I vacui amici del tiglio - Spazio libero

Allen Ginsberg

  • Messaggi
  • OFFLINE
    paper.
    Post: 3.185
    Sesso: Maschile
    00 27/11/2010 19:03
    Urlo


    Per Carl Solomon

    I - Parte prima

    Ho visto le menti migliori della mia generazione

    distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,

    trascinarsi per strade di negri allalba in cerca di

    droga rabbiosa,

    hipsters dal capo dangelo ardenti per l'antico contatto

    celeste con la dinamo stellata nel macchinario

    della notte,

    che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su

    partiti a fumare nel buio soprannaturale di

    soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle

    città contemplando jazz,

    che mostravano il cervello al Cielo sotto lElevated

    e vedevano angeli Maomettani illuminati

    barcollanti su tetti di casermette

    che passavano per le università con freddi occhi radiosi

    allucinati di Arkansas e tragedie blakiane

    fra gli eruditi della guerra,

    che venivano espulsi dalle accademie come pazzi &

    per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del

    teschio

    che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate,

    bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando

    il Terrore attraverso il muro,

    che erano arrestati nella loro barbe pubiche ritornando

    da Laredo con una cintura di marijuana per

    New York,

    che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano

    trementina nella Paradise Alley, morte, o notte

    dopo notte si purgatorizzavano il torso

    con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello

    e sbronze a non finire,

    incomparabili strade cieche di nebbia tremante e

    folgore mentale in balzi verso i poli di Canada &

    Paterson, illuminando tutto il mondo immobile

    del tempo in mezzo,

    solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi

    retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni

    di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio

    di semafori, vibrazioni di sole e luna e

    alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn,

    fracasso di pattumiere e dolce regale luce

    della mente,

    che si incatenavano alla sotterranea in corse interminabili

    dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina

    finché la strepito di ruote e bambini

    li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati

    stremati nella mente svuotata di fantasia

    nella luce desolata dello Zoo

    che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina

    di Bickford fluttuavano fuori e passavano un

    pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi

    ascoltando lo spacco del destino al jukebox allidrogeno,

    che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla

    stanza al bar a Bellevue al museo al ponte di

    Brooklyn,

    schiera perduta di conversatori platonici precipiti dai

    gradini dingresso dalle scale di sicurezza dai

    davanzali dallEmpire State giù dalla Luna,

    farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti

    e ricordi e antidoti e sensazioni ottiche e shocks

    di ospedali e carceri e guerre,

    interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per

    sette giorni e notti con occhi brillanti, carne

    da Sinagoga sbattuta per terra,

    che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando

    una scia di ambigue cartoline del Municipio di

    Atlantic City,

    straziati da sudori Orientali e scricchiolii dossa

    Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla

    steppa in una squallida stanza mobiliata di Newark,

    che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari

    morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza

    lasciare cuori spezzati,

    che accendevano sigarette in carri merci carri merci

    carri merci strepitanti nella neve verso fattorie

    solitarie nella notte dei nonni,

    che studiavano Plotino Poe Sangiovanni della Croce

    telepatia e cabala del bop perché il cosmos

    vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas,

    che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di

    visionari angeli indiani che erano visionari angeli

    indiani,

    che credevano di essere soltanto matti quando Baltimora

    luccicava in unestasi soprannaturale,

    che sobbalzavano in limousine col Cinese dellOklahoma

    sotto limpulso di inverno mezzanotte luce

    stradale provincia pioggia,

    che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca

    di jazz o sesso o minestra, e seguivano il

    brillante spagnolo per chiacchierare sullAmerica e

    lEternità, causa persa, e così si imbarcavano per

    lAfrica,

    che scomparivano nei vulcani del Messico non

    lasciando che lombra dei jeans e la lava e ceneri

    di poesia sparse nella Chicago caminetto

    che riapparivano sulla West Coast indagando sul

    F.B.I. barbuti e in calzoncini con grandi occhi

    pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo

    volantini incomprensibili,

    che si bruciavano le braccia con sigarette protestando

    contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,

    che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union

    Square piangendo e spogliandosi mentre le

    Sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido,

    e gridavano giù per Wall e anche il ferry di

    Staten Island gridava,

    che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e

    tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,

    che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di

    felicità nella camionette per non aver commesso

    altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,

