00 06/11/2010 19:41
Voto Generale: 7
Arcania - Gothic 4 -

Voto Generale: 7
Storia: 7.5
Caratterizzazione personaggi: 6.5
Realizzazione tecnica: 7
Adattamento Italiano: 7
Rating ESRB: T
Rating PEGI: 16+

    Suona strano iniziare a parlare di un videogioco partendo dal quarto capitolo della serie, per questo facciamo un rapido excursus sulla serie Gothic.
Il primo capitolo vide la luce nel 2001 ad opera della Piranha Bytes, una software house tedesca.
Gothic si presenta come gioco a metà strada tra il GdR e il gioco d'azione facendo del suo punto di forza principale sia l'ampiezza del mondo di gioco, completamente esplorabile, sia la trama della quest line principale.
Nel 2002 (da noi è il 2005) esce il secondo capitolo, sempre ad opera di quelli della Piranha Bytes, che continua la storia da dove si era interrotta alla fine del primo Gothic. Stessi personaggi (mitico l'eroe senza nome che dal primo Gothic sarà la firma di questa serie), motore grafico rivisto e leggermente potenziato. Il gameplay rimane identico, così come la trama continua ad essere un buon punto di forza della serie.
Nel 2006 esce Gothic 3, epopea del nostro eroe senza nome e dei bug che affligono il gioco. A fronte di una trama abbastanza curata e di una grafica altrettanto curata il gioco presenta tanti e tali bug da rendere estremamente difficile giocare. Solo successivamente, sia grazie a patch ufficiali sia a patch non ufficiali, di cui l'ultima, in italiano, oltre a correggere la gran parte dei bug migliora di molto l'IA dei png ed aggiunge numerose nuove quest e nuovi personaggi con cui interaggire.
E finalmente, a settembre del 2010, esce Arcania - Gothic 4 -.
La prima novità è che non sono i Piranha Bytes gli sviluppatori ma la Spellbound Entertainment, la seconda è che la cosa si vede.
Ma senza anticipare nulla, iniziamo con la recensione.

    Installato il gioco e, com'è di moda ultimamente, convalidato il seriale online, la prima, piacevole, sorpresa ci attende non appena lanciamo il gioco. Non dobbiamo attendere minuti prima di vedere i filmati del publisher (che possiamo skippare agevolmente premendo esc), così come i caricamenti dei salvataggi non sono così lenti come in Gothic 3. Un motore ottimizzato e finalmente ben funzionante.
Subito dopo il tutorial in cui impariamo i controlli iniziano le prime quest che serviranno come prosieguo del tutorial per i movimenti più avanzati e per dotarci delle prime armi che useremo oltre che per farci fare la conoscenza di un "nostro" caro vecchio amico, ovvero Diego.
Calmi, so già quello che state pensando. Se c'è Diego c'è anche Milten, Gorn e Xardas e quindi c'è anche l'eroe senza nome!
Si. Ci sono tutti i personaggi che abbiamo amato ed incontrato nei precedenti tre capitoli solo che questa volta non impersoneremo le vesti dell'eroe senza nome ma quelle di un ragazzotto (senza nome) che parte dalla sua isola devastata dalle armate di re Rhobar III (alla fine l'eroe senza nome un nome se l'è fatto) per cercare vendetta e per trovare, alla fine, la sua strada.

