00 06/12/2010 11:24

l'altro giorno una mia giovane amica nonchè giovane scrittrice contestava il fondamento di tutto un ragionamento riguardante lo stile e il rapporto di quest'ultimo con la grammatica.
quello che non voleva capire era che lo stile è sì ritmo dell'anima, ma che il corrispondente di tale aulico afflato non è un fatto metafisico ma grammaticale. usare gli avverbi in un determinato modo o non usarli affatto - per fare un esempio - può mutare notevolmente la ritmica di una narrazione, facendola diventare altra cosa.
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