In tre anni di blog ho ricevuto un centinaio di segnalazioni di "guarigioni" dovute a pratiche alternative. Ho sempre (quando possibile, naturalmente) analizzato la documentazione inviatami, il caso clinico ed i risultati e non ho mai trovato alcuna evidenza del funzionamento di queste cure non "ufficiali".
Se molti di quelli che mi hanno contattato erano semplici "sostenitori" di medici alternativi che provavano a rifilarmi un caso in realtà assolutamente ordinario (già curato dalle medicine standard o non curato dalla pratica alternativa), molti altri erano semplicemente vittime del ciarlatano di turno. Particolare curioso per inciso: inizialmente praticamente tutti quelli che mi segnalavano proprie esperienze di "guarigione" mi autorizzavano a pubblicare la documentazione, quando rispondevo che dai dati inviati non vi era evidenza di "guarigione" tramite il metodo alternativo utilizzato, l'autorizzazione veniva ritrattata.
Dall'esperienza fatta in questi anni non ho mai riscontrato un caso guarito in maniera inconfutabile da cure alternative. Si nota spesso un forte atteggiamento fideistico da parte dei sostenitori di queste cure, non metto in dubbio che alcuni di essi credano davvero e profondamente, anche contro l'evidenza contraria, che la loro guarigione o il miglioramento di una malattia sia dovuto a cure "segrete" tanto da impegnarli in vere e proprie "crociate" a favore del guaritore di turno. E' probabilmente un modo per rafforzare l'illusione, per crederci di più, per aumentare l'effetto rassicurante dell'intera vicenda. Quante volte davanti a "documenti facilmente verificabili e pubblici", al momento di chiederne la visione chi li proponeva non riusciva a produrre un solo referto o un documento (chi segue il blog avrà notato qualche esempio anche nei commenti ai vari articoli)?
E' talmente potente la convinzione che quella cura abbia fatto qualcosa (in particolare nelle persone già guarite dalla medicina) che si tende a nascondere tutto l'iter precedente (i ricoveri, gli interventi, gli esami) alla terapia alternativa cercando di mostrare solo ciò che è avvenuto dopo.
Non ho mai riservato un atteggiamento "scortese" o severo nei confronti dei presunti "guariti", comprendo perfettamente le loro problematiche e lo stato (anche psicologico) nel quale si trovano e per questo propongo di visionare la documentazione solo se questo non comporta problemi o difficoltà particolari.
Le spiegazioni per questo fenomeno possono essere tante e diverse, la prima probabilmente, è da cercare nella sofferenza di chi ha vissuto la malattia.
La paura, lo smarrimento ed il terrore di non farcela sono nemici difficili da sconfiggere e coprire la realtà fatta di medicine, operazioni chirurgiche e momenti negativi con un'altra fatta di speranza, sogno e (finte) certezze è umano e comprensibile.
Alcuni casi sono stati sicuramente incredibili ed esemplari per comprendere come agiscono i guaritori e come ci cascano le vittime. Un caso era quello di una ragazza che si dichiarava guarita da un melanoma (è un tumore della pelle) grazie ad una cura alternativa a base di vitamine e marchingegni elettronici (una sorta di cura Clark). E' stata molto gentile e disponibile fornendomi tutti i dati: referti e documenti. La donna in realtà non era affetta da melanoma ma da un nevo di Spitz, visivamente (ma per certi versi anche istologicamente) molto simile ad un melanoma (tanto da essere sempre sospettato di malignità ed asportato per sicurezza) ma assolutamente benigno. Il dermatologo della donna ha correttamente consigliato la rimozione del nevo dicendogli che la diagnosi precisa poteva provenire solo dall'esame istologico e questo parlava chiaro: nevo di Spitz asportato completamente. Il sospetto e la paura di avere un melanoma hanno indotto la signora prima a procedere all'asportazione della lesione e quindi rivolgersi subito ad un medico alternativo il quale dopo aver letto l'esame istologico (che la donna mi ha inviato in copia) l'ha terrorizzata parlandogli di lesione maligna, di pericolo di metastasi e possibile morte.
A quel punto il consiglio di sottoporsi ai cicli di terapia alternativa durati 6 mesi e costati poco più di 12.000 euro. La donna alla fine dei cicli è stata definita guarita. Come si può capire, la differenza tra la reale "guarigione" (non vi era comunque una malattia mortale, ma l'asportazione è stata una giusta precauzione) e quella "alternativa" l'unica differenza fu proprio questa, dodicimila euro.
Quando le ho spiegato l'esatta cronologia degli eventi e ciò che le era successo la signora ha mostrato di comprendere la situazione e si è detta sorpresa di non averlo capito da sola (ed è un atteggiamento molto raro, in genere in questa fase i "testimoni" scompaiono e non mi contattano più) ma, comprensibilmente, era talmente impaurita e disorientata da non essersi resa nemmeno conto che in quel referto la parola "melanoma" che cento volte l'alternativo le aveva ripetuto, non era scritta da nessuna parte.