    Gameplay.
Nulla di nuovo sotto al sole. Una main quest e varie side quest utili per aumentare di esperienza e per racimolare un bel gruzzolo di monete. Solo che appare tutto molto semplificato.
Per ogni nuovo livello raggiunto si ottengono tre punti da spendere per migliorare le proprie abilità e fine qui.
Una delle caratteristiche di Gothic era che una volta raggiunta l'esperienza necessaria si doveva andare da un "maestro" per farsi insegnare una nuova tecnica di combattimento, per aumentare la forza o diventare più abili con il grimaldello. In Arcania, invece, si è autodidatti. Una volta raggiunta l'esperienza necessaria, zack, ecco che si è capaci a fare qualcosa di nuovo.
Lo stesso dicasi per il crafting degli oggetti o delle pozioni. Se una volta per forgiare un'arma serviva l'incudine, la fornace e la cote, adesso basta avere il materiale e aver imparato la ricettina ed ecco che ci si può fabbricare uno spadone incantato anche nel bel mezzo di un bosco o dentro una caverna.
Una semplificazione che ha coinvolto, poi, anche la difficoltà stessa del gioco. Scordatevi gli sguardi persi per Myrtana alla ricerca della persona con cui parlare per andare avanti in una quest, qui basta vedere un grosso punto esclamativo sulla testa di un png (stile WoW) e si sa che con quel tizio bisogna parlare assolutamente. Così come scordatevi la paura fottuta di incontrare un branco di cinghiali lungo la strada. Qui i cinghiali sono poco più di porcellini da latte.
Vi dico solo che ho portato a termine il gioco (quest principale e quasi tutte le side quest) morendo una sola volta, tra l'altro per un mio errore. Sono banalmente affogato (non è previsto il nuoto nelle capacità del ragazzotto senza nome e quindi basta entrare nel mare per morire all'istante). Ah, e se per caso vi venisse qualche dubbio, non ho mai usato cheat.
Il gioco appare poi fin troppo guidato. Il bello, in genere, in giochi di questo genere, è il poter arrivare alla conclusione scegliendo la propria strada. In Arcania questo non è possibile. In tutti i sensi.
Non è possibile sbagliare strada e perdersi da qualche parte, al massimo si può incappare in qualche vicolo cieco ma alla fine si arriva sempre dove si voleva andare. Così come è del tutto assente la reputazione o il karma. Anche se rubiamo qualsiasi cosa troviamo davanti a noi non importerà a nessuno, non ci faremo una reputazione negativa.

    Tecnica.
Dal punto di vista della realizzazione tecnica c'è da dire che rispetto al capitolo 3 ci sono molti meno bug. Bella forza diranno quelli che hanno provato a giocare al 3, quello non era un gioco era un bug scatolato.
A parte queste battute, il quarto capitolo della saga si presenta abbastanza curato dal punto di vista della realizzazione (non manca comunque la patch uscita in contemporanea con il gioco) e non ci sono bug che minano pesantemente la giocabilità. Il mondo "open" di gioco è gradevole da osservare ed appare ben costruito donando al giocatore degli scenari davvero mozzafiato.
La scelta, poi, di avere un mondo "open", ovvero in cui interni ed esterni fanno parte dello stesso mondo di gioco (a differenza, ad esempio,di mondi di gioco come Morrowind, Oblivion o Fallout, in cui gli interni sono "separati" dagli esterni) fa si che sia ancora più gradevole aggirarsi nelle cittadine, entrare nelle case, sbirciare da una finestra o, starsene seduti accanto ad un fuoco osservando la pioggia che cade dietro il vetro di una finestra chiusa. Il tutto senza alcuna attesa di caricamento.
Questo comunque fa si che il motore di gioco sia piuttosto pesante ed esoso in termini di richieste hardware.
Purtroppo, però, anche la parte tecnica ha le sue brave magagne.
Messi da parte i bug si nota una semplificazione (anche qui) nella IA dei png e dei mostri.
Negli altri capitoli di Gothic, e specie nel 2 e nel 3, avevano assistito ad una simulazione di vita nelle cittadine e nei boschi. I personaggi non erano statici, quando era ora di mangiare andavano a casa o alla taverna e si prendevano il loro tempo per pranzare e quando scendeva la notte si ritiravano a casa per dormire. Se portavamo un lupo dentro un accampamento li vedevamo sfoderare le spade e attaccare l'animale. Ed anche la nostra condotta doveva essere molto più controllata.
Se tiravamo fuori l'arma vicino ad un personaggio questi ci chiedeva di rinfoderarla e, se non lo facevamo ci attaccava, così come se entravamo in una casa senza averne il permesso, per non parlare di cosa ci accadeva se venivamo sorpresi a rubare.
Insomma, si aveva l'impressione di star vivendo davvero la vita del nostro eroe senza nome.
Eravamo di ritorno da una quest e dovevamo parlare con il fabbro? Se era mezzanotte con il cavolo che lo trovavamo intento a menare martellate sull'incudine. Se ne stava bel bello a letto e se provavamo a svegliarlo rischiavamo anche di ricevere un sonoro rimprovero. Dovevamo aspettare e fine.
Ecco, in Arcania scordatevi tutto questo.
I png che ci servono sono sempre al loro posto, di giorno, di notte, se piove o se c'è il bel tempo, con il loro punto esclamativo in testa ad aspettarci.
Sfoderate l'arma dentro una locanda e iniziate a menare fendenti? Nulla.
Forzate forzieri sotto al naso di una guardia cantando la sigla di Lupin III? Non vi dice nulla nessuno.
Entrate con un branco di lupi alle calcagna dentro la città? Ci fosse uno che vi da una mano.
Stesso discorso lo si può fare per la IA dei mostri.
In Gothic 3 una certa frustazione era data dai mostri che a volte indietreggiavano se iniziavate a colpirli ripetutamente dando così modo ai loro compagni di aggirarvi e prendervi alle spalle. In Arcania, invece, avanti alla carica e al massimo mi metto in difesa parando i colpi del ragazzotto senza nome per due o tre volte prima di aprire di nuovo la guardia e lasciarmi massacrare tranquillamente.
Oltre a questo c'è da dire che l'alternanza giorno/notte e bel tempo/pioggia sembra non essere proprio ben ottimizzata. Se in 18 ore di gioco (tanto ci ho messo per finirlo) ricordo due o tre notti, avrà piovuto una infinità di volte ed ogni volta sembrava un diluvio universale.