    che urlavano in ginocchio nella sotterranea e venivano

    trascinati dal tetto sventolando genitali e

    manoscritti,

    che si lasciavano inculare da motociclisti beati,

    e strillavano di gioia,

    che si scambiavano pompini con quei serafini umani,

    i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribeo,

    che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e

    sullerba di parchi pubblici e cimiteri spargendo

    il loro seme liberamente su chiunque venisse,

    che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando

    di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo

    dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando

    langelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con

    una spada,

    che perdevano i loro ragazzi damore per le tre vecchie

    streghe del fato la strega guercia del dollaro

    eterosessuale la strega guercia che strizza

    locchio dal grembo e la strega guercia che sta

    lì piantata sul culo a spezzare i fili doro

    intellettuali del telaio artigianale,

    che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia

    di birra un amante un pacchetto di sigarette una

    candela e cadevano dal letto, e continuavano sul

    pavimento e giù per il corridoio e finivano

    svenuti contro il muro con una visione di figa

    suprema e vengono eludendo lultimo sperma della coscienza,

    che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti

    al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina

    ma pronti ad addolcire la figa dellalba,

    natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,

    che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di

    macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto

    di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver

    gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate

    di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili

    di ristoranti per camionisti, in poltrone traballanti

    di vecchi cinema, su cime di montagna

    in caverne o con cameriere secche in strade

    familiari sottane solitarie alzate & solipsismi

    particolarmente segreti nei cessi dei distributori

    di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,

    che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano

    in sogno, si svegliavano su una Manhattan

    improvvisa, e si tiravano su da incubi di

    cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di

    sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano

    verso lUfficio Assistenza,

    che camminavano tutta la notte con le scarpe piene

    di sangue su moli coperti di neve aspettando che

    una porta sullo East River si aprisse su una

    stanza piena di vapore caldo e di oppio,

    che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti

    a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci

    antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno

    incoronate di alloro nelloblio,

    che mangiavano stufato dagnello dellimmaginazione

    o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi

    di Bowery,

    che piangevano sulle strade romantiche coi carretti

    pieni di cipolle e musica scassata,

    che sedevano in casse respirando al buio sotto il

    ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle

    loro soffitte,

    che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati

    di fiamme sotto il cielo tubecolare circondati

    da teologia in cassette di frutta

    che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll

    su incantesimi da soffitta destinati a diventare

    nella mattina giallastra strofe di assurdo,

    che cuocevano animali marci polmoni cuori code

    zampe borsht & tortillas sognando il puro

    reame vegetale,

    che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di

    un uovo,

    che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro

    voto allEternità fuori del Tempo, & per un

    decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno

    sul loro capo,

    che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza

    seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire

    negozi di antiquariato dove credevano di

    invecchiare e piangevano,

    che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di

    flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di

    versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei

    reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina

    dei finocchi della pubblicità & liprite

    di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti

    dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,

    che si buttavano dal ponte di Brooklyn questo è successo

    davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati

    tra la foschia spettrale di Chinatown

    minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,

    che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal

    finestrino della sotterranea, si buttavano nello sporco

    Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo

    tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti

    spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco

    del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando

    nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie

    gemiti e lesplosione di colossali sirene,

    che rantolavano giù per le autostrade del passato andando

    lun laltro verso lhotrod-Golgotha di

    veglia solitudine-prigione o lincarnazione del

    jazz di Birmingham,

    che guidavano est-ovest settantadue ore per sapere

    se io avevo una visione o tu avevi una visione

    o lui aveva una visione per scoprire lEternità,

    che andavano a Denver, che morivano a Denver,

