Prendo dalla stampa i sette punti, a parere del giornale, di innovazione della riforma
La Camera ha approvato il testo di riforma dell'università, che ora andrà in terza lettura al Senato. Un voto avvenuto in un clima pesante che ha visto il Governo battuto due volte sugli emendamenti, con il ruolo fondamentale di Fli, e un'Italia percorsa da Nord a Sud dalle proteste.
La guerra a "Parentopoli": stop a figli, mogli e cugini
Chi parteciperà ai concorsi per diventare professore (ma anche ricercatore o assegnista) non potrà essere parente di docenti che appartengono al dipartimento o alla struttura in cui è bandito il concorso. Il divieto vale per parenti fino al quarto grado. Vietato anche essere parenti dei vertici universitari: del rettore, del direttore generale, o di un consigliere di amministrazione dell'ateneo.
Le Università telematiche
Il ministero potrebbe premiare anche Cepu e i suoi simili
Via libera anche alle università telematiche, insomma al Cepu e simili, purché «individuate dal ministero», dopo aver sentito alcuni organi: potranno accedere ai fondi per il merito riservati agli atenei non statali legalmente riconosciuti. La riforma prevede anche che più del 20% dei fondi per le università private possa essere distribuita in base al merito.
I ricercatori
1500 diverranno professori associati. I nuovi saranno a termine: massimo 8 anni
Approvato l'emendamento che consente la promozione a professori associati di 1500 ricercatori: era una delle condizioni dei finiani per il sì. I nuovi ricercatori entrano con contratti a tempo determinato rinnovabili fino a un tempo massimo di 8 anni. A quel punto potranno essere assunti definitivamente o espulsi: dovranno lasciare la carriera universitaria. E' una delle norme più contestate dai ricercatori.
Le carriere
Reintrodotti gli scatti ma gli stipendi salgono su base meritocratica
Reintrodotti gli scatti che consentono gli aumenti di stipendio, che però potranno avvenire solo su base meritocratica, per ricercatori e docenti meritevoli. Nei concorsi restano i tetti alle pubblicazioni da presentare per provare le proprie competenze. Il merito diventa criterio unico per una parte delle borse di studio che saranno assegnate agli studenti. Oggi può averle esclusivamente chi è meritevole e a basso reddito.
Contro la fuga dei cervelli e i concorsi "local"
Incentivi agli italiani che tornano e listone nazionale dei prof
Assegni verranno destinati a chi ha studiato all'estero e decide di rientrare o a stranieri che restano in Italia. I concorsi per i professori veri e propri banditi dai singoli atenei per singole cattedre spariscono. Nasce l'abilitazione scientifica nazionale che crea un "listone" nazionale con i nomi di tutti i professori in lizza. Stila l'elenco una commissione i cui membri sono scelti per sorteggio. Le università devono assumere pescando dall'elenco nazionale. La regola mira a far finire i concorsi "locali", in cui vince il candidato raccomandato dal docente, di cui è stato magari per anni il portaborse.
I giovani
Stop all'abuso dei contratti per docenti in pensione
Fine dell'abuso di prof a titolo gratuito nelle università. Potranno essere al massimo il 5% degli organici di ruolo. La pratica è diffusa per coprire i buchi in organico richiamando in servizio docenti in pensione o facendo salire in cattedra i ricercatori.
Dei punti mi lasciano molto insoddisfatto.
Anzitutto le borse di studio per i soli meritevoli. Secondo me è una idiozia, i soldi sono pochi, chi devono servire per garantire il più accesso al diritto allo studio. Non ha senso pagare l’università a uno che se la può pagare da solo giusto perché è bravo.
Ma ancora peggio è aprire un portone a università stile cepu parificandole alle università “vere” e soprattutto permettendo a questi enti privati di attingere a stanziamenti pubblici.
Devo ammettere invece che, lette così (poi l’Italia è nota per fare la regola e subito dopo l’inganno) le misure contro le cd baronie mi sembrano efficaci: blocco automatico per semplici parenti e listone nazionale (certo “strano” che il governo dei “federalissimi” anche in questo caso mortifichi l’autonomia del territorio). Utili, bisogna vedere poi quanto a seconda delle risorse, le agevolazioni per prof stranieri.
Il nodo principale rimangono cmq i tagli. Ieri sera sul corriere gavazzi ha detto che i tagli sono stati eliminati, ma mi risulta difficile credere che dalla sera alla mattina sono spuntati fuori 6 mld.
il sonno della ragione genera mostri
caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
mentre che 'l danno e la vergogna dura
Non veder, non sentir m'è gran ventura.
però non mi destar; deh, parla basso!
Ne plurimi valeant plurimum (Cicero)