    Storia e adattamento italiano.
Sulla storia poco da dire. Non mi ha entusiasmato molto. Poche possibilità di scelta, poco approfondimento ed un finale che... lasciamo perdere il finale.
Sull'adattamento italiano c'è da dire che l'ho scoperto solo poco prima dello scontro finale. Pare infatti che se ci si sbagli a installare il gioco (io non ho visto alcuna scelta durante l'installazione comunque) poi è possibile cambiare lingua solo tramite la consolle che si attiva modificando un file .ini.
Comunque quei pochi minuti mi sono bastati per convincermi che se lo rigiocherò continuerò a preferire la versione inglese, almeno per quanto riguarda il doppiaggio.

    Conclusioni.
Gioco onesto che però tradisce le aspettative di chi voleva un quarto capitolo degno del nome della saga di Gothic. La semplificazione (ad uso e consumo, probabilmente, dei casual gamers) ha snaturato a mio avviso un titolo che avrebbe meritato di più.
Oltre questo, la linearità della trama e l'assenza di bivi e di scelte importanti fa si che il gioco, una volta terminato, non sia praticamente rigiocabile a differenza degli altri titoli della saga dove,si poteva sempre scegliere di rigiocarlo cambiando fazione e facendo delle scelte diverse.

Richieste hardware.
Minime
Windows XP/Vista/7
Intel Core 2 Duo/AMD Athlon II 2.8 GHz
2 GB RAM
9 GB liberi su hard disk
scheda video GeForce 8800
scheda audio compatibile DirectX 8.1
DirectX 9.0c o superiori

Ottimali
Windows XP/Vista/7
Intel i7/AMD Phenom II 3.0 GHz
4 GB RAM
9 GB liberi su hard disk
scheda video GeForce 295 GTX
scheda audio compatibile DirectX 8.1
DirectX 9.0c o superiori

E' richiesta inoltre una connessione internet per la convalida del seriale.

Hasta Luego