    che ritornavano a Denver & aspettavano invano,

    che vegliavano a Denver & meditavano senza

    compagni a Denver e infine se ne andavano per

    scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,

    che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze

    pregando per lun laltro salvezza e luce e seni, finché

    lanima si illuminava i capelli per un attimo,

    che si sfondavano il cervello in prigione aspettando

    criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino

    della realtà nei loro cuori che cantavano

    dolci blues a Alcatraz,

    che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga,

    o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a

    Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific

    per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso

    o a Woodlawn alle orge o alla fossa,

    che chiedevano prove di infermità mentale accusando

    la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la

    loro pazzia & le loro mani & una giuria incerta,

    che al CCNY buttavano patate in insalata ai conferenzieri

    sul Dadaismo e poi si presentavano sui

    gradini di pietra del manicomio con teste rapate

    e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo

    unimmediata lobotomia,

    e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o

    insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia

    terapia educativa ping-pong e amnesia,

    che in malinconica protesta rovesciavano un unico

    simbolico tavolo da ping-pong, riposando un

    poco in catatonia,

    ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca

    di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino

    da pazzo delle corsie della città-manicomio dellEst,

    fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone,

    litigando con gli eco dellanima, rockrollando

    nella mezzanotte solitudine-panca dolmen- reami

    dellamore, sogno della vita un incubo, corpi

    ridotti pietra pesanti come la luna,

    con mamma finalmente ..., e lultimo libro fantastico

    scaraventato dalla finestra, e lultima porta chiusa

    alle 4 del mattino e lultimo telefono sbattuto

    in risposta contro il muro e lultima stanza

    ammobiliata svuotata fino allultimo pezzo di

    mobilia mentale, un rosa di carta gialla attorcigliata

    su una gruccia di fil di ferro nellarmadio,

    e perfino essa immaginaria, nientaltro che

    un pezzetto di speranza nellallucinazione

    ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al

    sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale

    del tempo

    e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati

    da un lampo improvviso dellalchimia delluso

    dellellisse il catalogo il metro & i piani

    vibranti,

    che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo

    & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e

    intrappolavano larcangelo dellanima tra 2 immagini

    visive e univano i verbi elementari e

    sistemavano insieme il sostantivo e il trattino

    della coscienza sobbalzando alla sensazione del

    Pater Omnipotens Aeterni Deus

    per ricercare la sintassi e la misura della povera prosa

    umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti

    e tremanti di vergogna, ripudiati ma con

    anima confessa per conformarsi al ritmo del

    pensiero nella sua testa nuda e infinita,

    il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo,

    sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe

    lasciar da dire nel tempo dopo la morte,

    e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz

    allombra tromba doro della banda e suonavano

    la sofferenza per amore della nuda mente dAmerica

    in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma

    sabacthani che faceva tremare le città

    fino allultima radio

    col cuore assoluto della poesia della vita macellato

    dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.

    II - Parte seconda

    Quale sfinge di cemento e alluminio gli ha sfracellato

    il cranio e gli ha divorato il cervello e

    limmaginazione?

    Moloch! Solitudine! Lerciume! Schifezza! Spazzatura

    e dollari inafferrabili! Bambini che strillano nei

    sottoscala! Ragazzi che singhiozzano negli eserciti!

    Vecchi che piangono nei parchi!

    Moloch! Moloch! Incubo di Moloch! Moloch spietato!

    Moloch mentale! Moloch duro giudice degli uomini!

    Moloch prigione incomprensibile! Moloch galera teschio

    di morte senza anima e Congresso di dolori!

    Moloch i cui edifici sono sentenze! Moloch

    vasta pietra di guerra! Moloch governi

    stupefatti!

    Moloch la cui mente è puro macchinario! Moloch

    il cui sangue è denaro che scorre! Moloch le

    cui dita sono dieci eserciti! Moloch il cui petto

    è una dinamo cannibale! Moloch il cui orecchio

    è una tomba fumante!

    Moloch i cui occhi sono mille finestre cieche! Moloch

    i cui grattacieli sorgono in lunghe strade come

    Jehovah senza fine! Moloch le cui fabbriche sognano

    E gracchiano nella nebbia! Moloch le cui

    ciminiere e antenne incoronano le città!

    Moloch il cui amore è petrolio e pietra senza fine!

    Moloch la cui anima è elettricità e banche! Moloch

    la cui povertà è lo spettro del genio! Moloch

    la cui sorte è una nube di idrogeno asessuale!

    Moloch il cui nome è la mente!

    Moloch in cui mi siedo solo! Moloch in cui sogno

    Angeli! Pazzo in Moloch! Rotto in culo in Moloch!

    Senza amore e castrato in Moloch!

    Moloch che mi è entrato presto nellanima! Moloch

    in cui sono una coscienza senza corpo! Moloch

    che mi ha fatto uscire spaventato dalla mia estasi

    naturale! Moloch che io abbandono! Svegliatevi

    in Moloch! Luce che cade dal cielo!

