcciarsi al più enigmatico dei poeti maledetti in condizione di non-sobrietà sarei equivocato per cui non dico questo. dico piuttosto che Rimbaud va colto appieno in una disposizione d'animo predisposta allo sballo, e d'altronde è lo stesso autore a parlarci dello "sregolamento di tutti i sensi".
l'ho amato talmente da cercare di disintossicarmene rifiutando di ritornarci su, ma quando mi ricapitò tra le mani in una traduzione leggermente diversa da quella che conoscevo ma secondo me più incisiva (perdonatemi ma non ricordo il nome di questo traduttore) - piansi come un bambino riconsegnato al suo papà.
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distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)