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Roma 19 dicembre 2010

Domenica IVª di Avvento

Introduzione.
Una straordinaria nascita annunziata, avvenuta, comunicata alla storia all’insegna di un originale cartello “Peccatori cercansi”.

A. Una nascita straordinaria annunziata: “ Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio, che, chiamerà Emmanuele: Dio con noi” (1ª lettura).
Riflessione. Parlando della nascita di un figlio al re Acaz, il profeta Isaia (740 a.C. – 701 a. C.) in quel bambino intravede l’arrivo dell’Emmanuele vero, cioè del Messia quale Dio tra noi.
Sempre da Isaia e da tutti gli altri profeti, il Messia viene annunciato come “il germoglio di Jesse, padre di Davide”, cioè discendente della stirpe regale davidica. Inoltre il futuro Messia avrà una caratteristica unica e indiscutibile, quale quella di essere un ricercatore ostinato di peccatori. Possiamo dunque etichettarlo munito di questo originale cartello: .
Del resto, Gesù quando sarebbe venuto ad abitare tra noi, non ha detto:< Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e salvare ciò, che era perduto?> (Lc.19,10).
Le profezie, quindi, al dire del pensatore cattolico, Blaise Pascal, sono “ la più grande prova di Gesù Cristo … perché con esse Cristo fosse creduto e accolto da tutto il mondo”.

B. Una nascita straordinaria storicamente avvenuta.
“ Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua Madre Maria si trovò incinta per opera dello Spirito Santo … Tutto questo avvenne, perché si adempisse, ciò, che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta”. (3ª lettura).
Qui abbiamo:
1. Una conferma storica religiosa, circa la nascita di Gesù, da parte di S. Matteo, che avvalora la profezia di Isaia.
2. Una conferma storica laica, circa il tempo della nascita di Gesù, avvenuta, mentre a Roma regnava l’imperatore Cesare Augusto (30 a.C.- 14 d. C.), e governatore della Siria e Palestina era il console Quirino ( 4 a.C. – 1 a. C.).
Riflessione.
Quale la missione specifica del Salvatore? Giovanni Papini, illustre anticlericale convertitosi per il fascino della persona di Cristo, così scrive, nella sua poderosa “Storia di Cristo” (1919):
< Nessun altro, nessuno dei tanti, che vivono, nessuno di quelli, che dormono nella mota (= fango) della storia può dare a noi bisognosi il bene, che salva>, dal momento, che: < Negli ultimi anni la specie umana, che già si torceva nel delirio di cento febbri, è impazzita!>.
Affermazioni del genere pronunciate da un ex-ateo, fanno seriamente riflettere!

C. Una nascita straordinaria trasmessa alla storia.
“ In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò, che si facesse un censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto, quando era governatore della Siria, Quirino (4-1 a. C.). Così S. Luca colloca la nascita di Gesù nel tempo della storia.
I primi testimoni oculari di questa nascita, da S. Luca e da S. Matteo vengono segnalati nelle persone dei:
1. Pastori, quali rappresentanti del popolo semplice e umile
2. Magi, quali esponenti illustri della cultura del tempo
3. Potenti (Erode, Augusto imperatore, Quirino governatore ecc.) quali rappresentanti del potere politico.
Riflessione.
Se la storia è maestra della vita, come diceva il grande oratore latino Cicerone, dai personaggi testimoni oculari della nascita di Cristo, dobbiamo imparare a non restare indifferenti davanti a Lui.
Infatti tutti vogliamo sentirci testimoni credibili e operosi di Cristo, come i pastori e i Magi; al contrario, dai potenti di quel tempo, non dobbiamo assimilare comportamenti di: indifferenza, curiosità, ostilità, davanti a Cristo, poiché solo il suo messaggio può salvare l’uomo.
Infatti, sempre il nostro Giovanni Papini nella sua “Storia di Cristo”, riporta questa bella testimonianza:< Mai come oggi, o Cristo, il tuo messaggio è stato necessario, e mai come oggi fu dimenticato, o disprezzato. Il regno di Satana è giunto ormai alla piena maturità e la salvezza che tutti cercano brancolando, non può venire che dal tuo Regno> (Storia di Cristo , 1919).

D. Una nascita straordinaria all’insegna di un ostinato “PECCATORI CERCANSI”.
“ Paolo, Apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il Vangelo di Dio, promesso per mezzo dei profeti nelle Sacre Scritture, riguardo al figlio suo, nato dalla stirpe di Davide … Egli salverà il suo popolo dai suoi peccati”. (2ª lettura).
Riflessione.
Se la ricerca dei peccatori da parte di Cristo Salvatore è così accanita e ostinata, ciò significa, che, la causa di questa ricerca: il peccato, è una cosa seria da non sottovalutare. Infatti, in che consiste essenzialmente il peccato dell’uomo? Risposta.
Consiste nel non trovarsi più sul trono dell’amore di Dio e del prossimo, sul quale è stato posto dal Creatore stesso. Compito dunque del Salvatore è quello di ricercare e ricollocare su quel trono, quanti lo hanno abbandonato o rinnegato.

Conclusione.
Natale alle porte dunque. < Ma noi, gli ultimi, Ti aspettiamo Signore! Ti aspettiamo ogni giorno, a dispetto della nostra indegnità e d’ogni impossibile … perché ci tormenti con tutta la potenza del tuo implacabile amore>. G. Papini.

Don Remo Bonola