Un altro caso fu relativo ad una giovane donna straniera che vive in lombardia.
Ricevuta diagnosi di tumore al colon è stata operata nel 2005 (e sottoposta a cicli di chemioterapia) ed i controlli eseguiti in seguito non mostravano alcun problema. Nel 2009 effettuata una TAC addominale per dolori non particolarmente importanti ma continui: di fronte ad una situazione stabile (nessuna evidenza di malattia), si evidenziava la presenza di due linfonodi lievemente aumentati di volume di probabile natura reattiva (infiammazione per esempio o infezione o altro, non per forza un problema tumorale insomma). Il suo medico l'ha correttamente tranquillizzata invitandola a proseguire stretti controlli nel tempo prescrivendole una nuova TAC da effettuare un mese dopo e riferire qualsiasi novità ma la paziente ha vissuto male questa situazione facendosi prendere dal panico e chiedendo aiuto ad un'amica erborista. Questa le consiglia un sito internet nel quale si pubblicizzano varie cure alternative.
Dalla lettura del sito la decisione di contattare un guaritore abbastanza noto sul web e del quale mi sono occcupato. Questi la incontra, le propone la sua cura perchè a suo dire "quei linfonodi sono maligni e devono essere curati" (parole riferitemi dalla signora), chiede un compenso in denaro di oltre 5000 euro e dopo 4 mesi di "cura" la definisce guarita senza sottoporla ad ulteriori esami.
Un anno dopo la donna decide di sottoporsi di sua iniziativa a nuovo esame TAC addominale che evidenzia presenza di lesione al colon di circa 3 cm. Torna dal suo medico curante senza raccontare la sua vicenda e questo la indirizza in ospedale dove è stata sottoposta a nuovo intervento chirurgico che mostra la natura neoplastica maligna della lesione e nuova chemioterapia.
A questo punto mi fermo perchè la paziente ha deciso di procedere per vie legali nei confronti del guaritore.
Nel frattempo è deceduto pochi giorni fa un personaggio noto in Inghilterra per essere un importante pacifista e protagonista di gesti di protesta eclatanti.
Malato di tumore polmonare Brian Haw era stato dimesso dall'ospedale cittadino per continuare una terapia palliativa a casa sua.
Purtroppo riceve la visita di un altro noto personaggio, David Icke, "guru" complottista molto seguito il quale sostiene che la Terra è minacciata da una stirpe di "ibridi" uomo-rettile (i "rettiliani", esseri che si nutrono di sangue umano e che vedrebbero tra le loro fila personaggi famosi come l'ex presidente Bush o la band dei Queen) e che appoggia, naturalmente, le cure alternative per il cancro.
Icke invita Haw a curarsi in una clinica (la Shen Clinic) che applica il "metodo Simoncini", ovvero la cura del cancro con il bicarbonato di sodio e lancia una raccolta fondi tramite il suo sito che in un paio di giorni permette di raggiungere la somma necessaria alla "terapia". Haw si ricovera il 9 aprile di quest'anno, il 18 giugno dopo aver regalato i soldi alla clinica alternativa muore. Non è un caso da me esaminato ma mostra come ci si affida "al primo che capita" senza pensarci due volte. Curioso anche come pur di andare "contro il sistema" si vada incontro al nulla.
L'ultima storia.
Su segnalazione di un lettore ho letto una pagina Facebook nella quale una donna, rispondendo ad un mio messaggio sulla bacheca del social network, dichiarava come suo padre fosse guarito dal suo tumore allo stomaco grazie alla cura Simoncini e per questo motivo si definiva grata a vita al guaritore romano, ancora il bicarbonato per curare i tumori quindi.
Ho chiesto quindi alla signora che faceva quella (importante) dichiarazione, la chiameremo Maria per darle un nome, la documentazione, com'è naturale che sia.
Mi racconta la donna che suo padre era affetto da tumore gastrico e che dopo un intervento chirurgico ed un ciclo di chemioterapia si era sottoposto a controlli che per quattro anni e due mesi avevano dato un tranquillizzante riscontro negativo (cioè non vi era alcuna evidenza di una recidiva della malattia). Dopo questo periodo un successivo controllo evidenziava la presenza di un nodulo di probabile natura metastatica (al fegato). L'esame istologico e successive indagini confermavano il brutto sospetto: una recidiva di circa 2 centimetri. La donna non mi aveva ancora inviato alcuna documentazione dei fatti e mi sono dovuto accontentare delle sue parole che però erano a suo dire, tutte verificabili perchè disponibili nei referti e nelle cartelle relative alla malattia di suo padre.
Il paziente in preda a fortissimo scoraggiamento, depressione e rabbia, secondo Maria aveva deciso di abbandonare qualsiasi cura standard per cercare vie alternative di guarigione. Finalmente una speranza: su internet, la notizia che un ex medico italiano curava i tumori con il bicarbonato di sodio. Si sottopone a visita dallo stesso che gli promette buone speranze di riuscita e gli prescrive dei cicli di flebo di bicarbonato e successivamente un intervento chirurgico per inserire un catetere che avrebbe portato quel bicarbonato direttamente sulla parte malata.