    Moloch! Moloch! Appartamenti robot! Sobborghi invisibili!

    Tesori e scheletri! Capitali cieche! Industrie

    Diaboliche! Nazioni spettrali! Manicomi invincibili!

    Cazzi di granito! Bombe mostruose!

    Si sono rotti la schiena innalzando Moloch al Cielo!

    Strade, alberi, radio, tonnellate! Innalzando la

    città al Cielo che esiste e ci circonda!

    Visioni! Profezie! Allucinazioni! Miracoli! Estasi! alla

    Deriva sul fiume americano!

    Sogni! Adorazioni! Illuminazioni! Alla Religioni! Lintero

    Carico di coglionerie da raffinati!

    Sfondamenti! Al di là del fiume! Salti e crocifissioni!

    Giù nella piena! Drogati! Epifanie! Disperazione!

    Dieci anni di urli da bestie e suicidi! Menti!

    Nuovi amori! Generazione pazza! Giù sulle rocce

    Del Tempo!

    Vere risate sante nel fiume! Han visto tutto quanto!

    gli occhi stravolti! se sante grida! Hanno detto

    addio! si sono buttati dal tetto! verso

    la solitudine! salutando! portando fiori!

    giù nel fiume! nelle strade!

    III - Parte terza

    Carl Solomon! Sono con te a Rockland

    Dove sei più matto di me

    Sono con te a Rockland

    Dove certo ti senti molto strano

    Sono con te a Rockland

    Dove imiti lombra di mia madre

    Sono con te a Rockland

    Dove hai assassinato le tue dodici segretarie

    Sono con te a Rockland

    Dove ridi a questo humour invisibile

    Sono con te a Rockland

    Dove siamo grandi scrittori sulla stessa terribile

    Macchina da scrivere

    Sono con te a Rockland

    Dove le tue condizioni si sono aggravate e se ne

    Parla alla radio

    Sono con te a Rockland

    Dove le facoltà del cranio non ammettono più i

    Vermi dei sensi

    Sono con te a Rockland

    Dove tu bevi tè dal seno della zitelle di Utica

    Sono con te a Rockland

    Dove scherzi sui corpi delle infermiere le arpie del

    Bronx

    Sono con te a Rockland

    Dove in camicia di forza gridi che stai perdendo

    La partita al vero ping-pong dellabisso

    Sono con te a Rockland

    Dove pesti sul piano catatonico lanima innocente

    E immortale non dovrebbe morire empiamente

    In un manicomio armato

    Sono con te a Rockland

    Dove cinquanta altri elettroshocks non restituiranno

    La tua anima al suo corpo del pellegrinaggio

    A una croce del vuoto

    Sono con te a Rockland

    Dove accusi i dottori di pazzia e complotti la

    Rivoluzione socialista Ebraica contro il Golgotha

    nazionale fascista

    Sono con te a Rockland

    Dove spaccherai i cieli di Long Island e risusciterai

    Il tuo vivente Gesù umano dalla tomba

    Sovrumana

    Sono con te a Rockland

    Dove venticinquemila compagni pazzi tutti insieme

    Cantano le ultime strofe dellInternazionale

    Sono con te a Rockland

    Dove abbracciamo e baciamo gli Stati Uniti che tossiscono tutta

    La notte e non ci lasciano dormire

    Sono con te a Rockland

    Dove ci svegliamo dal coma elettrizzati dagli

    Aeroplani delle nostre anime che rombano sul

    Tetto sono venuti a buttare bombe angeliche

    Lospedale si illumina muri immaginari precipitano

    O scarne legioni correte fuori O shock

    Stellato di misericordia è giunta la guerra eterna

    O vittoria non badare alle mutande siamo liberi

    Sono con te a Rockland

    Nei miei sogni arrivi in lacrime gocciolante dalla

    Crociera della traversata in autostrada dellAmerica

    Fino alla porta del mio cottage nella notte

    DellOvest

    Image Hosted by ImageShack.us

    ******
    distruggiti con moderazione vecchio paper (Fet)
  • OFFLINE
    |Denilson|
    Post: 940
    Sesso: Maschile
    00 05/12/2010 11:11
    bellissimo. fondamentale. pietra miliare.
    Image Hosted by ImageShack.us

    "é melhor ser alegre que ser triste / alegria é a melhor coisa que existe..." (samba da bençao)