Dopo soli quattro mesi la guarigione, la cura del bicarbonato ha funzionato e Maria avrebbe tutte le prove disponibili per certificare questo eccezionale risultato.
Le chiedo proprio questo, l'invio dei documenti di questa guarigione, visto che finora non ho mai avuto il piacere di avere in mano qualcosa che dimostrasse un effetto almeno positivo delle cure al bicarbonato del guaritore romano. Maria, gentilmente, mi risponde che le sarebbe servito solo il tempo per riorganizzare le carte, prepararle al computer e le avrebbe inviate immediatamente al mio indirizzo di posta. Ci lasciamo così.
Passa un mese e non avendo ricevuto risposta ricontatto Maria chiedendole se fosse tutto a posto e ricordandole che aspettavo ancora la sua documentazione.
Mi risponde che ha avuto problemi con il computer e sta facendo sistemare tutto ad un suo amico, quasi pronte le carte tutte scansionate, pochi altri giorni e le avrei ricevute.
Aspetto un altro mese e non ricevo notizie. Ricontatto Maria che mi risponde in maniera meno "cortese" affermando che la mia insistenza cominciava ad essere molesta. Le ricordo che era stata lei stessa ad offrirsi disponibile all'invio dei documenti e che da parte mia c'era e continuava ad esserci unicamente interesse e disponibilità a diffondere un'eventuale effetto positivo di quelle cure, notizia che se reale, sarebbe stata utile all'umanità intera. Restavo quindi ancora a disposizione per ricevere quella documentazione.
Maria non risponde più anche se nelle pagine di Facebook leggo che si è unita ad una pagina che mi "critica", per usare un eufemismo...
Ho continuato comunque a "seguirne" le vicende proprio sul social network, il mezzo che aveva permesso di metterci in contatto.
La ritrovo qualche giorno dopo commentare nella pagina della "cura Di Bella" affermando che il metodo Di Bella aveva guarito suo padre dal cancro (in precedenza il merito di questa presunta guarigione era stato dato a Simoncini), nessun'altra notizia. Il mese dopo mi arriva una segnalazione. Si parla di "veleno di scorpione", Escozul, uno degli ultimi "composti anticancro" usciti sul mercato internazionale e che ha attirato gli occhi avidi di diversa gente. Visito la bacheca della pagina internet di questa sostanza e chi trovo? Proprio Maria. Era tornata da Cuba per procurarsi il veleno di scorpione e lo aveva somministrato al padre "...che ora finalmente sta bene, l'Escozul è miracoloso!" e ringraziava chi l'aveva messa in contatto con una persona che si occupava (a pagamento) di organizzare le cose a Cuba.
Passano ulteriori mesi (poco più di due) e ritrovo Maria che chiede dalla bacheca di una pagina dedicata alla Madonna, preghiere per il padre che sta soffrendo ed è in fin di vita.
Dopo un'altra settimana Maria annuncia la dipartita del papà.
L'avrei se possibile contattata per starle vicino almeno virtualmente ma non mi è sembrato nè corretto nè opportuno vista la situazione e non l'ho fatto.
Non commento ulteriormente questa vicenda che è simile a centinaia di altre. La riporto solo perchè mi ha colpito l'ufficializzazione ("grazie" a Facebook) del cammino di Maria. Un susseguirsi di speranze infrante, soldi (tanti soldi) buttati, credito dato a cialtroni, dignità infranta e preghiere inascoltate. Rinuncia alla medicina, cura della malattia con il bicarbonato, la cura Di Bella, il veleno di scorpione, la Madonna ed infine il decesso...
Non voglio neanche considerare il potenziale danno provocato dalle sue parole su internet, ogni cura che veniva somministrata al padre lo aveva finalmente guarito ed in chi legge queste parole la tentazione di "provarci" sarebbe stata comprensibile.
Cosa ha guadagnato da tutto ciò?
Un cammino con un finale prevedibile ma che ha attirato, durante il suo svolgersi, tanti avvoltoi, quelli che promettono miracoli (a pagamento) quando sanno che non possono mantenerli.
E' proprio questo che voglio dire quando parlo di gente che ne approfitta. Molte persone arrivano al "guaritore" quando di speranze ce ne sono davvero poche, ma ha senso spendere soldi, diventare vittime, vendere la dignità, farsi truffare, alimentare il mercato del dolore, solo per vivere ciò che rimane sperando che accada un miracolo impossibile?
Illudersi è più consolante che disperarsi ma a quale costo?
medbunker.blogspot.com/2011/07/disperarsi-rassegnarsi-illude...
LAS PROSTITUTAS CUBANAS SON LAS MÁS CULTAS DEL MUNDO" Fidel Castro.